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Bendini ultimo (2000-2013)
Vasco Bendini, uno fra i maggiori nostri artisti della seconda metà del secolo ventesimo, è ricordato da una mostra – allestita negli spazi espositivi del piano terra nella sede storica della Accademia Nazionale di San Luca, che la mostra ha promosso e ordinato in collaborazione con l’Archivio Bendini di Roma – che ne ripercorre, a un anno dalla scomparsa, il lavoro ultimo, attraverso circa 40 opere di grande dimensione
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Vasco Bendini, uno fra i maggiori nostri artisti della seconda metà del secolo ventesimo, è ricordato da una mostra allestita negli spazi espositivi del piano terra nella sede storica della Accademia Nazionale di San Luca, che la mostra ha promosso e ordinato in collaborazione con lArchivio Bendini di Roma che ne ripercorre, a un anno dalla scomparsa, il lavoro ultimo, attraverso circa 40 opere di grande dimensione.
Un lavoro che da un canto testimonia della fedeltà di Bendini al tema del segno e a quello della luce, tramite i quali egli ha fondato la sua pittura già allinizio degli anni Cinquanta quando tutta la critica più attenta al nuovo, da Arcangeli a Calvesi, da Emiliani a Barilli, da Tassi ad Argan, ne percepiva la candida, solitaria primogenitura in una vicenda che andava muovendosi oltre linformale padano, verso lastratto. Daltro canto, pur fedele sempre alle proprie fondamentali vocazioni, Bendini ha reso nellultimo suo tempo più coinvolta la sua ricerca, scoprendo una luce che sè fatta sempre più attimale, concitata, drammatica.
Del suo ultimo lavoro, mai esposto prima con questa larghezza, la mostra dà conto, dopo che un positivo riscontro di pubblico e di critica esso ha registrato a New York, presso la R H Contemporary Art gallery, in una sua recentissima uscita.
Brevi cenni biografici.
Vasco Bendini nasce a Bologna il 27 febbraio 1922.
Il suo primo laboratorio si svolge fra intense letture filosofiche e lalunnato allAccademia di Belle Arti, ove è allievo di Virgilio Guidi e di Giorgio Morandi.
Dopo lesordio alla Bergamini di Milano nel 49, espone in varie mostre personali e collettive, a partire da quella alla Torre di Firenze del 53, con introduzione di Francesco Arcangeli. È quindi presente tra laltro alla Biennale del 1956, alla Quadriennale romana del 1959, alla Biennale di San Paolo del Brasile del 1961 e alla Biennale di Tokyo del 1962. Ovunque espone una pittura dambito informale, ma venata da una propensione a un più determinato astrattismo.
Una nuova ricerca ha inizio appena varcata la metà del settimo decennio, antesignana di certe inflessioni formali che saranno dellarte povera. Il nuovo modo approda nel 1966 ad una personale allAttico di Roma, presentata da Giulio Carlo Argan, e ad unaltra personale, nel 67, allo Studio Bentivoglio di Bologna, presentata da Arcangeli.
Partecipa tra laltro, con sale personali, alle Biennali di Venezia del 1964 e del 1972.
Nel 1973 si stabilisce a Roma, dove rimarrà a lungo, e dove tornerà a risiedere nel 2012, dopo un intervallo di vita lavorativa trascorso a Parma.
A partire dagli anni Settanta ha numerosissime, importanti mostre personali e antologiche, oltre che in molte gallerie italiane e straniere, in enti pubblici e sedi museali quali lo C.S.A.C. di Parma, l'Istituto Italiano di Cultura di Colonia, il Museo d'arte Moderna di Saarbruecken e il Museo d'Arte Moderna di Saarlouis, la Galleria Comunale d'Arte Moderna di Bologna, L'Unione Culturale Franco Antonicelli di Torino, la Casa del Mantegna di Mantova, la Galleria Comunale d'Arte Moderna di Spoleto, il P.A.C. di Milano, la Pinacoteca Comunale e il Museo della Città di Ravenna, la Galleria Civica di Modena, Palazzo Forti di Verona, la Galleria Civica d'arte Contemporanea di Trento, La Loggetta Lombardesca di Ravenna, il Palazzo Comunale di Salò, il Museo Laboratorio d'Arte Contemporanea dellUniversità La Sapienza di Roma, il Teatro Farnese di Parma, Palazzo Sarcinelli di Conegliano, il Castello di Masnago a Varese, La Civica Galleria d'Arte Contemporanea di Lissone, il Museo Bocchi di Parma, il Museo Palazzo de' Mayo di Chieti, il Macro di Roma.
Muore a Roma il 31 gennaio 2015.
