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Binomi
collettiva
Comunicato stampa
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Dieci lavori e tecniche diverse per un dinamico dialogo di coppia tra cinque artiste attive a Formigine, differenti fra loro per generazione, espressività e linguaggi, e altri cinque artisti selezionati tra le esperienze più significative del panorama della giovane arte contemporanea italiana.
Un percorso variegato tra installazioni, sculture, fotografie e dipinti è alla base della mostra Binomi, curata da Nadia Raimondi e aperta dal 28 ottobre fino al 2 dicembre al castello di Formigine, in piazza Calcagnini. La collettiva, organizzata dal Comune di Formigine e sostenuta dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena e da RCM, inaugurerà domenica 28 ottobre alle ore 11.
Legate o disunite per affinità o per contrasto, le coppie/binomi indagano le relazioni possibili (o impossibili) tra gli artisti accostati due a due: presentando opere dagli aspetti, linguaggi e tematiche differenti, ciascuno dichiara il proprio originale intento espressivo pur nella relazione e nel confronto con l’altro. Anche quando distanti, i lavori qui accoppiati risultano infatti a volte uniti dal filo sottile di una medesima intenzione comunicativa, di un aspetto tecnico o anche, talora, di una sottesa scelta di campo.
Un grande letto piegato dal fuoco da cui sbocciano insoliti tappeti brillanti di colore e materia, appaiato a ceramiche dalle forme primarie o primitive (Mattia Vernocchi/Eda Melandri); figurazioni monumentali e silenziose che si trasformano in disegni astratti e segni arcani di raffinata materialità tale da renderli presenze percepibili (Andrea Chiesi/Lucia Campani); sculture che parlano di un tempo sospeso, sia che si affaccino da fotografie esposte in sequenza o che si dispongano nello spazio della sala (Marcello Grassi/Silvia Guberti); corpi femminili colti nell’intimità nuda e semplice di gesti e momenti banalmente irrituali oppure celati dentro a travestimenti e maschere estranianti e calati in grovigli simbolici (Elisa Rossi/Andreina Bertelli); scarpette di latta e grandi anelli di legno incatenati che parlano di storia e di umanità perseguitata o annullata (Francesco Bocchini/Roberta Giovannini): queste solo alcune delle opere che saranno presentate nel castello di Formigine.
Il modo sperimentale di Mattia Vernocchi di declinare l’arte della ceramica nella contestuale e audace ricerca di invenzioni formali e plastiche sposate a materiali e oggetti quotidiani sarà in dialogo con la tecnica di Eda Melandri, che, formata dall’originaria esperienza faentina, con i suoi “reperti contemporanei” crea nuove forme, lontane dalla tradizione, anche se ottenute con la lavorazione del lucignolo o del colombino.
Sarà invece la pittura nelle sue diverse declinazioni alla base degli accostamenti fra le opere di Andrea Chiesi e Lucia Campani, così come fra quelle di Elisa Rossi e Andreina Bertelli: mentre Campani sviluppa il suo lavoro nel recupero di un versante dell’astrazione lirica, i dipinti degli altri tre artisti sono di matrice dichiaratamente figurativa.
Infine, se Marcello Grassi e Silvia Guberti dichiareranno come fotografia e installazione spaziale possano affrontare o evocare nel presente l’idea di archeologia, Francesco Bocchini e Roberta Giovannini daranno prova di modi e mezzi differenti di intendere oggi la scultura e le sue tecniche, ma anche di un dichiarato e possibile impegno civile attraverso le forme dell’arte.
La mostra Binomi fa parte di un ricco programma di iniziative culturali destinate a raccordare presente e passato nella suggestiva cornice del castello di Formigine. Il castello, inaugurato lo scorso 29 settembre dopo un prestigioso restauro, ospita un Museo e centro di documentazione sulla rocca e la cultura medievale con le opere multimediali e interattive dello Studio Azzurro di Milano
Un percorso variegato tra installazioni, sculture, fotografie e dipinti è alla base della mostra Binomi, curata da Nadia Raimondi e aperta dal 28 ottobre fino al 2 dicembre al castello di Formigine, in piazza Calcagnini. La collettiva, organizzata dal Comune di Formigine e sostenuta dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena e da RCM, inaugurerà domenica 28 ottobre alle ore 11.
