-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Bodini – Sughi
Legati da lunga amicizia, i due artisti esporranno ciascuno un gruppo d’opere a documento delle rispettive esperienze creative, in scultura e il pittura, a partire dai primi anni ‘50 per giungere alle opere d’oggi.
Scrive Carlo Castellaneta, autore dello scritto “Sughi e Bodini, il segreto di un’amicizia” pubblicato in catalogo: “Mi ha sempre colpito la natura particolare dell’amicizia che si stabilisce tra due artisti (…) chiedendomi quale fosse il segreto del loro sodalizio (…). In realtà, conoscendoli, posso dire che si tratta di un requisito semplicissimo quanto raro: una forte e inalterata carica di stima (…). Gioire dei successi altrui non è solo difficile ma è quasi contro natura in una società come la nostra, ipocrita e competitiva. Eppure se Alberto e Floriano sono riusciti a tacitare questa perfida voce lo si deve all’aver sostituito all’invidia l’ammirazione, alla gelosia professionale la sicurezza della propria eccellenza nel lavoro, al punto da poter immaginare di essere, di volta in volta, autori del manufatto firmato dall’amico, condividendone a fondo le ragioni tecniche e spirituali”. (…) “Probabilmente, il segreto di una simile intesa è la consapevolezza della difficoltà di rappresentare, in modo plastico o con i colori di una tavolozza, la stessa emozione che sta racchiusa nella materia e chiede di venire alla luce (…). “Ma c’è anche qualcosa di inesprimibile, qualcosa che i due artisti –il romagnolo e il varesotto– non confessano per pudore”. ”Questa mostra vuol significare, al di là dell’amicizia, la volontà comune di lasciare un segno, a riprova di una stima che dura da anni e che non finisce qui”. Castore e Polluce, i Dioscuri del mito greco, non avrebbero saputo dire meglio”.
Bodini – Sughi
Milano, via di Porta Tenaglia, 1, (Milano)