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Ben Vautier – Tutto è ego
Comunicato stampa
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BEN Vautier nasce a Napoli il 18 luglio 1935, trascorre l'infanzia a Smirne e ad Alessandria d'Egitto, e, intorno ai dieci anni, fa ritorno a Napoli, presso lo zio, fabbricante di lampare, frequentando di conseguenza l'ambiente giovanile della città ed assumendone i caratteri.
Negli anni '50 Ben è a Nizza, dove lavora come commesso in una libreria della città e si propone come pittore astratto. Verso la fine degli anni '50 conosce il lavoro di Marcel Duchamp, incontra Yves Klein e frequenta artisti del Nouveau Réalisme quali Arman e Spoerri. Si rende conto così della rilevanza della firma dell'artista rispetto all'opera d'arte e decide di fare della propria firma il contenuto di un quadro.
All'inizio degli anni '60 Ben si propone quale sostenitore di un'estetica dell'appropriazione che lo porta a prendere possesso di tutto e a firmare quanto gli viene tra le mani: un buco, la città di Nizza proclamata "opera d'arte aperta", i quadri altrui. Espone sè stesso a Nizza e teorizza il concetto "per cambiare l'arte bisogna cambiare l'ego". Nel 1962 Ben incontra Maciunas, l'animatore del movimento denominato "Fluxus" e ne diviene uno dei più raffinati teorici.
Nel 1963 espone un drappo sulla strada e sostiene che non esiste alcuna differenza tra un dipinto e una banderuola: ciò che conta è il messaggio. Nello stesso periodo, ama filmare con una cinepresa le azioni della strada.
Nel 1973 realizza la "déconstruction du tableau" in 176 pannelli che contengono tutto ciò che c'è in un dipinto: il gesto, il tempo, l'ego, etc..
Nel 1974 espone a Bergamo presso la Galleria Dei Mille di Cesare Fioretti una personale sul tema "per cambiare l'arte bisogna cambiare l'ego".
Nel 1977 espone a Parigi, presso il Beaubourg, nella mostra "A propos de Nice" dove pubblica dieci pagine sul problema delle etnie.
Negli anni '80, superata l'ondata concettuale, Ben qualifica la nuova tendenza pittorica emergente in Francia come "Figuration libre" ed introduce nelle sue opere una componente figurativa ironico-grottesca.
Nello corso del decennio Ben si trasferisce per quindici giorni nella vetrina della One Gallery di Londra, organizza Festival Fluxus, vende dischi usati, fonda il "Thèatre total", tiene performances come "Public" (in cui la sua azione consiste nel fissare il pubblico), espone una portinaia alla Galerie Zunini di Parigi, gira un film che lo riprende nell'atto di insultare gli spettatori, pubblica riviste, scrive un volume di interventi teorici, impianta nella sua casa una galleria intitolata "Malabar e Cunegonde", si rende promotore di dibattiti all'insegna del "Pour et Contre".
Nel 1990 Ben viene invitato alla Biennale di Venezia dove propone un'intera parete dedicata al movimento Fluxus. Nello stesso anno espone a Roma il grande quadro "Le Titanic" e all'inaugurazione viene proposta un'orchestra con dei violini come sul Titanic. Il messaggio che ne deriva: l'arte cola a picco.
Nel 1991 viene concesso a Ben uno spazio al Beaubourg dove propone delle citazioni e delle domande sull'arte; contemporaneamente nel Museo di Nizza viene proposta la Chambre di Ben, e sempre nello stesso anno Ben partecipa alla biennale d'Arte contemporanea di Lione.
Nel corso di tutto il decennio si susseguono mostre in Francia, in Italia, in Inghilterra, in Giappone; nel frattempo Ben non dimentica le cause umanitarie che tanto lo appassionano; conosce Internet e si fa creare un sito, visitabile a tutt'oggi.
Da un'esposizione all'altra, sempre in ambito internazionale, si arriva alla retrospettiva organizzata nel 2001 presso il MAMAC di Nizza, titolata "JE CHERCHE LA VERITE'". La verità è che l'unico tema sempre attuale è proprio la ricerca della verità. A settembre del 2006 Ben organizza, nel quartiere Latino a Parigi, una manifestazione fluxus dal titolo “La Tas d’esprits” , coinvolgendo per tre giorni diversi artisti del movimento in performance, mostre, concerti in gallerie, spazi pubblici o direttamente nelle strade del quartiere.
