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Beni Montresor – Dal Colore alla Luce
La mostra intende ripercorrere l’ultimo decennio di lavoro di Beni Montresor, scomparso l’11 ottobre 2001. L’esposizione intende celebrare un ‘nomade’ dell’immagine, apolide ma allo stesso tempo “di casa” in ognuno dei grandi teatri in cui e per cui ha lavorato.
Comunicato stampa
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Ricordiamo tra gli altri: Colon di Buenos Aires, Scala di Milano, Carlo Felice di Genova, Teatro Argentino de La Plata, Comunale di Cagliari, Arena di Verona, Opera di Roma, Massimo di Palermo, Brooklyn Academy of Music, Metropolitan e Lincoln Center di New York.
Nel suo lavoro Montresor ha sempre cercato di vestire coi colori della sua fantasia le grandi melodie dell’opera e del balletto, spesso sfidando clichés stilistici ed estetici che imponevano alla scenografia di conformarsi al libretto anziché alla musica, arrivando così a proporre soluzioni ardite ed in controtendenza e tuttavia sempre eleganti ed appropriate.
Tali scelte stilistiche condurranno il Montresor del decennio 1991 – 2001, decennio oggetto dell’esposizione, ad una scelta estetica di progressiva “sottrazione” della linea scenica, fino ad approdare alla “scena vuota”, dove le forme e i colori verranno affidati progressivamente al solo gioco delle luci.
Questo decennio, prevalentemente italiano, si inaugurò proprio con il “Flauto magico” al Teatro Filarmonico di Verona, una significativa evoluzione del maestro nella direzione dell’essenzialità e del primato della luce.
In esposizione vi saranno i disegni, i manifesti e le foto di allestimenti come il “Faust” alla Scala di Milano, il “Werther” al Carlo Felice di Genova, la “Madama Butterfly” all’Arena di Verona, l’“Otello” al Colon di Buenos Aires, “Le streghe di Venezia” ancora alla Scala, un balletto, quest’ultimo, con musiche di Philip Glass su libretto dello stesso Montresor.
Altre sezioni saranno poi dedicate a disegni e foto delle scenografie e dei costumi realizzati per l’edizione di “Elisir d’Amore” per il Metropolitan di New York, il “Falstaff” al Teatro di Lisbona, la Tosca al Festival Pucciniano e poi ancora la documentazione delle realizzazioni scenografiche per la “Traviata”, il “Cyrano”, il balletto la “Bella addormentata nel bosco” per il Teatro dell’Opera di Roma, e molto altro ancora.
Proprio in occasione di questa mostra verrà presentato il libro di Gaetano Miglioranzi, intitolato come la mostra Dal colore alla luce. Beni Montresor 1991-2001, un protagonista del teatro internazionale, edito da Titivillus Mostre Editoria, e curato da Andrea Mancini. Il libro sarà corredato da centinaia di immagini a colori e in bianco e nero, dedicate stavolta all’intera carriera di Montresor, con, tra gli altri, i contributi di Natalia Aspesi, Cecilia Gasdia, Vittoria Ottolenghi.
Nel suo lavoro Montresor ha sempre cercato di vestire coi colori della sua fantasia le grandi melodie dell’opera e del balletto, spesso sfidando clichés stilistici ed estetici che imponevano alla scenografia di conformarsi al libretto anziché alla musica, arrivando così a proporre soluzioni ardite ed in controtendenza e tuttavia sempre eleganti ed appropriate.
Tali scelte stilistiche condurranno il Montresor del decennio 1991 – 2001, decennio oggetto dell’esposizione, ad una scelta estetica di progressiva “sottrazione” della linea scenica, fino ad approdare alla “scena vuota”, dove le forme e i colori verranno affidati progressivamente al solo gioco delle luci.
Questo decennio, prevalentemente italiano, si inaugurò proprio con il “Flauto magico” al Teatro Filarmonico di Verona, una significativa evoluzione del maestro nella direzione dell’essenzialità e del primato della luce.
In esposizione vi saranno i disegni, i manifesti e le foto di allestimenti come il “Faust” alla Scala di Milano, il “Werther” al Carlo Felice di Genova, la “Madama Butterfly” all’Arena di Verona, l’“Otello” al Colon di Buenos Aires, “Le streghe di Venezia” ancora alla Scala, un balletto, quest’ultimo, con musiche di Philip Glass su libretto dello stesso Montresor.
Altre sezioni saranno poi dedicate a disegni e foto delle scenografie e dei costumi realizzati per l’edizione di “Elisir d’Amore” per il Metropolitan di New York, il “Falstaff” al Teatro di Lisbona, la Tosca al Festival Pucciniano e poi ancora la documentazione delle realizzazioni scenografiche per la “Traviata”, il “Cyrano”, il balletto la “Bella addormentata nel bosco” per il Teatro dell’Opera di Roma, e molto altro ancora.
Proprio in occasione di questa mostra verrà presentato il libro di Gaetano Miglioranzi, intitolato come la mostra Dal colore alla luce. Beni Montresor 1991-2001, un protagonista del teatro internazionale, edito da Titivillus Mostre Editoria, e curato da Andrea Mancini. Il libro sarà corredato da centinaia di immagini a colori e in bianco e nero, dedicate stavolta all’intera carriera di Montresor, con, tra gli altri, i contributi di Natalia Aspesi, Cecilia Gasdia, Vittoria Ottolenghi.
11
giugno 2004
Beni Montresor – Dal Colore alla Luce
Dall'undici giugno al 10 luglio 2004
design
Location
MUSEO LAPIDARIO MAFFEIANO
Verona, Piazza Brà, 28, (Verona)
Verona, Piazza Brà, 28, (Verona)
Orario di apertura
tutti i giorni dalle ore 10.00 alle ore 20.00