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Bella Italia. 1861-2011
In mostra sono riunite opere di dieci artisti italiani, eccellenze del contemporaneo che vivono questo anniversario con preziosa coscienza e vivace intellettualità. E’ un fatto storico notevole che coinvolge a tema creatività e celebrazione.
Comunicato stampa
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La mostra dal titolo “Bella Italia. 1861-2011”, evento commemorativo per i 150 anni della Repubblica Italiana, è promossa dall' ARTESTUDIO 26, punto di riferimento significativo nella planimetria artistica di una città fortemente europea come Milano. Lo spazio oltre a vivacizzare ricognizioni ad ampio raggio di tendenze che caratterizzano l’arte contemporanea, offre lezioni tecniche e teoriche e conferenze di illustri artisti e intellettuali italiani e stranieri. In questo quadro progettuale si inserisce l’esposizione curata dal Prof. Carlo Franza, illustre Storico dell’Arte Contemporanea, che firma anche il testo, dal titolo “Bella Italia.1861-2011”, in cui sono riunite opere di dieci artisti italiani, eccellenze del contemporaneo che vivono questo anniversario con preziosa coscienza e vivace intellettualità. E' un fatto storico notevole che coinvolge a tema creatività e celebrazione.
Scrive Carlo Franza : “Il Senato e la Camera dei Deputati hanno approvato; noi abbiamo sanzionato e promulghiamo quanto segue: Il Re Vittorio Emanuele II assume per sé e i suoi Successori il titolo di Re d'Italia. Ordiniamo che la presente, munita del Sigillo dello Stato, sia inserita nella raccolta degli Atti del Governo, mandando a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge dello Stato. Da Torino addì 17 marzo 1861”. Sono queste le parole che si possono leggere nel documento della legge n.4671 del Regno di Sardegna e valgono come proclamazione ufficiale del Regno d'Italia che fa seguito alla seduta del 14 marzo 1861 del Parlamento, nella quale fu votato il relativo disegno di legge. Il 21 aprile 1861 quella legge divenne la n.1 del Regno d'Italia. Fu così che da un' Italia divisa in sette Stati nacque il nuovo Regno D'Italia. L'Italia unificata d'allora era un Regno di 22 milioni di abitanti. Da allora tre giubilei hanno celebrato l'evento fondativo (1911- 1961-2011) e soprattutto si è sempre insistito oltrechè su Roma capitale anche sulle capitali culturali (Roma, Firenze, Torino, Milano,Venezia, Bologna, Napoli e Palermo) con le diverse identità e le differenze dei popoli d'Italia ormai riuniti in un' unica nazione. Quanta storia in questi centocinquant' anni italiani che hanno raccolto culture, tradizioni, ricchezze storico artistiche, l'intero passato dei grandi artisti da Giotto a Leonardo, Raffaello, Michelangelo, Caravaggio, Canova, Marinetti, Balla, Boccioni, Sironi, e altri ancora. Non poteva passare inosservata una celebrazione così cara alla cultura italiana, letteraria e artistica.
L'arte contemporanea e tanti artisti che in essa hanno operato e operano, hanno veicolato il tricolore e il disegno dell'Italia nelle loro opere. Basti pensare a Salvo (1947) che nel 1971 ha realizzato “Tricolore”, una superficie dove il nome Salvo è scritto nei tre colori; o ancora alla serie “Sicilie” e dei “Pittori italiani”(1975-76) ove l'artista ha dipinto i profili dello Stivale italiano e della Sicilia, attraverso i nomi di uomini illustri, ponendo il suo al fondo del lungo elenco. Memorabili le “Italie” di Luciano Fabro, con lo Stivale italiano in diverse posizioni e vari materiali e la sua “Italia capovolta”. Merita un cenno il recente lavoro di Gaetano Pesce, dal titolo “Sessantuno Table”(2010), ovvero sessantuno tavoli di resina del colore della Bandiera italiana, per il 150° dell'Unità d'Italia.
Eppoi il nutrito gruppo di artisti contemporanei, figure di chiara fama, che abbiamo voluto invitare in questa mostra itinerante che parte da Milano, e che hanno voluto celebrare, per il 150° anniversario dell'Unità d'Italia, anche loro l'avvenimento con un'opera in cui raccontano iconicamente un segno, un simbolo, una storia, un monumento, un'idea, il tricolore.
