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Blindness
La galleria è pertanto particolarmente lieta di presentare ” Blindness”,quattro artiste di varia nazionalità, Georgie Friedman, Sissa Micheli , Margarida Paiva e Charlotte Thiis-Evensen che , con le loro opere, intendono far riflettere sul tema del riscaldamento globale.
Comunicato stampa
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Comunicato Stampa
Muratcentoventidue Artecontemporanea
Blindness
Georgie Friedman ,Sissa Micheli ,Margarida Paiva , Charlotte Thiis-Evensen
La cecità cui fa riferimento il titolo della mostra è ovviamente metaforica, è uno stato dell’essere umano, è l’incapacità di vedere gli altri e ciò che ci circonda, è l’indifferenza e la mancanza di empatia.
La tradizione letteraria, sin dalla Grecia arcaica, ha spesso giocato sulla metafora della cecità fisica , da Tiresia, a Edipo, re di Tebe, fino , negli anni più recenti, all’umanità resa cieca da un’improvvisa pandemia nel romanzo di Josè Saramago, Saggio sulla cecità, , la storia della letteratura è ricca di esempi significativi di cecità simbolica.
Negli ultimi decenni, sviluppo tecnologico e globalizzazione hanno garantito la possibilità di far viaggiare informazioni in modo agevole e capillare su tutto il pianeta. Il contatto, seppur virtuale, è diventato facile e immediato. Ciascuno può sapere cosa succede dall’altra parte del mondo, informarsi e creare reti di collegamento. Eppure l’uomo si lascia informare passivamente, come un cieco che, non potendo vedere, si fa raccontare. Non apre gli occhi, ma resta indifferente davanti ai cambiamenti, e ai rischi che incombono sulle società a iniziare dal riscaldamento globale.
Il titolo della mostra, che intende far riflettere sul comportamento dell’uomo nei confronti di un dramma epocale come il cambiamento climatico, si ispira al saggio di Zygmunt Bauman “Cecità morale-La perdita di sensibilità nella modernità liquida ” che racconta la perdita collettiva di sensibilità e immaginazione morale in una società che vive per il consumo, ma anche al saggio dello scrittore indiano Amitav Ghosh , La grande cecità , (è il titolo dell’edizione italiana) che esamina la nostra incapacità di cogliere i cambiamenti climatici e di trovare le relative soluzioni.
Egli non nutre speranza nel futuro, l'attuale modello di vita estremamente materiale, individuale e schiacciato su una singola esistenza influisce profondamente su qualsiasi domanda sul nostro destino e sul futuro del mondo. E la cultura, così intimamente legata alla storia del capitalismo, capace di raccontare guerre e numerose crisi, rivela una singolare, irriducibile resistenza ad affrontare il cambiamento climatico.
La galleria è pertanto particolarmente lieta di presentare quattro artiste di varia nazionalità, Georgie Friedman, Sissa Micheli , Margarida Paiva e Charlotte Thiis-Evensen che , con le loro opere, intendono far riflettere sul tema del riscaldamento globale.
Georgie Friedman è una giovane artista americana i cui progetti includono video installazioni su larga scala, video singoli e multi-canale e diverse serie fotografiche. Ha vissuto, lavorato ed esposto negli Stati Uniti, in musei e università. La natura messa in relazione con le caratteristiche e i limiti dell’uomo contemporaneo sono al centro della sua ricerca. Mettendo in scena potenti condizioni atmosferiche o la forza dell’oceano indaga sull’impatto psicologico e sociale di fenomeni naturali di lieve e di grave entità in relazione alla fragilità e inadeguatezza umana.
Utilizza la fotografia, il video, il suono, l'installazione, l'ingegneria e la fisica della luce, tutto per creare nuove esperienze per gli spettatori.