***
TESTO DI BEN VAUTIER
TUTTO E' EGO
Ben a Bergamo
presso lo Studio d'Arte Fioretti
ancora un'esposizione
una mostra sull'ego
in ogni caso tutta l'arte è ego
anche se la mostra avesse riguardato il formaggio
ciò sarebbe stato dell'ego
TUTTO E' EGO
difficile preparare una esposizione sull'ego
senza guardarsi allo specchio
e quindi io mi guardo e dico
Ben non ne posso più del tuo ego
TUTTO E' EGO
voler essere differenti
voler mostrare
voler piacere
ancora dell'ego
TUTTO E' EGO
decisamente io non posso sbarazzarmi del mio ego
io firmo io appongo date
ancora dell'ego
ma io non sono solo
non c'è il più piccolo organismo vivente sulla terra
vegetale, animale o umano
che non sia ego
TUTTO E' EGO
i gentili
i potenti
i vili
gli ipocriti
i collezionisti
i musei
TUTTO E' EGO
da che qualcuno dice "me" o "io"
"io voglio un bicchiere d'acqua"
è ego
TUTTO E' EGO
Suor Teresa che diventerà santa
ego
Lumumba, il Che che fanno la rivoluzione
ego
TUTTO E' EGO
molto tempo fa c'erano delle pietre
un giorno circa dieci milioni di anni fa
un minuscolo extra-terrestre
è arrivato sulla terra
cercando di sopravvivere
egli crea piante, animali, vegetali
e un mammifero = l'uomo
che per ego
amerebbe oggi esporre e
rimettere in questione il suo ego
TUTTO E' EGO
cultura - creazione - arte
musica - pittura
scienza - macelleria - cartoleria
politica - critica d'arte
non è che ego
TUTTO E' EGO
gli artisti conosciuti: ego
gli artisti sconosciuti falliti: ego
gli artisti anonimi: ego
la televisione? ego per l'ego
la Cicciolina nuda: ego
Berlusconi canta l'ego
TUTTO E' EGO
al bar Paul mi dice
"Il mondo è pieno di egoisti
che non pensano a me!"
ego
TUTTO E' EGO
se si toglie all'arte
la decorazione, il talento,
la materia
il sapere
il superfluo
non resta che l'ego
TUTTO E' EGO
difficile esporre l'ego
non mostrare niente: ego
mostrare non importa cosa: ego
essere volutamente cattivo: ego
giudicare gli altri: ego
la vita di tutti i giorni
i rimproveri di Annie: ego
TUTTO E' EGO
il sesso è ego
io ti voglio
io ti amo
io io io
TUTTO E' EGO
gli altri che mi guardano
Sartre dice:
"l'inferno sono gli altri"
è il mio ego che esiste nel
guardare l'ego dell'altro
TUTTO E' EGO
quando Gesù dice:
amatevi gli uni gli altri,
e si lascia crocifiggere per salvarci
dal super ego
la prova egli aggiunge io sono IL FIGLIO DI DIO
TUTTO E' EGO
quando l'ego si guarda
riflette, si celebra
fa della filosofia
ancora ego
TUTTO E' EGO
quando Freud dice
"l'io, il non io, il super io"
è l'ego di Freud
che sovrasta l'ego dell'altro
TUTTO E' EGO
quando l'artista minimalista dice
"meno è più"
Ben dice: se voi doveste epurare l'arte da tutto il superfluo
non resterebbe che l'ego
io espongo quindi l'ego e firmo l'ego
TUTTO E' EGO
si può essere artisti della domenica
dipingere fiori
o come Lavier, mettere un frigorifero sopra l'altro,
essere Kandinsky e inventare l'astratto,
Monnet che fa l'impressionismo
Warhol che propone l'attitudine
Duchamp con il suo Ready Made
è sempre ego
TUTTO E' EGO
quando Ben dice
io sono l'artista più importante del mondo
perchè colui che porta l'arte
al suo più piccolo comune denominatore l'ego
è ancora dell'ego
TUTTO E' EGO
quando la specie umana
non può sbarazzarsi del suo ego
del suo imperialismo
della sua legge del più forte
e si suicida
è encora ego
E QUINDI SE TUTTO E' EGO
sabato 27 ottobre alla galleria
Studio d'Arte Fioretti
a Bergamo
Ben chirurgo dell'ego
bisturi alla mano
effettuerà un'autopsia sul vostro ego
Negli anni '50 Ben è a Nizza, dove lavora come commesso in una libreria della città e si propone come pittore astratto. Verso la fine degli anni '50 conosce il lavoro di Marcel Duchamp, incontra Yves Klein e frequenta artisti del Nouveau Réalisme quali Arman e Spoerri. Si rende conto così della rilevanza della firma dell'artista rispetto all'opera d'arte e decide di fare della propria firma il contenuto di un quadro.
