Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Beatrice Crastini – E io giacqui
Prosegue la ricerca di Beatrice Crastini che in questo nuovo capitolo del suo lavoro introduce ulteriori elementi di lettura non necessariamente pittorici
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Nella sua personale ricerca di eliminazione del superfluo, sorta di pulizia che allontana dai pensieri automatici, focalizza come punto di riferimento per questo progetto espositivo l'attenzione su un antico letto. Il letto simbolo, più che oggetto, dei momenti cruciali della nostra vita: luogo di nascita, procreazione e morte. Il rimando al titolo del progetto stesso colloca l'uomo, soggetto dei momenti vissuti in tempi diversi, ma sovrapponibili in quando riconducibili allo stesso, davanti al suo eterno dualismo tra condizione animale e elevazione spirituale.
Oggetto che può venir interpretato come linea di confine tra vita e morte, coagulo del tempo a nostra disposizione.
A corona una galleria goticheggiante di figure solitarie, descritte con realismo figurativo minimalista da una sottile linea bianca, linea che ci permette di estrarle dagli sfondi nebbiosi e ipnotici, carichi di rosso sangue, figure appartenenti al nostro tempo moderno che ci spingono ad interrogarci sulla nostra incomunicabilità, sulla necessità di sviluppare le proprie capacità introspettive, ci raccontano delle storie che possono essere le nostre...
Oggetto che può venir interpretato come linea di confine tra vita e morte, coagulo del tempo a nostra disposizione.
A corona una galleria goticheggiante di figure solitarie, descritte con realismo figurativo minimalista da una sottile linea bianca, linea che ci permette di estrarle dagli sfondi nebbiosi e ipnotici, carichi di rosso sangue, figure appartenenti al nostro tempo moderno che ci spingono ad interrogarci sulla nostra incomunicabilità, sulla necessità di sviluppare le proprie capacità introspettive, ci raccontano delle storie che possono essere le nostre...
04
ottobre 2007
Beatrice Crastini – E io giacqui
Dal 04 al 28 ottobre 2007
arte contemporanea
Location
FACTORY-ART GALLERIA D’ARTE CONTEMPORANEA
Trieste, Via Emanuele Filiberto Duca D'aosta, 6a, (Trieste)
Trieste, Via Emanuele Filiberto Duca D'aosta, 6a, (Trieste)
Orario di apertura
martedì - sabato 17.00 – 20.00 domenica 11.00 – 13.00
Vernissage
4 Ottobre 2007, ore 18.30
Autore