Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Biennale del Muro Dipinto 2009
Il MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna è partner della Biennale d’Arte Muro Dipinto di Dozza, giunta alla sua XXII edizione.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Il MAMbo – Museo d'Arte Moderna di Bologna è partner della Biennale d'Arte Muro Dipinto di Dozza, giunta alla sua XXII edizione, che si terrà dal 16 al 20 settembre 2009.
Il MAMbo – Museo d'Arte Moderna di Bologna è lieto di annunciare la collaborazione con il Comune di Dozza e la Fondazione Dozza Città d'Arte
per la XXII edizione della Biennale d'Arte Muro Dipinto. La manifestazione, nata nel 1960, ha coinvolto nel tempo oltre 200 artisti che hanno lasciato la loro traccia sui muri della cittadina medievale.
La partecipazione del Museo alla Biennale di Dozza si inscrive in un più ampio disegno di relazioni con il territorio e di dialogo con realtà artistiche consolidate che il MAMbo porta avanti fin dalla sua apertura. Tale presenza istituzionale, oltre che portare il proprio contributo ad una manifestazione di tradizione quale è quella di Dozza, vuole essere occasione di riflessione su pratiche artistiche attuali per le quali è già possibile una storicizzazione.
La curatela artistica è affidata a Fabiola Naldi, dottore di ricerca in Storia dell’Arte Contemporanea, docente di Fenomenologia dell’Immagine presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna e di Fenomenologia delle Arti Contemporanee presso l’Accademia di Belle Arti di Urbino.
Questa edizione della Biennale del Muro Dipinto, proseguendo nel percorso intrapreso durante quella precedente, bilancia tradizione e innovazione e affianca al più consuetoWall painting, nel borgo storico di Dozza, il Writing e il Drawing, nel borgo nuovo di Toscanella.
La continuità con la tradizione è garantita dalla presenza di Marcello Jori, pittore appartenente alla corrente dei Nuovi-Nuovi, chiamato ad intervenire sul muro della torre dell'orologio di Dozza. Accanto a lui Luigi Presicce e Simone Tosca, artisti di una generazione più giovane, che vedono nella pittura uno dei media possibili accanto ad altre tecniche che, di rimando, ne influenzano lo stile. La partecipazione di questi artisti conferma la molteplicità che la Biennale rappresenta e incentiva, appartenendo ognuno a momenti e stili profondamente diversi gli uni dagli altri.
A Toscanella sarà la volta della coppia artistica bolognese Cuoghi Corsello, conosciuta per la continua indagine e sperimentazione che ne caratterizza il lavoro: partita dal Writing, la coppia ora ne mostra le deviazioni che da lì si sono generate. Li affiancheranno Rusty e Joys, entrambi writers storici bolognesi, che invece testimoniano la longevità che ha avuto questa forma espressiva. La scelta dei muri è emblematica: accanto al Municipio o sulle facciate di semplici abitazioni, tutte le pareti si affacciano sulla via Emilia, nella volontà di stare sulla strada per ribadire l'origine della disciplina e ricordare che è appunto la strada a determinarne la cifra stilistica e la tecnica. La strada come paradigma della pratica artistica e come elemento che unisce, anche simbolicamente, Toscanella e Dozza e, quindi, le due facce della Biennale.
Anche nel 2009 sarà mantenuto uno dei tratti distintivi della manifestazione fin dai suoi esordi: gli artisti lavoreranno pubblicamente dal 16 settembre, a diretto contatto con il pubblico che potrà assistere allo sviluppo dell'opera, dal muro vuoto al suo compimento.
La Biennale, tra il 16 e il 20 settembre, prevede, come di consuetudine, un articolato programma di eventi culturali, musicali e teatrali.
In particolare, Domenica 20 settembre il complesso della Rocca di Dozza ospiterà la giornata di studi “Do The Right Wall/Fai il Muro Giusto”: una riflessione e un ampio spettro di punti di vista che indagheranno e approfondiranno le pratiche del Writing e del Drawing, viste “in atto” nei due borghi nei giorni precedenti. La volontà è quella di chiarire un argomento tanto citato quanto frainteso, soprattutto alla luce della conclusione dei lavori degli artisti chiamati ad intervenire, forti di un'eterogeneità di animi e di tipologie di appartenenza che fornisce una panoramica esaustiva delle categorie spesso chiamate in causa quando si parla di “graffiti”.
