Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Bissacco | Flis | Raimondo – Un trittico d’autore
Mostra di tre grandi firme dell’arte contemporanea, Giorgio Flis, Manuela Raimondo e Martino Bissacco. L’evento è organizzato dall’ Assessorato alla Cultura del Comune e dalla Galleria Artinvest srl “Torre della Filanda”.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Si inaugura giorno 26 Settembre alle ore 17.00, presso la Chiesa dalla Madonna di Piazza Prampolini a Castelnovo di Sotto (RE) la mostra di tre gandi firme dell'arte contemporanea, Giorgio Flis, Manuela Raimondo e Martino Bissacco. L'evento è organizzato dall' Assessorato alla Cultura del Comune e dalla Galleria Artinvest srl "Torre della Filanda". Un grande evento al quale siete tutti invitati e che sancisce di fatto una collaborazione tra il Comune e la galleria e che porterà nel corso dei mesi altre importanti manifestazioni.
Giorgio Flis
Non desidero parlare di Giorgio Flis e delle sue opere usando parole altisonanti per descrivere quello che molti non vedono, rendendo il tutto ancora più confuso, ma cercando di trasfondere la passione per l’Arte informale nello stesso modo in cui è cresciuta in me. Era un caldo giorno estivo quando incontrai Giorgio, uno di quei giorni dove non desideri altro che andare a casa e metterti sotto la doccia, una stanca giornata giunta quasi al termine, una giornata che si doveva concludere con quell' incontro di routine che quasi quotidianamente hai con i tanti pittori che cercano il loro mecenate. Ricordo che stavo sistemando alcuni dipinti sulla parete quando suonò il campanello ed ecco l’importante sagoma di Giorgio apparire alla porta della galleria: rimasi subito colpito dal personaggio: non forzato, non necessariamente stravagante perché così devono essere i pittori e perché così vogliono i dettami che qualcuno ha imposto alla categoria, ma sobrio, curato e con un portamento deciso e composto. Lo osservai con molta attenzione, difetto che mi colpisce da sempre, per scoprire cosa potesse nascondere quest’ uomo così perfetto da sembrare impostato, lo fissai a lungo negli occhi per coglierne qualche momento di disagio per capire se lo sguardo fosse ingannatore e invece non potei fare a meno di notare la schiettezza di chi non deve nascondere nulla e che non ha bisogno di inventare nulla, il sorriso sincero di chi è sereno nel sapere che ha dato tutto se stesso, la calma di chi non vuole vendere nulla con le parole ma è sorretto da qualcun’altro che parla per lui, esattamente come fosse lui: la propria Arte. Nell’ osservare le opere venivo letteralmente avvinto dall’emozione e credetemi non è per nulla facile, come titolare del più grande Portale d’Arte in Italia, ho modo giornalmente di valutare decine di pittori, eppure Giorgio era riuscito ad infrangere la mia barriera di diffidenza verso questo genere di pittura per i tanti millantatori che spacciano per arte informale qualche pennellata fatta a casaccio sulla tela, con il carattere e la decisione dei suoi lavori, con la matericità dei suoi soggetti con lo spessore della sua pittura con la cultura di chi ha alle spalle tanti anni di duro lavoro. Molto spesso, anzi troppo, mi trovo a disquisire di Arte con persone che non sanno neanche come si scriva e mi devo zittire per non sbottare, annuire quando guardando un quadro di Giorgio dicono: questo lo saprei fare anche io….poveri, che pena provo per coloro che hanno l’ardire di ambire a tanto! Cosa significa? Molti, se non tutti i pittori, saprebbero rifare la Gioconda e allora? Hanno forse costoro impresso nel loro DNA il “Genio” di Leonardo? Scrive Victor Hugo “ Nel Poeta e nell’Artista c’è l’infinito” e in Giorgio si esprime con la maestosità delle sue pennellate con la purezza dei tratti generati e con il genio di chi ha nel sangue la vena del “Grande Artista”. Per concludere questa mia dissertazione desidero rivolgermi a coloro che pensano che l’Arte si sia fermata ai principi e ai canoni estetici del passato dimenticando che tutto ha subito necessariamente un evoluzione in ogni settore della vita, pensate alle auto, all’abbigliamento e allo stesso linguaggio e ricordate le parole di Vassilij Kandinskij : ogni opera d’arte è figlia del suo tempo,e spesso è madre dei nostri sentimenti. Analogamente, ogni periodo culturale esprime una sua arte, che non si ripeterà mai più. Lo sforzo di ridar vita a principi estetici del passato può creare al massimo delle opere d’arte che sembrano fiori sbocciati senza petali.
