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Blue and Joy – The Superficial Essence of a Deep Appearance
Blue and Joy è un prolifico progetto artistico contemporaneo di Fabio La Fauci (Milano 1977) e Daniele Sigalot (Roma 1976). Iniziato nel 2005 il progetto si sviluppa intorno a due personaggi, Blue e Joy, e alle loro avventure scoraggianti.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La Galleria ARTRA è lieta di annunciare la presentazione della mostra The Superficial Essence of a Deep Appearance, prima personale italiana che racchiude la ricerca degli ultimi due anni, dei Blue and Joy che si terrà dal 16 gennaio 2013 al 16 febbraio 2013, a cura di Chiara Guidi.
Blue and Joy (Fabio Le Fauci, Milano, 1977; e Daniele Sigalot, Roma, 1976) sono un progetto artistico e un singolare caso “media events” nato dalle storie dei loro omonimi pupazzi, figure emotiche di cartoon che delle pagine dei libri, ai wall paintings della street art, hanno espresso mood generazionali, e già nella loro sagomata fisionomia (lacrime come apostrofi, braccia alzate esaltanti, cuore crackato,) tracciavano nei sentimenti generazionali e digitalizzati da social network, i loro appelli, ovvero continue petizioni ai loro sogni.
Sull’attuale pagina di facebook si definiscono ancora “sognatori in un mondo di contraddizione”, dove il sogno resta non solo la capacità onirica, ma la volontà di attualizzare piccole utopie quotidiane.
Comunicare appare fondamentale, e i Blue and Joy si appropriano di ogni mezzo linguistico (dalla pittura ad olio, al video; dall’alluminio alle resine, dai cartoni disegnati, agli innovativi mosaici) per focalizzare il messaggio in modo evidente, diretto, ma celando sempre, e con una profonda ironia interrogativa e allusiva, significati nascosti e verità non rivelate.Il loro dualismo li ha portati a dilatare i sensi e lo sguardo, così come la sperimentazione li ha portati a far emergere le contraddizioni e i loro dubbi, e anche rivolgendosi all’Art System restano con i loro interrogativi, le loro fascinazioni e i loro dichiarati “puntini di sospensione”. Così in The Superficial Essence of a Deep Appearance, mosaici extra bizantini, di un milione di pillole svuotate e dipinte, si rivolgono direttamente allo spettatore e ci spingono verso l’opera d’arte, non per farcela conoscere e/o ammirare, ma per la volontà di farci ammettere le perplessità, gli entusiasmi e tutto quello non detto, ovvero quello che ancora non si è potuto o non si è riusciti a dire.
Frammenti di un discorso sull’arte, ma dove sono emerse solo le punteggiature.
Blue and Joy, vivono e lavorano a Berlino nella loro “Pizzeria”, uno studio garage, una factory che afferma nell’identità tutta italiana, una piattaforma di incontro e di sperimentazione.
Blue and Joy (Fabio Le Fauci, Milano, 1977; e Daniele Sigalot, Roma, 1976) sono un progetto artistico e un singolare caso “media events” nato dalle storie dei loro omonimi pupazzi, figure emotiche di cartoon che delle pagine dei libri, ai wall paintings della street art, hanno espresso mood generazionali, e già nella loro sagomata fisionomia (lacrime come apostrofi, braccia alzate esaltanti, cuore crackato,) tracciavano nei sentimenti generazionali e digitalizzati da social network, i loro appelli, ovvero continue petizioni ai loro sogni.
Sull’attuale pagina di facebook si definiscono ancora “sognatori in un mondo di contraddizione”, dove il sogno resta non solo la capacità onirica, ma la volontà di attualizzare piccole utopie quotidiane.
Comunicare appare fondamentale, e i Blue and Joy si appropriano di ogni mezzo linguistico (dalla pittura ad olio, al video; dall’alluminio alle resine, dai cartoni disegnati, agli innovativi mosaici) per focalizzare il messaggio in modo evidente, diretto, ma celando sempre, e con una profonda ironia interrogativa e allusiva, significati nascosti e verità non rivelate.Il loro dualismo li ha portati a dilatare i sensi e lo sguardo, così come la sperimentazione li ha portati a far emergere le contraddizioni e i loro dubbi, e anche rivolgendosi all’Art System restano con i loro interrogativi, le loro fascinazioni e i loro dichiarati “puntini di sospensione”. Così in The Superficial Essence of a Deep Appearance, mosaici extra bizantini, di un milione di pillole svuotate e dipinte, si rivolgono direttamente allo spettatore e ci spingono verso l’opera d’arte, non per farcela conoscere e/o ammirare, ma per la volontà di farci ammettere le perplessità, gli entusiasmi e tutto quello non detto, ovvero quello che ancora non si è potuto o non si è riusciti a dire.
Frammenti di un discorso sull’arte, ma dove sono emerse solo le punteggiature.
Blue and Joy, vivono e lavorano a Berlino nella loro “Pizzeria”, uno studio garage, una factory che afferma nell’identità tutta italiana, una piattaforma di incontro e di sperimentazione.
16
gennaio 2013
Blue and Joy – The Superficial Essence of a Deep Appearance
Dal 16 gennaio al 16 febbraio 2013
arte contemporanea
Location
GALLERIA ARTRA
Milano, Via Francesco Burlamacchi, 1, (Milano)
Milano, Via Francesco Burlamacchi, 1, (Milano)
Orario di apertura
aperto dal martedì al sabato dalle 11.00 alle 19.00
Vernissage
16 Gennaio 2013, ore 18.30/21.00
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