La giornata, che vedrà la partecipazione di studiosi di ambiti diversi – storia dell'arte medievale e contemporanea, sociologia, semiotica, giurisprudenza – analizza l'impatto di tali pratiche artistiche sullo spazio collettivo e propone una storicizzazione di fenomeni basati sull'appropriazione dei luoghi urbani, valorizzandone le manifestazioni più significative. Questo conferma l'intento scientifico che ha animato le scelte curatoriali di questa edizione, in direzione di una più solida teorizzazione dei riferimenti storici e culturali che gravitano attorno a queste manifestazioni artistiche. In tal modo si ribadisce anche il ruolo del Museo come agente diffusore di azioni e di riflessione sull'arte contemporanea: ruolo che il MAMbo ha sempre perseguito, in favore di una qualificazione storico-antropologica più consapevole, che sta alla base degli impegni di un'Istituzione che si vuole porre come riferimento regionale per l'arte contemporanea.
Sempre nel contesto della Rocca, fino all'8 novembre 2009 sarà esposta una selezione dei bozzetti storici delle opere eseguite nelle passate edizioni della Biennale del Muro Dipinto.
Fino al 13 dicembre prossimo, la Pinacoteca della Rocca Sforzesca di Dozza ospiterà la mostra La Biennale del Muro Dipinto. Ieri, oggi, domani. a cura di Fabiola Naldi.
La mostra intende essere un momento di lettura e di riflessione sugli artisti che hanno dato a Dozza un tassello della propria opera; la volontà di mostrare una selezione dei bozzetti - la loro collezione completa è allestita all'interno del Centro Documentazione e Studi del Muro Dipinto, all'intero della Rocca Sforzesca - parte dal tentativo di unire momenti della storia dell'arte distanti tra loro che costituiscono una fenomenologia portante dei principali stili pittorici del Novecento. Il percorso, organizzato cronologicamente, mostra dipinti di Remo Brindisi, Aldo Borgonzoni, Walter Cascio, Emilio Tadini, Concetto Pozzati, Riccardo Licata, Sebastian matta, Giuseppe Zigaina, Aligi Sassu, Fernando De Filippi.
La mostra documenta anche la Biennale 2009 con vidoproiezioni relative agli interventi della Biennale 2009 di cui sono stati protagonisti Marcello Jori, Luigi Presicce, Simone Tosca, Cuoghi Corsello, Joys e Rusty, con intervenuti sui muri di Dozza e Toscanella.
LA BIENNALE DEL MURO DIPINTO. IERI, OGGI, DOMANI di Fabiola Naldi
Dal 1960 Dozza accoglie e supporta l'unica Biennale del Muro Dipinto che la storia della pittura italiana possa ricordare. Siamo nel 2009 e anche quest'anno l'iniziativa ha voluto mostrare quanto artisti di varie tendenze e stili pittorici si dimostrino abili all'arruolamento di un invito di tale portata. Marcello Jori, Luigi Presicce, Simone Tosca, Cuoghi Corsello, Joys, Rusty sono i testimoni di un progetto che mi vede direttamente coinvolta, insieme al Comune, al MAMbo e alla Fondazione Dozza Città d'Arte, per continuare la tradizione ed evidenziare le ultime tendenze artistiche contemporanee. La mostra Per una storia della Biennale del Muro Dipinto intende essere un momento di lettura e di riflessione su colore che, prima degli artisti invitati quest'anno, hanno dato a Dozza un tassello della propria opera e una testimonianza della propria volontà di aderire agli intenti della manifestazione. Remo Brindisi, Aldo Borgonzoni, Walter Cascio, Emilio Tadini, Concetto Pozzati, Riccardo Licata, Sebastian Matta, Giuseppe Zigaina, Aligi Sassu, Fernando Filippi, sono tra coloro che animano la mostra e che sono ancora presenti nei ricordi dei cittadini di Dozza e dei loro muri. La volontà di mostrare nuovamente una parte dell'archivio dei bozzetti della Biennale parte proprio da un tentativo curatoriale di unire momenti della storia dell'arte distanti tra loro