Marco Santolisier, con il suo “150 anni: forti come una quercia” incoraggia a leggere l'evento con singolare “vorticismo”, quasi a legare l'arte del passato col presente; Vesna Pavan artista di punta dell'arte italiana rende omaggio al tricolore con una sua seduttiva modella vestita dei colori della bandiera, segnale di come la moda nazionale sia laboratorio certificato del made in Italy; Massimo Zuppelli, fa rivivere l'immagine della “repubblica turrita” come vigile insegnamento; Alessandro Nastasio celebra il potere di Roma in contrapposizione alla nudità del presente sovrastata dalla bandiera che si presenta nella forma dell'emiciclo di Palazzo Montecitorio; Marisa Settembrini mette in scena, in un dittico, taluni momenti della costruzione dell'Italia Unita, come lo sbarco dei Mille; Fiorella Iori offre un elemento floreale nel bianco della bandiera tricolore; Chiara Silva campiona una sua Italia geografica e tricolore colta dall'alto di nubi che trasvolano con visibile libertà, lasciando avvertire che laggiù tutto palpita, pulsa, oscilla; Tiziano Cappelletti costruisce nobilmente la bandiera italiana con una sua tramatura di fili, talvolta nodosi, e capaci di raccontare e rappresentare la storia di questi centocinquant' anni dell'Unità. Ariel Soulè, di origine argentina, é uno degli artisti operanti in Italia e nel mondo, più innovativi, per via d'una riscoperta informale di grande valore aniconico, capace di porgere idealità e coscienza nuova, e caratterizza il piano tricolore della bandiera con un bianco visibilmente e idealmente appassito; Alfredo Mazzotta ci consegna un'opera dove la forma scultorea, essenziale e novecentesca, si porge nello spazio sventolando “per sempre” un tricolore, divenendo al tempo stesso baluardo, emblema, eroina italiana. Una quadreria a tema che esorcizza positivamente l'evento, ed è motivo certo di credere ai valori di una nazione, quella italiana, costruita con sacrificio e idealità. Senza dimenticare che gli artisti del passato hanno misurato il loro lavoro sulla storia, mentre gli artisti contemporanei si fanno soprattutto veicolo del nuovo e delle progettualità che attendono la nazione.
Cenni biografici degli artisti
Tiziano Cappelletti è nato a Cantù nel 1977, ma vive e lavora a Carimate (Como). Dopo le scuole dell'obbligo inizia a lavorare e parallelamente approda da autodidatta al disegno e alla pittura. Muove i primi passi dall'astrattismo, poi si avvia a un percorso tutto suo portandosi verso quella sorta di aggregazione di materiali, e talvolta vere installazioni, in cui fa intenzionalmente legare tratti interiori a focus di natura sociale, sperimentazioni vive, squarci di vissuto che trovano nel 2008 una sistemazione linguistica e morfologica di tale intensità e forza che attirano l'attenzione dello Storico dell'Arte Moderna e Contemporanea Prof. Carlo Franza il quale lo candida nel Premio delle Arti Premio della Cultura edizione 2010, risultandone così vincitore per l'Avanguardia Artistica. E' presente alla Rassegna “Mondi paralleli”, evento collaterale alla Biennale di Venezia 2009. Nel 2010 è invitato dal prof. Carlo Franza con una mostra personale dal titolo “Reliquie appese al cuore” nel Progetto “Scenari” al Plus Florence di Firenze, nel 2011 al progetto “Strade d’Europa” con una personale a Berlino, e ulteriori programmazioni di mostre ci sono per il 2011 a Roma e a Borgo Cardigliano nel Salento. Della sua arte ha scritto Carlo Franza.
Fiorella Iori è nata a Cecina nel 1949. Dopo il diploma al liceo Artistico di Carrara e all’Accademia di Belle Arti di Firenze si trasferisce a Milano, dove oggi vive, opera ed è titolare di cattedra al Liceo Artistico di Brera. La sua naturale inclinazione alla figurazione la vedono partecipe, inizialmente, nell’editoria, con case editrici come Mondadori, Fabbri, De Agostini, per le quali ha prodotto importanti illustrazioni, i e di seguito si dedica ad una più personale ricerca artistica. Ha allestito mostre personali e installazioni in diverse città (Firenze, Milano, Melzo, Vaprio d’Adda) e partecipato a numerose rassegne nazionali e internazionali, non ultima la partecipazione alla Rassegna d’Arte Contemporanea “Nuovi Scenari” a Teglio (Sondrio). Diverse le pubblicazioni sulla sua arte in riviste e quotidiani. Di lei hanno scritto illustri critici e storici dell’Arte, tra cui Carlo Franza.
Alfredo Mazzotta nasce a Nao di Jonadi (VV) nel 1951. Nel 1968 si trasferisce a Milano, si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Brera alla scuola di Luciano Minguzzi dove nel 1973 si diploma in Scultura. Sempre nel ‘73 si iscrive alla scuola di Pittura di Domenico Purificato e nel 1977 ottiene il diploma. Contemporaneamente frequenta il corso di Cromatologia tenuto da Luigi Veronesi e il corso di Tecnologia dei materiali tenuto da Romano Rui. Per diversi anni è stato assistente dello scultore Eros Pellini sia al Liceo Artistico di Brera di Milano che in Studio. Nel 1994 e nel 1995 tiene alcune lezioni su “Progetto Scultura” nell’ambito del “Master in Design & Management” presso il Politecnico di Milano. Nel 1997/98 - 1999/2000 - 2002/2003, 2004/2005, 2007/2008 e 2009/2010 fa parte della Commissione Artistica Annuale della Permanente di Milano. Nel 2001 realizza il monumento dedicato alla Beata A. Rosa Gattorno nella città di Potenza. Sue opere, oltre che in numerose collezioni private in Italia e all’estero si trovano presso: il Museo Nazionale d’Arte Moderna di Ruffano (LE), la Fondazione Lercaro (Bologna), l’Archivio Sartori (Mantova), il Museo della Permanente (Milano), il Palazzo Comunale di Lainate (MI), il Museo d’Arte Contemporanea “Vito Mele” di S. Maria di Leuca (LE), il Museo d’Arte Italiana di Durazzo (Albania), l’ Umanitaria di Milano, Parco Arcadia di Bareggio (MI), la Villa Comunale di Stefanaconi (VV), la Chiesa del S.S. Rosario di Nao (VV), la Collezione della Provincia di Lodi, l’Arca Pacis di Stresa (NO), il Museo di Serrapetrona (MC), la Collezione DI.ART (Trapani), il MIMAC della Fondazione Don Tonino Bello di Alessano (LE), il Museo del Fango di Scaletta Zanclea (ME), presso la Scuola Paritaria A. Rosmini - Roma. Nel 2010 partecipa e cura il Simposio Internazionale di Scultura in pietra “Le fatiche di Ercole” a Modica (RG). Oltre che in varie città italiane, ha esposto anche in Polonia, Stati Uniti, Giappone, Germania, Corea, Ungheria, Turchia e Albania. Attualmente è titolare della cattedra di Discipline Plastiche presso il Liceo Artistico Statale di Brera di Milano.