Legate o disunite per affinità o per contrasto, le coppie/binomi indagano le relazioni possibili (o impossibili) tra gli artisti accostati due a due: presentando opere dagli aspetti, linguaggi e tematiche differenti, ciascuno dichiara il proprio originale intento espressivo pur nella relazione e nel confronto con l’altro. Anche quando distanti, i lavori qui accoppiati risultano infatti a volte uniti dal filo sottile di una medesima intenzione comunicativa, di un aspetto tecnico o anche, talora, di una sottesa scelta di campo.
Un grande letto piegato dal fuoco da cui sbocciano insoliti tappeti brillanti di colore e materia, appaiato a ceramiche dalle forme primarie o primitive (Mattia Vernocchi/Eda Melandri); figurazioni monumentali e silenziose che si trasformano in disegni astratti e segni arcani di raffinata materialità tale da renderli presenze percepibili (Andrea Chiesi/Lucia Campani); sculture che parlano di un tempo sospeso, sia che si affaccino da fotografie esposte in sequenza o che si dispongano nello spazio della sala (Marcello Grassi/Silvia Guberti); corpi femminili colti nell’intimità nuda e semplice di gesti e momenti banalmente irrituali oppure celati dentro a travestimenti e maschere estranianti e calati in grovigli simbolici (Elisa Rossi/Andreina Bertelli); scarpette di latta e grandi anelli di legno incatenati che parlano di storia e di umanità perseguitata o annullata (Francesco Bocchini/Roberta Giovannini): queste solo alcune delle opere che saranno presentate nel castello di Formigine.
Il modo sperimentale di Mattia Vernocchi di declinare l’arte della ceramica nella contestuale e audace ricerca di invenzioni formali e plastiche sposate a materiali e oggetti quotidiani sarà in dialogo con la tecnica di Eda Melandri, che, formata dall’originaria esperienza faentina, con i suoi “reperti contemporanei” crea nuove forme, lontane dalla tradizione, anche se ottenute con la lavorazione del lucignolo o del colombino.
Sarà invece la pittura nelle sue diverse declinazioni alla base degli accostamenti fra le opere di Andrea Chiesi e Lucia Campani, così come fra quelle di Elisa Rossi e Andreina Bertelli: mentre Campani sviluppa il suo lavoro nel recupero di un versante dell’astrazione lirica, i dipinti degli altri tre artisti sono di matrice dichiaratamente figurativa.
Infine, se Marcello Grassi e Silvia Guberti dichiareranno come fotografia e installazione spaziale possano affrontare o evocare nel presente l’idea di archeologia, Francesco Bocchini e Roberta Giovannini daranno prova di modi e mezzi differenti di intendere oggi la scultura e le sue tecniche, ma anche di un dichiarato e possibile impegno civile attraverso le forme dell’arte.
La mostra Binomi fa parte di un ricco programma di iniziative culturali destinate a raccordare presente e passato nella suggestiva cornice del castello di Formigine. Il castello, inaugurato lo scorso 29 settembre dopo un prestigioso restauro, ospita un Museo e centro di documentazione sulla rocca e la cultura medievale con le opere multimediali e interattive dello Studio Azzurro di Milano
28
ottobre 2007
Binomi
Dal 28 ottobre al 02 dicembre 2007
arte contemporanea
Location
CASTELLO
Formigine, (Modena)
Formigine, (Modena)
Orario di apertura
sabato e domenica 10.00 / 13.00 – 16.00 / 19.00; giovedì su prenotazione
Vernissage
28 Ottobre 2007, ore 11
Editore
SILVANA EDITORIALE
Ufficio stampa
STUDIO PESCI
Autore
Curatore