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Blauer Hase – Furniture Music (Locked room mystery)
un progetto realizzato da Blauer Hase, un collettivo di giovani artisti, che vuole creare un momento di riflessione sul rapporto fra cultura e spazio domestico.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Con l’espressione “mistero della camera chiusa” viene indicata una particolare varietà di romanzo o
racconto giallo, nella quale l'indagine verte intorno a un delitto compiuto in circostanze
apparentemente impossibili, come all'interno di una camera chiusa dall'interno.
Per gli spazi di fondazione march, Blauer Hase propone un intervento ambientale che riflette sui
temi trattati nel progetto Furniture Music, sul rapporto fra cultura e spazi domestici.
Per l’occasione, si è deciso di adottare una strategia espositiva che fa riferimento alla casa-museo
di Sherlock Holmes a Baker Street, Londra: gli elementi esposti in tale luogo evocano
necessariamente un panorama narrativo.
Verrà esplorato il ruolo ambiguo che spesso l’oggetto di arredamento gioca all’interno delle
dinamiche della detective story: attraverso tale studio si intende mettere in luce la duplice valenza di
ciò che è posto fra il regime espositivo e quello domestico. Lo scarto tra opera e arredamento viene
inoltre indagato proponendo una possibile ri-attuazione del concetto di “musica d’arredamento”
introdotto dal compositore Erik Satie nel 1914.
Nell’occasione verrà presentato il libro Furniture Music, uno strumento di ricerca che indaga l’ambito
della produzione culturale nello spazio domestico. In esso sono raccolti saggi ed interviste che
trattano una serie di tematiche: il rapporto fra arte e domesticità, i modi dell’abitare contemporaneo,
lo statuto culturale e politico dell’arredamento e del design.
Il libro comprende interviste con Stefano Boeri, Francesca Cappelletti, Giulio Cappellini, Gillo
Dorfles, Martino Gamper, Joa Herrenknecht, Jan Hoet, Eva Marisaldi, Hans Ulrich Obrist, Raqs
Media Collective, Felix Vogel e saggi di Nicola Bernardini, Solène Bertrand, Massimo De Nardo,
Cornelia Lauf, Sam Thorne, Daniela Zangrando.
Blauer Hase è un collettivo artistico che nasce nel 2007, proponendo forme sperimentali di
produzione e di fruizione. L’idea di trascendere parzialmente le singole individualità e di lavorare
come gruppo nasce dalla assoluta importanza che Blauer Hase dà alla discussione e alla
collaborazione. In quest’ottica, l’intero processo produttivo di un’occasione espositiva viene inteso
come oggetto artistico, cercando di unire in un’unica entità progettuale: curatela, produzione,
promozione e design. Perciò la singola opera assume la sua rilevanza completa solamente
all’interno del concept espositivo, e del contesto fisico e logistico dell’evento. Primo frutto di tale
sperimentazione è stata Hic sunt Leones (dicembre 2007), una serie di interventi artistici nell’antico
palazzo veneziano Ca’ Corniani degli Algarotti. Nel corso del 2009, durante il periodo di
permanenza negli atelier della Fondazione Bevilacqua La Masa, Blauer Hase presenta la rassegna
Rodeo: ispirandosi al film Le cinque variazioni di Lars Von Trier e Jørgen Leth, Rodeo è un’indagine
sulla natura dell’evento espositivo, condotta portando all’estremo alcune sue variabili. Ogni mese, in
collaborazione con artisti, curatori e autori esterni, viene prodotto un evento che deve rispondere ad
una serie di regole e limitazioni.
Blauer Hase è composto da: Mario Ciaramitaro, Riccardo Giacconi, Giulia Marzin, Daniele Zoico.
www.blauerhase.com
fondazione march per l’arte contemporanea
fondazione march è uno spazio per l’arte contemporanea che ha la necessità di fondare dei legami
con il proprio contesto, approfondendo quelle tracce artistiche che cambiano e trasformano il nostro
modo di vedere e vivere. Da poco più di un anno la Fondazione propone delle attività espositive e
degli incontri grazie ai quali si aprono spazi di possibilità per la conoscenza di realtà sperimentali nel
campo artistico: dal ciclo di conferenze Cos’è il contemporaneo? L'arte si racconta, già alla sua
seconda edizione; al progetto di residenza per artisti stranieri; alle giornate di editing in cui giovani
artisti hanno la possibilità di presentare il proprio progetto di ricerca; sino a concorsi che mirano
all’esplorazione delle nuove tendenze dell’arte contemporanea, come Où va la vidéo?, rivolto ai
giovani videoartisti. Dall’altra parte, fondazione march è anche Arte e Impresa, una serie di servizi
che permettono di unire il mondo dell’arte a quello dell’imprenditoria, offrendo alle aziende una
possibilità di arricchimento attraverso la creatività e l’uso di strumenti del campo audiovisivo.
www.fondazionemarch.org
racconto giallo, nella quale l'indagine verte intorno a un delitto compiuto in circostanze
apparentemente impossibili, come all'interno di una camera chiusa dall'interno.
