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Bekhbaatar Enkhtur – Oasis
Venerdì 17 giugno inaugura Oasis il progetto di espositivo di Bekhbaatar Enkhtur (Ulanbaataar, Mongolia, 1994) a Sud Di Marte, un piano di residenze artistiche a cura di Ramdom, realizzato in collaborazione con Fondazione Elpis.
Comunicato stampa
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Venerdì 17 giugno inaugura Oasis il progetto espositivo di Bekhbaatar Enkhtur (Ulanbaataar, Mongolia, 1994), il primo dei quattro artisti ospitati all’interno di A Sud Di Marte, un piano di residenze artistiche a cura di Ramdom, realizzato in collaborazione con Fondazione Elpis.
Oasis è un corpo di lavori di natura scultorea che prende spunto dal resoconto di viaggio di un religioso missionario ed esploratore fiammingo, William di Rubruck, intitolato The Journey of William of Rubruck to the Eastern Parts of the World (1253-55). Testimonianza storica della prima esplorazione di un europeo nella Mongolia del 13° secolo, il libro ci parla del viaggio come quel movimento che compiamo quando andiamo verso l’altro, inteso come ciò che non si conosce, che non si possiede e che, in quanto tale, ci invita a farsi raggiungere.
Questo testo è l’origine del viaggio immaginifico dell’artista Bekhbaatar Enkhtur, un viaggio che mette insieme due luoghi molto importanti della storia di Castrignano – Palazzo de Gualtieriis e il parco delle Pozzelle – legandoli in un unico percorso fantastico.
In linea con la sua pratica artistica, le opere sono concepite come interventi temporanei: l’uso di materiali organici, come la cera d’api, le condurrà ad un naturale decadimento e scomparsa nel corso del tempo.
Allo stesso modo anche l’Oasi è uno spazio temporaneo destinato a scomparire: al limite tra realtà e finzione è uno spazio che esiste finché qualcuno riesce a immaginarlo ma necessario per attraversare il deserto e proseguire il viaggio. Uno spazio che si lascia abitare da chiunque lo incontri sulla sua via, giusto il tempo necessario a porsi delle domande e riprendere il percorso alla ricerca delle risposte.
Progetto grafico a cura di Grazia Amelia Bellitta.
Oasis è un corpo di lavori di natura scultorea che prende spunto dal resoconto di viaggio di un religioso missionario ed esploratore fiammingo, William di Rubruck, intitolato The Journey of William of Rubruck to the Eastern Parts of the World (1253-55). Testimonianza storica della prima esplorazione di un europeo nella Mongolia del 13° secolo, il libro ci parla del viaggio come quel movimento che compiamo quando andiamo verso l’altro, inteso come ciò che non si conosce, che non si possiede e che, in quanto tale, ci invita a farsi raggiungere.
Questo testo è l’origine del viaggio immaginifico dell’artista Bekhbaatar Enkhtur, un viaggio che mette insieme due luoghi molto importanti della storia di Castrignano – Palazzo de Gualtieriis e il parco delle Pozzelle – legandoli in un unico percorso fantastico.
In linea con la sua pratica artistica, le opere sono concepite come interventi temporanei: l’uso di materiali organici, come la cera d’api, le condurrà ad un naturale decadimento e scomparsa nel corso del tempo.
Allo stesso modo anche l’Oasi è uno spazio temporaneo destinato a scomparire: al limite tra realtà e finzione è uno spazio che esiste finché qualcuno riesce a immaginarlo ma necessario per attraversare il deserto e proseguire il viaggio. Uno spazio che si lascia abitare da chiunque lo incontri sulla sua via, giusto il tempo necessario a porsi delle domande e riprendere il percorso alla ricerca delle risposte.
Progetto grafico a cura di Grazia Amelia Bellitta.
17
giugno 2022
Bekhbaatar Enkhtur – Oasis
Dal 17 al 24 giugno 2022
arte contemporanea
Location
KORA Centro per il contemporaneo
Castrignano De' Greci, Via Vittorio Emanuele, 19, (LE)
Castrignano De' Greci, Via Vittorio Emanuele, 19, (LE)
Orario di apertura
19.00-23.00
Vernissage
17 Giugno 2022, Ore 19.00
Sito web
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