che, a loro volta, costituiscono una fenomenologia portante dei principali stili pittorici del Novecento. La mostra parte proprio dai primi anni Settanta per evidenziare come l'elemento realista (Nevio Bedeschi, Sebastian Matta, Giuseppe Zigaina, Aligi Sassu) e l'uragano pop (Sergio Sarri, Fernando De Filippi) convivano assieme all'interno di contesti socio culturali differenti in cui prendono vita elementi della vita reale e immaginari iconografici tratti dall'universo massmediologico. Proseguendo nelle sale successive sarà altrettanto evidente come l'elemento figurativo, ma al contempo estremamente concettuale, degli anni Settanta prenda nuovamente vita in casi come Aldo Borgonzoni, Remo Brindisi, Emilio Tadini, Giorgio Celiberti e Concetto Pozzati. Da una parte la riproposizione quasi caricaturale di parti dell'affresco originale realizzati nel 1973 di Remo Brindisi e la raffigurazione emozionale dei volti di Francesco Zanardi, Filippo Turati e Andrea Costa di Aldo Borgonzoni, dall'altra parte il concettualismo cariato di cromie accese del bolognese Concetto Pozzati o di Giorgio Celiberti affiancato da un polimaterico tipico del miglior Emilio Tadini. Proseguendo il percorso avvertiamo l'attitudine extra artistica degli anni Ottanta, che si espanderà senza sosta negli anni Novanta per giungere a questo nuovo millennio, in cui le varie anime espressive accennate per gli anni Sessanta esplodono dinanzi a una moltitudine di immaginari che dalla televisione, dalla strada, dalla cinematografia o dalle ripetizioni differenti di tratti stilistici provenienti da passati artistici più o meno remoti, traggono spunti disparati e personali. Sono questi i casi di Riccardo Licata, Tonino Gottarelli, Misao Ono, Riccardo Ghiribelli, Walter Cascio e Alberta Pellacani.
Il MAMbo – Museo d'Arte Moderna di Bologna è lieto di annunciare la collaborazione con il Comune di Dozza e la Fondazione Dozza Città d'Arte
per la XXII edizione della Biennale d'Arte Muro Dipinto. La manifestazione, nata nel 1960, ha coinvolto nel tempo oltre 200 artisti che hanno lasciato la loro traccia sui muri della cittadina medievale.
La partecipazione del Museo alla Biennale di Dozza si inscrive in un più ampio disegno di relazioni con il territorio e di dialogo con realtà artistiche consolidate che il MAMbo porta avanti fin dalla sua apertura. Tale presenza istituzionale, oltre che portare il proprio contributo ad una manifestazione di tradizione quale è quella di Dozza, vuole essere occasione di riflessione su pratiche artistiche attuali per le quali è già possibile una storicizzazione.
La curatela artistica è affidata a Fabiola Naldi, dottore di ricerca in Storia dell’Arte Contemporanea, docente di Fenomenologia dell’Immagine presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna e di Fenomenologia delle Arti Contemporanee presso l’Accademia di Belle Arti di Urbino.
Questa edizione della Biennale del Muro Dipinto, proseguendo nel percorso intrapreso durante quella precedente, bilancia tradizione e innovazione e affianca al più consuetoWall painting, nel borgo storico di Dozza, il Writing e il Drawing, nel borgo nuovo di Toscanella.
La continuità con la tradizione è garantita dalla presenza di Marcello Jori, pittore appartenente alla corrente dei Nuovi-Nuovi, chiamato ad intervenire sul muro della torre dell'orologio di Dozza. Accanto a lui Luigi Presicce e Simone Tosca, artisti di una generazione più giovane, che vedono nella pittura uno dei media possibili accanto ad altre tecniche che, di rimando, ne influenzano lo stile. La partecipazione di questi artisti conferma la molteplicità che la Biennale rappresenta e incentiva, appartenendo ognuno a momenti e stili profondamente diversi gli uni dagli altri.
