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Benito Cirelli
Ritorna con una personale l’artista Benito Cirelli
Comunicato stampa
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Una interessante personale dell’artista mantovano Benito Cirelli, si inaugurerà Sabato 17 dicembre alle ore 18.00 con presentazione di Ottavio Borghi, alla Galleria Arianna Sartori a Mantova in via Cappello 17.
Date: dal 17 al 23 dicembre 2016 / dal 9 al 19 gennaio 2017
Riflessioni sull’arte di Benito Cirelli
“A dodici anni di distanza dalla mia prima nota critica sull’arte di Benito Cirelli, è giunto il momento di formulare un giu-dizio globale su tutta la sua opera artistica; tenendo naturalmente conto dell’acquisizione di tante nuove esperienze da par-te dell’autore. Tutto questo senza peraltro sminuire il valore acquisito nel tempo dalle opere realizzate in quella che pos-siamo considerare la sua prima e tanto articolata maniera. È partito da un figurativo che nonostante gli apporti veristici, realistici e sentimentali, giudicava troppo mimetico per consentirgli di realizzare le proprie aspirazioni concettuali. Natu-ralmente questo intermezzo può essere considerato un utile banco di prova per valutare il possesso della perizia e delle conoscenze necessario a spingersi verso mete intellettuali più ambiziose. Ha impostato quindi la sua azione non tanto sul-la riproduzione o sulla interpretazione a vario titolo della figura, quanto su di una radicale rivoluzione dal punto di vista estetico. Infatti le sue opere si incentravano quasi sempre su di un razionale quanto inedito adattamento a ragioni schema-tiche e logiche, delegando le stesse a realizzare la tanto sospirata sintesi concettuale, stabilendo nel contempo continue in-terazioni fra la forma ed il colore. Si trattava spesso, con una ardita ripetitività di forma, di generare un ritmo visivo depu-tato a supportare il significato principale dell’opera. Significato avallato da una cromia sempre originale particolarmente calzante ed indovinata. Inoltre, considerando ovvia la ricerca di una terza dimensione perlomeno virtuale, ricorrendo allo spessore del colore, Cirelli ha sempre preferito operare stabilendo talvolta forti contrasti, ma più spesso efficaci accordi, fra lo stesso colore e inserti di vario tipo per lo più metallici. Inserti che costituivano la struttura della figura dominante, figura fortemente caricata di richiami simbolici. Così con una tecnica del tutto originale ed accattivante ha passato in esa-me gran parte dei sentimenti umani e delle reazioni di ogni essere pensante ai fatti contingenti. Finendo con lo stabilire un punto fermo, quasi il nuovo caposaldo, di una espressività innovativa, spinta verso il limite del concetto di arte. Navigan-do in vista delle sempre nuove filosofie artistiche e professionali, delle mode contingenti e degli orientamenti, talvolta an-che di carattere puramente mercantile, ha sempre avuto l’accortezza di non seguire mai del tutto le sirene dell’innovazione fine a sé stessa. Quindi pure apprezzando, quando c’era, la validità dei nuovi principi, ha sempre preferito mantenere un comportamento autonomo, osservando il tutto dall’alto di una esperienza che gli ha sempre consentito di frenare ed in-canalare, con razionale obiettività, il suo entusiasmo ed il suo estro creativo. La continua ricerca, se ha stabilito in passato e nelle creazioni più datate, una tensione fisica fra i diversi materiali: metalli ed altro, sottoposti ad ardite manipolazioni tecnologiche, e gli stessi colori; il tutto inserito in un contesto lineare e schematico, ha generato nella sua azione una spinta dinamica, tanto da orientarlo sempre di più verso concetti astratti. Gli è stato possibile così ottenere la tanto auspicata sin-tesi espressiva, avvalendosi per questo soltanto della entusiasmante potenza del colore. Ha tradotto pertanto in sentimen-to le tante lunghezze d’onda delle tinte tramutandole in avvincenti ricercatezze tonali. Infatti nella sua ultima produzione già le campiture e gli sfondi preparano validamente un campo emotivo che trascina lo spirito dell’osservatore a salire ver-so l’infinito, seguendo le figure quasi evanescenti di ardite spirali verticali. “Figure non figure” che trascinano il pensiero umano a velocità cosmica verso l’obiettivo di una maggiore conoscenza, nella speranza di svelare, almeno in parte, le tante incognite che da sempre assillano la mente umana”.
Ottavio Borghi, giugno 2014
Benito Cirelli
Nato nel 1939 a Marmirolo (Mn), vive a Porto Mantovano.
Pittore autodidatta espone in mostre personali e collettive in Italia e all’estero. Dal 1967 al 1997 espone in permanenza in mostre con altri artisti nella omonima galleria d’arte a Mantova.
