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Bodo Gaston Bohm / Dritan Hyskra – Geografie impossibili
Lo Spazio Arte dei Mori ospita due giovani artisti che hanno scelto due forme diverse di confronto con il paesaggio immaginario: gli orizzonti e le superfici desolate di un mondo oscuro e non abitato per Bodo Gaston Boehm e le architetture scabre e futuribili di Dritan Hyska.
Comunicato stampa
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Accade/Mutazione contemporanea presenta
Geografie impossibili
Spazio Arte dei Mori, dal 27/11 al 30/11 e dal 5/12 al 7/12/2008
Inaugurazione giovedì 27 novembre ore 18,30
A cura di Daniela Ambrosio
Nella vita liquida e nella società liquido-moderna, gli spazi nei quali l’uomo si ritrova a vivere mutano continuamente: la città e la natura stessa modificano le proprie sembianze; i confini diventano sempre più instabili e incerti, mutevoli ed evanescenti. Nella dimensione contemporanea non è solo l’uomo ad assumere un carattere liquido, ma anche il “paesaggio” – naturale o artificiale – all’interno del quale egli vive, a subire incessanti alterazioni.
Le geografie impossibili sono quelle realtà che, colte dalla mutevolezza della società contemporanea, generano spazi in continuo movimento, dimensioni impossibili, se non, talvolta, irreali e addirittura fantastiche.
Bodo Gaston Bohm rappresenta, attraverso una pittura asciutta, minimale, una natura lontana, arcana: i luoghi da lui evocati non hanno mai assistito al passaggio di un uomo, né forse ci sarà mai individuo a metter piede su questi territori incontaminati. Egli crea mondi che sembrano appartenere ad un’ altra dimensione, a un universo misterioso, distante, fatto di superfici che ricordano porose e sconosciute aree lunari, frammenti che esulano dalla realtà umana e che rivelano l’enigmatica inquietudine di spazi disabitati.
Dritan Hyskra dipinge paesaggi artificiali in cui dominano, con la loro imponente immobilità, le strutture urbane: palazzi abbandonati, strade deserte, garage vuoti e avvolti da atmosfere spettrali. I luoghi rappresentati dall’artista albanese diventano sintesi inquietante di una metafisica assenza, gusci di cemento armato che raccontano, con algida immediatezza, la tragica essenza dell’uomo moderno. La città appare come uno scheletro eroso dal tempo, un geometrico e grigio contenitore adatto a ospitare una umanità distratta: i luoghi destinati al frenetico passaggio dell’uomo si svuotano completamente per far posto ad una silenziosa e svelata alienazione. Lo spazio urbano, sintesi perfetta della natura che si fa artificio, appare come organismo mobile, in imprevedibile e incalzante trasformazione.
Attivarte associazione culturale no profit
www.attivarte.org
e-mail info@attivarte.org
e-mail accadearte@gmail.com
Cannaregio 3573
30121 Venezia - Italia
Geografie impossibili
Spazio Arte dei Mori, dal 27/11 al 30/11 e dal 5/12 al 7/12/2008
Inaugurazione giovedì 27 novembre ore 18,30
A cura di Daniela Ambrosio
Nella vita liquida e nella società liquido-moderna, gli spazi nei quali l’uomo si ritrova a vivere mutano continuamente: la città e la natura stessa modificano le proprie sembianze; i confini diventano sempre più instabili e incerti, mutevoli ed evanescenti. Nella dimensione contemporanea non è solo l’uomo ad assumere un carattere liquido, ma anche il “paesaggio” – naturale o artificiale – all’interno del quale egli vive, a subire incessanti alterazioni.
Le geografie impossibili sono quelle realtà che, colte dalla mutevolezza della società contemporanea, generano spazi in continuo movimento, dimensioni impossibili, se non, talvolta, irreali e addirittura fantastiche.
Bodo Gaston Bohm rappresenta, attraverso una pittura asciutta, minimale, una natura lontana, arcana: i luoghi da lui evocati non hanno mai assistito al passaggio di un uomo, né forse ci sarà mai individuo a metter piede su questi territori incontaminati. Egli crea mondi che sembrano appartenere ad un’ altra dimensione, a un universo misterioso, distante, fatto di superfici che ricordano porose e sconosciute aree lunari, frammenti che esulano dalla realtà umana e che rivelano l’enigmatica inquietudine di spazi disabitati.
Dritan Hyskra dipinge paesaggi artificiali in cui dominano, con la loro imponente immobilità, le strutture urbane: palazzi abbandonati, strade deserte, garage vuoti e avvolti da atmosfere spettrali. I luoghi rappresentati dall’artista albanese diventano sintesi inquietante di una metafisica assenza, gusci di cemento armato che raccontano, con algida immediatezza, la tragica essenza dell’uomo moderno. La città appare come uno scheletro eroso dal tempo, un geometrico e grigio contenitore adatto a ospitare una umanità distratta: i luoghi destinati al frenetico passaggio dell’uomo si svuotano completamente per far posto ad una silenziosa e svelata alienazione. Lo spazio urbano, sintesi perfetta della natura che si fa artificio, appare come organismo mobile, in imprevedibile e incalzante trasformazione.
Attivarte associazione culturale no profit
www.attivarte.org
e-mail info@attivarte.org
e-mail accadearte@gmail.com
Cannaregio 3573
30121 Venezia - Italia
27
novembre 2008
Bodo Gaston Bohm / Dritan Hyskra – Geografie impossibili
Dal 27 novembre al 07 dicembre 2008
arte contemporanea
Location
SPAZIO ARTE DEI MORI
Venezia, Campo Dei Mori - Cannaregio, 3384, (VENEZIA)
Venezia, Campo Dei Mori - Cannaregio, 3384, (VENEZIA)
Orario di apertura
venerdì 15.00-18.00; sabato e domenica 10.00-13.00 e 15.00-18.00
Vernissage
27 Novembre 2008, ore 18.30
Autore
Curatore