L’artista presenta il video In the Wake of Icebergs girato in Antartide nel gennaio 2017. Questo territorio, difatti, si distingue per essere al momento uno dei luoghi al mondo ove più fortemente si avverte il cambio climatico a causa dello scioglimento dei ghiacciai. Per gli artisti sensibili al problema dunque, l’Antartide si configura come un luogo di particolare ispirazione ove mettere a punto le loro ricerche. Il dittico spazia dai dettagli degli iceberg ai vasti paesaggi marini di enormi blocchi di ghiaccio che si spostano verso il mare. Gli iceberg diventano rappresentazioni sia letterali che metaforiche del restringimento del perimetro dell'Antartide. Nel video In the Wake of Icebergs l’artista accosta paesaggi marini incongrui per alludere alla frattura dell'ambiente e per evidenziare l'enorme quantità di mare e paesaggio che non è possibile vedere all'interno dell'inquadratura a causa dei limiti del video.
La ricerca espressiva di Sissa Micheli, artista altoatesina, viennese d’adozione, si muove tra l’immagine fissa e quella mobile dosando con rigore installazioni, video e foto.
Le sue opere sono solitamente legate a temi di particolare attualità e a osservazioni della realtà che l’artista traduce in metafore, evidenziando i limiti del nostro sistema funzionale per stimolare un’analisi critica della nostra società. Le più recenti opere multimediali della Micheli si ispirano all’ontologia del paesaggio e all’interpretazione della scienza. L’artista presenta una video performance sul clima „Singing Flags / Sounds of Climate”, basata su una messa in musica di diagrammi sul riscaldamento globale interpretata da coriste e coristi altoatesini. L’andamento del riscaldamento globale dai secoli scorsi ad oggi è stato tradotto in suoni e note dal coro. Nel video i cantanti sfilano con una simbolica grande coperta di salvataggio e la animano con elaborazionii grafiche del riscaldamento globale del clima.
Margarida Paiva è una giovane e apprezzata videoartista portoghese che vive e lavora a Oslo, il cui curriculum vanta numerose partecipazioni a mostre e festival internazionali. Il trauma della perdita, l’isolamento e la memoria sono motivi ricorrenti nei suoi video. Le storie affiorano in narrazioni poetiche definite da una solitudine esistenziale. Il lavoro recente si concentra sul legame dell’uomo con gli altri esseri viventi, come la vita vegetale e animale. Questo interesse per la natura ha una dimensione spirituale che si ispira ad antiche credenze animiste per cui piante, animali e luoghi possiedono tutti una distinta essenza immateriale. Questi lavori si impegnano nell'esplorazione di diverse forme di convivenza tra umani e non umani mettendo in discussione l'idea dell'eccezionalismo umano in relazione al suo ambiente biologico.
L’artista presenta l’opera video “Soul Blindness” realizzata nel 2019. Una foresta tranquilla. La nebbia vaga nell'aria come un'anima perduta. Fantasmi di animali morti abitano il paesaggio, come intrappolati in una malinconia e un mondo oscuro. Ispirato da antiche credenze animiste in cui le piante, animali e luoghi possiedono tutti un'essenza spirituale distinta, il video indica la nostra crescente incapacità di riconoscere che altre creature sono esseri senzienti e consapevoli come noi.
Charlotte Thiis-Evensen è una regista norvegese, artista visiva, giornalista , autrice e direttrice di programmi televisivi. Come artista lavora con il documentarismo in video, con la fotografia e le installazioni. Nelle sue opere riflette sui rapporti familiari, i rituali quotidiani, storie culturali e temi legati all'identità.
Usa i media per creare narrazioni umane uniche ed empatiche. Utilizza una forma di documentario basato sull'esperienza vissuta di individui della sua cerchia di conoscenti. È interessata a produrre lavori che esplorino questioni riguardanti le libertà personali. Molte delle sue opere riguardano il modo in cui le strutture di potere non dette influenzano l'individuo.
Adrift , l’ultima opera dell’artista, cerca di catturare parte della sensazione claustrofobica e drammatica che tutti noi possiamo provare a volte, la sensazione ,a cui allude il titolo del video, di andare alla deriva , senza controllo. Questa sensazione può sorgere quando ci troviamo di fronte ai cambiamenti che avvengono in un essere umano, come nel passaggio dall'adolescenza all'età adulta, o a quelli che dobbiamo affrontare collettivamente, come il riscaldamento climatico e la migrazione.
