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Beatrice Scaccia – Sta in cielo e in fondo al pozzo
Beatrice Scaccia immagina un mondo di figure archetipiche contemporanee che sembrano un’urgenza per capire se stessa e gli altri. I personaggi nelle opere sono esseri fluidi, senza genere, età e lineamenti, mostrano soltanto le nostre più autentiche vulnerabilità.
Comunicato stampa
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Il 12 Ottobre 2017 alle ore 18.30 s’inaugura, alla Galleria Emmeotto, a Palazzo Taverna, nell’ambito della Rome Art Week, la mostra personale di Beatrice Scaccia dal titolo Sta in cielo e in fondo al pozzo.
La mostra propone una nuova serie di lavori pensati e realizzati per vivere lo spazio nello specifico, come consuetudine dell’artista. Il titolo fa riferimento ad una poesia di Antonio Delfini (1907-1963) e alla luna, presenza/assenza nelle varie opere esposte, nel formato circolare di alcune e nella verticalità, intesa come aspirazione al cielo, di altre.
Beatrice Scaccia immagina un mondo di figure archetipiche contemporanee che sembrano un’urgenza per capire se stessa e gli altri. I personaggi nelle opere sono esseri fluidi, senza genere, età e lineamenti, mostrano soltanto le nostre più autentiche vulnerabilità. Sono una versione del sé: ossessionato dalle cose, sopraffatto da emozioni senza nome e confinato in uno spazio privo di contesto. Attraverso movimenti ripetitivi, in particolare nelle animazioni proiettate in mostra, queste entità sembrano scontrarsi e ritrovarsi in una terra di nessuno, costrette a confrontarsi con la propria interiorità e l’assurdità della condizione-esistenza.
La ricerca artistica di Beatrice è nell’essenza delle opere, una metafora della visione del mondo, e deve essere letta in termini esistenziali, attraverso la definita posizione rispetto alla sua esperienza di artista-individuo.
Richard Shebairo, amico e collezionista di Beatrice, definisce così i suoi lavori: "una sequenza di visioni e sogni appena fuori dalla portata; i sentimenti rimangono, ma la storia non è del tutto accessibile. Le figure ci regalano suggerimenti, mai chiarezza. La storia e i suoi personaggi sembrano sempre essere sul punto di recedere nella nebbia, lasciandoci un residuo di ricordo incompleto, un' esperienza immaginata.
Come sogni, le sue opere, non sono spaventose ma neanche completamente benigne. Contengono segreti che possiamo intuire, perché li riconosciamo come nostri, ma che non possiamo distinguere in modo netto”.
Il titolo e la mostra sottolineano una costante dualità dell’esistenza: altezza e caduta, luce ed ombra, vuoto e pieno, cielo e pozzo.
Beatrice Scaccia è un’artista visiva italiana. La sua produzione artistica si esprime attraverso varie tecniche: pittura, disegno e animazione/installazione. Beatrice ha studiato all’Accademia di Belle Arti di Roma con Gino Marotta. Si è trasferita definitivamente a NY nel 2011. A New York, ha lavorato come pittrice presso il Jeff Koons Studio, continuando con costanza a produrre ed esporre il suo lavoro. Nel 2014, l’artista ha ottenuto una residency presso Residency Unlimited di Brooklyn e presso l’Artists Alliance di Manhattan. Nello stesso anno ha esposto alla Cuchifritos Gallery di NY e la Effearte Gallery di Milano. Nel 2016, Beatrice è stata selezionata per il Woodstock Byrdcliffe Guild Residency Program diretto da Jeremy Adams.
L’ultima mostra personale è stata presentata nel 2016 presso la Cara Gallery (Cassina Projects) di New York City. Dal 2015, molte sue opere sono state acquistate per far parte della collezione permanente della William Louis-Dreyfus Family Foundation.
Vive e lavora a NY, dove collabora con la Ricco Maresca Gallery
La mostra propone una nuova serie di lavori pensati e realizzati per vivere lo spazio nello specifico, come consuetudine dell’artista. Il titolo fa riferimento ad una poesia di Antonio Delfini (1907-1963) e alla luna, presenza/assenza nelle varie opere esposte, nel formato circolare di alcune e nella verticalità, intesa come aspirazione al cielo, di altre.
Beatrice Scaccia immagina un mondo di figure archetipiche contemporanee che sembrano un’urgenza per capire se stessa e gli altri. I personaggi nelle opere sono esseri fluidi, senza genere, età e lineamenti, mostrano soltanto le nostre più autentiche vulnerabilità. Sono una versione del sé: ossessionato dalle cose, sopraffatto da emozioni senza nome e confinato in uno spazio privo di contesto. Attraverso movimenti ripetitivi, in particolare nelle animazioni proiettate in mostra, queste entità sembrano scontrarsi e ritrovarsi in una terra di nessuno, costrette a confrontarsi con la propria interiorità e l’assurdità della condizione-esistenza.
La ricerca artistica di Beatrice è nell’essenza delle opere, una metafora della visione del mondo, e deve essere letta in termini esistenziali, attraverso la definita posizione rispetto alla sua esperienza di artista-individuo.
Richard Shebairo, amico e collezionista di Beatrice, definisce così i suoi lavori: "una sequenza di visioni e sogni appena fuori dalla portata; i sentimenti rimangono, ma la storia non è del tutto accessibile. Le figure ci regalano suggerimenti, mai chiarezza. La storia e i suoi personaggi sembrano sempre essere sul punto di recedere nella nebbia, lasciandoci un residuo di ricordo incompleto, un' esperienza immaginata.
Come sogni, le sue opere, non sono spaventose ma neanche completamente benigne. Contengono segreti che possiamo intuire, perché li riconosciamo come nostri, ma che non possiamo distinguere in modo netto”.
Il titolo e la mostra sottolineano una costante dualità dell’esistenza: altezza e caduta, luce ed ombra, vuoto e pieno, cielo e pozzo.
Beatrice Scaccia è un’artista visiva italiana. La sua produzione artistica si esprime attraverso varie tecniche: pittura, disegno e animazione/installazione. Beatrice ha studiato all’Accademia di Belle Arti di Roma con Gino Marotta. Si è trasferita definitivamente a NY nel 2011. A New York, ha lavorato come pittrice presso il Jeff Koons Studio, continuando con costanza a produrre ed esporre il suo lavoro. Nel 2014, l’artista ha ottenuto una residency presso Residency Unlimited di Brooklyn e presso l’Artists Alliance di Manhattan. Nello stesso anno ha esposto alla Cuchifritos Gallery di NY e la Effearte Gallery di Milano. Nel 2016, Beatrice è stata selezionata per il Woodstock Byrdcliffe Guild Residency Program diretto da Jeremy Adams.
L’ultima mostra personale è stata presentata nel 2016 presso la Cara Gallery (Cassina Projects) di New York City. Dal 2015, molte sue opere sono state acquistate per far parte della collezione permanente della William Louis-Dreyfus Family Foundation.
Vive e lavora a NY, dove collabora con la Ricco Maresca Gallery
12
ottobre 2017
Beatrice Scaccia – Sta in cielo e in fondo al pozzo
Dal 12 ottobre al primo dicembre 2017
arte contemporanea
serata - evento
disegno e grafica
serata - evento
disegno e grafica
Location
EMMEOTTO
Roma, Via Di Monte Giordano, 36, (Roma)
Roma, Via Di Monte Giordano, 36, (Roma)
Orario di apertura
da lunedì a venerdì ore 10.30-13.30 e 14.30-19.30
Vernissage
12 Ottobre 2017, ore 18.30
Autore