Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Bellezza e lontananza. Immagini femminili nella fotografia giapponese di souvenir dell’Ottocento
La mostra presenta alcuni capolavori della fotografia di souvenir della Scuola di Yokohama con opere di maestri anche occidentali. Il soggetto e tema unitario è l’immagine femminile: una bellezza che ci appare senza tempo, tanto più lontana e ineffabile quanto all’appaarenza esotica.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Anche i nomi dei due celebri globetrotters della fotografia italiana dell’800, Felice Beato e Adolfo Farsari, figurano nella selezionata rassegna di rare fotografie all'albumina, colorate a mano, realizzate nel Giappone del periodo Meiji e che, riportate in occidente dai viaggiatori del tempo come souvenir, contribuirono a creare l’immaginario di quel lontano paese.
Le fotografie in mostra hanno quale soggetto e tema unitario l’immagine femminile: una bellezza che ci appare senza tempo, tanto più lontana e ineffabile quanto all’apparenza esotica.
In realtà, la lontananza è negli sguardi di quelle donne - sia che gli occhi siano volti verso di noi, che più spesso verso l’altrove - ritratte in primo piano oppure in momenti di riposo, di svago o nella quotidiana cura di sé; donne che restano irraggiungibili alla presa del fotografo e con lui, ancora oggi, a quella dell’osservatore.
Una bellezza vagheggiata dalla mano maschile che le ha prima riprese e poi dipinte ad acquerello con assoluta accuratezza e proposte al mondo come modello di quella lontana civiltà ma che, all’evidenza, sono sfuggite - e ancora sfuggono - a quella presa.
Al pari dei migliori pittori ritrattisti del passato, i pittori-fotografi nel Giappone del XIX secolo riuscirono a cogliere nei volti dei loro contemporanei la dimensione più profonda, universale, restituendone l’astratto incanto.
Curata da Gianluca Chelucci e Alessandro Mencarelli, la mostra presenta alcuni capolavori della fotografia di souvenir della Scuola di Yokohama con opere di maestri, sia occidentali - come i già citati Felice Beato e Adolfo Farsari e il barone austriaco Raimund von Stillfried – che giapponesi, fra cui Kusakabe Kimbei, Ogawa Kazumasa, Tamamura Kozaburo, Esaki Reiji ed altri.
Alle immagini si accompagnano appunti e suggestioni di lettura e un testo dedicato di Roberto Carifi.
Le fotografie in mostra hanno quale soggetto e tema unitario l’immagine femminile: una bellezza che ci appare senza tempo, tanto più lontana e ineffabile quanto all’apparenza esotica.
In realtà, la lontananza è negli sguardi di quelle donne - sia che gli occhi siano volti verso di noi, che più spesso verso l’altrove - ritratte in primo piano oppure in momenti di riposo, di svago o nella quotidiana cura di sé; donne che restano irraggiungibili alla presa del fotografo e con lui, ancora oggi, a quella dell’osservatore.
Una bellezza vagheggiata dalla mano maschile che le ha prima riprese e poi dipinte ad acquerello con assoluta accuratezza e proposte al mondo come modello di quella lontana civiltà ma che, all’evidenza, sono sfuggite - e ancora sfuggono - a quella presa.
Al pari dei migliori pittori ritrattisti del passato, i pittori-fotografi nel Giappone del XIX secolo riuscirono a cogliere nei volti dei loro contemporanei la dimensione più profonda, universale, restituendone l’astratto incanto.
Curata da Gianluca Chelucci e Alessandro Mencarelli, la mostra presenta alcuni capolavori della fotografia di souvenir della Scuola di Yokohama con opere di maestri, sia occidentali - come i già citati Felice Beato e Adolfo Farsari e il barone austriaco Raimund von Stillfried – che giapponesi, fra cui Kusakabe Kimbei, Ogawa Kazumasa, Tamamura Kozaburo, Esaki Reiji ed altri.
Alle immagini si accompagnano appunti e suggestioni di lettura e un testo dedicato di Roberto Carifi.
09
novembre 2014
Bellezza e lontananza. Immagini femminili nella fotografia giapponese di souvenir dell’Ottocento
Dal 09 novembre al 13 dicembre 2014
fotografia
Location
LO SPAZIO DI VIA DELL’OSPIZIO
Pistoia, Via Dell'ospizio, 26, (Pistoia)
Pistoia, Via Dell'ospizio, 26, (Pistoia)
Orario di apertura
da lunedì a sabato ore 9.30-13 e 16-20
chiuso il lunedì mattina
Vernissage
9 Novembre 2014, ore 17.30
Autore
Curatore