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Beyond Differences
La Galleria In Arco di Torino è lieta di presentare la collettiva “Beyond Differences” con una selezione di dipinti di Daniele Galliano e James Rielly e una serie di fotografie di Claudia Grassl
Comunicato stampa
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La Galleria In Arco di Torino è lieta di presentare la collettiva “Beyond Differences” con una selezione di dipinti di Daniele Galliano e James Rielly e una serie di fotografie di Claudia Grassl.
Il titolo pone l’accento sulle diversità estetiche e formali dei lavori presenti in mostra, ma allude anche ad alcuni tratti che indubbiamente le accomunano. Primo fra tutti il rapporto ambiguo tra figurazione e rappresentazione. Il punto di partenza delle opere dei tre artisti risulta essere infatti non il reale in sé, quanto piuttosto una meta-realtà: quella offerta dai media o, nel caso delle fotografie della Grassl, quella che essa stessa elabora, come in un set, per rappresentare gli stereotipi comunemente associati al variegato e inafferrabile universo adolescenziale. Le opere di tutti e tre gli artisti mostrano un interesse che va oltre la semplice contemporaneità e punta all’attualità, quasi alla cronaca (pur possedendo qualcosa del tratto universale dell’icona) colta dalle notizie dei rotocalchi, delle riviste patinate, dalla televisione, da scatti rubati nelle periferie cittadine con una macchina fotografica “usa e getta”. I dipinti di Rielly presentano un certo carattere “folk” per la loro apparenza dimessa, per la levità del tono, per la gentilezza del tratto e dei colori. Sembrano quasi un album di famiglia. Ma a ben vedere non pochi sono gli elementi “perturbanti” che li pongono costantemente al limite tra ironia, provocazione e un certo senso del macabro e del bizzarro: i bambini rappresentati nei suoi oli mostrano occhi neri, fumano sigarette, sono affetti da strane malformazioni. L’erotismo è un altro elemento di raccordo tra i lavori dei tre artisti in mostra: appena accennato negli oli di Rielly (quasi una proiezione delle nostre stesse fobie associate al “proibito” e al “deplorevole”), più evidente nelle lolite e nelle cattive ragazze della Grassl, mentre in alcuni dipinti di Galliano è chiamato a rappresentare l’”estremo”, inteso come periferia esistenziale, ai margini di una tradizione culturale e religiosa ancora diffidente nei suoi confronti.
Il titolo pone l’accento sulle diversità estetiche e formali dei lavori presenti in mostra, ma allude anche ad alcuni tratti che indubbiamente le accomunano. Primo fra tutti il rapporto ambiguo tra figurazione e rappresentazione. Il punto di partenza delle opere dei tre artisti risulta essere infatti non il reale in sé, quanto piuttosto una meta-realtà: quella offerta dai media o, nel caso delle fotografie della Grassl, quella che essa stessa elabora, come in un set, per rappresentare gli stereotipi comunemente associati al variegato e inafferrabile universo adolescenziale. Le opere di tutti e tre gli artisti mostrano un interesse che va oltre la semplice contemporaneità e punta all’attualità, quasi alla cronaca (pur possedendo qualcosa del tratto universale dell’icona) colta dalle notizie dei rotocalchi, delle riviste patinate, dalla televisione, da scatti rubati nelle periferie cittadine con una macchina fotografica “usa e getta”. I dipinti di Rielly presentano un certo carattere “folk” per la loro apparenza dimessa, per la levità del tono, per la gentilezza del tratto e dei colori. Sembrano quasi un album di famiglia. Ma a ben vedere non pochi sono gli elementi “perturbanti” che li pongono costantemente al limite tra ironia, provocazione e un certo senso del macabro e del bizzarro: i bambini rappresentati nei suoi oli mostrano occhi neri, fumano sigarette, sono affetti da strane malformazioni. L’erotismo è un altro elemento di raccordo tra i lavori dei tre artisti in mostra: appena accennato negli oli di Rielly (quasi una proiezione delle nostre stesse fobie associate al “proibito” e al “deplorevole”), più evidente nelle lolite e nelle cattive ragazze della Grassl, mentre in alcuni dipinti di Galliano è chiamato a rappresentare l’”estremo”, inteso come periferia esistenziale, ai margini di una tradizione culturale e religiosa ancora diffidente nei suoi confronti.
17
gennaio 2007
Beyond Differences
Dal 17 gennaio al 03 marzo 2007
fotografia
arte contemporanea
arte contemporanea
Location
GALLERIA IN ARCO
Torino, Piazza Vittorio Veneto, 3, (Torino)
Torino, Piazza Vittorio Veneto, 3, (Torino)
Vernissage
17 Gennaio 2007, ore 18.30
Autore
Curatore