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Beatrice Pasquali
Il mondo delicato di Beatrice Pasquali è tale solo in apparenza. La sua meticolosa caccia alle farfalle, il suo continuo bisogno di catalogare nuove specie, di estrapolare dall’intera fauna e flora ogni possibile forma di vita, nasconde in realtà una folle ansia di controllo sulla morte e sulla caducità degli esseri viventi
Comunicato stampa
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Il mondo delicato di Beatrice Pasquali è tale solo in apparenza. La sua meticolosa caccia alle farfalle, il suo continuo bisogno di catalogare nuove specie, di estrapolare dall’intera fauna e flora ogni possibile forma di vita, nasconde in realtà una folle ansia di controllo sulla morte e sulla caducità degli esseri viventi. Le sue piante, le sue parti anatomiche umane, i suoi animali, sono fermati definitivamente e sfuggiranno allo scorrere interminabile del tempo. Ognuna delle sue figure tratte dalla natura è così eternamente viva, conosciuta, catalogata, fissata in una categoria dalla quale non potrà più sfuggire… l’eternità e la condanna alla vita al tempo stesso. Schedare ogni cosa equivale a prenderla, sottometterla ad una dimensione propria in cui la si tiene sotto controllo. Il mondo tutto, con ognuno dei suoi fenomeni è soggiogato all’interno del contenitore personale della Pasquali, una sorta di scatola magica, un cassetto privato dentro cui ogni cosa ha un ordine preciso e controllato. Anche l’estetica di ogni sua opera è assolutamente rigorosa e non sfugge mai a regole infinitamente precise, ossessivamente precise. Che siano miniature o ingrandimenti, rispecchiano sempre la realtà delle cose, non tradiscono mai la loro verità naturale. L’interpretazione artistica è sempre affidata alla collocazione delle cose, non alla loro immagine: una farfalla è indiscutibilmente una farfalla, perfetta come in natura, e lo stesso è per ogni foglia, ogni animale, feto, arto umano… ma sono le tecniche utilizzate, i modi, gli inserimenti di queste figure tra altre, che conducono alla comprensione della sua elaborazione artistica. Molte sono le tecniche attraverso cui si dispiega il mondo miniato, femminile e complesso della Pasquali che modella la creta, incide lastre, dipinge su vetro, ritaglia l’acciaio, cuce e ricama, disegna... si accentua ancor di più così il bisogno estremo di “prendere” le cose studiandole e ripetendole in tutti i modi possibili. Ciò che si conosce in modo sempre più approfondito sfugge alle regole imprescindibili della natura e rientra attraverso il controllo all’interno di regole personali dominabili.
Stupisce inoltre la sua capacità di passare attraverso tanti differenti linguaggi artistici con la stessa esperienza e competenza, senza cadute, senza che in uno si ecceda a difetto degli altri. E’ capace nel disegno, nel modellato, nell’incisione e nella pittura allo stesso modo.
Nei suoi lavori si respira l’odore della polvere degli scaffali di un vecchio museo e al contempo abbagliano la lucidità e la freddezza dell’acciaio. Uno strano impasto a cavallo del tempo, in verità un tempo annullato. I suoi olii su tavola hanno qualcosa di fiammingo e rinascimentale, ma la chiarezza di un iperrealismo di recentissima fattura, e nei suoi disegni, costruiti come vecchie tavole di enciclopedie ingiallite c’è sempre qualche elemento che riporta tutto al nostro tempo, nelle sue lenti basculanti il ferro dell’intelaiatura è squadrato, nelle sue tenere bamboline di maiolica le viscere in evidenza contengono qualcosa che va al di là dello sguardo puro di uno studioso, qualcosa di cattivo, di perverso, un’insistenza nel renderle “apribili”, nel mostrarne senza pudori le interiora.