Alessandro Nastasio è nato a Milano nel 1934, allievo prima di Ibrahim Kodra e poi di Aldo Salvatori alla Scuola del Nudo all’Accademia Brera, dove dal 1966-67 ottiene la cattedra di pittura esercitando la docenza. La frequentazione dell’Atelier Giorgio Upiglio prima e delle fonderie MAF e De Andreis lo pongono in contatto con i maggiori artisti europei. Opera dagli anni Settanta con mostre e rassegne in spazi pubblici e privati ottenendo il consenso della critica più qualificata. Vivace la sua collaborazione con architetti di chiara fama anche in merito alla progettazione ed esecuzione di numerosissime opere di arte sacra in tutta Italia. Sue opere figurano nei più importanti musei del mondo. Del suo lavoro si sono interessati illustri critici di fama internazionale.
Vesna Pavan è nata a Spilimbergo (Pordenone) nel 1976. Ha frequentato la Scuola d'Arte del Mosaico a Spilimbergo, ma oggi vive e lavora a Milano. Opera nell'arte fin dai primi anni Novanta. Ha tenuto mostre personali (Milano, Ferrara, Pisa, Monza, Genova, Torino, Roma,Venezia, Porto Cervo, Taormina, Firenze, ecc.) e collettive in più città italiane. La sua arte è stata notata nel 2008 dall'illustre Storico dell'Arte Contemporanea Prof. Carlo Franza che l'ha proposta e imposta e le ha curato prestigiosissime mostre sia a Roma (al Centrale Ristotheatre “le moine del sogno”) che a Firenze (a Palazzo Borghese “Tra gli incanti dell'Eden”). Tra gli innumerevoli premi il Premio delle Arti Premio della Cultura a Milano al Circolo della Stampa, nel 2008 per il Design e nel 2009 per l'Internazionalità. Di lei hanno scritto autorevoli critici ed è presente in prestigiosi cataloghi d'arte.
Marco Santolisier nasce a Cagliari nel 1963, dove vive e lavora dirigendo un liceo paritario da lui stesso fondato e intitolato a Dante Alighieri. Figlio e nipote d'arte, discepolo del nonno materno “Vincenzo Farci” storico ceramista sardo, e del padre che ha percorso una strada artistica costellata di successi e onorificenze. Opera con mostre personali e collettive fin dal 2007. Nel maggio 2010 l'illustre Storico dell'Arte Prof. Carlo Franza lo invita nel progetto “Balconata Romana” a tenere una mostra Personale (Percorso di flussi) al Centrale Ristotheatre di Roma, poi a Firenze al progetto “Scenari” (Per un più visibile cielo) al Plus Florence nel novembre 2010, oggi al Plus Berlin a Berlino, ancora a Firenze a Palazzo Borghese nell'ottobre 2011 e a Milano nel 2012. Candidato dal Prof. Carlo Franza al Premio delle Arti Premio della Cultura al Circolo della Stampa di Milano, risulta vincitore nell'edizione 2010. Nel 2011 uscirà un servizio sulla sua arte nelle riviste “Leadership Medica” e “Leadership for Chemist” con la firma di Carlo Franza.
Marisa Settembrini è nata a Gagliano del Capo (Lecce) nel 1955. Dopo aver frequentato l’Accademia di Brera e la Kunst Akademie di Monaco di Baviera, oggi è titolare della cattedra di Discipline Pittoriche al Liceo Artistico di Brera, a Milano, città dove vive e che alterna con i riposi nella cittadina salentina di Alessano. La sua attività parte dal 1976 con l’invito alla mostra “La nuova figurazione italiana” al Palazzo dei Congressi di Roma, per conto della Quadriennale Romana. Numerose le mostre personali e le installazioni in Italia (Roma, Firenze, Alcamo, Lecce, Todi, Milano, Erice, San Vito Lo Capo, Pavia, Brescia, Sondrio, Loreto, Teglio) e all’estero (Berlino, New York, Monaco di Baviera, Dusseldorf), e le partecipazioni a importanti rassegne. E’ presente in vari Musei stranieri (Berlino, Montreal, New York) e italiani. Ha inoltre elaborato in coedizione con alcuni scrittori varie cartelle di grafica. E’ stata segnalata da Jean Pierre Jouvet nel Catalogo Comanducci n. 14 e da Domenico Montalto nel n. 27. Della sua arte hanno scritto critici e scrittori italiani e stranieri, da Argan a Carluccio, da A. Del Guercio a Fabiani, da Ferguson, a Carlo Franza, da Armando Ginesi a Virgilio Guzzi , dalla Muritti a Ponente, da Russoli a Sanesi, da Evelina Schatz a Walter Schonenberg, da Fulvio Papi a Marco Valsecchi.
