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Bestiario
Un bestiario di sorprendenti meraviglie si esibisce alla Casa del Palladio: piccole scene e wunderkammern ricreano un compendio di animali in legno, pannolenci, tessuto, maglia e disegno, a timbro, su carta e su metallo, in pastafrolla e marmellata, in materiali plastici colorati.
Comunicato stampa
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Un bestiario di sorprendenti meraviglie si esibisce alla Casa del Palladio: piccole scene e wunderkammern ricreano un compendio di animali in legno, pannolenci, tessuto, maglia e disegno, a timbro, su carta e su metallo, in pastafrolla e marmellata, in materiali plastici colorati.
Bestie cortesi o feroci, handmade o di design, create invocando la fantasia al modo di Bruno Munari o con rigorose logiche tecniche, si mostrano in habitat a tema, pronte a stupirci o a portare piccoli spaventi segreti nei nostri sogni perché, come scrive Francesco Mezzalira – autore di Beasts And Bestiaries: From Prehistory To The Renaissance (Umberto Allemandi, 2003) e Le immagini degli animali tra arte e simbolismo (Angelo Colla editore, 2013) - “dalla preistoria in poi gli esseri metà uomini metà animali proliferano, tra arpìe e sirene, centauri e satiri, e ad esempio dominano l’ambito della zoolatrìa egizia, con divinità leontocefale, criocefale, ieracocefale e così via. Una logica combinatoria che è stata applicata poi ad innumerevoli ibridi animale-animale, come grifoni, chimere e cavalli alati”. Gli animali infatti “sono agevolmente diventati segni di un alfabeto simbolico che nell’arte e nella letteratura è stato ampiamente utilizzato ad illustrazione di miti, favole e leggende che raccontano di vizi e virtù umani, fanno ridere e sognare” e sono sempre emozionanti “perché ci mostrano qualcosa di noi stessi, e ci interrogano sul nostro e sul loro posto nella natura”.
In occasione della mostra viene edito il volume numero 16 della collana “Display. Quaderni di design”.
Bestie cortesi o feroci, handmade o di design, create invocando la fantasia al modo di Bruno Munari o con rigorose logiche tecniche, si mostrano in habitat a tema, pronte a stupirci o a portare piccoli spaventi segreti nei nostri sogni perché, come scrive Francesco Mezzalira – autore di Beasts And Bestiaries: From Prehistory To The Renaissance (Umberto Allemandi, 2003) e Le immagini degli animali tra arte e simbolismo (Angelo Colla editore, 2013) - “dalla preistoria in poi gli esseri metà uomini metà animali proliferano, tra arpìe e sirene, centauri e satiri, e ad esempio dominano l’ambito della zoolatrìa egizia, con divinità leontocefale, criocefale, ieracocefale e così via. Una logica combinatoria che è stata applicata poi ad innumerevoli ibridi animale-animale, come grifoni, chimere e cavalli alati”. Gli animali infatti “sono agevolmente diventati segni di un alfabeto simbolico che nell’arte e nella letteratura è stato ampiamente utilizzato ad illustrazione di miti, favole e leggende che raccontano di vizi e virtù umani, fanno ridere e sognare” e sono sempre emozionanti “perché ci mostrano qualcosa di noi stessi, e ci interrogano sul nostro e sul loro posto nella natura”.
In occasione della mostra viene edito il volume numero 16 della collana “Display. Quaderni di design”.
20
aprile 2013
Bestiario
Dal 20 aprile al 30 giugno 2013
arte contemporanea
Location
CASA COGOLLO
Vicenza, Corso Andrea Palladio, 165, (Vicenza)
Vicenza, Corso Andrea Palladio, 165, (Vicenza)
Orario di apertura
martedì-domenica 10.30-13 / 15-19 - ingresso libero
(chiuso il lunedì)
Vernissage
20 Aprile 2013, ore 18.30
Curatore