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Biennale di Scultura 2006
L’edizione 2006, significativa anche perché è l’anno del suo rilancio, è co-promossa ed organizzata dal Comune di Gubbio e dalla Provincia di Perugia ed è scandita in tre sezioni
Comunicato stampa
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Sabato 8 Luglio 2006, ore 17 a Gubbio nel Palazzo Pretorio si inaugurerà la 24a Biennale di Scultura a cura di Giorgio Bonomi.
L’edizione 2006, significativa anche perché è l’anno del suo rilancio, è co-promossa ed organizzata dal Comune di Gubbio e dalla Provincia di Perugia ed è scandita in tre sezioni:
a) Museo della scultura contemporanea, la collezione e nuove presenze 2006
b) Omaggio
c) Accademie. L’artista nel suo farsi
MUSEO DELLA SCULTURA CONTEMPORANEA
LA COLLEZIONE E NUOVE PRESENZE 2006
Il costituendo Museo raccoglie ogni anno, opere per luoghi all’aperto (Parco Ranghiasci) e per spazi al chiuso (in attesa di una sede definitiva, in questa occasione nel Palazzo Ducale, Arconi del Palazzo dei Consoli, Palazzo Pretorio).
Il Museo al “chiuso” comprende la Collezione comunale delle opere acquisite nella passate edizioni delle Biennali, di Edgardo Abbozzo, Aldo Ajò, Getulio Alviani, Valentino Biagioli, Pedro Boy, Nino Caruso, Enrico Castellani, Elio Cerbella, Giorgio Facchini, Nino Franchina, Lorenzo Guerrini, Nedda Guidi, Leoncillo Leonardi, Colombo Manuelli, Arnaldo Pomodoro, Carlo Ramous, Sol LeWitt, Francesco Somaini, Ettore Sottsass, Alessio Tasca, Valeriano Trubbiani, Carlo Zauli;
quelle collocate nel 2005, di Giovanni Albanese, Sauro Cardinali, Nicola Carrino, Mirta Carroli, Giuseppe ”Pino” Castagna, Ulrich Egger, Antonio Ievolella, Carlo Lorenzetti, Luigi Mainolfi, Paola Pezzi, Graziano Pompili, Mauro Sambo, Nello Teodori, Giuseppe Uncini, Nanni Valentini;
ed ancora, quelle acquisite per l’attuale edizione, di Giovanna Bolognini, Corrado Bonomi, Antonella Capponi, Tonina Cecchetti, Bruno Ceccobelli, Candida Ferrari, Pier Luigi Fresia, Giuseppe Maraniello, Agapito Miniucchi, Luca Maria Patella, Mara Pepe, Claudio Rotta Loria, Margherita Serra, Antonio Trotta, Simona Uberto, Vittorio Valente, Antonella Zazzera.
Nel Parco Ranghiasci si possono ammirare le opere, collocate precedentemente, di Toni Bellucci, Chiara Boniardi, Alessandra Bonoli, Lucilla Catania, Paul Klerr, Igino Legnaghi, Teodosio Magnoni, Eliseo Mattiacci, Giuseppe Spagnulo e ora anche quelle di Riccardo Cordero, Paolo Gallerani, Massimo Ghiotti, Julio Le Parc, Cloti Ricciardi, Rita Siragusa, Stefano Soddu, Mauro Staccioli e Maria Luisa Tadei.
Poiché negli ultimi decenni il concetto di “scultura” si è molto diversificato e ampliato, il Museo di Gubbio vuole dare testimonianza delle varie forme di esecuzione, dei differenti materiali usati, dei vari generi stilistici, delle distinte generazioni, fino a quella forma “estrema” dell’uso del “corpo”, dello stesso artista o di modelli, come “scultura vivente”, per cui quest’anno si assisterà alle performances di Tomaso Binga, Myriam Laplante, Isabella Pers, realizzate durante l’inaugurazione, per poi essere “fissate” con la fotografia e così, “museificate”.
OMAGGIO
L’edizione 2006 della Biennale di Gubbio dedica l’Omaggio, cioè una mostra di ampie dimensioni, ad uno dei maestri della scultura contemporanea, Giuseppe Spagnulo.
Negli spazi medioevali della città sono collocate 8 grandi sculture in ferro, tipiche della sua produzione poetica. Negli ampi spazi degli Arconi sotto Palazzo dei Consoli sono fruibili opere di misure più contenute e quelle in terracotta, materiale che assieme al ferro è uno degli elementi con cui Spagnulo ha costruito le sue opere, con una continua lotta tra il sé, la materia, la forza, l’energia, che trovano una sintesi perfetta nell’equilibrio, ove nessuno prevale ma tutto concorre alla realtà dell’opera.
L’Omaggio è accompagnato da un catalogo con scritti di Giorgio Bonomi e di Bruno Corà.
ACCADEMIE.
L’ARTISTA NEL SUO FARSI
Questa Sezione ha lo scopo, oltre a quello di stabilire rapporti con le Istituzioni di alta formazione degli artisti, italiane e straniere, di presentare i “giovani scultori nel loro farsi”, cioè nel momento dei loro studi specifici e di “cominciamento” della personale poetica.
Naturalmente un ruolo privilegiato è ricoperto dall’Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” di Perugia, alcuni allievi della quale saranno affiancati da loro colleghi delle Accademie di Belle Arti di Urbino, Carrara e Firenze, confrontando le reciproche convinzioni ed esperienze.
La Provincia di Perugia e il Comune di Gubbio, unitamente alla Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Perugia, conferiranno premi acquisto ad alcuni dei giovani artisti.