All'inizio degli anni '60 Ben si propone quale sostenitore di un'estetica dell'appropriazione che lo porta a prendere possesso di tutto e a firmare quanto gli viene tra le mani: un buco, la città di Nizza proclamata "opera d'arte aperta", i quadri altrui. Espone sè stesso a Nizza e teorizza il concetto "per cambiare l'arte bisogna cambiare l'ego". Nel 1962 Ben incontra Maciunas, l'animatore del movimento denominato "Fluxus" e ne diviene uno dei più raffinati teorici.
Nel 1963 espone un drappo sulla strada e sostiene che non esiste alcuna differenza tra un dipinto e una banderuola: ciò che conta è il messaggio. Nello stesso periodo, ama filmare con una cinepresa le azioni della strada.
Nel 1973 realizza la "déconstruction du tableau" in 176 pannelli che contengono tutto ciò che c'è in un dipinto: il gesto, il tempo, l'ego, etc..
Nel 1974 espone a Bergamo presso la Galleria Dei Mille di Cesare Fioretti una personale sul tema "per cambiare l'arte bisogna cambiare l'ego".
Nel 1977 espone a Parigi, presso il Beaubourg, nella mostra "A propos de Nice" dove pubblica dieci pagine sul problema delle etnie.
Negli anni '80, superata l'ondata concettuale, Ben qualifica la nuova tendenza pittorica emergente in Francia come "Figuration libre" ed introduce nelle sue opere una componente figurativa ironico-grottesca.
Nello corso del decennio Ben si trasferisce per quindici giorni nella vetrina della One Gallery di Londra, organizza Festival Fluxus, vende dischi usati, fonda il "Thèatre total", tiene performances come "Public" (in cui la sua azione consiste nel fissare il pubblico), espone una portinaia alla Galerie Zunini di Parigi, gira un film che lo riprende nell'atto di insultare gli spettatori, pubblica riviste, scrive un volume di interventi teorici, impianta nella sua casa una galleria intitolata "Malabar e Cunegonde", si rende promotore di dibattiti all'insegna del "Pour et Contre".
Nel 1990 Ben viene invitato alla Biennale di Venezia dove propone un'intera parete dedicata al movimento Fluxus. Nello stesso anno espone a Roma il grande quadro "Le Titanic" e all'inaugurazione viene proposta un'orchestra con dei violini come sul Titanic. Il messaggio che ne deriva: l'arte cola a picco.
Nel 1991 viene concesso a Ben uno spazio al Beaubourg dove propone delle citazioni e delle domande sull'arte; contemporaneamente nel Museo di Nizza viene proposta la Chambre di Ben, e sempre nello stesso anno Ben partecipa alla biennale d'Arte contemporanea di Lione.
Nel corso di tutto il decennio si susseguono mostre in Francia, in Italia, in Inghilterra, in Giappone; nel frattempo Ben non dimentica le cause umanitarie che tanto lo appassionano; conosce Internet e si fa creare un sito, visitabile a tutt'oggi.
Da un'esposizione all'altra, sempre in ambito internazionale, si arriva alla retrospettiva organizzata nel 2001 presso il MAMAC di Nizza, titolata "JE CHERCHE LA VERITE'". La verità è che l'unico tema sempre attuale è proprio la ricerca della verità. A settembre del 2006 Ben organizza, nel quartiere Latino a Parigi, una manifestazione fluxus dal titolo “La Tas d’esprits” , coinvolgendo per tre giorni diversi artisti del movimento in performance, mostre, concerti in gallerie, spazi pubblici o direttamente nelle strade del quartiere.