A Toscanella sarà la volta della coppia artistica bolognese Cuoghi Corsello, conosciuta per la continua indagine e sperimentazione che ne caratterizza il lavoro: partita dal Writing, la coppia ora ne mostra le deviazioni che da lì si sono generate. Li affiancheranno Rusty e Joys, entrambi writers storici bolognesi, che invece testimoniano la longevità che ha avuto questa forma espressiva. La scelta dei muri è emblematica: accanto al Municipio o sulle facciate di semplici abitazioni, tutte le pareti si affacciano sulla via Emilia, nella volontà di stare sulla strada per ribadire l'origine della disciplina e ricordare che è appunto la strada a determinarne la cifra stilistica e la tecnica. La strada come paradigma della pratica artistica e come elemento che unisce, anche simbolicamente, Toscanella e Dozza e, quindi, le due facce della Biennale.
Anche nel 2009 sarà mantenuto uno dei tratti distintivi della manifestazione fin dai suoi esordi: gli artisti lavoreranno pubblicamente dal 16 settembre, a diretto contatto con il pubblico che potrà assistere allo sviluppo dell'opera, dal muro vuoto al suo compimento.
La Biennale, tra il 16 e il 20 settembre, prevede, come di consuetudine, un articolato programma di eventi culturali, musicali e teatrali.
In particolare, Domenica 20 settembre il complesso della Rocca di Dozza ospiterà la giornata di studi “Do The Right Wall/Fai il Muro Giusto”: una riflessione e un ampio spettro di punti di vista che indagheranno e approfondiranno le pratiche del Writing e del Drawing, viste “in atto” nei due borghi nei giorni precedenti. La volontà è quella di chiarire un argomento tanto citato quanto frainteso, soprattutto alla luce della conclusione dei lavori degli artisti chiamati ad intervenire, forti di un'eterogeneità di animi e di tipologie di appartenenza che fornisce una panoramica esaustiva delle categorie spesso chiamate in causa quando si parla di “graffiti”.
La giornata, che vedrà la partecipazione di studiosi di ambiti diversi – storia dell'arte medievale e contemporanea, sociologia, semiotica, giurisprudenza – analizza l'impatto di tali pratiche artistiche sullo spazio collettivo e propone una storicizzazione di fenomeni basati sull'appropriazione dei luoghi urbani, valorizzandone le manifestazioni più significative. Questo conferma l'intento scientifico che ha animato le scelte curatoriali di questa edizione, in direzione di una più solida teorizzazione dei riferimenti storici e culturali che gravitano attorno a queste manifestazioni artistiche. In tal modo si ribadisce anche il ruolo del Museo come agente diffusore di azioni e di riflessione sull'arte contemporanea: ruolo che il MAMbo ha sempre perseguito, in favore di una qualificazione storico-antropologica più consapevole, che sta alla base degli impegni di un'Istituzione che si vuole porre come riferimento regionale per l'arte contemporanea.
Sempre nel contesto della Rocca, fino all'8 novembre 2009 sarà esposta una selezione dei bozzetti storici delle opere eseguite nelle passate edizioni della Biennale del Muro Dipinto.
Fino al 13 dicembre prossimo, la Pinacoteca della Rocca Sforzesca di Dozza ospiterà la mostra La Biennale del Muro Dipinto. Ieri, oggi, domani. a cura di Fabiola Naldi.
La mostra intende essere un momento di lettura e di riflessione sugli artisti che hanno dato a Dozza un tassello della propria opera; la volontà di mostrare una selezione dei bozzetti - la loro collezione completa è allestita all'interno del Centro Documentazione e Studi del Muro Dipinto, all'intero della Rocca Sforzesca - parte dal tentativo di unire momenti della storia dell'arte distanti tra loro che costituiscono una fenomenologia portante dei principali stili pittorici del Novecento. Il percorso, organizzato cronologicamente, mostra dipinti di Remo Brindisi, Aldo Borgonzoni, Walter Cascio, Emilio Tadini, Concetto Pozzati, Riccardo Licata, Sebastian matta, Giuseppe Zigaina, Aligi Sassu, Fernando De Filippi.
La mostra documenta anche la Biennale 2009 con vidoproiezioni relative agli interventi della Biennale 2009 di cui sono stati protagonisti Marcello Jori, Luigi Presicce, Simone Tosca, Cuoghi Corsello, Joys e Rusty, con intervenuti sui muri di Dozza e Toscanella.