Attraversa ognuna delle espressioni artistiche della Pasquali, un filo logico conduttore comune a tutte le tecniche usate, per questo il titolo della mostra, Mouseion, vuole essere un contenitore che le possa abbracciare e comprendere nella loro totalità, mettendo in evidenza la continuità della motivazione prima: l’ansia di catalogazione del mondo naturale ed il bisogno di riportarne i risultati nel maggior numero di modi possibili. In arte si tratta di un argomento originale, personale, che si è incontrato finora, seppur con intenti e modi molto diversi, forse solamente in qualche espressione ormai lontana nel tempo… penso a coloro che prestavano la loro arte ai testi scientifici illuministi e a qualche più recente lavoro di Rauschenberg e dei New Dada, ai loro oggetti, ai loro cassetti che parevano scatole dell'inventore.*
Maria Vittoria Berti
BEATRICE PASQUALI nata a Verona nel 1973, si è diplomata all'accademia di Bologna dove vive e lavora.
MOSTRE PERSONALI - 2006 "Beatrice Pasquali con Martin Borner", Galerie Cicognani, Colonia, a cura di S. Simoni - "Reverse", Les chances de l’art, Bolzano - 2003 "Tender", Les chances de l’art, Bolzano, a cura di A. Madesani - 2002 "Generazioni/2", con Andrea Chiesi e Giuliano Guatta, Palazzo Santa Margherita, Modena, a cura di W. Guadagnini - 2001 "Vitrea", Francesco Girondini Arte Contemporanea,Verona, a cura di W. Guadagnini e G. Mozzi
MOSTRE COLLETTIVE -
2007 "Trilogia Vol.II", Galleria delle Battaglie, Brescia, a cura di A.Zanchetta - "Il viaggio di Eva", San Donato Milanese, a cura di A. Madesani - "Rosengarten", Antonella Cattani Contemporary Art,, Bolzano - "Nel giardino di Dea", a cura di A.Iori - 2006 Premio Razzano, Benevento - KunstWerk, Colonia - "Summer tales", Les chances de l’art, Bolzano - "Accueil", Studio Schomber, Roma , a cura di A. Iori - 2005 "Otto:3", Otto Arte Contemporanea, Bologna, a cura di W. Guadagnini - "Open Air", Orto Botanico, Parma, a cura di M. Paderni e I. Saccani - "Anne Cichos, Polona Maher , Beatrice Pasquali", Galerie Cicognani, Colonia - "Il serafico succedaneo", Galleria Pierluigi Carini, San Giovanni Valdarno, a cura di A. Zanchetta - Galerie Cicognani, Colonia - !"Simurg", Bello Fresco, Venezia Mestre, a cura di A. Zanchetta - 2004 "Intrecciano", Foro Boario, Modena, a cura di D. Astrologo, S. Ferrari, S. Pasquini, L. Pignatti, M. Pozzati, P. Silingardi, A. Zanchetta - "Matinée/Patzen", Galleria NinaPì, Ravenna, a cura di A. Zanchetta - 2003 "Incontro con l’artista", Spazio Trebisonda, Perugia a cura di A. Iori - "Solitari", Torre di Orlando, Castiglione della Valle (Umbria) - 2002 - "In Ralenti", Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia, a cura di A. Zanchetta - "Periscopio", Galleria del Credito Valtellinese, Milano - 2001 - "La Natura, l’Arte e la Meraviglia", Museo Civico di Storia naturale, Verona, a cura di W. Guadagnini - 2000 "XL premio Suzzara", Galleria del Premio Suzzara, Suzzara - "Alleviare irrefrenabili impulsi", Collegio Cairoli, Pavia, a cura di P. Finelli - "Germinazioni", Salara, Bologna - "Premio Lissone", Galleria civica d’arte contemporanea, Lissone - "Historical Review", Vormgoving, (Olanda) - 1997 "Exit", Sala del silenzio, Bologna - "Arti visive", Concorso nazionale giovani artisti italiani, Mole vanvitelliana, Ancona - "Cahiers du triangle", Institut Francais de Thessalonique, Thessalonique - "Printmarking Department", Wimbledon, School of Art, Londra - "Raccolta del disegno contemporaneo, Nuove acquisizioni", Palazzina dei giardini pubblici, Modena, a cura di W.Guadagnini - "Premio per l’incisione Giorgio Morandi", Saletta ottagonale, Museo Morandi, Bologna - "Cahiers du triangle", Sala del trecento, Palazzo Re Enzo, Bologna - 1996 "Aspetti dell’incisione contemporanea", Museo Sperimentale d’Arte contemporanea, L’Aquila - "Sulla carta", Otto Arte Contemporanea, Bologna - "Giovani artisti da conoscere", palazzo del Podestà, Ripatransone (Marche) - "Arti visive, Concorso nazionale giovani artisti italiani", Palazzo Ducale, Genova - "Cahiers du triangle", Ecole des Beaux-Arts, Saint-Etienne - 1995 "Orme", Sala del silenzio, Bologna - "Biennale internazionale dei giovani", Skopje Art Gallery, Skopje
PREMI Premio Giorgio Morandi per l’incisione - Premio Suzzara - Premio Princesse Grace, Montecarlo - Premio Arturo Martini
COLLABORAZIONI - Copertina Cd Massimo Zamboni - Sorella sconfitta per i tipi della Fandango - Roma con l’opera Tavola delle Fiandre – 2002 Costruzione laboratori A scuola di Guggenheim con Elena Ciresola all’interno della Peggy Guggenheim Collection di Venezia
* Il testo critico, se citato, va cortesemente inserito tra virgolette nel rispetto dell'autore.
