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Beppe Beretta
Sottili interventi volti a unire affiorano in superficie , tessuti con precisione e fermezza che non tagliano la tela ma bensì tendono a unire e a far combaciare gli elementi in essa presente.
Comunicato stampa
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Lacerazioni, legami e suture materiche dal sapore informale.
Beppe si presenta così, con forza, precisione e rigore di forma e pigmenti, tessuti insieme da una sapiente ricerca cromatica e materica; gessi, cementi e colle impastate su fogli d’oro e argento alla ricerca di un’ equilibrio possibile , quasi una necessità di unione e fusione tra positivi e negativi , tra ciò che riconosciamo e ciò che non vediamo.
Sottili interventi volti a unire affiorano in superficie , tessuti con precisione e fermezza che non tagliano la tela ma bensì tendono a unire e a far combaciare gli elementi in essa presente.
E ancora superfici e superfici , bassorilievi domati e ricreati con ottima padronanza materica che si fondono e appaiono più forti e decisi, s’innalzano in virgole e crepe sulla tela quasi a scrivere un linguaggio della natura.
E poi l’oro e l’argento, sporcati e usati come gesso , riportati alla loro intrinseca natura di materia.
“Non è un paradosso, non è un gioco di parole ma, di fronte a queste alternanze di argento e oro, oltre le suture di legno tra i campi di luce e ombra, c’è il segno di un passaggio. La pittura di beretta porta la testimonianza di un passaggio. Non è un travaglio di un cambiamento che
vuole essere rappresentato, ma il fatto che un cambiamento c’è stato, il segno di un’esperienza vissuta. Così la frattura di colore, di materia, di tratto è segno che il confronto non è stato evitato. E si intuisce la possibilità di superare la frattura, ricostruita con una nuova unità di luce.” - Elisabetta Sembrini –
E’ in questo passaggio che beppe si racconta , nel gesto e nel segno ricucito e riportato sulla tela , un passaggio emozionale di ricordi ed esperienze che si presentano allo spettatore piene di quel travaglio che è la vita.
Un recupero di emozioni , rielaborate , saldate e ricostruite con altre , intrecci e sovrapposizioni che si accavallano sul filo del pensiero e del ricordo.
Filippo Centenari
Note biografiche :
Beppe Beretta è nato a Crema, il 29 settembre 1966, maturità artistica presso il Liceo artistico di Bergamo e laurea in Architettura presso il Politecnico di Milano.
Espone dal 1998, partecipando a diverse collettive.
Esercita la professione di architetto in un affermato studio di progettazione e design.
Vive e lavora a Crema.
Beppe si presenta così, con forza, precisione e rigore di forma e pigmenti, tessuti insieme da una sapiente ricerca cromatica e materica; gessi, cementi e colle impastate su fogli d’oro e argento alla ricerca di un’ equilibrio possibile , quasi una necessità di unione e fusione tra positivi e negativi , tra ciò che riconosciamo e ciò che non vediamo.
Sottili interventi volti a unire affiorano in superficie , tessuti con precisione e fermezza che non tagliano la tela ma bensì tendono a unire e a far combaciare gli elementi in essa presente.
E ancora superfici e superfici , bassorilievi domati e ricreati con ottima padronanza materica che si fondono e appaiono più forti e decisi, s’innalzano in virgole e crepe sulla tela quasi a scrivere un linguaggio della natura.
E poi l’oro e l’argento, sporcati e usati come gesso , riportati alla loro intrinseca natura di materia.
“Non è un paradosso, non è un gioco di parole ma, di fronte a queste alternanze di argento e oro, oltre le suture di legno tra i campi di luce e ombra, c’è il segno di un passaggio. La pittura di beretta porta la testimonianza di un passaggio. Non è un travaglio di un cambiamento che
vuole essere rappresentato, ma il fatto che un cambiamento c’è stato, il segno di un’esperienza vissuta. Così la frattura di colore, di materia, di tratto è segno che il confronto non è stato evitato. E si intuisce la possibilità di superare la frattura, ricostruita con una nuova unità di luce.” - Elisabetta Sembrini –
E’ in questo passaggio che beppe si racconta , nel gesto e nel segno ricucito e riportato sulla tela , un passaggio emozionale di ricordi ed esperienze che si presentano allo spettatore piene di quel travaglio che è la vita.
Un recupero di emozioni , rielaborate , saldate e ricostruite con altre , intrecci e sovrapposizioni che si accavallano sul filo del pensiero e del ricordo.
Filippo Centenari
Note biografiche :
Beppe Beretta è nato a Crema, il 29 settembre 1966, maturità artistica presso il Liceo artistico di Bergamo e laurea in Architettura presso il Politecnico di Milano.
Espone dal 1998, partecipando a diverse collettive.
Esercita la professione di architetto in un affermato studio di progettazione e design.
Vive e lavora a Crema.
02
aprile 2004
Beppe Beretta
Dal 02 aprile al 05 maggio 2004
arte contemporanea
Location
HOTEL DELLE ARTI
Cremona, Via Geremia Bonomelli, 8, (Cremona)
Cremona, Via Geremia Bonomelli, 8, (Cremona)
Orario di apertura
Dalle 17.30. alle 19.30, tutti i giorni
Vernissage
2 Aprile 2004, ore 19.00, seguirà rinfresco
Autore