Sede
Muratcentoventidue-Artecontemporanea
Via G. Murat 122/b – Bari
Inaugurazione
Sabato 24 ottobre, 2020, ore 19.30
Periodo
24 ottobre – 15 dicembre 2020
Orario di apertura
Lunedì ,martedì e mercoledì solo su appuntamento
Dal giovedì al sabato, dalle 17.30 alle 20.30
Info
3348714094 – 392.5985840
http://info@muratcentoventidue.com
http://www.muratcentoventidue.com
http://www.facebook.com/MuratcentoventidueArtecontemporanea
https://www.instagram.com/muratcentoventidue_bari
CV
Georgie Friedman (b. 1974) currently resides in Boston, MA and has lived, worked and exhibited throughout the U.S. She received her Masters of Fine Arts in 2008 from the School of the Museum of Fine Arts, Boston and Tufts University, and her Bachelors of Art in 1996 from the University of California, Santa Cruz. Her current projects include several photographic series and experiential video installations that highlight our physical relationship to interior/exterior elements and uncontrollable natural forces.
Friedman has been commissioned to create site-specific video-based public art pieces and has exhibited in national and international venues including: Museum of Fine Arts, Boston (MA), Geneva International Film Festival (Switzerland), The Cleveland Museum of Art (OH), City Hall Park, Burlington (VT), Peabody Essex Museum (MA), Union College (NY), deCordova Sculpture Park & Museum (MA), City Hall, Boston (MA), and The Armory Center for the Arts (CA). She has been awarded a number of grants and fellowships including: Artist Traveling Fellowship to Antarctica (2017); Artist-in-Residence with The City of Boston, Boston AIR (2016); Massachusetts Cultural Council Artist Fellowship in Sculpture/Installation (2013); five Public Media Art Commissions for Art on the Marquee (Boston Cyberarts/Massachusetts Convention Center Authority, 2012-2015). She teaches a variety of video and time-based art classes at several institutions, including Boston College and Massachusetts College of Art.
web site http://www.georgiefriedman.com
Sissa Micheli was born in 1975 in Brunico, she lives and works in Vienna.
From 1994 to 2001 she studied English and Roman Studies at the University of Vienna, where from 2000 to 2002 she attended the school of artistic photography. Then she graduated from the Vienna Academy of Fine Arts. The meeting with Louise Bourgeois in New York was decisive in 2006. From 2007 to 2011 she was a teacher at the summer academy of Fine Arts in Venice. Sissa Micheli has been awarded numerous awards and scholarships, including the Vienna Academy Award in 2008 and the Pagine Bianche d'Autore Award, Milan, in 2006 the New York scholarship in 2008, the London and Paris scholarship in 2009 and 2013 and the Austrian state scholarship for artistic photography in 2015. Her work is present in many private and public collections.
She has numerous solo and group exhibitions both in Italy and abroad, including 2020 LUMEN, Brunico (IT), Alessandro Casciaro Gallery (IT), 2019 Maribor Photography Festival (SL), Palais Mamming Museum, Merano ( IT), Oberösterreichischer Kunstverein Linz (AT), 2018 Galleria Sturm & Schober Vienna (AT), Transart Bolzano (IT), 2017 Sotheby's Quarterly Palais Wilczek, Vienna (AT), 2015 Kunsthalle Saalfelden (AT), 2014 Austrian Cultural Forum London ( GB), Museion Bolzano (IT), 2014 Künstlerhaus KM–, Halle für Kunst & Medien, Graz (AT), 2013 Merano Arte (IT), 2011 Künstlerhaus Vienna (AT), 2011 Kunsthalle Wien, Vienna (AT), 2009 Fotoforum West Innsbruck (AT), 2008 MUSA Startgalerie Vienna (AT).
