Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Beni culturali dell’alto adriatico. Esperienze di tutela, conservazione e restauro
Un confronto ad ampio raggio tra i massimi rappresentanti istituzionali di Italia e Slovenia, di Venezia e della Comunità Italiana di Isola e tra gli esperti più qualificati che operano, a vario titolo, nel settore della tutela, restauro e conservazione dei beni culturali.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Un confronto ad ampio raggio tra i massimi rappresentanti istituzionali di Italia e Slovenia, di Venezia e della Comunità Italiana di Isola e tra gli esperti più qualificati che operano, a vario titolo, nel settore della tutela, restauro e conservazione dei beni culturali, per creare sistema, partnership e opportunità di crescita e di lavoro: è il tema del convegno “Beni culturali dell’alto adriatico. Esperienze di tutela, conservazione e restauro” che si svolgerà lunedì 20 settembre 2004, al VEGA Parco Scientifico Tecnologico di Venezia, Via della Libertà 12, Venezia Marghera.
L’incontro è l’evento conclusivo di un programma di attività realizzato nell’ambito del Progetto Interreg “Distretto beni culturali dell’Alto Adriatico”, che si propone l’obiettivo di riscoprire, sviluppare e incrementare gli scambi socio-economici e culturali tra comunità che hanno un passato ricco di storia e tradizioni comuni, attraverso azioni concertate quali: valutazione dei bisogni, integrazione tra specialisti e tecnici, nascita di nuove professionalità e di nuove aziende, trasferimento di know-how tecnologico e creazione di garanzie per la tutela, conservazione e restauro del patrimonio culturale e ambientale dell’Alto Adriatico.
Punto di partenza dei lavori è la diffusione dei dati della prima mappatura informatizzata del patrimonio storico-artistico esistente nelle aree interessate dal progetto: la provincia di Venezia e le città di Isola, Pirano e Capodistria, litorale sloveno in cui è stata stimata la presenza di oltre 47.000 beni culturali, tra mobili e immobili. Un distretto economico e produttivo dell’Alto Adriatico che presenta, in totale, oltre 250 imprese, per lo più individuali, da 1 a 3 dipendenti, per un volume d’affari complessivo annuo, nella sola provincia di Venezia, di circa 240 milioni di euro e quasi 1000 addetti.
Tra le novità del convegno: l’analisi della normativa italiana a tutela dei beni culturali, la comparazione con la legislazione slovena e lo stato di adeguamento di quest’ultima alla normativa comunitaria, a seguito dell’ingresso della Slovenia nella UE, l’esame delle recenti politiche comunitarie rivolte alla cooperazione giudiziaria e di polizia tra Stati membri per la prevenzione e repressione degli illeciti, in particolare traffici ed esportazioni delle opere d’arte. Ma, soprattutto, la nuova visione globale e unitaria della tutela dei beni culturali su scala internazionale, con il riconoscimento dello stretto legame tra risorse culturali e ambientali e la necessità di attuare politiche di conservazione integrata.
Un confronto transfrontaliero che si sposta anche sul piano delle tecniche adottate e dei casi di studio più significativi tra innovazione e antiche pratiche: docenti universitari e specialisti del settore si confrontano, nel corso dell’evento, sulle diversità di indirizzo delle rispettive scuole di pensiero e di approccio metodologico, sulle tipologie di applicazione relative al restauro e alla conservazione di un patrimonio culturale che presenta, spesso, le stesse problematiche, quali ad esempio l’umidità capillare e la salinità delle superfici, nonché l’affinità di materiali, come la pietra d’Istria, che pavimenta le superfici e adorna molte facciate di palazzi e chiese della costa veneta e slovena.
L’obiettivo è di creare un efficiente ed efficace sistema produttivo, culturale, legislativo e politico diffuso in entrambi i territori, il “Distretto beni culturali dell’Alto Adriatico” che dovrà realizzare sinergie, progettualità e partnership concrete, prospettive di lavoro e di sviluppo, attraverso intese, convenzioni ed accordi bilaterali, già di competenza delle comunità coinvolte, in coerenza con la politica di cooperazione tra Stati membri intrapresa dall’Unione Europea.
Il convegno è cofinanziato dall’Unione Europea, iniziativa comunitaria Interreg IIIA Italia Slovenia 2000-2006, ed è realizzato dalla Camera di Commercio di Venezia con il paternariato di Venezia@Opportunità, VEGA Parco Scientifico Tecnologico di Venezia, Rest’Arte Alvisopoli, Confartigianato Provinciale di Venezia, Unindustria Venezia e Comunità Autogestita della Nazionalità Italiana di Isola (Slovenia).
