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Blue Zone
Blue Zone è un progetto multimediale e performativo che mette in scena una galleria abbandonata dove echeggiano soltanto le voci degli artisti, mentre descrivono opere inesistenti e invisibili immerse in una luce blu. Una realtà post-human dove non ci sono più opere, né artisti, né visitatori, ma un brusio senza senso destinato all’incomprensione.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Si informa che il 4 giugno 2009 alle ore 18.00, si è inaugurato a Venezia l’evento collaterale della 53. Biennale di Venezia intitolato BLUE ZONE. Detto progetto è stato ideato, allestito e curato dell’artista triestino Emiliano Bazzanella, con la partecipazione di altri 18 artisti. Esso consta in un'installazione multimediale (della quale alleghiamo due immagini) allestita presso la Scoletta San Zaccaria di Venezia (campo San Zaccaria, nei pressi di p.zza San Marco).
L’opera mette in scena una sorta di galleria abbandonata dominata da un’intensa luce blu e nella quale i quadri appesi sono occultati da drappi blu e campeggiano nel centro della sala degli schermi LCD che ripropongono i volti degli artisti mentre esprimono il significato delle opere che non si possono vedere. La sovrapposizione delle loro voci tuttavia impedisce la comprensibilità delle loro parole e offrono allo spettatore un caos sonoro che bene può rappresentare la contaminazione e la molteplicità spesso difficilmente leggibile dell’arte contemporanea.
Una delle idee messe in gioco da Emiliano Bazzanella triestino, che peraltro è alla sua quarta partecipazione ad una Biennale, è dunque una riflessione problematica sulla “morte dell’arte”, cioè sulla scomparsa delle opere nell’epoca della virtualità globalizzata dell’informazione e sull’inflazione dei mezzi di comunicazione.
Con Emiliano Bazzanella, ha collaborato l’artista monfalconese Diego Valentinuzzi in qualità di co-curatore.
L’opera mette in scena una sorta di galleria abbandonata dominata da un’intensa luce blu e nella quale i quadri appesi sono occultati da drappi blu e campeggiano nel centro della sala degli schermi LCD che ripropongono i volti degli artisti mentre esprimono il significato delle opere che non si possono vedere. La sovrapposizione delle loro voci tuttavia impedisce la comprensibilità delle loro parole e offrono allo spettatore un caos sonoro che bene può rappresentare la contaminazione e la molteplicità spesso difficilmente leggibile dell’arte contemporanea.
Una delle idee messe in gioco da Emiliano Bazzanella triestino, che peraltro è alla sua quarta partecipazione ad una Biennale, è dunque una riflessione problematica sulla “morte dell’arte”, cioè sulla scomparsa delle opere nell’epoca della virtualità globalizzata dell’informazione e sull’inflazione dei mezzi di comunicazione.
Con Emiliano Bazzanella, ha collaborato l’artista monfalconese Diego Valentinuzzi in qualità di co-curatore.
04
giugno 2009
Blue Zone
Dal 04 al 30 giugno 2009
arte contemporanea
Location
SCOLETTA SAN ZACCARIA
Venezia, Campo San Zaccaria, (Venezia)
Venezia, Campo San Zaccaria, (Venezia)
Orario di apertura
ore 10.30-13.00/16.00-19.30 domenica chiuso
Vernissage
4 Giugno 2009, ore 18
Autore
Curatore