Among the group exhibitions: 2020 Museion, Bolzano (IT), 2019 Kunsthaus Kollitsch, Klagenfurt (AT), Künstlerforum Bonn (DE), Boccanera Art Gallery, Trento (IT), Antonio Dalle Nogare Foundation, Bolzano (IT), Musée National Dolomites, Paris (FR), Biennale Gherdeina VI, Ortisei (IT), Haus der Kunst, Baden (AT), 2017 Museum of Kymenlaasako Kotka (FIN), Kunstverein Kärnten Klagenfurt (AT), 2016 Kajaani Art Museum (FIN), Fotogalerie, Vienna (AT), 2015 Kunsthalle Bratislava (SK), Kunst Haus Wien, Vienna (AT), Galleria Luciano Fasciati, Chur (CH), 2013 Audain Gallery, Vancouver (CND), 2012 Scope Miami International Contemporary Art Show, Miami (USA) , 2011 Cité Internationale des Arts, Paris (F), 2010 Lentos Kunstmuseum Linz, (A), Parliament, Vienna (AT), Kunstverein Freiburg (DE), 2009 Galerie 5020, Salzburg (AT), Museion Gallery, Bolzano (IT) , Spazio Gerra, Reggio Emilia (IT), 2007 Kunstraum Innsbruck (AT), 2005 Museum der Moderne Salzburg (AT).
http://www.sissamicheli.net/
Margarida Paiva was born in Coimbra, Portugal in 1975. In 2001 she moved to Norway and lives currently in Oslo. In 2007, she completed her Master degree at the Oslo National Academy of the Arts, and has earlier studied at the Faculty of Fine Arts in Porto and Art Academy in Trondheim. Among her solo shows: Untitled Stories, Lab.65 Contemporary Art Gallery, Porto, Portugal; Every Story Is Imperfect, Oslo Intercultural Museum, Norway; Erase, Muratcentoventidue Contemporary Art Gallery, Bari. Among her group shows and video festivals: Migrating Stories, Screen City Biennial, Stavanger, Norway; Stereo. Not Mono, F15 Contemporary Art Gallery, Moss, Norway; Stories and Desires From Who Sleeps, Camara Oscura Contemporary Art Gallery, Madrid, Spain; Debaixo da Película, Image Museum, Braga, Portugal; KINO DER KUNST, International Art Film Festival, Munich, Germany; The 30th Documentary Film and Video Festival, Kassel, Germany; Videoformes, XXIIe Intern. Video Art and Media Festival, Clermont-Ferrand , France; COURTisane, Short Film, Video and New Media Festival, Ghent; Belgium; European Media Art Festival, Osnabrück, Germany; Under Surveillance, Oeiras Image Festival, Lisbon, Portugal.
Her short film Every Story Is Imperfect (2012) has been awarded at FOKUS 2014, Nikolaj Kunsthal, Copenhagen, Denmark.
http://www.margaridapaiva.net
Charlotte Thiis-Evensen (1968) lives and works in Oslo, Norway. She has an MA of Literary Science from the University of Oslo and have studied art at the National Academy of the Arts in Oslo. As an artist she is working with documentarism in video, photo and installations. Several of her artworks are about how unspoken power structures seriously limit the individual’s freedom of action. Beside production of art she has been working as a journalist at the Norwegian Broadcasting Corporation for fifteen years both with documentary film and with journalistic programs. For the last five years Charlotte Thiis-Evensen has had her own Television Program in the Norwegian Broadcasting Corporation called The Architects Home. She is both director and presenter in this program. Thiis-Evensen has exchibited in national and international venues and artfilmfestivals including: The Artist's House, Oslo in Norway, Bergen Art Museum (KODE) in Bergen, Norway. Riga Photography Biennial in Latvia, OSL Contemporary, Oslo. DOK Leipzig, in Germany, Documentary Festival in Goyang City South Korea, The National Museum of Art, Oslo in Norway and DokumentART, Neubrandenburd in Germany.
http://www.charlotte-thiis-evensen.com/
Muratcentoventidue Artecontemporanea
Blindness
Georgie Friedman ,Sissa Micheli ,Margarida Paiva , Charlotte Thiis-Evensen
La cecità cui fa riferimento il titolo della mostra è ovviamente metaforica, è uno stato dell’essere umano, è l’incapacità di vedere gli altri e ciò che ci circonda, è l’indifferenza e la mancanza di empatia.