Esposizioni principali: 1991 - Firenze, Esposizione Internazionale artisti contemporanei “Palazzo degli Affari”. 1992 - Bologna, Esposizione presso la “Galleria del Vicolo Quartirolo”, Arte Spazio 10. Certaldo (Fi), Galleria Comunale “Gio-vanni Boccaccio”, “Tra materia e segno l’astrazione collettiva”. Mantova, Palazzo della Ragione, 3a Mostra Internazionale del Manifesto Oncologico. Un messaggio per la vita. 1993 - Firenze, Rassegna Internazionale itinerante. Blocco degli arti-sti. Promotrice: eco d’arte moderna di Firenze. 1994 - Mantova, Casa di Rigoletto (Assessorato Cultura), “Immaginario poetico”. 1996 - Mantova, Galleria d’Arte Arianna Sartori. 1997 - Volta Mantovana (Mn), Scuderie di Palazzo Gonzaga, “ Il Sogno e i suoi Colori”. 1998 - Rodigo (Mn), Villa Balestra, Rassegna Internazionale (Blocco Per Artisti). 1999 - Manto-va, Salone Mantegnesco, Convento di S. Francesco, “Espressioni Cromatiche”. Arte Europa - Reggio 2000, Mostra Mer-cato Riservata Agli Artisti. Padova, Arte Padova 99, X Mostra Mercato d’Arte Contemporanea. 2000 - New York, Artex-po New York 2000, Javits Convention Center di NewYork. 2001 - Revere (Mn), Young Museum, Dedicata 1. Bologna “Galleria Catùs”, “Arte Design Tendenze”. Revere (Mn), Palazzo Ducale, Proloco, Collettiva Artisti Europei. Mantova, Museo Diocesano (Francesco Gonzaga), “Magia del Colore”. 2002 - Cerlongo (Mn), Villa Magnaguti, “Espressioni In Movimento”. 2003 - Leutkirch (D), “I Segni del Silenzio, I Colori del Suono”. 2004 - Castiglione delle Stiviere (Mn), “I Segni del Silenzio. Colori del Suono”. 2014 - Castel d’Ario (Mn), Casa Museo Sartori, “Cento anni di arte mantovana dal secolo breve ai nostri giorni”.
Date: dal 17 al 23 dicembre 2016 / dal 9 al 19 gennaio 2017
Riflessioni sull’arte di Benito Cirelli
“A dodici anni di distanza dalla mia prima nota critica sull’arte di Benito Cirelli, è giunto il momento di formulare un giu-dizio globale su tutta la sua opera artistica; tenendo naturalmente conto dell’acquisizione di tante nuove esperienze da par-te dell’autore. Tutto questo senza peraltro sminuire il valore acquisito nel tempo dalle opere realizzate in quella che pos-siamo considerare la sua prima e tanto articolata maniera. È partito da un figurativo che nonostante gli apporti veristici, realistici e sentimentali, giudicava troppo mimetico per consentirgli di realizzare le proprie aspirazioni concettuali. Natu-ralmente questo intermezzo può essere considerato un utile banco di prova per valutare il possesso della perizia e delle conoscenze necessario a spingersi verso mete intellettuali più ambiziose. Ha impostato quindi la sua azione non tanto sul-la riproduzione o sulla interpretazione a vario titolo della figura, quanto su di una radicale rivoluzione dal punto di vista estetico. Infatti le sue opere si incentravano quasi sempre su di un razionale quanto inedito adattamento a ragioni schema-tiche e logiche, delegando le stesse a realizzare la tanto sospirata sintesi concettuale, stabilendo nel contempo continue in-terazioni fra la forma ed il colore. Si trattava spesso, con una ardita ripetitività di forma, di generare un ritmo visivo depu-tato a supportare il significato principale dell’opera. Significato avallato da una cromia sempre originale particolarmente calzante ed indovinata. Inoltre, considerando ovvia la ricerca di una terza dimensione perlomeno virtuale, ricorrendo allo spessore del colore, Cirelli ha sempre preferito operare stabilendo talvolta forti contrasti, ma più spesso efficaci accordi, fra lo stesso colore e inserti di vario tipo per lo più metallici. Inserti che costituivano la struttura della figura dominante, figura fortemente caricata di richiami simbolici. Così con una tecnica del tutto originale ed accattivante ha passato in esa-me gran parte dei sentimenti umani e delle reazioni di ogni essere pensante ai fatti contingenti. Finendo con lo stabilire un punto fermo, quasi il nuovo caposaldo, di una espressività innovativa, spinta verso il limite del concetto di arte. Navigan-do