Roberto Girardi
Manuela Raimondo
Una sensazione di incredulità ti pervade quando conosci l’autore delle tele che stai ammirando: una figura tanto esile e dallo sguardo così dolce, può mai essere colei che infonde tanta energia a queste creazioni? Parrebbe un paradosso, ma così non è.
Quello che una donna riesce a fare grazie alla volontà e alla forza della mente è davvero sorprendente, diceva Oscar Wilde: «La forza delle donne deriva da qualcosa che la psicologia non può spiegare. Gli uomini possono essere analizzati, le donne... solo adorate.»
In effetti ciò che risulta subito evidente nelle opere di Manuela è la grande forza che caratterizza il tratto e la personalità dell’insieme, ma soprattutto il messaggio che riesce ad infondere in chi osserva la tela: non siamo solo colore e geometria, ma la summa di delicate alchimie che rendono perfetto il risultato, siamo un manuale scritto con il pennello e la spatola, con le mani e il cervello con il cuore e gli occhi.
Poche cose riescono a riunire gli uomini, pochi momenti a liberare lo spirito, pochi gesti a deliziare gli occhi e allora eccoci, siamo il risultato di tanta dedizione e volontà, di tanta passione e gioia compositiva, siamo le tele che sprigionano energia e potenza, siamo un amalgama di colore e sentimento, certo tanti ci ameranno, ma sappiamo anche che non tutti ci capiranno.
E’ innegabilmente meno impegnativo stabilire subito cosa abbiamo davanti agli occhi senza doverci sforzare o porre la domanda di cosa stiamo guardando e che cosa ci trasmetta, per cui meglio congedarsi senza troppi indugi, in attesa che la luce della conoscenza ci colpisca come un dardo infuocato, trasmettendoci la tanto attesa dote.
In fondo, in tutti i campi ci sono grandi snobbati, nessuno piace a tutti, anzi, la storia ci insegna che i più grandi personaggi avevano forti sostenitori ma anche molti detrattori, è giusto così, il plebiscito puzza di inganno; le opere di Manuela invece sono autentiche, autentiche rappresentazioni di un grande fervore interno e di una passionalità esemplare che molti artisti più anziani di lei dovrebbero far propria per non pensare mai alle loro opere, come inviolabili simulacri dell’ arte moderna, ma come percorso di una strada tortuosa e senza fine, da non percorrere con noia, ma con la gioia di scoprire passo dopo passo cosa ci riserva.
Roberto Girardi
Martino Bissacco
Nato a "Taglio di Po" (RO) nel 1941, vive e lavora a Savonera (TO).
Formazione: presso atelier di vari artisti.
Soggetti: informale.
Tecniche: olio, acrilico, smalti (su tela o tavola).
Giorgio Flis
Non desidero parlare di Giorgio Flis e delle sue opere usando parole altisonanti per descrivere quello che molti non vedono, rendendo il tutto ancora più confuso, ma cercando di trasfondere la passione per l’Arte informale nello stesso modo in cui è cresciuta in me. Era un caldo giorno estivo quando incontrai Giorgio, uno di quei giorni dove non desideri altro che andare a casa e metterti sotto la doccia, una stanca giornata giunta quasi al termine, una giornata che si doveva concludere con quell' incontro di routine che quasi quotidianamente hai con i tanti pittori che cercano il loro mecenate. Ricordo che stavo sistemando alcuni dipinti sulla parete quando suonò il campanello ed ecco l’importante sagoma di Giorgio apparire alla porta della galleria: rimasi subito colpito dal personaggio: non forzato, non necessariamente stravagante perché così devono essere i pittori e perché così vogliono i dettami che qualcuno ha imposto alla categoria, ma sobrio, curato e con un portamento deciso e composto. Lo osservai con molta attenzione, difetto che mi colpisce da sempre, per scoprire cosa potesse nascondere quest’ uomo così perfetto da sembrare impostato, lo fissai a lungo negli occhi per coglierne qualche momento di disagio per capire se lo sguardo fosse ingannatore e invece non potei fare a meno di notare la schiettezza di chi non deve nascondere nulla e che non ha bisogno di inventare nulla, il sorriso sincero di chi è sereno nel sapere che ha dato tutto se stesso, la calma di chi non vuole vendere nulla con le parole ma è sorretto da qualcun’altro che parla per lui, esattamente come fosse lui: la propria Arte. Nell’ osservare le opere venivo letteralmente avvinto dall’emozione e credetemi non è per nulla facile, come titolare del più grande Portale d’Arte in Italia, ho modo giornalmente di valutare decine di pittori, eppure Giorgio era riuscito ad infrangere la mia barriera di diffidenza verso questo genere di pittura