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Blu. Mediterraneo tra arte, politica e derive
Finisterrae è una rassegna progressiva nata per la divulgazione delle arti contemporanee e dello spettacolo giunta alla 3 edizione; la prima edizione a cura di Antonello Tolve, la seconda a cura di Alfonso Amendola.
Questa terza rassegna a cura di Costabile Guariglia.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
BLU
Mediteranneo tra arte, politica e derive
Costabile Guariglia
La connessione tra vita e luce è ciò che ci rende unici, come in greco natura è collegata alla parola phàos, phòs, luce.La natura ci offre il diritto al rispetto, all'immaginazione, alla salvaguardia alla ri-costruzione reale e immaginifica di ciò che ci circonda.
L'arte invade la natura, perché rappresenta il limite estremo di ciò che vediamo e pensiamo. Allora la ricerca, anche estrema, dell'artista, i suoi linguaggi multimediali, prevale sull'appartenenza territoriale ed extraterritoriale.
La percezione delle proprie radici rimanda l'uomo a sogni di paesaggi che sono parte del proprio immaginario della e con la natura.
In questa mostra sono invitati artisti che riflettono sul concetto ampio di paesaggio. Che si aprono alla poetica sede dei sentimenti ancestrali e dell’estremo genio di una follia creativa spesso legata al vissuto personale dell’artista visionario.
La struttura delle opere, il concept e la loro elaborazione, sono disposti secondo il codice etico che ha l’essere umano di percepire come propri i paesaggi della natura, i ricordi e le radici : necessarie per essere nella società con un pensiero individuale e collettivo e non soltanto uno spettatore passivo. Un pensiero prossimo alla poetica estetica che diventa forma sostanziale per memorie in un mondo che lentamente svanisce.
La mostra guarda al processo di mutamento dell'abbecedario originario del paesaggio, reinterpretando e rimodellando molteplici luoghi con stratificazioni ataviche, esito di attraversamenti, separazioni, giochi di poteri alterni.
Tutto questo 'divenire paesaggio', si muta in linfa vitale, residuo di ricchezza e di abbandono.
Un paesaggio profondo e primordiale, costituito da mari, parchi, riserve, aree disabitate del pianeta, divenuto invisibile; accomunato solo dal binomio conflittuale presenza/assenza di una qualsiasi attività umana.
L’evento Blu, confronta slittamenti cognitivi e percettivi di culture e suggestioni diverse. Racconta il reale attraverso slanci, visioni e piccole storie.
Questo è ciò che si propongono di evidenziare con il loro lavoro gli artisti provenienti da e dislocati in variegati luoghi e paesaggi iconici, eletti a terreno di scambio della natura.
Tutto il corpo delle opere vuole abbracciare e rappresentare l’insieme dei linguaggi dell’arte contemporanea: pittura, scultura, fotografia, video art, installazioni e performance.
Nelle sale espositive al piano superiore della mostra Blu, si confrontano nei molteplici linguaggi gli artisti: Evita Andujar, Franco Aversano, Gianluca Bonomo, Helen Broms Sandberg, Fabio Campagna, Gianluca Capozzi, Giovanna D’Amico, Paola De Gregorio, Giuseppe Di Lorenzo, A.K. Douglas, Hoyoung Im, Kathrin Loges, Fabio Mariani, Antonello Matarazzo, Arianna Matta, Giuseppe Monzo, Giovanna Noia, Senseria(Gruppo di attraversamento Sensibile), Antonio Sammartano, Lucia Schettino, Renzo Vassalluzzo,Virginia Vicario.
Dare vita all’opera d’arte comprende qualsiasi attività che mescola e fonde lo studio con l’esperienza, e sconfina in quelle forme creative del divenire estetica.
Ne viene fuori per mano degli artisti un modo di narrare la natura, il paesaggio fatto di sentimenti; esso è percepito attraverso le emozioni di ogni essere artista e non viene disperso come cenere al mare.
Il riconoscimento gli viene conferito nell’attimo in cui l’opera d’arte si innalza a nuova vita dove le dimensioni temporali e percettive si fondono.
Il progetto Blu, nel suo complesso rappresenta un modo unico del fare arte in un territorio spaccato ma unito dai molteplici linguaggi di una società multiculturale.
