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Beatrice Cignitti
I suoi disegni si impongono per la certezza del tratto, la capacità di operare una metamorfosi del quotidiano attraverso immagini che emergono improvvise. Lo sguardo fissa le forme della natura e le spoglia, rivelandone l’ambiguità e l’artificio, sottraendole a ogni accidentalità.
Comunicato stampa
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Comunicato stampa
BEATRICE CIGNITTI
Mostra personale
15 – 31 gennaio 2010
Beatrice ricerca l’ombra, fa emergere da essa i caratteri intensamente personali della sua esperienza, la realtà esteriore è soltanto un punto di partenza, in nessun caso fine a se stessa.
Associando forze consce e inconsce, Beatrice allea espressioni plastiche singolarmente coerenti ad affascinanti moti di vita segreta.
I suoi disegni si impongono per la certezza del tratto, la capacità di operare una metamorfosi del quotidiano attraverso immagini che emergono improvvise. Lo sguardo fissa le forme della natura e le spoglia, rivelandone l’ambiguità e l’artificio, sottraendole a ogni accidentalità.
Presenze imperiose e sigillate sono connotate da un’elusività che allea gamme tonali e strutture grafiche legate a una realtà attentamente osservata a un mondo fantastico.
Sono disegni muti, misteriosi, dotati di un loro esoterismo, sorprendenti per intensità, esemplari di un lavoro casto e severo, che mira a compiere, con pazienza e tenacia, un’indagine in profondità, dove la forma non è nel tratto, ma all’interno di esso.
Lavoro solitario, privo di corrispondenze dirette, animato da una disciplina volta a rincorrere una verità che appare protetta da un suo segreto.
La scelta del disegno conferma la nobiltà di una tecnica esaltata da Ingres come «meraviglia dello spirito umano» e la predilezione per il nero – sorprendentemente definito da Renoir come «il più bello dei colori» – è la stessa che ha aiutato Redon a individuare la natura dell’invisibile.
Fogli ora lisci, ora scabri propongono immagini di conchiglie, di cardi puntuti, qualche vaso, bottiglie di matrice cézanniana, piccole ciotole, fogli accartocciati, foglie secche.
Conchiglie dalle forme compatte e armoniose, felici in una perfetta, barocca rotondità, risultano talora corrusche nella ferocia di dentate mostruosità.
Maria Teresa Benedetti
BEATRICE CIGNITTI
Mostra personale
15 – 31 gennaio 2010
Beatrice ricerca l’ombra, fa emergere da essa i caratteri intensamente personali della sua esperienza, la realtà esteriore è soltanto un punto di partenza, in nessun caso fine a se stessa.
Associando forze consce e inconsce, Beatrice allea espressioni plastiche singolarmente coerenti ad affascinanti moti di vita segreta.
I suoi disegni si impongono per la certezza del tratto, la capacità di operare una metamorfosi del quotidiano attraverso immagini che emergono improvvise. Lo sguardo fissa le forme della natura e le spoglia, rivelandone l’ambiguità e l’artificio, sottraendole a ogni accidentalità.
Presenze imperiose e sigillate sono connotate da un’elusività che allea gamme tonali e strutture grafiche legate a una realtà attentamente osservata a un mondo fantastico.
Sono disegni muti, misteriosi, dotati di un loro esoterismo, sorprendenti per intensità, esemplari di un lavoro casto e severo, che mira a compiere, con pazienza e tenacia, un’indagine in profondità, dove la forma non è nel tratto, ma all’interno di esso.
Lavoro solitario, privo di corrispondenze dirette, animato da una disciplina volta a rincorrere una verità che appare protetta da un suo segreto.
La scelta del disegno conferma la nobiltà di una tecnica esaltata da Ingres come «meraviglia dello spirito umano» e la predilezione per il nero – sorprendentemente definito da Renoir come «il più bello dei colori» – è la stessa che ha aiutato Redon a individuare la natura dell’invisibile.
Fogli ora lisci, ora scabri propongono immagini di conchiglie, di cardi puntuti, qualche vaso, bottiglie di matrice cézanniana, piccole ciotole, fogli accartocciati, foglie secche.
Conchiglie dalle forme compatte e armoniose, felici in una perfetta, barocca rotondità, risultano talora corrusche nella ferocia di dentate mostruosità.
Maria Teresa Benedetti
15
gennaio 2010
Beatrice Cignitti
Dal 15 al 30 gennaio 2010
arte contemporanea
Location
GALLERIA ANDRE’
Roma, Via Giulia, 175, (Roma)
Roma, Via Giulia, 175, (Roma)
Orario di apertura
da martedì a sabato, ore: 11.00 – 13.00; 15.30 - 19.30
Vernissage
15 Gennaio 2010, ore 18.00
Autore