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Bit a poco a poco
Performance teatrale multimediale. comunicazione teatrale con recitazione e lettura degli attori e registro multimediale della videoarte che crea immagini simboliche del vissuto dell’uomo avvalendosi anche di una area installativa attinente al tema.
Comunicato stampa
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Il BIT/a poco a poco, è l’infinitesimo attimo che costruisce la memoria e l’esperienza nel corso del tempo: il momento dell’incontro, l’infinitesimo istante in cui il vuoto diventa pieno.
Gli infiniti “bit” creano la continuità che nella sua “corposità” rende esaudibile il desiderio di non sentirsi soli, di visualizzare il legante tra idea e corpo, di rendere progettabile e realizzabile il futuro.
La “dea Mnemosine” assume il ruolo di simbolo dell’immaginazione e della creatività come strumenti di progettualità interiore.
Nel testo rappresentato: un uomo, che conoscerà la sofferenza di un corpo privato di azione e immobilizzato, vuole ripercorrere i luoghi della sua memoria per cercare se in quello che ha vissuto, sognato e che ancora vive, può trovare la risposta al grande interrogativo se rifiutare o accettare la condizione dell’essere gravemente ammalato, trovando la risposta solo in se stesso.
La performance salda la comunicazione teatrale con la recitazione e lettura degli attori con il registro multimediale della videoarte che crea immagini simboliche del vissuto dell’uomo avvalendosi anche di una area installativa attinente al tema. Suoni e musiche avvolgono i punti chiave della narrazione.
LO SPETTACOLO: Bit by Bit/a poco a poco di Giuseppe Scelfo ed Eleonora Del brocco; collaborazione di Claudio Mazzenga; libero adattamento di una storia vera raccolta da Furio Panizzi.
Videoclip Mostra Installazioni e Regia di Giuseppe Scelfo ed Eleonora Del Brocco
In scena: Giancarlo Vitaterna e Rossana Bonadonna
Voce fuori campo: Monica Giovinazzi
Musica di Bruno Panico
Effetti sonori di Giancarlo Vitaterna e Scelfo Giuseppe
testo critico in catalogo di Claudio Mazzenga
in collaborazione con l’Ass. Culturale HELP&ART onlus
Gli infiniti “bit” creano la continuità che nella sua “corposità” rende esaudibile il desiderio di non sentirsi soli, di visualizzare il legante tra idea e corpo, di rendere progettabile e realizzabile il futuro.
La “dea Mnemosine” assume il ruolo di simbolo dell’immaginazione e della creatività come strumenti di progettualità interiore.
Nel testo rappresentato: un uomo, che conoscerà la sofferenza di un corpo privato di azione e immobilizzato, vuole ripercorrere i luoghi della sua memoria per cercare se in quello che ha vissuto, sognato e che ancora vive, può trovare la risposta al grande interrogativo se rifiutare o accettare la condizione dell’essere gravemente ammalato, trovando la risposta solo in se stesso.
La performance salda la comunicazione teatrale con la recitazione e lettura degli attori con il registro multimediale della videoarte che crea immagini simboliche del vissuto dell’uomo avvalendosi anche di una area installativa attinente al tema. Suoni e musiche avvolgono i punti chiave della narrazione.
LO SPETTACOLO: Bit by Bit/a poco a poco di Giuseppe Scelfo ed Eleonora Del brocco; collaborazione di Claudio Mazzenga; libero adattamento di una storia vera raccolta da Furio Panizzi.
Videoclip Mostra Installazioni e Regia di Giuseppe Scelfo ed Eleonora Del Brocco
In scena: Giancarlo Vitaterna e Rossana Bonadonna
Voce fuori campo: Monica Giovinazzi
Musica di Bruno Panico
Effetti sonori di Giancarlo Vitaterna e Scelfo Giuseppe
testo critico in catalogo di Claudio Mazzenga
in collaborazione con l’Ass. Culturale HELP&ART onlus
10
dicembre 2010
Bit a poco a poco
Dal 10 all'undici dicembre 2010
performance - happening
Location
RAABE TEATRO
Roma, Via Agostino Bertani, 22, (Roma)
Roma, Via Agostino Bertani, 22, (Roma)
Biglietti
12/10€
Vernissage
10 Dicembre 2010, ore 20,30