Per gli spazi di fondazione march, Blauer Hase propone un intervento ambientale che riflette sui
temi trattati nel progetto Furniture Music, sul rapporto fra cultura e spazi domestici.
Per l’occasione, si è deciso di adottare una strategia espositiva che fa riferimento alla casa-museo
di Sherlock Holmes a Baker Street, Londra: gli elementi esposti in tale luogo evocano
necessariamente un panorama narrativo.
Verrà esplorato il ruolo ambiguo che spesso l’oggetto di arredamento gioca all’interno delle
dinamiche della detective story: attraverso tale studio si intende mettere in luce la duplice valenza di
ciò che è posto fra il regime espositivo e quello domestico. Lo scarto tra opera e arredamento viene
inoltre indagato proponendo una possibile ri-attuazione del concetto di “musica d’arredamento”
introdotto dal compositore Erik Satie nel 1914.
Nell’occasione verrà presentato il libro Furniture Music, uno strumento di ricerca che indaga l’ambito
della produzione culturale nello spazio domestico. In esso sono raccolti saggi ed interviste che
trattano una serie di tematiche: il rapporto fra arte e domesticità, i modi dell’abitare contemporaneo,
lo statuto culturale e politico dell’arredamento e del design.
Il libro comprende interviste con Stefano Boeri, Francesca Cappelletti, Giulio Cappellini, Gillo
Dorfles, Martino Gamper, Joa Herrenknecht, Jan Hoet, Eva Marisaldi, Hans Ulrich Obrist, Raqs
Media Collective, Felix Vogel e saggi di Nicola Bernardini, Solène Bertrand, Massimo De Nardo,
Cornelia Lauf, Sam Thorne, Daniela Zangrando.
Blauer Hase è un collettivo artistico che nasce nel 2007, proponendo forme sperimentali di
produzione e di fruizione. L’idea di trascendere parzialmente le singole individualità e di lavorare
come gruppo nasce dalla assoluta importanza che Blauer Hase dà alla discussione e alla
collaborazione. In quest’ottica, l’intero processo produttivo di un’occasione espositiva viene inteso
come oggetto artistico, cercando di unire in un’unica entità progettuale: curatela, produzione,
promozione e design. Perciò la singola opera assume la sua rilevanza completa solamente
all’interno del concept espositivo, e del contesto fisico e logistico dell’evento. Primo frutto di tale
sperimentazione è stata Hic sunt Leones (dicembre 2007), una serie di interventi artistici nell’antico
palazzo veneziano Ca’ Corniani degli Algarotti. Nel corso del 2009, durante il periodo di
permanenza negli atelier della Fondazione Bevilacqua La Masa, Blauer Hase presenta la rassegna
Rodeo: ispirandosi al film Le cinque variazioni di Lars Von Trier e Jørgen Leth, Rodeo è un’indagine
sulla natura dell’evento espositivo, condotta portando all’estremo alcune sue variabili. Ogni mese, in
collaborazione con artisti, curatori e autori esterni, viene prodotto un evento che deve rispondere ad
una serie di regole e limitazioni.
Blauer Hase è composto da: Mario Ciaramitaro, Riccardo Giacconi, Giulia Marzin, Daniele Zoico.
www.blauerhase.com
fondazione march per l’arte contemporanea
fondazione march è uno spazio per l’arte contemporanea che ha la necessità di fondare dei legami
con il proprio contesto, approfondendo quelle tracce artistiche che cambiano e trasformano il nostro
modo di vedere e vivere. Da poco più di un anno la Fondazione propone delle attività espositive e
degli incontri grazie ai quali si aprono spazi di possibilità per la conoscenza di realtà sperimentali nel
campo artistico: dal ciclo di conferenze Cos’è il contemporaneo? L'arte si racconta, già alla sua
seconda edizione; al progetto di residenza per artisti stranieri; alle giornate di editing in cui giovani
artisti hanno la possibilità di presentare il proprio progetto di ricerca; sino a concorsi che mirano
all’esplorazione delle nuove tendenze dell’arte contemporanea, come Où va la vidéo?, rivolto ai
giovani videoartisti. Dall’altra parte, fondazione march è anche Arte e Impresa, una serie di servizi
che permettono di unire il mondo dell’arte a quello dell’imprenditoria, offrendo alle aziende una
possibilità di arricchimento attraverso la creatività e l’uso di strumenti del campo audiovisivo.
www.fondazionemarch.org
03
ottobre 2009
Blauer Hase – Furniture Music (Locked room mystery)
Dal 03 al 30 ottobre 2009
arte contemporanea
Location
FONDAZIONE MARCH
Padova, Via Armistizio, 49, (Padova)
Padova, Via Armistizio, 49, (Padova)
Orario di apertura
lun-ven: 11-17 su appuntamento
Vernissage
3 Ottobre 2009, ore 19
Autore