La tradizione letteraria, sin dalla Grecia arcaica, ha spesso giocato sulla metafora della cecità fisica , da Tiresia, a Edipo, re di Tebe, fino , negli anni più recenti, all’umanità resa cieca da un’improvvisa pandemia nel romanzo di Josè Saramago, Saggio sulla cecità, , la storia della letteratura è ricca di esempi significativi di cecità simbolica.
Negli ultimi decenni, sviluppo tecnologico e globalizzazione hanno garantito la possibilità di far viaggiare informazioni in modo agevole e capillare su tutto il pianeta. Il contatto, seppur virtuale, è diventato facile e immediato. Ciascuno può sapere cosa succede dall’altra parte del mondo, informarsi e creare reti di collegamento. Eppure l’uomo si lascia informare passivamente, come un cieco che, non potendo vedere, si fa raccontare. Non apre gli occhi, ma resta indifferente davanti ai cambiamenti, e ai rischi che incombono sulle società a iniziare dal riscaldamento globale.
Il titolo della mostra, che intende far riflettere sul comportamento dell’uomo nei confronti di un dramma epocale come il cambiamento climatico, si ispira al saggio di Zygmunt Bauman “Cecità morale-La perdita di sensibilità nella modernità liquida ” che racconta la perdita collettiva di sensibilità e immaginazione morale in una società che vive per il consumo, ma anche al saggio dello scrittore indiano Amitav Ghosh , La grande cecità , (è il titolo dell’edizione italiana) che esamina la nostra incapacità di cogliere i cambiamenti climatici e di trovare le relative soluzioni.
Egli non nutre speranza nel futuro, l'attuale modello di vita estremamente materiale, individuale e schiacciato su una singola esistenza influisce profondamente su qualsiasi domanda sul nostro destino e sul futuro del mondo. E la cultura, così intimamente legata alla storia del capitalismo, capace di raccontare guerre e numerose crisi, rivela una singolare, irriducibile resistenza ad affrontare il cambiamento climatico.
La galleria è pertanto particolarmente lieta di presentare quattro artiste di varia nazionalità, Georgie Friedman, Sissa Micheli , Margarida Paiva e Charlotte Thiis-Evensen che , con le loro opere, intendono far riflettere sul tema del riscaldamento globale.
Georgie Friedman è una giovane artista americana i cui progetti includono video installazioni su larga scala, video singoli e multi-canale e diverse serie fotografiche. Ha vissuto, lavorato ed esposto negli Stati Uniti, in musei e università. La natura messa in relazione con le caratteristiche e i limiti dell’uomo contemporaneo sono al centro della sua ricerca. Mettendo in scena potenti condizioni atmosferiche o la forza dell’oceano indaga sull’impatto psicologico e sociale di fenomeni naturali di lieve e di grave entità in relazione alla fragilità e inadeguatezza umana.
Utilizza la fotografia, il video, il suono, l'installazione, l'ingegneria e la fisica della luce, tutto per creare nuove esperienze per gli spettatori.
L’artista presenta il video In the Wake of Icebergs girato in Antartide nel gennaio 2017. Questo territorio, difatti, si distingue per essere al momento uno dei luoghi al mondo ove più fortemente si avverte il cambio climatico a causa dello scioglimento dei ghiacciai. Per gli artisti sensibili al problema dunque, l’Antartide si configura come un luogo di particolare ispirazione ove mettere a punto le loro ricerche. Il dittico spazia dai dettagli degli iceberg ai vasti paesaggi marini di enormi blocchi di ghiaccio che si spostano verso il mare. Gli iceberg diventano rappresentazioni sia letterali che metaforiche del restringimento del perimetro dell'Antartide. Nel video In the Wake of Icebergs l’artista accosta paesaggi marini incongrui per alludere alla frattura dell'ambiente e per evidenziare l'enorme quantità di mare e paesaggio che non è possibile vedere all'interno dell'inquadratura a causa dei limiti del video.