LA BIENNALE DEL MURO DIPINTO. IERI, OGGI, DOMANI di Fabiola Naldi
Dal 1960 Dozza accoglie e supporta l'unica Biennale del Muro Dipinto che la storia della pittura italiana possa ricordare. Siamo nel 2009 e anche quest'anno l'iniziativa ha voluto mostrare quanto artisti di varie tendenze e stili pittorici si dimostrino abili all'arruolamento di un invito di tale portata. Marcello Jori, Luigi Presicce, Simone Tosca, Cuoghi Corsello, Joys, Rusty sono i testimoni di un progetto che mi vede direttamente coinvolta, insieme al Comune, al MAMbo e alla Fondazione Dozza Città d'Arte, per continuare la tradizione ed evidenziare le ultime tendenze artistiche contemporanee. La mostra Per una storia della Biennale del Muro Dipinto intende essere un momento di lettura e di riflessione su colore che, prima degli artisti invitati quest'anno, hanno dato a Dozza un tassello della propria opera e una testimonianza della propria volontà di aderire agli intenti della manifestazione. Remo Brindisi, Aldo Borgonzoni, Walter Cascio, Emilio Tadini, Concetto Pozzati, Riccardo Licata, Sebastian Matta, Giuseppe Zigaina, Aligi Sassu, Fernando Filippi, sono tra coloro che animano la mostra e che sono ancora presenti nei ricordi dei cittadini di Dozza e dei loro muri. La volontà di mostrare nuovamente una parte dell'archivio dei bozzetti della Biennale parte proprio da un tentativo curatoriale di unire momenti della storia dell'arte distanti tra loro che, a loro volta, costituiscono una fenomenologia portante dei principali stili pittorici del Novecento. La mostra parte proprio dai primi anni Settanta per evidenziare come l'elemento realista (Nevio Bedeschi, Sebastian Matta, Giuseppe Zigaina, Aligi Sassu) e l'uragano pop (Sergio Sarri, Fernando De Filippi) convivano assieme all'interno di contesti socio culturali differenti in cui prendono vita elementi della vita reale e immaginari iconografici tratti dall'universo massmediologico. Proseguendo nelle sale successive sarà altrettanto evidente come l'elemento figurativo, ma al contempo estremamente concettuale, degli anni Settanta prenda nuovamente vita in casi come Aldo Borgonzoni, Remo Brindisi, Emilio Tadini, Giorgio Celiberti e Concetto Pozzati. Da una parte la riproposizione quasi caricaturale di parti dell'affresco originale realizzati nel 1973 di Remo Brindisi e la raffigurazione emozionale dei volti di Francesco Zanardi, Filippo Turati e Andrea Costa di Aldo Borgonzoni, dall'altra parte il concettualismo cariato di cromie accese del bolognese Concetto Pozzati o di Giorgio Celiberti affiancato da un polimaterico tipico del miglior Emilio Tadini. Proseguendo il percorso avvertiamo l'attitudine extra artistica degli anni Ottanta, che si espanderà senza sosta negli anni Novanta per giungere a questo nuovo millennio, in cui le varie anime espressive accennate per gli anni Sessanta esplodono dinanzi a una moltitudine di immaginari che dalla televisione, dalla strada, dalla cinematografia o dalle ripetizioni differenti di tratti stilistici provenienti da passati artistici più o meno remoti, traggono spunti disparati e personali. Sono questi i casi di Riccardo Licata, Tonino Gottarelli, Misao Ono, Riccardo Ghiribelli, Walter Cascio e Alberta Pellacani.
16
settembre 2009
Biennale del Muro Dipinto 2009
Dal 16 settembre al 13 dicembre 2009
arte contemporanea
Location
ROCCA SFORZESCA – PINACOTECA
Dozza, Piazzale Rocca, (Bologna)
Dozza, Piazzale Rocca, (Bologna)
Orario di apertura
dal martedì al sabato: 10-12,30 e 14,30-17
domenica e festivi: 10-13 e 14,30-18
La mostra e la Rocca sono visitabili anche lunedì 8 dicembre
Sito web
www.fondazionedozza.it
Autore
Curatore