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Beni Montresor – Dal colore alla luce
Una mostra che intende celebrare un “nomade” dell’immagine, apolide ma allo stesso tempo “di casa” in ognuno dei grandi teatri in cui e per cui ha lavorato
Comunicato stampa
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All’attività del grande scenografo, regista, costumista, scrittore e illustratore veronese Beni Montresor sarà dedicata dal 18 marzo all’1 giugno 2008 la mostra alla Casa dei Teatri di Roma “Dal colore alla luce. Beni Montresor, un protagonista del teatro internazionale”, a cura di Andrea Mancini e Gaetano Miglioranzi per Titivillus Mostre Editoria, promossa dalla Fondazione Aida e dell’Associazione Culturale Teatrino dei Fondi, con il patrocinio della Fondazione del Teatro dell’Opera di Roma in collaborazione con Zètema Progetto Cultura, su iniziativa del Comune di Roma.
Una mostra che intende celebrare un “nomade” dell’immagine, apolide ma allo stesso tempo “di casa” in ognuno dei grandi teatri in cui e per cui ha lavorato.
Le sale della Casa dei Teatri ospiteranno bozzetti, disegni, e foto delle realizzazioni scenografiche, degli allestimenti e dei costumi relativi all’attività svolta da Beni Montresor con i più grandi teatri internazionali. Per evidenziare il percorso stilistico, ed il differente uso dei materiali scenici, “dal colore” dei primi lavori “alla luce” di quelli più recenti, saranno esposti anche alcuni costumi di due produzioni che Montresor ha firmato per il Teatro dell’Opera di Roma: il balletto “La Bella Addormentata” di Chaikovskij del 1978 e l’opera “Zelmira” di Rossini del 1989. Avremo infine una carrellata di foto personali che lo ritraggono con altri protagonisti del mondo dello spettacolo.
Nel suo lavoro Montresor ha sempre cercato di vestire coi colori della sua fantasia le grandi melodie dell’opera e del balletto, spesso sfidando clichè stilistici ed estetici che imponevano alla scenografia di conformarsi al libretto anziché alla musica, arrivando così a proporre soluzioni ardite ed in controtendenza e tuttavia sempre eleganti ed appropriate.
Tali scelte stilistiche condurranno Montresor, ad una scelta estetica di progressiva “sottrazione” della linea scenica, fino ad approdare alla “scena vuota”, con forme e colori affidati progressivamente al solo gioco delle luci.
In esposizione vi saranno i disegni e le foto di allestimenti come la “Gioconda” al Metropolitan Opera House di New York, il “Faust” alla Scala di Milano, la “Madame Butterfly” all’Arena di Verona, l’“Otello” al Teatro Colon di Buenos Aires, “Le streghe di Venezia” ancora alla Scala, un balletto, quest’ultimo, con musiche di Philip Glass su libretto dello stesso Montresor.
Nella stessa giornata inaugurale, seguirà alle ore 15 il “Dialogo ininterrotto con Beni Montresor”, una conversazione con l’artista scomparso nel 2001, ma – e questo è il senso del titolo – ancora presente sui palcoscenici contemporanei. In questa occasione sarà tra l’altro possibile, ascoltare le testimonianze di Andrea Mancini e Gaetano Miglioranzi, curatori della mostra, di Ferdinando Montresor, fratello di Beni, e quella di Vittoria Ottolenghi, grande storica della danza e soprattutto grande amica di Beni Montresor, che, per motivi legati all’età, interverrà in videoconferenza.
A fare da supporto alla mostra è stato pubblicato il libro “Dal colore alla luce. Beni Montresor 1991-2001, un protagonista del teatro internazionale” di Gaetano Miglioranzi edito da Titivillus Mostre Editoria e curato da Andrea Mancini. Il libro, anche in edizione inglese, è corredato da centinaia di immagini a colori e in bianco e nero, dedicate all’intera carriera di Montresor, con i contributi - tra gli altri - di Natalia Aspesi, Cecilia Gasdia, Vittoria Ottolenghi.