La ricerca espressiva di Sissa Micheli, artista altoatesina, viennese d’adozione, si muove tra l’immagine fissa e quella mobile dosando con rigore installazioni, video e foto.
Le sue opere sono solitamente legate a temi di particolare attualità e a osservazioni della realtà che l’artista traduce in metafore, evidenziando i limiti del nostro sistema funzionale per stimolare un’analisi critica della nostra società. Le più recenti opere multimediali della Micheli si ispirano all’ontologia del paesaggio e all’interpretazione della scienza. L’artista presenta una video performance sul clima „Singing Flags / Sounds of Climate”, basata su una messa in musica di diagrammi sul riscaldamento globale interpretata da coriste e coristi altoatesini. L’andamento del riscaldamento globale dai secoli scorsi ad oggi è stato tradotto in suoni e note dal coro. Nel video i cantanti sfilano con una simbolica grande coperta di salvataggio e la animano con elaborazionii grafiche del riscaldamento globale del clima.
Margarida Paiva è una giovane e apprezzata videoartista portoghese che vive e lavora a Oslo, il cui curriculum vanta numerose partecipazioni a mostre e festival internazionali. Il trauma della perdita, l’isolamento e la memoria sono motivi ricorrenti nei suoi video. Le storie affiorano in narrazioni poetiche definite da una solitudine esistenziale. Il lavoro recente si concentra sul legame dell’uomo con gli altri esseri viventi, come la vita vegetale e animale. Questo interesse per la natura ha una dimensione spirituale che si ispira ad antiche credenze animiste per cui piante, animali e luoghi possiedono tutti una distinta essenza immateriale. Questi lavori si impegnano nell'esplorazione di diverse forme di convivenza tra umani e non umani mettendo in discussione l'idea dell'eccezionalismo umano in relazione al suo ambiente biologico.
L’artista presenta l’opera video “Soul Blindness” realizzata nel 2019. Una foresta tranquilla. La nebbia vaga nell'aria come un'anima perduta. Fantasmi di animali morti abitano il paesaggio, come intrappolati in una malinconia e un mondo oscuro. Ispirato da antiche credenze animiste in cui le piante, animali e luoghi possiedono tutti un'essenza spirituale distinta, il video indica la nostra crescente incapacità di riconoscere che altre creature sono esseri senzienti e consapevoli come noi.
Charlotte Thiis-Evensen è una regista norvegese, artista visiva, giornalista , autrice e direttrice di programmi televisivi. Come artista lavora con il documentarismo in video, con la fotografia e le installazioni. Nelle sue opere riflette sui rapporti familiari, i rituali quotidiani, storie culturali e temi legati all'identità.
Usa i media per creare narrazioni umane uniche ed empatiche. Utilizza una forma di documentario basato sull'esperienza vissuta di individui della sua cerchia di conoscenti. È interessata a produrre lavori che esplorino questioni riguardanti le libertà personali. Molte delle sue opere riguardano il modo in cui le strutture di potere non dette influenzano l'individuo.
Adrift , l’ultima opera dell’artista, cerca di catturare parte della sensazione claustrofobica e drammatica che tutti noi possiamo provare a volte, la sensazione ,a cui allude il titolo del video, di andare alla deriva , senza controllo. Questa sensazione può sorgere quando ci troviamo di fronte ai cambiamenti che avvengono in un essere umano, come nel passaggio dall'adolescenza all'età adulta, o a quelli che dobbiamo affrontare collettivamente, come il riscaldamento climatico e la migrazione.