Chiara Silva è nata a Bollate nel 1983, vive a Novate Milanese, lavora a Milano. Si è diplomata all’Accademia di Belle Arti di Brera. Numerose le sue presenze in rassegne d’arte nazionali dal 2004, ha partecipato, su invito del prof. Carlo Franza, alla rassegna d’Arte Contemporanea di Teglio (Sondrio) dal titolo “Nuovi Scenari” nel mese di luglio 2009. Ha tenuto personali e installazioni a Milano, a Firenze, a Roma. Ha vinto il Premio delle Arti Premio della Cultura XX edizione 2008. Nel 2009 è presente, ancora con un’installazione all’Università Statale di Milano; a “Solstizio d’inverno” e a “L’arte della pace e la pace nell’arte” dello Studio di Arti Visive Comerio; ed è presente a Firenze a Palazzo Borghese con la mostra personale “Solchi di antico mondo” tra l’autunno 2009 e la primavera 2010. Significative presenze sono programmate, grazie alla curatela dell’illustre Storico dell’Arte Prof. Carlo Franza, tra 2010 e 2011. Il suo nome già appare sulla stampa italiana come una delle giovani promesse artistiche più vivaci dell’oggi.
Ariel Soulè è nato a Buenos Aires, vive e lavora a Milano e a Los Angeles. Nel 1967 si trasferisce in Europa dove studia alla Escuela Masana de Arte di Barcellona, Nel 1970 arriva a Milano dove frequenta l’Accademia di Belle Arti di Brera. Terminati gli studi inizia la sua attività di pittore esponendo in gallerie private e spazi pubblici in Italia e all’estero. Nel 1984 in collaborazione con il fotografo Luigi Ghiri e i percussionisti della Scala produce Guerra e Pace. Nel 1989 la Metropolitana di Roma gli mette a disposizione 42 stazioni del metro, utilizzate come un’unica lunga galleria dove espone 1200 manifesti di grandi dimensioni e diversi soggetti ideati ad hoc. Dal 1990 al 1992 risiede a New York dove realizzerà la serie Lillas Pastià. Nel 1992 espone Paradigma al Palazzo dei Diamanti a Ferrara, mostra curata da Renato Barilli. Nel 1994 la Galleria d’Arte Moderna di Gallarate organizza l’Antologica 73/93. Nel 1995 realizza con Studio Azzurro l’installazione Reflections in piazza del Duomo a Milano. Nel 2001 la Galleria d’Arte Moderna di Spoleto presenta la mostra Labirinthos in occasione del Festival internazionale. Dal 2002 lavora tra Milano e Los Angeles dove inizia la collaborazione con Simon Toparovsky. I due artisti, oltre a lavorare singolarmente, hanno messo a punto un progetto comune definito CHIASMO, inedita sinergia fra pittura e scultura. Da questa esperienza sono nate le mostre LA COSTITUZIONE AMERICANA alla Fondazione Metropolitan di Milano, EVITA’S PERFECT FALL al Palazzo Comunale di Teglio e QUI DEL DICIBILE all’Incoronata di Napoli.
Massimo Zuppelli, è nato nel 1939 nel bresciano. Ha compiuto gli studi artistici a Firenze e Padova e campionato con mostre personali il suo lavoro. Presente a Rassegne Nazionali e Internazionali, quali la Biennale della Grafica di Cracovia, la World Print Competition di S.Francisco, la Biennale di grafica internazionale di Palazzo Strozzi a Firenze e altre ancora ove è stato premiato. Presente con una sala alla 37 Biennale di Venezia e alla Quadriennale di Roma. Sue opere nei principali musei del mondo. Hanno scritto di lui i critici più qualificati, da De Grada a Carlo Franza, da Marchiori a Kaisserlian, da Valsecchi a Corradini, ecc. Segnalato più volte sul Bolaffi arte. Oggi è titolare della Cattedra del Nudo all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, città dove vive.
Biografia del curatore
Carlo Franza, nato nel 1949, è uno Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea, italiano. Critico d’Arte. E’ vissuto a Roma dal 1959 al 1980 dove ha studiato e conseguito tre lauree all’Università Statale La Sapienza (Lettere, Filosofia e Sociologia). Si è laureato con Giulio Carlo Argan di cui è stato allievo e Assistente. Dal 1980 è a Milano dove tuttora risiede. Professore Straordinario di Storia dell’Arte Moderna e Contemporanea, Ordinario di Lingua e Letteratura Italiana. Visiting Professor nell’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano e in altre numerose Università estere. Docente nel Master Universitario “Management e Valorizzazione dei Beni Culturali” allo IED di Milano. E’ stato indicato dal “Times” fra i dieci Critici d’Arte più importanti d’Europa. Giornalista, critico d’arte dal 1974 a Il Giornale di Indro Montanelli, oggi a Libero fondato da Vittorio Feltri e diretto da Maurizio Belpietro. E’ fondatore e direttore del MIMAC della Fondazione Don Tonino Bello. Ha al suo attivo decine di libri fondamentali e migliaia di pubblicazioni e cataloghi con presentazioni di mostre. Si è interessato dei più importanti artisti del mondo dei quali ne ha curato prestigiosissime mostre. Dal 2001 al 2007 è stato Consulente del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Ha vinto per il Giornalismo e la Critica d’Arte, il Premio Città di Alassio nel 1980, il Premio Barocco-Città di Gallipoli nel 1990, il Premio Cortina nel 1994, il Premio Saint Vincent nel 1995, il Premio Bormio nel 1996, il Premio Milano nel 1998, e il Premio delle Arti Premio della Cultura nel 2000 (di cui è presidente di giuria dal 2001) e il Premio Città di Tricase nel 2008.