Inaugurazione: lunedì 30 maggio 2016, ore 18.00
Accademia nazionale di San Luca,
piazza Accademia di S. Luca, 77. Roma.
tel.06.6790324
fino al 1° ottobre 2016
ingresso libero
mostra a cura di Fabrizio DAmico
comitato scientifico: Marcella Bendini, Fabrizio D'Amico, Carlo Lorenzetti, Francesco Moschini, Rosalba Zuccaro.
catalogo: edizioni Lubrina, Bergamo
Ufficio stampa
Studio ESSECI, Sergio Campagnolo
Ulteriori informazioni ed immagini: www.studioesseci.net
tel. 049.663499
gestione1@studioesseci.net
Accademia di San Luca
Info: Accademia Nazionale di San Luca www.accademiasanluca.it
tel.06.6790324
comunicazione@accademiasanluca.it
Un lavoro che da un canto testimonia della fedeltà di Bendini al tema del segno e a quello della luce, tramite i quali egli ha fondato la sua pittura già allinizio degli anni Cinquanta quando tutta la critica più attenta al nuovo, da Arcangeli a Calvesi, da Emiliani a Barilli, da Tassi ad Argan, ne percepiva la candida, solitaria primogenitura in una vicenda che andava muovendosi oltre linformale padano, verso lastratto. Daltro canto, pur fedele sempre alle proprie fondamentali vocazioni, Bendini ha reso nellultimo suo tempo più coinvolta la sua ricerca, scoprendo una luce che sè fatta sempre più attimale, concitata, drammatica.
Del suo ultimo lavoro, mai esposto prima con questa larghezza, la mostra dà conto, dopo che un positivo riscontro di pubblico e di critica esso ha registrato a New York, presso la R H Contemporary Art gallery, in una sua recentissima uscita.
Brevi cenni biografici.
Vasco Bendini nasce a Bologna il 27 febbraio 1922.
Il suo primo laboratorio si svolge fra intense letture filosofiche e lalunnato allAccademia di Belle Arti, ove è allievo di Virgilio Guidi e di Giorgio Morandi.
Dopo lesordio alla Bergamini di Milano nel 49, espone in varie mostre personali e collettive, a partire da quella alla Torre di Firenze del 53, con introduzione di Francesco Arcangeli. È quindi presente tra laltro alla Biennale del 1956, alla Quadriennale romana del 1959, alla Biennale di San Paolo del Brasile del 1961 e alla Biennale di Tokyo del 1962. Ovunque espone una pittura dambito informale, ma venata da una propensione a un più determinato astrattismo.
Una nuova ricerca ha inizio appena varcata la metà del settimo decennio, antesignana di certe inflessioni formali che saranno dellarte povera. Il nuovo modo approda nel 1966 ad una personale allAttico di Roma, presentata da Giulio Carlo Argan, e ad unaltra personale, nel 67, allo Studio Bentivoglio di Bologna, presentata da Arcangeli.
Partecipa tra laltro, con sale personali, alle Biennali di Venezia del 1964 e del 1972.
Nel 1973 si stabilisce a Roma, dove rimarrà a lungo, e dove tornerà a risiedere nel 2012, dopo un intervallo di vita lavorativa trascorso a Parma.
A partire dagli anni Settanta ha numerosissime, importanti mostre personali e antologiche, oltre che in molte gallerie italiane e straniere, in enti pubblici e sedi museali quali lo C.S.A.C. di Parma, l'Istituto Italiano di Cultura di Colonia, il Museo d'arte Moderna di Saarbruecken e il Museo d'Arte Moderna di Saarlouis, la Galleria Comunale d'Arte Moderna di Bologna, L'Unione Culturale Franco Antonicelli di Torino, la Casa del Mantegna di Mantova, la Galleria Comunale d'Arte Moderna di Spoleto, il P.A.C. di Milano, la Pinacoteca Comunale e il Museo della Città di Ravenna, la Galleria Civica di Modena, Palazzo Forti di Verona, la Galleria Civica d'arte Contemporanea di Trento, La Loggetta Lombardesca di Ravenna, il Palazzo Comunale di Salò, il Museo Laboratorio d'Arte Contemporanea dellUniversità La Sapienza di Roma, il Teatro Farnese di Parma, Palazzo Sarcinelli di Conegliano, il Castello di Masnago a Varese, La Civica Galleria d'Arte Contemporanea di Lissone, il Museo Bocchi di Parma, il Museo Palazzo de' Mayo di Chieti, il Macro di Roma.
Muore a Roma il 31 gennaio 2015.
Inaugurazione: lunedì 30 maggio 2016, ore 18.00
Accademia nazionale di San Luca,
piazza Accademia di S. Luca, 77. Roma.
tel.06.6790324
fino al 1° ottobre 2016
ingresso libero
mostra a cura di Fabrizio DAmico
comitato scientifico: Marcella Bendini, Fabrizio D'Amico, Carlo Lorenzetti, Francesco Moschini, Rosalba Zuccaro.
catalogo: edizioni Lubrina, Bergamo
Ufficio stampa
Studio ESSECI, Sergio Campagnolo
Ulteriori informazioni ed immagini: www.studioesseci.net
tel. 049.663499
gestione1@studioesseci.net
Accademia di San Luca
Info: Accademia Nazionale di San Luca www.accademiasanluca.it
tel.06.6790324
comunicazione@accademiasanluca.it
30
maggio 2016
Bendini ultimo (2000-2013)
Dal 30 maggio al primo ottobre 2016
arte contemporanea
Location
ACCADEMIA NAZIONALE DI SAN LUCA – PALAZZO CARPEGNA
Roma, Piazza Dell'accademia Di San Luca, 77, (Roma)
Roma, Piazza Dell'accademia Di San Luca, 77, (Roma)
Vernissage
30 Maggio 2016, h 18
Ufficio stampa
STUDIO ESSECI
Autore
Curatore