Inoltre, dal 10 aprile 2008 anche la Sala Santa Rita di Roma accoglierà una mostra dedicata a Beni Montresor esaminandone questa volta l’attività di illustratore e autore di storie per ragazzi, per le quali ha riscosso grande successo, soprattutto negli Stati Uniti. “Casa di Fiori, Casa di stelle. Beni Montresor illustratore di libri per ragazzi. La mostra curata da Andrea Mancini, presenta disegni originali realizzati per alcune edizioni di libri pubblicati dalle più importanti case editrici di tutto il mondo, soprattutto quelle statunitensi, dove Montresor vinse prestigiosi premi dedicati all’illustrazione di libri per l’infanzia, come la Caldecott Medal. Tra le illustrazioni presenti quelle dei racconti di Oscar Wilde e quello per un libro dello stesso Montresor, intitolato Bedtime. Anche su questa mostra la casa editrice Titivillus ha pubblicato il libro bilingue di Andrea Mancini, Casa di Fiori Casa di Stelle/House of Flowers House of stars. Beni Montresor illustratore di libri per ragazzi/illustrator of Children Books.
Nato a Bussolengo (VR) il 31 Marzo 1926, Beni Montresor studia al Liceo Artistico di Verona e all’Accademia di Belle Arti di Venezia. Grazie a una borsa di studio, frequenta il Centro sperimentale di cinematografia di Roma. Nel 1960 si trasferisce a New York, dando una svolta alla sua carriera. Comincia a lavorare nei teatri di tutto il mondo: il Metropolitan e il Lincoln Center di New York, il Covent di Londra, l’Opera di Parigi, il Colon di Buenos Aires, riscuotendo successi ovunque. The London Times lo definisce “uno dei più profondi incantatori del palcoscenico”, Le Monde “poeta visionario”. Non si occupa solo di teatro: è apprezzato infatti anche come illustratore e autore di libri per l’infanzia, nei quali traspone la sua “magica” fantasia. Nella seconda parte della sua carriera, riprende a frequentare i teatri italiani come la Scala di Milano, il Carlo Felice di Genova, l’Arena di Verona, l’Opera di Roma, il Massimo di Palermo. A Verona, in particolare, lavora alla “Cenerentola” di Prokof’ev nel 1978 e a “Giselle” nel 1985. Per il Teatro Filarmonico firma regia, scenografia e costumi del “Flauto magico” nel 1991; per l’Estate teatrale cura “Le bourgeois gentilhomme”; per l’Arena si occupa dei costumi della “Madame Butterflay” nel 1997 e di regia, scene e costumi della “Vedova allegra” nel 1999. Per l’Opera di Roma, le scene e i costumi della “La bella addormentata” di Chajkovskij (1978), le scene, i costumi e la regia di “Zelmira” di Rossini (1989).
Una mostra che intende celebrare un “nomade” dell’immagine, apolide ma allo stesso tempo “di casa” in ognuno dei grandi teatri in cui e per cui ha lavorato.
Le sale della Casa dei Teatri ospiteranno bozzetti, disegni, e foto delle realizzazioni scenografiche, degli allestimenti e dei costumi relativi all’attività svolta da Beni Montresor con i più grandi teatri internazionali. Per evidenziare il percorso stilistico, ed il differente uso dei materiali scenici, “dal colore” dei primi lavori “alla luce” di quelli più recenti, saranno esposti anche alcuni costumi di due produzioni che Montresor ha firmato per il Teatro dell’Opera di Roma: il balletto “La Bella Addormentata” di Chaikovskij del 1978 e l’opera “Zelmira” di Rossini del 1989. Avremo infine una carrellata di foto personali che lo ritraggono con altri protagonisti del mondo dello spettacolo.
Nel suo lavoro Montresor ha sempre cercato di vestire coi colori della sua fantasia le grandi melodie dell’opera e del balletto, spesso sfidando clichè stilistici ed estetici che imponevano alla scenografia di conformarsi al libretto anziché alla musica, arrivando così a proporre soluzioni ardite ed in controtendenza e tuttavia sempre eleganti ed appropriate.
Tali scelte stilistiche condurranno Montresor, ad una scelta estetica di progressiva “sottrazione” della linea scenica, fino ad approdare alla “scena vuota”, con forme e colori affidati progressivamente al solo gioco delle luci.
In esposizione vi saranno i disegni e le foto di allestimenti come la “Gioconda” al Metropolitan Opera House di New York, il “Faust” alla Scala di Milano, la “Madame Butterfly” all’Arena di Verona, l’“Otello” al Teatro Colon di Buenos Aires, “Le streghe di Venezia” ancora alla Scala, un balletto, quest’ultimo, con musiche di Philip Glass su libretto dello stesso Montresor.