Stupisce inoltre la sua capacità di passare attraverso tanti differenti linguaggi artistici con la stessa esperienza e competenza, senza cadute, senza che in uno si ecceda a difetto degli altri. E’ capace nel disegno, nel modellato, nell’incisione e nella pittura allo stesso modo.
Nei suoi lavori si respira l’odore della polvere degli scaffali di un vecchio museo e al contempo abbagliano la lucidità e la freddezza dell’acciaio. Uno strano impasto a cavallo del tempo, in verità un tempo annullato. I suoi olii su tavola hanno qualcosa di fiammingo e rinascimentale, ma la chiarezza di un iperrealismo di recentissima fattura, e nei suoi disegni, costruiti come vecchie tavole di enciclopedie ingiallite c’è sempre qualche elemento che riporta tutto al nostro tempo, nelle sue lenti basculanti il ferro dell’intelaiatura è squadrato, nelle sue tenere bamboline di maiolica le viscere in evidenza contengono qualcosa che va al di là dello sguardo puro di uno studioso, qualcosa di cattivo, di perverso, un’insistenza nel renderle “apribili”, nel mostrarne senza pudori le interiora.
Attraversa ognuna delle espressioni artistiche della Pasquali, un filo logico conduttore comune a tutte le tecniche usate, per questo il titolo della mostra, Mouseion, vuole essere un contenitore che le possa abbracciare e comprendere nella loro totalità, mettendo in evidenza la continuità della motivazione prima: l’ansia di catalogazione del mondo naturale ed il bisogno di riportarne i risultati nel maggior numero di modi possibili. In arte si tratta di un argomento originale, personale, che si è incontrato finora, seppur con intenti e modi molto diversi, forse solamente in qualche espressione ormai lontana nel tempo… penso a coloro che prestavano la loro arte ai testi scientifici illuministi e a qualche più recente lavoro di Rauschenberg e dei New Dada, ai loro oggetti, ai loro cassetti che parevano scatole dell'inventore.*
Maria Vittoria Berti
BEATRICE PASQUALI nata a Verona nel 1973, si è diplomata all'accademia di Bologna dove vive e lavora.
