Continua al centro storico di Roma un nuovo ciclo espositivo per la giovane figurazione italiana.

“Difronte a …” in via della Croce 38, continua la fitta programmazione di mostre d’arte contemporanea inaugurando nella propria sede la mostra personale dell’artista veneto Bluer. La mostra, dal titolo “Nel blu della musica” a cura di Floriana Tondinelli, presenta venti recenti lavori appartenenti all’ultimo ciclo pittorico.

Bluer elabora le sue composizioni in una sorta di “trance” musicale, “sognando” dentro la pittura, tornando alla piena ed esplicita eloquenza dei colori, senza più alcun rinvio, ed esaltando la soggettività dell’utilizzo di essi e delle “composizioni” come spartiti musicali in cui le note, toni, timbri, valori si accampano nei blu liberamente, secondo “misure” intime e inizialmente segrete, e che poi, lentamente, si esplicano in racconto allo sguardo attento e catturano l’emozione.

Le opere di Bluer racchiudono la volontà dell'artista di andare oltre la realtà vista e vissuta e di recuperare il mistero e l'essenza ultima e spirituale delle cose e degli avvenimenti, proprio attraverso l'utilizzo del blu, che crea quello "spazio dello spirito" in cui si muovono, danzano, aleggiano e galleggiano "animule": sagome, forme allusive che rappresentano stati d'animo, tensioni, momenti di vita.
Le opere di Bluer, a cavallo tra l'astrazione e la volontà narrativa, sono melodie evocative.
Il visibile viene stilizzato e sagomato; l'invisibile, lo spirituale, viene evocato nella dinamicità delle opere, dei colori, nella sensazione di estrema vitalità e movimento prodotta dall'intersecarsi, fondersi e confondersi di queste sagome, sempre dolcemente ritagliate nel colore.
Sono opere che trasudano serenità e gioia, ma anche una forte carica emotiva e spirituale. Non mancano, infatti, anche espressioni riconducibili al sacro e alla tensione verso Dio.
Questa sinfonia di note e di colori, di sentimenti e di immagini che appaiono agli occhi interiori dello spettatore sono il frutto di una vivacità artistica originale.