***
TESTO DI BEN VAUTIER
TUTTO E' EGO
Ben a Bergamo
presso lo Studio d'Arte Fioretti
ancora un'esposizione
una mostra sull'ego
in ogni caso tutta l'arte è ego
anche se la mostra avesse riguardato il formaggio
ciò sarebbe stato dell'ego
TUTTO E' EGO
difficile preparare una esposizione sull'ego
senza guardarsi allo specchio
e quindi io mi guardo e dico
Ben non ne posso più del tuo ego
TUTTO E' EGO
voler essere differenti
voler mostrare
voler piacere
ancora dell'ego
TUTTO E' EGO
decisamente io non posso sbarazzarmi del mio ego
io firmo io appongo date
ancora dell'ego
ma io non sono solo
non c'è il più piccolo organismo vivente sulla terra
vegetale, animale o umano
che non sia ego
TUTTO E' EGO
i gentili
i potenti
i vili
gli ipocriti
i collezionisti
i musei
TUTTO E' EGO
da che qualcuno dice "me" o "io"
"io voglio un bicchiere d'acqua"
è ego
TUTTO E' EGO
Suor Teresa che diventerà santa
ego
Lumumba, il Che che fanno la rivoluzione
ego
TUTTO E' EGO
molto tempo fa c'erano delle pietre
un giorno circa dieci milioni di anni fa
un minuscolo extra-terrestre
è arrivato sulla terra
cercando di sopravvivere
egli crea piante, animali, vegetali
e un mammifero = l'uomo
che per ego
amerebbe oggi esporre e
rimettere in questione il suo ego
TUTTO E' EGO
cultura - creazione - arte
musica - pittura
scienza - macelleria - cartoleria
politica - critica d'arte
non è che ego
TUTTO E' EGO
gli artisti conosciuti: ego
gli artisti sconosciuti falliti: ego
gli artisti anonimi: ego
la televisione? ego per l'ego
la Cicciolina nuda: ego
Berlusconi canta l'ego
TUTTO E' EGO
al bar Paul mi dice
"Il mondo è pieno di egoisti
che non pensano a me!"
ego
TUTTO E' EGO
se si toglie all'arte
la decorazione, il talento,
la materia
il sapere
il superfluo
non resta che l'ego
TUTTO E' EGO
difficile esporre l'ego
non mostrare niente: ego
mostrare non importa cosa: ego
essere volutamente cattivo: ego
giudicare gli altri: ego
la vita di tutti i giorni
i rimproveri di Annie: ego
TUTTO E' EGO
il sesso è ego
io ti voglio
io ti amo
io io io
TUTTO E' EGO
gli altri che mi guardano
Sartre dice:
"l'inferno sono gli altri"
è il mio ego che esiste nel
guardare l'ego dell'altro
TUTTO E' EGO
quando Gesù dice:
amatevi gli uni gli altri,
e si lascia crocifiggere per salvarci
dal super ego
la prova egli aggiunge io sono IL FIGLIO DI DIO
TUTTO E' EGO
quando l'ego si guarda
riflette, si celebra
fa della filosofia
ancora ego
TUTTO E' EGO
quando Freud dice
"l'io, il non io, il super io"
è l'ego di Freud
che sovrasta l'ego dell'altro
TUTTO E' EGO
quando l'artista minimalista dice
"meno è più"
Ben dice: se voi doveste epurare l'arte da tutto il superfluo
non resterebbe che l'ego
io espongo quindi l'ego e firmo l'ego
TUTTO E' EGO
si può essere artisti della domenica
dipingere fiori
o come Lavier, mettere un frigorifero sopra l'altro,
essere Kandinsky e inventare l'astratto,
Monnet che fa l'impressionismo
Warhol che propone l'attitudine
Duchamp con il suo Ready Made
è sempre ego
TUTTO E' EGO
quando Ben dice
io sono l'artista più importante del mondo
perchè colui che porta l'arte
al suo più piccolo comune denominatore l'ego
è ancora dell'ego
TUTTO E' EGO
quando la specie umana
non può sbarazzarsi del suo ego
del suo imperialismo
della sua legge del più forte
e si suicida
è encora ego
E QUINDI SE TUTTO E' EGO
sabato 27 ottobre alla galleria
Studio d'Arte Fioretti
a Bergamo
Ben chirurgo dell'ego
bisturi alla mano
effettuerà un'autopsia sul vostro ego
27
ottobre 2007
Ben Vautier – Tutto è ego
Dal 27 ottobre al 25 novembre 2007
arte contemporanea
Location
IKONOS – CENTRO LE FONTANE
Treviolo, Via Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, 10, (Bergamo)
Treviolo, Via Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, 10, (Bergamo)
Orario di apertura
dom 28 ottobre: 16-20; tutti i sabati 10-13 e 16-20; dal lunedì al venerdì su appuntamento
Vernissage
27 Ottobre 2007, ore 18.30
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