Mediteranneo tra arte, politica e derive
Costabile Guariglia
La connessione tra vita e luce è ciò che ci rende unici, come in greco natura è collegata alla parola phàos, phòs, luce.La natura ci offre il diritto al rispetto, all'immaginazione, alla salvaguardia alla ri-costruzione reale e immaginifica di ciò che ci circonda.
L'arte invade la natura, perché rappresenta il limite estremo di ciò che vediamo e pensiamo. Allora la ricerca, anche estrema, dell'artista, i suoi linguaggi multimediali, prevale sull'appartenenza territoriale ed extraterritoriale.
La percezione delle proprie radici rimanda l'uomo a sogni di paesaggi che sono parte del proprio immaginario della e con la natura.
In questa mostra sono invitati artisti che riflettono sul concetto ampio di paesaggio. Che si aprono alla poetica sede dei sentimenti ancestrali e dell’estremo genio di una follia creativa spesso legata al vissuto personale dell’artista visionario.
La struttura delle opere, il concept e la loro elaborazione, sono disposti secondo il codice etico che ha l’essere umano di percepire come propri i paesaggi della natura, i ricordi e le radici : necessarie per essere nella società con un pensiero individuale e collettivo e non soltanto uno spettatore passivo. Un pensiero prossimo alla poetica estetica che diventa forma sostanziale per memorie in un mondo che lentamente svanisce.
La mostra guarda al processo di mutamento dell'abbecedario originario del paesaggio, reinterpretando e rimodellando molteplici luoghi con stratificazioni ataviche, esito di attraversamenti, separazioni, giochi di poteri alterni.
Tutto questo 'divenire paesaggio', si muta in linfa vitale, residuo di ricchezza e di abbandono.
Un paesaggio profondo e primordiale, costituito da mari, parchi, riserve, aree disabitate del pianeta, divenuto invisibile; accomunato solo dal binomio conflittuale presenza/assenza di una qualsiasi attività umana.
L’evento Blu, confronta slittamenti cognitivi e percettivi di culture e suggestioni diverse. Racconta il reale attraverso slanci, visioni e piccole storie.
Questo è ciò che si propongono di evidenziare con il loro lavoro gli artisti provenienti da e dislocati in variegati luoghi e paesaggi iconici, eletti a terreno di scambio della natura.
Tutto il corpo delle opere vuole abbracciare e rappresentare l’insieme dei linguaggi dell’arte contemporanea: pittura, scultura, fotografia, video art, installazioni e performance.
Nelle sale espositive al piano superiore della mostra Blu, si confrontano nei molteplici linguaggi gli artisti: Evita Andujar, Franco Aversano, Gianluca Bonomo, Helen Broms Sandberg, Fabio Campagna, Gianluca Capozzi, Giovanna D’Amico, Paola De Gregorio, Giuseppe Di Lorenzo, A.K. Douglas, Hoyoung Im, Kathrin Loges, Fabio Mariani, Antonello Matarazzo, Arianna Matta, Giuseppe Monzo, Giovanna Noia, Senseria(Gruppo di attraversamento Sensibile), Antonio Sammartano, Lucia Schettino, Renzo Vassalluzzo,Virginia Vicario.
Dare vita all’opera d’arte comprende qualsiasi attività che mescola e fonde lo studio con l’esperienza, e sconfina in quelle forme creative del divenire estetica.
Ne viene fuori per mano degli artisti un modo di narrare la natura, il paesaggio fatto di sentimenti; esso è percepito attraverso le emozioni di ogni essere artista e non viene disperso come cenere al mare.
Il riconoscimento gli viene conferito nell’attimo in cui l’opera d’arte si innalza a nuova vita dove le dimensioni temporali e percettive si fondono.
Il progetto Blu, nel suo complesso rappresenta un modo unico del fare arte in un territorio spaccato ma unito dai molteplici linguaggi di una società multiculturale.
10
settembre 2016
Blu. Mediterraneo tra arte, politica e derive
Dal 10 settembre al 31 dicembre 2016
arte contemporanea
Location
CASTELLO DELL’ABATE
Castellabate, Via Castello, (Salerno)
Castellabate, Via Castello, (Salerno)
Orario di apertura
da martedi a domenica ore 10,00/12,30 - 16,30 /21,00
Vernissage
10 Settembre 2016, ore 19,00
Autore
Curatore