Scrive Carlo Franza : “Il Senato e la Camera dei Deputati hanno approvato; noi abbiamo sanzionato e promulghiamo quanto segue: Il Re Vittorio Emanuele II assume per sé e i suoi Successori il titolo di Re d'Italia. Ordiniamo che la presente, munita del Sigillo dello Stato, sia inserita nella raccolta degli Atti del Governo, mandando a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge dello Stato. Da Torino addì 17 marzo 1861”. Sono queste le parole che si possono leggere nel documento della legge n.4671 del Regno di Sardegna e valgono come proclamazione ufficiale del Regno d'Italia che fa seguito alla seduta del 14 marzo 1861 del Parlamento, nella quale fu votato il relativo disegno di legge. Il 21 aprile 1861 quella legge divenne la n.1 del Regno d'Italia. Fu così che da un' Italia divisa in sette Stati nacque il nuovo Regno D'Italia. L'Italia unificata d'allora era un Regno di 22 milioni di abitanti. Da allora tre giubilei hanno celebrato l'evento fondativo (1911- 1961-2011) e soprattutto si è sempre insistito oltrechè su Roma capitale anche sulle capitali culturali (Roma, Firenze, Torino, Milano,Venezia, Bologna, Napoli e Palermo) con le diverse identità e le differenze dei popoli d'Italia ormai riuniti in un' unica nazione. Quanta storia in questi centocinquant' anni italiani che hanno raccolto culture, tradizioni, ricchezze storico artistiche, l'intero passato dei grandi artisti da Giotto a Leonardo, Raffaello, Michelangelo, Caravaggio, Canova, Marinetti, Balla, Boccioni, Sironi, e altri ancora. Non poteva passare inosservata una celebrazione così cara alla cultura italiana, letteraria e artistica.
L'arte contemporanea e tanti artisti che in essa hanno operato e operano, hanno veicolato il tricolore e il disegno dell'Italia nelle loro opere. Basti pensare a Salvo (1947) che nel 1971 ha realizzato “Tricolore”, una superficie dove il nome Salvo è scritto nei tre colori; o ancora alla serie “Sicilie” e dei “Pittori italiani”(1975-76) ove l'artista ha dipinto i profili dello Stivale italiano e della Sicilia, attraverso i nomi di uomini illustri, ponendo il suo al fondo del lungo elenco. Memorabili le “Italie” di Luciano Fabro, con lo Stivale italiano in diverse posizioni e vari materiali e la sua “Italia capovolta”. Merita un cenno il recente lavoro di Gaetano Pesce, dal titolo “Sessantuno Table”(2010), ovvero sessantuno tavoli di resina del colore della Bandiera italiana, per il 150° dell'Unità d'Italia.
Eppoi il nutrito gruppo di artisti contemporanei, figure di chiara fama, che abbiamo voluto invitare in questa mostra itinerante che parte da Milano, e che hanno voluto celebrare, per il 150° anniversario dell'Unità d'Italia, anche loro l'avvenimento con un'opera in cui raccontano iconicamente un segno, un simbolo, una storia, un monumento, un'idea, il tricolore.
Marco Santolisier, con il suo “150 anni: forti come una quercia” incoraggia a leggere l'evento con singolare “vorticismo”, quasi a legare l'arte del passato col presente; Vesna Pavan artista di punta dell'arte italiana rende omaggio al tricolore con una sua seduttiva modella vestita dei colori della bandiera, segnale di come la moda nazionale sia laboratorio certificato del made in Italy; Massimo Zuppelli, fa rivivere l'immagine della “repubblica turrita” come vigile insegnamento; Alessandro Nastasio celebra il potere di Roma in contrapposizione alla nudità del presente sovrastata dalla bandiera che si presenta nella forma dell'emiciclo di Palazzo Montecitorio; Marisa Settembrini mette in scena, in un dittico, taluni momenti della costruzione dell'Italia Unita, come lo sbarco dei Mille; Fiorella Iori offre un elemento floreale nel bianco della bandiera tricolore; Chiara Silva campiona una sua Italia geografica e tricolore colta dall'alto di nubi che trasvolano con visibile libertà, lasciando avvertire che laggiù tutto palpita, pulsa, oscilla; Tiziano Cappelletti costruisce nobilmente la bandiera italiana con una sua tramatura di fili, talvolta nodosi, e capaci di raccontare e rappresentare la storia di questi centocinquant' anni dell'Unità. Ariel Soulè, di origine argentina, é uno degli artisti operanti in Italia e nel mondo, più innovativi, per via d'una riscoperta informale di grande valore aniconico, capace di porgere idealità e coscienza nuova, e caratterizza il piano tricolore della bandiera con un bianco visibilmente e idealmente appassito; Alfredo Mazzotta ci consegna un'opera dove la forma scultorea, essenziale e novecentesca, si porge nello spazio sventolando “per sempre” un tricolore, divenendo al tempo stesso baluardo, emblema, eroina italiana. Una quadreria a tema che esorcizza positivamente l'evento, ed è motivo certo di credere ai valori di una nazione, quella italiana, costruita con sacrificio e idealità. Senza dimenticare che gli artisti del passato hanno misurato il loro lavoro sulla storia, mentre gli artisti contemporanei si fanno soprattutto veicolo del nuovo e delle progettualità che attendono la nazione.