in vista delle sempre nuove filosofie artistiche e professionali, delle mode contingenti e degli orientamenti, talvolta an-che di carattere puramente mercantile, ha sempre avuto l’accortezza di non seguire mai del tutto le sirene dell’innovazione fine a sé stessa. Quindi pure apprezzando, quando c’era, la validità dei nuovi principi, ha sempre preferito mantenere un comportamento autonomo, osservando il tutto dall’alto di una esperienza che gli ha sempre consentito di frenare ed in-canalare, con razionale obiettività, il suo entusiasmo ed il suo estro creativo. La continua ricerca, se ha stabilito in passato e nelle creazioni più datate, una tensione fisica fra i diversi materiali: metalli ed altro, sottoposti ad ardite manipolazioni tecnologiche, e gli stessi colori; il tutto inserito in un contesto lineare e schematico, ha generato nella sua azione una spinta dinamica, tanto da orientarlo sempre di più verso concetti astratti. Gli è stato possibile così ottenere la tanto auspicata sin-tesi espressiva, avvalendosi per questo soltanto della entusiasmante potenza del colore. Ha tradotto pertanto in sentimen-to le tante lunghezze d’onda delle tinte tramutandole in avvincenti ricercatezze tonali. Infatti nella sua ultima produzione già le campiture e gli sfondi preparano validamente un campo emotivo che trascina lo spirito dell’osservatore a salire ver-so l’infinito, seguendo le figure quasi evanescenti di ardite spirali verticali. “Figure non figure” che trascinano il pensiero umano a velocità cosmica verso l’obiettivo di una maggiore conoscenza, nella speranza di svelare, almeno in parte, le tante incognite che da sempre assillano la mente umana”.
Ottavio Borghi, giugno 2014
Benito Cirelli
Nato nel 1939 a Marmirolo (Mn), vive a Porto Mantovano.
Pittore autodidatta espone in mostre personali e collettive in Italia e all’estero. Dal 1967 al 1997 espone in permanenza in mostre con altri artisti nella omonima galleria d’arte a Mantova.
Esposizioni principali: 1991 - Firenze, Esposizione Internazionale artisti contemporanei “Palazzo degli Affari”. 1992 - Bologna, Esposizione presso la “Galleria del Vicolo Quartirolo”, Arte Spazio 10. Certaldo (Fi), Galleria Comunale “Gio-vanni Boccaccio”, “Tra materia e segno l’astrazione collettiva”. Mantova, Palazzo della Ragione, 3a Mostra Internazionale del Manifesto Oncologico. Un messaggio per la vita. 1993 - Firenze, Rassegna Internazionale itinerante. Blocco degli arti-sti. Promotrice: eco d’arte moderna di Firenze. 1994 - Mantova, Casa di Rigoletto (Assessorato Cultura), “Immaginario poetico”. 1996 - Mantova, Galleria d’Arte Arianna Sartori. 1997 - Volta Mantovana (Mn), Scuderie di Palazzo Gonzaga, “ Il Sogno e i suoi Colori”. 1998 - Rodigo (Mn), Villa Balestra, Rassegna Internazionale (Blocco Per Artisti). 1999 - Manto-va, Salone Mantegnesco, Convento di S. Francesco, “Espressioni Cromatiche”. Arte Europa - Reggio 2000, Mostra Mer-cato Riservata Agli Artisti. Padova, Arte Padova 99, X Mostra Mercato d’Arte Contemporanea. 2000 - New York, Artex-po New York 2000, Javits Convention Center di NewYork. 2001 - Revere (Mn), Young Museum, Dedicata 1. Bologna “Galleria Catùs”, “Arte Design Tendenze”. Revere (Mn), Palazzo Ducale, Proloco, Collettiva Artisti Europei. Mantova, Museo Diocesano (Francesco Gonzaga), “Magia del Colore”. 2002 - Cerlongo (Mn), Villa Magnaguti, “Espressioni In Movimento”. 2003 - Leutkirch (D), “I Segni del Silenzio, I Colori del Suono”. 2004 - Castiglione delle Stiviere (Mn), “I Segni del Silenzio. Colori del Suono”. 2014 - Castel d’Ario (Mn), Casa Museo Sartori, “Cento anni di arte mantovana dal secolo breve ai nostri giorni”.
17
dicembre 2016
Benito Cirelli
Dal 17 dicembre 2016 al 19 gennaio 2017
arte contemporanea
Location
GALLERIA ARIANNA SARTORI
Mantova, Via Cappello, 17 , (Mantova)
Mantova, Via Cappello, 17 , (Mantova)
Orario di apertura
dal Lunedì al Sabato: 10.00-12.30 / 16.00-19.30.
Domenica 18 dicembre: 15.30-19.00. Chiuso festivi
Vernissage
17 Dicembre 2016, ore 18.00
Autore
Curatore