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Bérangère Haëgy – Eros-Thanatos-Perasma
Bérangère Haëgy, fotografa plastica francese, ha lavorato con le cere anatomiche del Museo “La Specola” di Firenze; seguendo il fil rouge dell’erotismo, ha assemblato immagini vive ed oggetti inanimati
Comunicato stampa
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Nello spazio dell’Istituto Francese, immerso nell’oscurità, Isabelle Fordin propone le architetture di ambienti bianchi da scoprire e in cui entrare con una piccola lanterna per contribuire a rivelarne i valori plastici. Si delinea il passaggio tra lo spazio interno ed esterno, caratterizzato da immateriali geometrie di suoni e scritture rituali in cui il bianco e il corpo enunciano la loro immanenza in un divenire che si affaccia e retrocede, ritorna in un dialogo perenne nel bianco e con il bianco.
Isabelle Fordin offre un viaggio tra le pieghe e i suoni del bianco, da ascoltare nell’esclusivo dialogo con se stesso. L’installazione è integrata al suono elaborato con il compositore inglese Mike Cooper: ogni immagine è accompagnata del suo proprio design sonore, un suono ambiente breath/heart nello spazio. La costruzione della mostra respira una filosofia barocca della linea tra l’invisibilità del visibile.
Isabelle Fordin propone immagini fotografiche stampate su tela e rielaborate, come spazio altro della precedente ambientazione bianca negli spazi di Rialto Santambrogio in Roma. Immersa tra le pieghe morbide, una sorta di ricordo dello stupore di Zola di fronte all’orgia di bianco dei grandi magazzini, la creatività di Isabelle Fordin crea spazi e ambienti esaltanti la segretezza del niveo colore, una storia solfeggiata in diverse fasi, in cui in rappresentazioni differenti l’idea dell’eterna rinascita. Il tessuto da paracadute, abbandonato nello spazio con i segni delle volute naturali, diafano, è assunto come simbologia della nuvola che separa il visibile e l’invisibile, il terrestre e il divino.
Isabelle Fordin offre un viaggio tra le pieghe e i suoni del bianco, da ascoltare nell’esclusivo dialogo con se stesso. L’installazione è integrata al suono elaborato con il compositore inglese Mike Cooper: ogni immagine è accompagnata del suo proprio design sonore, un suono ambiente breath/heart nello spazio. La costruzione della mostra respira una filosofia barocca della linea tra l’invisibilità del visibile.
Isabelle Fordin propone immagini fotografiche stampate su tela e rielaborate, come spazio altro della precedente ambientazione bianca negli spazi di Rialto Santambrogio in Roma. Immersa tra le pieghe morbide, una sorta di ricordo dello stupore di Zola di fronte all’orgia di bianco dei grandi magazzini, la creatività di Isabelle Fordin crea spazi e ambienti esaltanti la segretezza del niveo colore, una storia solfeggiata in diverse fasi, in cui in rappresentazioni differenti l’idea dell’eterna rinascita. Il tessuto da paracadute, abbandonato nello spazio con i segni delle volute naturali, diafano, è assunto come simbologia della nuvola che separa il visibile e l’invisibile, il terrestre e il divino.
12
ottobre 2006
Bérangère Haëgy – Eros-Thanatos-Perasma
Dal 12 ottobre 2006 al 15 gennaio 2007
arte contemporanea
Location
INSTITUT FRANCAIS DE FLORENCE
Firenze, Piazza D'ognissanti, 2, (Firenze)
Firenze, Piazza D'ognissanti, 2, (Firenze)
Orario di apertura
lunedì : 14h30 / 18h30
martedì / venerdì : 09h30 /18h30
Vernissage
12 Ottobre 2006, ore 18
Autore
Curatore