Galleria PaciArte contemporanea presenta una mostra personale sul lavoro di uno dei maestri della fotografia francese: Bernard Faucon.
Esposizione che nasce con l’intento di mettere il punto su una delle fasi essenziali della biografia di Faucon che coincide con l’evoluzione della serie “Les Grandes Vacances” del ’76. Documento di una svolta artistica, fondamento di quella fotografia dalle messe in scena che l’artista si è preposto di realizzare.
Una mostra che dunque offre una rassegna di opere dell’artista principalmente degli anni ’70 e ’80.
Dalla serie “Le temps des Mannequins” del ’74 nasce in Faucon l’idea di fabbricare delle finzioni, idea poi maturata nei lavori successivi, che prende forma in una serie di scatti sul tema dell’infanzia, tematica focale dell’intera composizione artistica del fotografo.
Una fotografia che registra e cristallizza momenti trascorsi cogliendone attimi di realtà quotidiana. Vere narrative raccontate avvolte da una sottile nostalgia romantica, ideazioni e rappresentazioni dove l’immaginario interiore svela una sfera di desiderio personale.
Una fotografia dalle messe in scena incantate territorio di vite silenziose dove, come in una sorta di contrappunto, la rete di rimandi visivi, tesse la trama del racconto che mischia spunti poetici così come attimi di vita quotidiana e indagine autobiografica senza mai venire meno ad una vocazione contemplativa.
I. Zane


The PaciArte contemporanea Art Gallery proudly presents a personal exhibition on the work of one of the masters of French photography, Bernard Faucon.
A show which was created with the intention of putting emphasis on one of the essential points of Faucon’s biography which coincides with the evolution of the series named “Les Grandes Vacances” of 1976. A document of an artistic turning point, the basis of a mise-en-scène photography which the artist strove to create.
Thus, an exhibition which offers a review of the artist’s works dating back mainly to the 70’s and 80’s.
From the “Le temps des Mannequins” series of 1974, Faucon came up with the idea of producing make-believe works, an idea which was gradually completed in the following works, coming to life in a sequence of photos on childhood, the focal theme of the photographer’s entire artistic composition.
Photography which records and sets moments passed, capturing instances of daily life. True recounted stories, wrapped in a slight romantic nostalgia, inventions and portrayals in which the interior imagination reveals a sphere of personal longings.
Photography of an enchanted mise-en-scène, a land of silent lives, as if in a kind of counterpoint, a network of visual returns, weaves the story plot, mixing poetical hints just as instances of daily life and autobiographical research without ever missing the contemplative calling.
I. Zane