Cenni biografici degli artisti
Tiziano Cappelletti è nato a Cantù nel 1977, ma vive e lavora a Carimate (Como). Dopo le scuole dell'obbligo inizia a lavorare e parallelamente approda da autodidatta al disegno e alla pittura. Muove i primi passi dall'astrattismo, poi si avvia a un percorso tutto suo portandosi verso quella sorta di aggregazione di materiali, e talvolta vere installazioni, in cui fa intenzionalmente legare tratti interiori a focus di natura sociale, sperimentazioni vive, squarci di vissuto che trovano nel 2008 una sistemazione linguistica e morfologica di tale intensità e forza che attirano l'attenzione dello Storico dell'Arte Moderna e Contemporanea Prof. Carlo Franza il quale lo candida nel Premio delle Arti Premio della Cultura edizione 2010, risultandone così vincitore per l'Avanguardia Artistica. E' presente alla Rassegna “Mondi paralleli”, evento collaterale alla Biennale di Venezia 2009. Nel 2010 è invitato dal prof. Carlo Franza con una mostra personale dal titolo “Reliquie appese al cuore” nel Progetto “Scenari” al Plus Florence di Firenze, nel 2011 al progetto “Strade d’Europa” con una personale a Berlino, e ulteriori programmazioni di mostre ci sono per il 2011 a Roma e a Borgo Cardigliano nel Salento. Della sua arte ha scritto Carlo Franza.
Fiorella Iori è nata a Cecina nel 1949. Dopo il diploma al liceo Artistico di Carrara e all’Accademia di Belle Arti di Firenze si trasferisce a Milano, dove oggi vive, opera ed è titolare di cattedra al Liceo Artistico di Brera. La sua naturale inclinazione alla figurazione la vedono partecipe, inizialmente, nell’editoria, con case editrici come Mondadori, Fabbri, De Agostini, per le quali ha prodotto importanti illustrazioni, i e di seguito si dedica ad una più personale ricerca artistica. Ha allestito mostre personali e installazioni in diverse città (Firenze, Milano, Melzo, Vaprio d’Adda) e partecipato a numerose rassegne nazionali e internazionali, non ultima la partecipazione alla Rassegna d’Arte Contemporanea “Nuovi Scenari” a Teglio (Sondrio). Diverse le pubblicazioni sulla sua arte in riviste e quotidiani. Di lei hanno scritto illustri critici e storici dell’Arte, tra cui Carlo Franza.
Alfredo Mazzotta nasce a Nao di Jonadi (VV) nel 1951. Nel 1968 si trasferisce a Milano, si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Brera alla scuola di Luciano Minguzzi dove nel 1973 si diploma in Scultura. Sempre nel ‘73 si iscrive alla scuola di Pittura di Domenico Purificato e nel 1977 ottiene il diploma. Contemporaneamente frequenta il corso di Cromatologia tenuto da Luigi Veronesi e il corso di Tecnologia dei materiali tenuto da Romano Rui. Per diversi anni è stato assistente dello scultore Eros Pellini sia al Liceo Artistico di Brera di Milano che in Studio. Nel 1994 e nel 1995 tiene alcune lezioni su “Progetto Scultura” nell’ambito del “Master in Design & Management” presso il Politecnico di Milano. Nel 1997/98 - 1999/2000 - 2002/2003, 2004/2005, 2007/2008 e 2009/2010 fa parte della Commissione Artistica Annuale della Permanente di Milano. Nel 2001 realizza il monumento dedicato alla Beata A. Rosa Gattorno nella città di Potenza. Sue opere, oltre che in numerose collezioni private in Italia e all’estero si trovano presso: il Museo Nazionale d’Arte Moderna di Ruffano (LE), la Fondazione Lercaro (Bologna), l’Archivio Sartori (Mantova), il Museo della Permanente (Milano), il Palazzo Comunale di Lainate (MI), il Museo d’Arte Contemporanea “Vito Mele” di S. Maria di Leuca (LE), il Museo d’Arte Italiana di Durazzo (Albania), l’ Umanitaria di Milano, Parco Arcadia di Bareggio (MI), la Villa Comunale di Stefanaconi (VV), la Chiesa del S.S. Rosario di Nao (VV), la Collezione della Provincia di Lodi, l’Arca Pacis di Stresa (NO), il Museo di Serrapetrona (MC), la Collezione DI.ART (Trapani), il MIMAC della Fondazione Don Tonino Bello di Alessano (LE), il Museo del Fango di Scaletta Zanclea (ME), presso la Scuola Paritaria A. Rosmini - Roma. Nel 2010 partecipa e cura il Simposio Internazionale di Scultura in pietra “Le fatiche di Ercole” a Modica (RG). Oltre che in varie città italiane, ha esposto anche in Polonia, Stati Uniti, Giappone, Germania, Corea, Ungheria, Turchia e Albania. Attualmente è titolare della cattedra di Discipline Plastiche presso il Liceo Artistico Statale di Brera di Milano.