L’edizione 2006, significativa anche perché è l’anno del suo rilancio, è co-promossa ed organizzata dal Comune di Gubbio e dalla Provincia di Perugia ed è scandita in tre sezioni:
a) Museo della scultura contemporanea, la collezione e nuove presenze 2006
b) Omaggio
c) Accademie. L’artista nel suo farsi
MUSEO DELLA SCULTURA CONTEMPORANEA
LA COLLEZIONE E NUOVE PRESENZE 2006
Il costituendo Museo raccoglie ogni anno, opere per luoghi all’aperto (Parco Ranghiasci) e per spazi al chiuso (in attesa di una sede definitiva, in questa occasione nel Palazzo Ducale, Arconi del Palazzo dei Consoli, Palazzo Pretorio).
Il Museo al “chiuso” comprende la Collezione comunale delle opere acquisite nella passate edizioni delle Biennali, di Edgardo Abbozzo, Aldo Ajò, Getulio Alviani, Valentino Biagioli, Pedro Boy, Nino Caruso, Enrico Castellani, Elio Cerbella, Giorgio Facchini, Nino Franchina, Lorenzo Guerrini, Nedda Guidi, Leoncillo Leonardi, Colombo Manuelli, Arnaldo Pomodoro, Carlo Ramous, Sol LeWitt, Francesco Somaini, Ettore Sottsass, Alessio Tasca, Valeriano Trubbiani, Carlo Zauli;
quelle collocate nel 2005, di Giovanni Albanese, Sauro Cardinali, Nicola Carrino, Mirta Carroli, Giuseppe ”Pino” Castagna, Ulrich Egger, Antonio Ievolella, Carlo Lorenzetti, Luigi Mainolfi, Paola Pezzi, Graziano Pompili, Mauro Sambo, Nello Teodori, Giuseppe Uncini, Nanni Valentini;
ed ancora, quelle acquisite per l’attuale edizione, di Giovanna Bolognini, Corrado Bonomi, Antonella Capponi, Tonina Cecchetti, Bruno Ceccobelli, Candida Ferrari, Pier Luigi Fresia, Giuseppe Maraniello, Agapito Miniucchi, Luca Maria Patella, Mara Pepe, Claudio Rotta Loria, Margherita Serra, Antonio Trotta, Simona Uberto, Vittorio Valente, Antonella Zazzera.
Nel Parco Ranghiasci si possono ammirare le opere, collocate precedentemente, di Toni Bellucci, Chiara Boniardi, Alessandra Bonoli, Lucilla Catania, Paul Klerr, Igino Legnaghi, Teodosio Magnoni, Eliseo Mattiacci, Giuseppe Spagnulo e ora anche quelle di Riccardo Cordero, Paolo Gallerani, Massimo Ghiotti, Julio Le Parc, Cloti Ricciardi, Rita Siragusa, Stefano Soddu, Mauro Staccioli e Maria Luisa Tadei.
Poiché negli ultimi decenni il concetto di “scultura” si è molto diversificato e ampliato, il Museo di Gubbio vuole dare testimonianza delle varie forme di esecuzione, dei differenti materiali usati, dei vari generi stilistici, delle distinte generazioni, fino a quella forma “estrema” dell’uso del “corpo”, dello stesso artista o di modelli, come “scultura vivente”, per cui quest’anno si assisterà alle performances di Tomaso Binga, Myriam Laplante, Isabella Pers, realizzate durante l’inaugurazione, per poi essere “fissate” con la fotografia e così, “museificate”.
OMAGGIO
L’edizione 2006 della Biennale di Gubbio dedica l’Omaggio, cioè una mostra di ampie dimensioni, ad uno dei maestri della scultura contemporanea, Giuseppe Spagnulo.
Negli spazi medioevali della città sono collocate 8 grandi sculture in ferro, tipiche della sua produzione poetica. Negli ampi spazi degli Arconi sotto Palazzo dei Consoli sono fruibili opere di misure più contenute e quelle in terracotta, materiale che assieme al ferro è uno degli elementi con cui Spagnulo ha costruito le sue opere, con una continua lotta tra il sé, la materia, la forza, l’energia, che trovano una sintesi perfetta nell’equilibrio, ove nessuno prevale ma tutto concorre alla realtà dell’opera.
L’Omaggio è accompagnato da un catalogo con scritti di Giorgio Bonomi e di Bruno Corà.
ACCADEMIE.
L’ARTISTA NEL SUO FARSI
Questa Sezione ha lo scopo, oltre a quello di stabilire rapporti con le Istituzioni di alta formazione degli artisti, italiane e straniere, di presentare i “giovani scultori nel loro farsi”, cioè nel momento dei loro studi specifici e di “cominciamento” della personale poetica.
Naturalmente un ruolo privilegiato è ricoperto dall’Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” di Perugia, alcuni allievi della quale saranno affiancati da loro colleghi delle Accademie di Belle Arti di Urbino, Carrara e Firenze, confrontando le reciproche convinzioni ed esperienze.
La Provincia di Perugia e il Comune di Gubbio, unitamente alla Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Perugia, conferiranno premi acquisto ad alcuni dei giovani artisti.
08
luglio 2006
Biennale di Scultura 2006
Dall'otto luglio al 30 settembre 2006
arte contemporanea
performance - happening
performance - happening
Location
PALAZZO PRETORIO
Gubbio, Piazza Grande, (Perugia)
Gubbio, Piazza Grande, (Perugia)
Vernissage
8 Luglio 2006, ore 17
Ufficio stampa
PATRIZIA CAVALLETTI COMUNICAZIONE
Autore
Curatore