MOSTRE PERSONALI - 2006 "Beatrice Pasquali con Martin Borner", Galerie Cicognani, Colonia, a cura di S. Simoni - "Reverse", Les chances de l’art, Bolzano - 2003 "Tender", Les chances de l’art, Bolzano, a cura di A. Madesani - 2002 "Generazioni/2", con Andrea Chiesi e Giuliano Guatta, Palazzo Santa Margherita, Modena, a cura di W. Guadagnini - 2001 "Vitrea", Francesco Girondini Arte Contemporanea,Verona, a cura di W. Guadagnini e G. Mozzi
MOSTRE COLLETTIVE -
2007 "Trilogia Vol.II", Galleria delle Battaglie, Brescia, a cura di A.Zanchetta - "Il viaggio di Eva", San Donato Milanese, a cura di A. Madesani - "Rosengarten", Antonella Cattani Contemporary Art,, Bolzano - "Nel giardino di Dea", a cura di A.Iori - 2006 Premio Razzano, Benevento - KunstWerk, Colonia - "Summer tales", Les chances de l’art, Bolzano - "Accueil", Studio Schomber, Roma , a cura di A. Iori - 2005 "Otto:3", Otto Arte Contemporanea, Bologna, a cura di W. Guadagnini - "Open Air", Orto Botanico, Parma, a cura di M. Paderni e I. Saccani - "Anne Cichos, Polona Maher , Beatrice Pasquali", Galerie Cicognani, Colonia - "Il serafico succedaneo", Galleria Pierluigi Carini, San Giovanni Valdarno, a cura di A. Zanchetta - Galerie Cicognani, Colonia - !"Simurg", Bello Fresco, Venezia Mestre, a cura di A. Zanchetta - 2004 "Intrecciano", Foro Boario, Modena, a cura di D. Astrologo, S. Ferrari, S. Pasquini, L. Pignatti, M. Pozzati, P. Silingardi, A. Zanchetta - "Matinée/Patzen", Galleria NinaPì, Ravenna, a cura di A. Zanchetta - 2003 "Incontro con l’artista", Spazio Trebisonda, Perugia a cura di A. Iori - "Solitari", Torre di Orlando, Castiglione della Valle (Umbria) - 2002 - "In Ralenti", Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia, a cura di A. Zanchetta - "Periscopio", Galleria del Credito Valtellinese, Milano - 2001 - "La Natura, l’Arte e la Meraviglia", Museo Civico di Storia naturale, Verona, a cura di W. Guadagnini - 2000 "XL premio Suzzara", Galleria del Premio Suzzara, Suzzara - "Alleviare irrefrenabili impulsi", Collegio Cairoli, Pavia, a cura di P. Finelli - "Germinazioni", Salara, Bologna - "Premio Lissone", Galleria civica d’arte contemporanea, Lissone - "Historical Review", Vormgoving, (Olanda) - 1997 "Exit", Sala del silenzio, Bologna - "Arti visive", Concorso nazionale giovani artisti italiani, Mole vanvitelliana, Ancona - "Cahiers du triangle", Institut Francais de Thessalonique, Thessalonique - "Printmarking Department", Wimbledon, School of Art, Londra - "Raccolta del disegno contemporaneo, Nuove acquisizioni", Palazzina dei giardini pubblici, Modena, a cura di W.Guadagnini - "Premio per l’incisione Giorgio Morandi", Saletta ottagonale, Museo Morandi, Bologna - "Cahiers du triangle", Sala del trecento, Palazzo Re Enzo, Bologna - 1996 "Aspetti dell’incisione contemporanea", Museo Sperimentale d’Arte contemporanea, L’Aquila - "Sulla carta", Otto Arte Contemporanea, Bologna - "Giovani artisti da conoscere", palazzo del Podestà, Ripatransone (Marche) - "Arti visive, Concorso nazionale giovani artisti italiani", Palazzo Ducale, Genova - "Cahiers du triangle", Ecole des Beaux-Arts, Saint-Etienne - 1995 "Orme", Sala del silenzio, Bologna - "Biennale internazionale dei giovani", Skopje Art Gallery, Skopje
PREMI Premio Giorgio Morandi per l’incisione - Premio Suzzara - Premio Princesse Grace, Montecarlo - Premio Arturo Martini
COLLABORAZIONI - Copertina Cd Massimo Zamboni - Sorella sconfitta per i tipi della Fandango - Roma con l’opera Tavola delle Fiandre – 2002 Costruzione laboratori A scuola di Guggenheim con Elena Ciresola all’interno della Peggy Guggenheim Collection di Venezia
* Il testo critico, se citato, va cortesemente inserito tra virgolette nel rispetto dell'autore.
13
ottobre 2007
Beatrice Pasquali
Dal 13 ottobre al 21 novembre 2007
arte contemporanea
Location
PIVARTE
Bologna, Via Azzo Gardino, 8, (Bologna)
Bologna, Via Azzo Gardino, 8, (Bologna)
Vernissage
13 Ottobre 2007, ore 18
Autore
Curatore