Alessandro Nastasio è nato a Milano nel 1934, allievo prima di Ibrahim Kodra e poi di Aldo Salvatori alla Scuola del Nudo all’Accademia Brera, dove dal 1966-67 ottiene la cattedra di pittura esercitando la docenza. La frequentazione dell’Atelier Giorgio Upiglio prima e delle fonderie MAF e De Andreis lo pongono in contatto con i maggiori artisti europei. Opera dagli anni Settanta con mostre e rassegne in spazi pubblici e privati ottenendo il consenso della critica più qualificata. Vivace la sua collaborazione con architetti di chiara fama anche in merito alla progettazione ed esecuzione di numerosissime opere di arte sacra in tutta Italia. Sue opere figurano nei più importanti musei del mondo. Del suo lavoro si sono interessati illustri critici di fama internazionale.
Vesna Pavan è nata a Spilimbergo (Pordenone) nel 1976. Ha frequentato la Scuola d'Arte del Mosaico a Spilimbergo, ma oggi vive e lavora a Milano. Opera nell'arte fin dai primi anni Novanta. Ha tenuto mostre personali (Milano, Ferrara, Pisa, Monza, Genova, Torino, Roma,Venezia, Porto Cervo, Taormina, Firenze, ecc.) e collettive in più città italiane. La sua arte è stata notata nel 2008 dall'illustre Storico dell'Arte Contemporanea Prof. Carlo Franza che l'ha proposta e imposta e le ha curato prestigiosissime mostre sia a Roma (al Centrale Ristotheatre “le moine del sogno”) che a Firenze (a Palazzo Borghese “Tra gli incanti dell'Eden”). Tra gli innumerevoli premi il Premio delle Arti Premio della Cultura a Milano al Circolo della Stampa, nel 2008 per il Design e nel 2009 per l'Internazionalità. Di lei hanno scritto autorevoli critici ed è presente in prestigiosi cataloghi d'arte.
Marco Santolisier nasce a Cagliari nel 1963, dove vive e lavora dirigendo un liceo paritario da lui stesso fondato e intitolato a Dante Alighieri. Figlio e nipote d'arte, discepolo del nonno materno “Vincenzo Farci” storico ceramista sardo, e del padre che ha percorso una strada artistica costellata di successi e onorificenze. Opera con mostre personali e collettive fin dal 2007. Nel maggio 2010 l'illustre Storico dell'Arte Prof. Carlo Franza lo invita nel progetto “Balconata Romana” a tenere una mostra Personale (Percorso di flussi) al Centrale Ristotheatre di Roma, poi a Firenze al progetto “Scenari” (Per un più visibile cielo) al Plus Florence nel novembre 2010, oggi al Plus Berlin a Berlino, ancora a Firenze a Palazzo Borghese nell'ottobre 2011 e a Milano nel 2012. Candidato dal Prof. Carlo Franza al Premio delle Arti Premio della Cultura al Circolo della Stampa di Milano, risulta vincitore nell'edizione 2010. Nel 2011 uscirà un servizio sulla sua arte nelle riviste “Leadership Medica” e “Leadership for Chemist” con la firma di Carlo Franza.
Marisa Settembrini è nata a Gagliano del Capo (Lecce) nel 1955. Dopo aver frequentato l’Accademia di Brera e la Kunst Akademie di Monaco di Baviera, oggi è titolare della cattedra di Discipline Pittoriche al Liceo Artistico di Brera, a Milano, città dove vive e che alterna con i riposi nella cittadina salentina di Alessano. La sua attività parte dal 1976 con l’invito alla mostra “La nuova figurazione italiana” al Palazzo dei Congressi di Roma, per conto della Quadriennale Romana. Numerose le mostre personali e le installazioni in Italia (Roma, Firenze, Alcamo, Lecce, Todi, Milano, Erice, San Vito Lo Capo, Pavia, Brescia, Sondrio, Loreto, Teglio) e all’estero (Berlino, New York, Monaco di Baviera, Dusseldorf), e le partecipazioni a importanti rassegne. E’ presente in vari Musei stranieri (Berlino, Montreal, New York) e italiani. Ha inoltre elaborato in coedizione con alcuni scrittori varie cartelle di grafica. E’ stata segnalata da Jean Pierre Jouvet nel Catalogo Comanducci n. 14 e da Domenico Montalto nel n. 27. Della sua arte hanno scritto critici e scrittori italiani e stranieri, da Argan a Carluccio, da A. Del Guercio a Fabiani, da Ferguson, a Carlo Franza, da Armando Ginesi a Virgilio Guzzi , dalla Muritti a Ponente, da Russoli a Sanesi, da Evelina Schatz a Walter Schonenberg, da Fulvio Papi a Marco Valsecchi.
Chiara Silva è nata a Bollate nel 1983, vive a Novate Milanese, lavora a Milano. Si è diplomata all’Accademia di Belle Arti di Brera. Numerose le sue presenze in rassegne d’arte nazionali dal 2004, ha partecipato, su invito del prof. Carlo Franza, alla rassegna d’Arte Contemporanea di Teglio (Sondrio) dal titolo “Nuovi Scenari” nel mese di luglio 2009. Ha tenuto personali e installazioni a Milano, a Firenze, a Roma. Ha vinto il Premio delle Arti Premio della Cultura XX edizione 2008. Nel 2009 è presente, ancora con un’installazione all’Università Statale di Milano; a “Solstizio d’inverno” e a “L’arte della pace e la pace nell’arte” dello Studio di Arti Visive Comerio; ed è presente a Firenze a Palazzo Borghese con la mostra personale “Solchi di antico mondo” tra l’autunno 2009 e la primavera 2010. Significative presenze sono programmate, grazie alla curatela dell’illustre Storico dell’Arte Prof. Carlo Franza, tra 2010 e 2011. Il suo nome già appare sulla stampa italiana come una delle giovani promesse artistiche più vivaci dell’oggi.
