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Beppe Domenici – L’eco delle immagini oltre l’orizzonte
Domenici fu testimone dei cambiamenti storici del ventesimo secolo che tradusse frequentemente nelle sue opere, scegliendo soluzioni linguistiche che meglio interpretassero, di volta in volta, il suo sentire, l’ambiente, l’evento
Comunicato stampa
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Definire la personalità artistica di Beppe Domenici è una grande impresa: pittore, scultore, scenografo, ceramista, scrittore, oltre che mago della cartapesta. Una creatività a tutto tondo, nutrita di quello spirito sagace e giocoso proprio della terra di Versilia, di una sensibilità artistica che trae ispirazione dal mare, dalle montagne, dalla vita quotidiana, dall’incantesimo del Carnevale di cui Viareggio, sua città natale, incarna lo spirito più puro. Scomparso lo scorso maggio, all’età di 84 anni, l’Assessorato alla Cultura del Comune di Pietrasanta dedica a Domenici un’ampia antologica, spaziando dagli anni Quaranta sino alle ultime creazioni.
In un percorso a cura di Claudia Baldi e Gabriela Domenici, il linguaggio creativo di Beppe Domenici si fa sorprendente evoluzione del pensiero attraverso 66 opere pittoriche, alcune opere in ceramica e bozzetti in cartapesta. Domenici fu testimone dei cambiamenti storici del ventesimo secolo che tradusse frequentemente nelle sue opere, scegliendo soluzioni linguistiche che meglio interpretassero, di volta in volta, il suo sentire, l’ambiente, l’evento.
“Con gli occhi, con l’anima e lo spirito assetato di immagini della ineguagliabile mia terra – scrive l’artista - ho vagato e perlustrato fin da ragazzo tra le sue forme, le indescrivibili guglie di marmo delle straordinarie Apuane colme della loro carica di umanità che vi brulica, attrazione della natura impossibile da evitare, i magnifici colori in accosto con il mare Tirreno, al di là del suo orizzonte immaginari spazi misteriosi di terre lontane che invitano ad assaporarle.”
Un viaggio emotivo sviluppato nell’arco di una intera vita, caricandosi di significati e sfumature sempre diverse.
“Il mare e la montagna - spiega Claudia Baldi, curatrice della mostra - diventano pretesto per una lettura soggettiva del mondo, così, oltre alle opere dedicate alla terra natia, Domenici descrive immagini e personaggi lontani, incontrati nei suoi viaggi: ecco allora le affollate spiagge e le bellezze esotiche di Paquetà, le intense atmosfere dei ghiacci di Capo Nord, le solenne montagne delle Ande o le imbarcazioni e le spiagge bianche di Cabo Frio”
Uno sguardo schietto e sincero, quello di Domenici: l’espressione artistica si fa interprete di un linguaggio autonomo, che diventa necessità cognitiva, animata da un autentico spirito poetico.
Tra le opere lasciate sul territorio si ricordi la “Fontana delle Quattro Stagioni”, sul lungomare di Viareggio, di fronte all’hotel Royal. Beppe Domenici è stato anche un artista del Carnevale di Viareggio: il suo carro "Follie del progresso" (terzo classificato nell’edizione del 1952) fu fatto sfilare, per volontà dello stesso artista, trainato da un trattore in sostituzione dei buoi.
BIOGRAFIA
Giuseppe Domenici nasce a Viareggio (Lucca) nel 1924. A partire dal 1933 fu allievo di Norma Mascellari (a sua volta allieva di Morandi), che lo introdusse nel gruppo di Lorenzo Viani e dei versiliesi. Diplomatosi nel 1940 all’istituto d’arte di Lucca e nel 1945 al liceo artistico di Firenze, da allora si applicò intensamente alle arti visive. Nel 1950 si specializzò nella lavorazione della ceramica ai forni di Albissola con Lucio Fontana, Aligi Sassu e Lele Luzzati.
Dal 1947 cominciò a presentare i suoi dipinti e le sue sculture in varie esibizioni nazionali ed internazionali, ricevendo riconoscimenti e premi.
Sue opere appartengono a prestigiose collezioni private e pubbliche, nelle città di Rio de Janeiro, Caracas, New York, Miami, Roma, Milano, Bolzano, Verona, Firenze, Genova, Venezia, Lucca, Pisa, Brescia, Savona, Torino, Parigi, Londra, Zurigo, Ginevra, Johannesburg, Chicago, Perth, Melbourne, Viareggio, Pietrasanta e Massa.
Tra le mostre più importanti si ricordino nel 1968 la personale a Rio de Janeiro, nel 1973 a Milano presso la Boccaccio Gallery, nel 1974 la partecipazione alla XII Quadriennale d’arte di Torino, nel 1980 all’Italian Art Festival in Melbourne (Australia) e al The Art Festival di Edimburgo.