Nella stessa giornata inaugurale, seguirà alle ore 15 il “Dialogo ininterrotto con Beni Montresor”, una conversazione con l’artista scomparso nel 2001, ma – e questo è il senso del titolo – ancora presente sui palcoscenici contemporanei. In questa occasione sarà tra l’altro possibile, ascoltare le testimonianze di Andrea Mancini e Gaetano Miglioranzi, curatori della mostra, di Ferdinando Montresor, fratello di Beni, e quella di Vittoria Ottolenghi, grande storica della danza e soprattutto grande amica di Beni Montresor, che, per motivi legati all’età, interverrà in videoconferenza.
A fare da supporto alla mostra è stato pubblicato il libro “Dal colore alla luce. Beni Montresor 1991-2001, un protagonista del teatro internazionale” di Gaetano Miglioranzi edito da Titivillus Mostre Editoria e curato da Andrea Mancini. Il libro, anche in edizione inglese, è corredato da centinaia di immagini a colori e in bianco e nero, dedicate all’intera carriera di Montresor, con i contributi - tra gli altri - di Natalia Aspesi, Cecilia Gasdia, Vittoria Ottolenghi.
Inoltre, dal 10 aprile 2008 anche la Sala Santa Rita di Roma accoglierà una mostra dedicata a Beni Montresor esaminandone questa volta l’attività di illustratore e autore di storie per ragazzi, per le quali ha riscosso grande successo, soprattutto negli Stati Uniti. “Casa di Fiori, Casa di stelle. Beni Montresor illustratore di libri per ragazzi. La mostra curata da Andrea Mancini, presenta disegni originali realizzati per alcune edizioni di libri pubblicati dalle più importanti case editrici di tutto il mondo, soprattutto quelle statunitensi, dove Montresor vinse prestigiosi premi dedicati all’illustrazione di libri per l’infanzia, come la Caldecott Medal. Tra le illustrazioni presenti quelle dei racconti di Oscar Wilde e quello per un libro dello stesso Montresor, intitolato Bedtime. Anche su questa mostra la casa editrice Titivillus ha pubblicato il libro bilingue di Andrea Mancini, Casa di Fiori Casa di Stelle/House of Flowers House of stars. Beni Montresor illustratore di libri per ragazzi/illustrator of Children Books.
Nato a Bussolengo (VR) il 31 Marzo 1926, Beni Montresor studia al Liceo Artistico di Verona e all’Accademia di Belle Arti di Venezia. Grazie a una borsa di studio, frequenta il Centro sperimentale di cinematografia di Roma. Nel 1960 si trasferisce a New York, dando una svolta alla sua carriera. Comincia a lavorare nei teatri di tutto il mondo: il Metropolitan e il Lincoln Center di New York, il Covent di Londra, l’Opera di Parigi, il Colon di Buenos Aires, riscuotendo successi ovunque. The London Times lo definisce “uno dei più profondi incantatori del palcoscenico”, Le Monde “poeta visionario”. Non si occupa solo di teatro: è apprezzato infatti anche come illustratore e autore di libri per l’infanzia, nei quali traspone la sua “magica” fantasia. Nella seconda parte della sua carriera, riprende a frequentare i teatri italiani come la Scala di Milano, il Carlo Felice di Genova, l’Arena di Verona, l’Opera di Roma, il Massimo di Palermo. A Verona, in particolare, lavora alla “Cenerentola” di Prokof’ev nel 1978 e a “Giselle” nel 1985. Per il Teatro Filarmonico firma regia, scenografia e costumi del “Flauto magico” nel 1991; per l’Estate teatrale cura “Le bourgeois gentilhomme”; per l’Arena si occupa dei costumi della “Madame Butterflay” nel 1997 e di regia, scene e costumi della “Vedova allegra” nel 1999. Per l’Opera di Roma, le scene e i costumi della “La bella addormentata” di Chajkovskij (1978), le scene, i costumi e la regia di “Zelmira” di Rossini (1989).
18
marzo 2008
Beni Montresor – Dal colore alla luce
Dal 18 marzo al primo giugno 2008
arte contemporanea
Location
CASA DEI TEATRI – VILLINO CORSINI
Roma, Largo III Giugno 1849, 1849, (Roma)
Roma, Largo III Giugno 1849, 1849, (Roma)
Orario di apertura
dal martedì alla domenica dalle ore 10 alle ore 17
Vernissage
18 Marzo 2008, ore 12
Sito web
www.enteteatrale.it
Ufficio stampa
ZETEMA
Autore