Ariel Soulè è nato a Buenos Aires, vive e lavora a Milano e a Los Angeles. Nel 1967 si trasferisce in Europa dove studia alla Escuela Masana de Arte di Barcellona, Nel 1970 arriva a Milano dove frequenta l’Accademia di Belle Arti di Brera. Terminati gli studi inizia la sua attività di pittore esponendo in gallerie private e spazi pubblici in Italia e all’estero. Nel 1984 in collaborazione con il fotografo Luigi Ghiri e i percussionisti della Scala produce Guerra e Pace. Nel 1989 la Metropolitana di Roma gli mette a disposizione 42 stazioni del metro, utilizzate come un’unica lunga galleria dove espone 1200 manifesti di grandi dimensioni e diversi soggetti ideati ad hoc. Dal 1990 al 1992 risiede a New York dove realizzerà la serie Lillas Pastià. Nel 1992 espone Paradigma al Palazzo dei Diamanti a Ferrara, mostra curata da Renato Barilli. Nel 1994 la Galleria d’Arte Moderna di Gallarate organizza l’Antologica 73/93. Nel 1995 realizza con Studio Azzurro l’installazione Reflections in piazza del Duomo a Milano. Nel 2001 la Galleria d’Arte Moderna di Spoleto presenta la mostra Labirinthos in occasione del Festival internazionale. Dal 2002 lavora tra Milano e Los Angeles dove inizia la collaborazione con Simon Toparovsky. I due artisti, oltre a lavorare singolarmente, hanno messo a punto un progetto comune definito CHIASMO, inedita sinergia fra pittura e scultura. Da questa esperienza sono nate le mostre LA COSTITUZIONE AMERICANA alla Fondazione Metropolitan di Milano, EVITA’S PERFECT FALL al Palazzo Comunale di Teglio e QUI DEL DICIBILE all’Incoronata di Napoli.
Massimo Zuppelli, è nato nel 1939 nel bresciano. Ha compiuto gli studi artistici a Firenze e Padova e campionato con mostre personali il suo lavoro. Presente a Rassegne Nazionali e Internazionali, quali la Biennale della Grafica di Cracovia, la World Print Competition di S.Francisco, la Biennale di grafica internazionale di Palazzo Strozzi a Firenze e altre ancora ove è stato premiato. Presente con una sala alla 37 Biennale di Venezia e alla Quadriennale di Roma. Sue opere nei principali musei del mondo. Hanno scritto di lui i critici più qualificati, da De Grada a Carlo Franza, da Marchiori a Kaisserlian, da Valsecchi a Corradini, ecc. Segnalato più volte sul Bolaffi arte. Oggi è titolare della Cattedra del Nudo all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, città dove vive.
Biografia del curatore
Carlo Franza, nato nel 1949, è uno Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea, italiano. Critico d’Arte. E’ vissuto a Roma dal 1959 al 1980 dove ha studiato e conseguito tre lauree all’Università Statale La Sapienza (Lettere, Filosofia e Sociologia). Si è laureato con Giulio Carlo Argan di cui è stato allievo e Assistente. Dal 1980 è a Milano dove tuttora risiede. Professore Straordinario di Storia dell’Arte Moderna e Contemporanea, Ordinario di Lingua e Letteratura Italiana. Visiting Professor nell’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano e in altre numerose Università estere. Docente nel Master Universitario “Management e Valorizzazione dei Beni Culturali” allo IED di Milano. E’ stato indicato dal “Times” fra i dieci Critici d’Arte più importanti d’Europa. Giornalista, critico d’arte dal 1974 a Il Giornale di Indro Montanelli, oggi a Libero fondato da Vittorio Feltri e diretto da Maurizio Belpietro. E’ fondatore e direttore del MIMAC della Fondazione Don Tonino Bello. Ha al suo attivo decine di libri fondamentali e migliaia di pubblicazioni e cataloghi con presentazioni di mostre. Si è interessato dei più importanti artisti del mondo dei quali ne ha curato prestigiosissime mostre. Dal 2001 al 2007 è stato Consulente del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Ha vinto per il Giornalismo e la Critica d’Arte, il Premio Città di Alassio nel 1980, il Premio Barocco-Città di Gallipoli nel 1990, il Premio Cortina nel 1994, il Premio Saint Vincent nel 1995, il Premio Bormio nel 1996, il Premio Milano nel 1998, e il Premio delle Arti Premio della Cultura nel 2000 (di cui è presidente di giuria dal 2001) e il Premio Città di Tricase nel 2008.
23
febbraio 2011
Bella Italia. 1861-2011
Dal 23 febbraio al 19 marzo 2011
arte contemporanea
Location
ARTESTUDIO 26
Milano, Via Padova, 26, (Milano)
Milano, Via Padova, 26, (Milano)
Orario di apertura
lunedì, martedì, mercoledì, ore 10.00 / 17.00
giorni e orari diversi su appuntamento al 338.9197709
Vernissage
23 Febbraio 2011, ore 18.00
Autore
Curatore