Nel corso dell’incontro verrà distribuito il volume “Beni culturali dell’Alto Adriatico. Esperienze di tutela, conservazione e restauro”, pubblicato in tre lingue: italiano, sloveno ed inglese, che fornisce una documentazione dettagliata delle relazioni correlate al convegno e una raccolta di dati economici e normativi di tutte le realtà coinvolte nel progetto.
L’incontro è l’evento conclusivo di un programma di attività realizzato nell’ambito del Progetto Interreg “Distretto beni culturali dell’Alto Adriatico”, che si propone l’obiettivo di riscoprire, sviluppare e incrementare gli scambi socio-economici e culturali tra comunità che hanno un passato ricco di storia e tradizioni comuni, attraverso azioni concertate quali: valutazione dei bisogni, integrazione tra specialisti e tecnici, nascita di nuove professionalità e di nuove aziende, trasferimento di know-how tecnologico e creazione di garanzie per la tutela, conservazione e restauro del patrimonio culturale e ambientale dell’Alto Adriatico.
Punto di partenza dei lavori è la diffusione dei dati della prima mappatura informatizzata del patrimonio storico-artistico esistente nelle aree interessate dal progetto: la provincia di Venezia e le città di Isola, Pirano e Capodistria, litorale sloveno in cui è stata stimata la presenza di oltre 47.000 beni culturali, tra mobili e immobili. Un distretto economico e produttivo dell’Alto Adriatico che presenta, in totale, oltre 250 imprese, per lo più individuali, da 1 a 3 dipendenti, per un volume d’affari complessivo annuo, nella sola provincia di Venezia, di circa 240 milioni di euro e quasi 1000 addetti.
Tra le novità del convegno: l’analisi della normativa italiana a tutela dei beni culturali, la comparazione con la legislazione slovena e lo stato di adeguamento di quest’ultima alla normativa comunitaria, a seguito dell’ingresso della Slovenia nella UE, l’esame delle recenti politiche comunitarie rivolte alla cooperazione giudiziaria e di polizia tra Stati membri per la prevenzione e repressione degli illeciti, in particolare traffici ed esportazioni delle opere d’arte. Ma, soprattutto, la nuova visione globale e unitaria della tutela dei beni culturali su scala internazionale, con il riconoscimento dello stretto legame tra risorse culturali e ambientali e la necessità di attuare politiche di conservazione integrata.
Un confronto transfrontaliero che si sposta anche sul piano delle tecniche adottate e dei casi di studio più significativi tra innovazione e antiche pratiche: docenti universitari e specialisti del settore si confrontano, nel corso dell’evento, sulle diversità di indirizzo delle rispettive scuole di pensiero e di approccio metodologico, sulle tipologie di applicazione relative al restauro e alla conservazione di un patrimonio culturale che presenta, spesso, le stesse problematiche, quali ad esempio l’umidità capillare e la salinità delle superfici, nonché l’affinità di materiali, come la pietra d’Istria, che pavimenta le superfici e adorna molte facciate di palazzi e chiese della costa veneta e slovena.
L’obiettivo è di creare un efficiente ed efficace sistema produttivo, culturale, legislativo e politico diffuso in entrambi i territori, il “Distretto beni culturali dell’Alto Adriatico” che dovrà realizzare sinergie, progettualità e partnership concrete, prospettive di lavoro e di sviluppo, attraverso intese, convenzioni ed accordi bilaterali, già di competenza delle comunità coinvolte, in coerenza con la politica di cooperazione tra Stati membri intrapresa dall’Unione Europea.
Il convegno è cofinanziato dall’Unione Europea, iniziativa comunitaria Interreg IIIA Italia Slovenia 2000-2006, ed è realizzato dalla Camera di Commercio di Venezia con il paternariato di Venezia@Opportunità, VEGA Parco Scientifico Tecnologico di Venezia, Rest’Arte Alvisopoli, Confartigianato Provinciale di Venezia, Unindustria Venezia e Comunità Autogestita della Nazionalità Italiana di Isola (Slovenia).
Nel corso dell’incontro verrà distribuito il volume “Beni culturali dell’Alto Adriatico. Esperienze di tutela, conservazione e restauro”, pubblicato in tre lingue: italiano, sloveno ed inglese, che fornisce una documentazione dettagliata delle relazioni correlate al convegno e una raccolta di dati economici e normativi di tutte le realtà coinvolte nel progetto.
20
settembre 2004
Beni culturali dell’alto adriatico. Esperienze di tutela, conservazione e restauro
20 settembre 2004
incontro - conferenza
Location
VEGA PARCO SCIENTIFICO TECNOLOGICO
Venezia, Via Delle Industrie, 19, (Venezia)
Venezia, Via Delle Industrie, 19, (Venezia)
Vernissage
20 Settembre 2004, ore 9.30