Organizzato dall’AssociazioneArtintheAlps, in occasione della 58. Biennale d'Arte di Venezia, un vecchio bivacco alpino viaggia dalle Alpi verso l’isola di San Servolo, per ospitare le opere originali di sette artisti altoatesini emergenti. Reinhold Messner ha generosamente prestato il bivacco intitolato a suo fratello Gűnther, scomparso tragicamente sul Nanga Parbat nel 1970.
Sette artisti altoatesini/sudtirolesi animeranno l’installazione. La scelta curatoriale di fondo ha spinto gli artisti a interpretare con le loro opere il duplice livello del concetto di “Bivacco”. Il primo è quello “fisico”, con opere pensate per interagire con l’architettura, i materiali, la funzione e lo spazio limitato del bivacco in sé. Scaturiscono per reazione e interazione con la mera struttura fisica di questo rifugio, per completarne o ridefinirne la materialità. Il secondo livello è quello “rappresentativo”, ovvero dei significati che “Bivacco” vuole comunicare come luogo intimo e di riflessione, ma anche di rifugio sempre aperto come luogo di incontro, di interazione, di contaminazione culturale. La curatrice è Christiane Rekade (*1974 San Gallo, CH), l’ideatore è Hannes Egger (*1981 Bolzano, vive a MERANO).
Il bivacco è stato costruito nel 1972, era situato oltre i 2500 mt di altitudine, molto vicino al confine fra Italia e Austria. Ora fa parte del circuito espositivo dei Messner Mountain Museum. Per la mostra è stato oggetto di un restauro da parte del medesimo artigiano che quasi 50 anni fa lo aveva costruito.