Il maestro Domenici si è spento nel 2008, all’età di 84 anni, nella sua città natale.
In un percorso a cura di Claudia Baldi e Gabriela Domenici, il linguaggio creativo di Beppe Domenici si fa sorprendente evoluzione del pensiero attraverso 66 opere pittoriche, alcune opere in ceramica e bozzetti in cartapesta. Domenici fu testimone dei cambiamenti storici del ventesimo secolo che tradusse frequentemente nelle sue opere, scegliendo soluzioni linguistiche che meglio interpretassero, di volta in volta, il suo sentire, l’ambiente, l’evento.
“Con gli occhi, con l’anima e lo spirito assetato di immagini della ineguagliabile mia terra – scrive l’artista - ho vagato e perlustrato fin da ragazzo tra le sue forme, le indescrivibili guglie di marmo delle straordinarie Apuane colme della loro carica di umanità che vi brulica, attrazione della natura impossibile da evitare, i magnifici colori in accosto con il mare Tirreno, al di là del suo orizzonte immaginari spazi misteriosi di terre lontane che invitano ad assaporarle.”
Un viaggio emotivo sviluppato nell’arco di una intera vita, caricandosi di significati e sfumature sempre diverse.
“Il mare e la montagna - spiega Claudia Baldi, curatrice della mostra - diventano pretesto per una lettura soggettiva del mondo, così, oltre alle opere dedicate alla terra natia, Domenici descrive immagini e personaggi lontani, incontrati nei suoi viaggi: ecco allora le affollate spiagge e le bellezze esotiche di Paquetà, le intense atmosfere dei ghiacci di Capo Nord, le solenne montagne delle Ande o le imbarcazioni e le spiagge bianche di Cabo Frio”
Uno sguardo schietto e sincero, quello di Domenici: l’espressione artistica si fa interprete di un linguaggio autonomo, che diventa necessità cognitiva, animata da un autentico spirito poetico.
Tra le opere lasciate sul territorio si ricordi la “Fontana delle Quattro Stagioni”, sul lungomare di Viareggio, di fronte all’hotel Royal. Beppe Domenici è stato anche un artista del Carnevale di Viareggio: il suo carro "Follie del progresso" (terzo classificato nell’edizione del 1952) fu fatto sfilare, per volontà dello stesso artista, trainato da un trattore in sostituzione dei buoi.
BIOGRAFIA
Giuseppe Domenici nasce a Viareggio (Lucca) nel 1924. A partire dal 1933 fu allievo di Norma Mascellari (a sua volta allieva di Morandi), che lo introdusse nel gruppo di Lorenzo Viani e dei versiliesi. Diplomatosi nel 1940 all’istituto d’arte di Lucca e nel 1945 al liceo artistico di Firenze, da allora si applicò intensamente alle arti visive. Nel 1950 si specializzò nella lavorazione della ceramica ai forni di Albissola con Lucio Fontana, Aligi Sassu e Lele Luzzati.
Dal 1947 cominciò a presentare i suoi dipinti e le sue sculture in varie esibizioni nazionali ed internazionali, ricevendo riconoscimenti e premi.
Sue opere appartengono a prestigiose collezioni private e pubbliche, nelle città di Rio de Janeiro, Caracas, New York, Miami, Roma, Milano, Bolzano, Verona, Firenze, Genova, Venezia, Lucca, Pisa, Brescia, Savona, Torino, Parigi, Londra, Zurigo, Ginevra, Johannesburg, Chicago, Perth, Melbourne, Viareggio, Pietrasanta e Massa.
Tra le mostre più importanti si ricordino nel 1968 la personale a Rio de Janeiro, nel 1973 a Milano presso la Boccaccio Gallery, nel 1974 la partecipazione alla XII Quadriennale d’arte di Torino, nel 1980 all’Italian Art Festival in Melbourne (Australia) e al The Art Festival di Edimburgo.
Il maestro Domenici si è spento nel 2008, all’età di 84 anni, nella sua città natale.
10
gennaio 2009
Beppe Domenici – L’eco delle immagini oltre l’orizzonte
Dal 10 gennaio all'otto febbraio 2009
arte contemporanea
arti decorative e industriali
arti decorative e industriali
Location
CHIESA E CHIOSTRO DI SANT’AGOSTINO
Pietrasanta, Via Sant'agostino, 1, (Lucca)
Pietrasanta, Via Sant'agostino, 1, (Lucca)
Orario di apertura
16-19, chiuso il lunedì
Vernissage
10 Gennaio 2009, ore 16,30
Sito web
www.comune.pietrasanta.lu.it
Autore
Curatore