Sede
Muratcentoventidue-Artecontemporanea
Via G. Murat 122/b – Bari
Inaugurazione
Sabato 24 ottobre, 2020, ore 19.30
Periodo
24 ottobre – 15 dicembre 2020
Orario di apertura
Lunedì ,martedì e mercoledì solo su appuntamento
Dal giovedì al sabato, dalle 17.30 alle 20.30
Info
3348714094 – 392.5985840
http://info@muratcentoventidue.com
http://www.muratcentoventidue.com
http://www.facebook.com/MuratcentoventidueArtecontemporanea
https://www.instagram.com/muratcentoventidue_bari
CV
Georgie Friedman (b. 1974) currently resides in Boston, MA and has lived, worked and exhibited throughout the U.S. She received her Masters of Fine Arts in 2008 from the School of the Museum of Fine Arts, Boston and Tufts University, and her Bachelors of Art in 1996 from the University of California, Santa Cruz. Her current projects include several photographic series and experiential video installations that highlight our physical relationship to interior/exterior elements and uncontrollable natural forces.
Friedman has been commissioned to create site-specific video-based public art pieces and has exhibited in national and international venues including: Museum of Fine Arts, Boston (MA), Geneva International Film Festival (Switzerland), The Cleveland Museum of Art (OH), City Hall Park, Burlington (VT), Peabody Essex Museum (MA), Union College (NY), deCordova Sculpture Park & Museum (MA), City Hall, Boston (MA), and The Armory Center for the Arts (CA). She has been awarded a number of grants and fellowships including: Artist Traveling Fellowship to Antarctica (2017); Artist-in-Residence with The City of Boston, Boston AIR (2016); Massachusetts Cultural Council Artist Fellowship in Sculpture/Installation (2013); five Public Media Art Commissions for Art on the Marquee (Boston Cyberarts/Massachusetts Convention Center Authority, 2012-2015). She teaches a variety of video and time-based art classes at several institutions, including Boston College and Massachusetts College of Art.
web site http://www.georgiefriedman.com
Sissa Micheli was born in 1975 in Brunico, she lives and works in Vienna.
From 1994 to 2001 she studied English and Roman Studies at the University of Vienna, where from 2000 to 2002 she attended the school of artistic photography. Then she graduated from the Vienna Academy of Fine Arts. The meeting with Louise Bourgeois in New York was decisive in 2006. From 2007 to 2011 she was a teacher at the summer academy of Fine Arts in Venice. Sissa Micheli has been awarded numerous awards and scholarships, including the Vienna Academy Award in 2008 and the Pagine Bianche d'Autore Award, Milan, in 2006 the New York scholarship in 2008, the London and Paris scholarship in 2009 and 2013 and the Austrian state scholarship for artistic photography in 2015. Her work is present in many private and public collections.
She has numerous solo and group exhibitions both in Italy and abroad, including 2020 LUMEN, Brunico (IT), Alessandro Casciaro Gallery (IT), 2019 Maribor Photography Festival (SL), Palais Mamming Museum, Merano ( IT), Oberösterreichischer Kunstverein Linz (AT), 2018 Galleria Sturm & Schober Vienna (AT), Transart Bolzano (IT), 2017 Sotheby's Quarterly Palais Wilczek, Vienna (AT), 2015 Kunsthalle Saalfelden (AT), 2014 Austrian Cultural Forum London ( GB), Museion Bolzano (IT), 2014 Künstlerhaus KM–, Halle für Kunst & Medien, Graz (AT), 2013 Merano Arte (IT), 2011 Künstlerhaus Vienna (AT), 2011 Kunsthalle Wien, Vienna (AT), 2009 Fotoforum West Innsbruck (AT), 2008 MUSA Startgalerie Vienna (AT).