per i tanti millantatori che spacciano per arte informale qualche pennellata fatta a casaccio sulla tela, con il carattere e la decisione dei suoi lavori, con la matericità dei suoi soggetti con lo spessore della sua pittura con la cultura di chi ha alle spalle tanti anni di duro lavoro. Molto spesso, anzi troppo, mi trovo a disquisire di Arte con persone che non sanno neanche come si scriva e mi devo zittire per non sbottare, annuire quando guardando un quadro di Giorgio dicono: questo lo saprei fare anche io….poveri, che pena provo per coloro che hanno l’ardire di ambire a tanto! Cosa significa? Molti, se non tutti i pittori, saprebbero rifare la Gioconda e allora? Hanno forse costoro impresso nel loro DNA il “Genio” di Leonardo? Scrive Victor Hugo “ Nel Poeta e nell’Artista c’è l’infinito” e in Giorgio si esprime con la maestosità delle sue pennellate con la purezza dei tratti generati e con il genio di chi ha nel sangue la vena del “Grande Artista”. Per concludere questa mia dissertazione desidero rivolgermi a coloro che pensano che l’Arte si sia fermata ai principi e ai canoni estetici del passato dimenticando che tutto ha subito necessariamente un evoluzione in ogni settore della vita, pensate alle auto, all’abbigliamento e allo stesso linguaggio e ricordate le parole di Vassilij Kandinskij : ogni opera d’arte è figlia del suo tempo,e spesso è madre dei nostri sentimenti. Analogamente, ogni periodo culturale esprime una sua arte, che non si ripeterà mai più. Lo sforzo di ridar vita a principi estetici del passato può creare al massimo delle opere d’arte che sembrano fiori sbocciati senza petali.
Roberto Girardi
Manuela Raimondo
Una sensazione di incredulità ti pervade quando conosci l’autore delle tele che stai ammirando: una figura tanto esile e dallo sguardo così dolce, può mai essere colei che infonde tanta energia a queste creazioni? Parrebbe un paradosso, ma così non è.
Quello che una donna riesce a fare grazie alla volontà e alla forza della mente è davvero sorprendente, diceva Oscar Wilde: «La forza delle donne deriva da qualcosa che la psicologia non può spiegare. Gli uomini possono essere analizzati, le donne... solo adorate.»
In effetti ciò che risulta subito evidente nelle opere di Manuela è la grande forza che caratterizza il tratto e la personalità dell’insieme, ma soprattutto il messaggio che riesce ad infondere in chi osserva la tela: non siamo solo colore e geometria, ma la summa di delicate alchimie che rendono perfetto il risultato, siamo un manuale scritto con il pennello e la spatola, con le mani e il cervello con il cuore e gli occhi.
Poche cose riescono a riunire gli uomini, pochi momenti a liberare lo spirito, pochi gesti a deliziare gli occhi e allora eccoci, siamo il risultato di tanta dedizione e volontà, di tanta passione e gioia compositiva, siamo le tele che sprigionano energia e potenza, siamo un amalgama di colore e sentimento, certo tanti ci ameranno, ma sappiamo anche che non tutti ci capiranno.
E’ innegabilmente meno impegnativo stabilire subito cosa abbiamo davanti agli occhi senza doverci sforzare o porre la domanda di cosa stiamo guardando e che cosa ci trasmetta, per cui meglio congedarsi senza troppi indugi, in attesa che la luce della conoscenza ci colpisca come un dardo infuocato, trasmettendoci la tanto attesa dote.
In fondo, in tutti i campi ci sono grandi snobbati, nessuno piace a tutti, anzi, la storia ci insegna che i più grandi personaggi avevano forti sostenitori ma anche molti detrattori, è giusto così, il plebiscito puzza di inganno; le opere di Manuela invece sono autentiche, autentiche rappresentazioni di un grande fervore interno e di una passionalità esemplare che molti artisti più anziani di lei dovrebbero far propria per non pensare mai alle loro opere, come inviolabili simulacri dell’ arte moderna, ma come percorso di una strada tortuosa e senza fine, da non percorrere con noia, ma con la gioia di scoprire passo dopo passo cosa ci riserva.
Roberto Girardi
Martino Bissacco
Nato a "Taglio di Po" (RO) nel 1941, vive e lavora a Savonera (TO).
Formazione: presso atelier di vari artisti.
Soggetti: informale.
Tecniche: olio, acrilico, smalti (su tela o tavola).
26
settembre 2009
Bissacco | Flis | Raimondo – Un trittico d’autore
Dal 26 settembre all'undici ottobre 2009
arte contemporanea
Location
CHIESA DELLA MADONNA
Castelnovo Di Sotto, Piazza C. Prampolini, (Reggio Nell'emilia)
Castelnovo Di Sotto, Piazza C. Prampolini, (Reggio Nell'emilia)
Vernissage
26 Settembre 2009, ore 17
Autore