Among the group exhibitions: 2020 Museion, Bolzano (IT), 2019 Kunsthaus Kollitsch, Klagenfurt (AT), Künstlerforum Bonn (DE), Boccanera Art Gallery, Trento (IT), Antonio Dalle Nogare Foundation, Bolzano (IT), Musée National Dolomites, Paris (FR), Biennale Gherdeina VI, Ortisei (IT), Haus der Kunst, Baden (AT), 2017 Museum of Kymenlaasako Kotka (FIN), Kunstverein Kärnten Klagenfurt (AT), 2016 Kajaani Art Museum (FIN), Fotogalerie, Vienna (AT), 2015 Kunsthalle Bratislava (SK), Kunst Haus Wien, Vienna (AT), Galleria Luciano Fasciati, Chur (CH), 2013 Audain Gallery, Vancouver (CND), 2012 Scope Miami International Contemporary Art Show, Miami (USA) , 2011 Cité Internationale des Arts, Paris (F), 2010 Lentos Kunstmuseum Linz, (A), Parliament, Vienna (AT), Kunstverein Freiburg (DE), 2009 Galerie 5020, Salzburg (AT), Museion Gallery, Bolzano (IT) , Spazio Gerra, Reggio Emilia (IT), 2007 Kunstraum Innsbruck (AT), 2005 Museum der Moderne Salzburg (AT).
http://www.sissamicheli.net/
Margarida Paiva was born in Coimbra, Portugal in 1975. In 2001 she moved to Norway and lives currently in Oslo. In 2007, she completed her Master degree at the Oslo National Academy of the Arts, and has earlier studied at the Faculty of Fine Arts in Porto and Art Academy in Trondheim. Among her solo shows: Untitled Stories, Lab.65 Contemporary Art Gallery, Porto, Portugal; Every Story Is Imperfect, Oslo Intercultural Museum, Norway; Erase, Muratcentoventidue Contemporary Art Gallery, Bari. Among her group shows and video festivals: Migrating Stories, Screen City Biennial, Stavanger, Norway; Stereo. Not Mono, F15 Contemporary Art Gallery, Moss, Norway; Stories and Desires From Who Sleeps, Camara Oscura Contemporary Art Gallery, Madrid, Spain; Debaixo da Película, Image Museum, Braga, Portugal; KINO DER KUNST, International Art Film Festival, Munich, Germany; The 30th Documentary Film and Video Festival, Kassel, Germany; Videoformes, XXIIe Intern. Video Art and Media Festival, Clermont-Ferrand , France; COURTisane, Short Film, Video and New Media Festival, Ghent; Belgium; European Media Art Festival, Osnabrück, Germany; Under Surveillance, Oeiras Image Festival, Lisbon, Portugal.
Her short film Every Story Is Imperfect (2012) has been awarded at FOKUS 2014, Nikolaj Kunsthal, Copenhagen, Denmark.
http://www.margaridapaiva.net
Charlotte Thiis-Evensen (1968) lives and works in Oslo, Norway. She has an MA of Literary Science from the University of Oslo and have studied art at the National Academy of the Arts in Oslo. As an artist she is working with documentarism in video, photo and installations. Several of her artworks are about how unspoken power structures seriously limit the individual’s freedom of action. Beside production of art she has been working as a journalist at the Norwegian Broadcasting Corporation for fifteen years both with documentary film and with journalistic programs. For the last five years Charlotte Thiis-Evensen has had her own Television Program in the Norwegian Broadcasting Corporation called The Architects Home. She is both director and presenter in this program. Thiis-Evensen has exchibited in national and international venues and artfilmfestivals including: The Artist's House, Oslo in Norway, Bergen Art Museum (KODE) in Bergen, Norway. Riga Photography Biennial in Latvia, OSL Contemporary, Oslo. DOK Leipzig, in Germany, Documentary Festival in Goyang City South Korea, The National Museum of Art, Oslo in Norway and DokumentART, Neubrandenburd in Germany.
http://www.charlotte-thiis-evensen.com/
24
ottobre 2020
Blindness
Dal 24 ottobre al 15 dicembre 2020
arte contemporanea
Location
MURATCENTOVENTIDUE ARTE CONTEMPORANEA
Bari, Via Gioacchino Murat, 122b, (Bari)
Bari, Via Gioacchino Murat, 122b, (Bari)
Orario di apertura
da giovedì a sabato ore 17.30 a 20.30
Vernissage
24 Ottobre 2020, ore 19.00
Sito web
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