Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Body Writer
Video e opere “a più mani”
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Nell’ambito di “MadeinMedi”, iniziativa dedicata al Fashion Mediterraneo, si svolge a Catania (Le Ciminiere) dall’8 all’11 settembre 2009 la mostra BODY WRITER (in open space, in gallery) a cura di Vitaldo Conte. Video e opere “a più mani” con: il graffitista americano Paul Kostabi & GA.NT; le grafìe su muri-desiderio di Laura Baldieri, Tiziana Pertoso con Vitaldo Conte & Vitaldix; le installazioni e video sul corpo-abito delle artiste siciliane Gabriella Ferrera, Marilena Vita. La mostra è dedicata a Valentine de Saint-Point (letterata, artista, ballerina, autrice del Manifesto Futurista della Lussuria del 1913). Inaugurazione l’8 settembre (ore 18).
Patrocini: Ministero Beni Attività Culturali, Regione Siciliana, Provincia Reg.le di Catania, Università di Catania.
Il tuo browser potrebbe non supportare la visualizzazione di questa immagine.
“A volte – scrissi in Dispersione – davanti a certe crepe, alle macchie e ai colori sbiaditi dei muri e delle pareti, ai non-colori dei materiali allo stato naturale, ai detriti sparsi, ai graffiti e alle parole leggibili e non, scritti ovunque, si entra in relazione profonda con questi “segnali”. La mutevolezza del presente ne cambia continuamente la visione e lettura. Potrebbero essere tracciati da un invisibile e naturale body writer.
L’arte è entrata, dunque, dentro l’esistenza come essenza e presenza quotidiana. Può essere “segnata” con qualunque linguaggio, materiale, comportamento, e presentata in qualsiasi luogo che diviene – d’arte –, se scelto dall’autore per le sue espressioni. Queste includono l’open space, fino all’estensione virtuale, con le sue maschere e corporeità manipolabili. Tra le possibilità espositive c’è anche quella in gallery (...).
Le corpo-grafìe d’arte, oltrepassanti talvolta le riconoscibilità linguistiche, tendono a divenire sempre più imprevedibili nelle loro segnature: assemblano ancestralità e incontri on the road, non sottraendosi nel contempo a rileggere culture. Come quelle del Mediterraneo, “incontro” di occidente e oriente anche nelle sue evocazioni e memorie sinestetiche (...).
I body writers nella loro poetica liberano un painting che concepisce il suo “oltre” che include, frequentemente, la fuoriuscita in “evento” e in oggettualità varie, stringendo rapporti di contiguità con il mondo della musica, dell’arte di strada, dello spettacolo. Questa creazione si addice ai “transiti” non catalogabili, in quanto fusione di linguaggi e media. Come quella che “guarda”, con nuove modalità espressive e di intento, le generazioni del Graffittismo.”
Vitaldo Conte (dal testo in depliant)
Patrocini: Ministero Beni Attività Culturali, Regione Siciliana, Provincia Reg.le di Catania, Università di Catania.
Il tuo browser potrebbe non supportare la visualizzazione di questa immagine.
“A volte – scrissi in Dispersione – davanti a certe crepe, alle macchie e ai colori sbiaditi dei muri e delle pareti, ai non-colori dei materiali allo stato naturale, ai detriti sparsi, ai graffiti e alle parole leggibili e non, scritti ovunque, si entra in relazione profonda con questi “segnali”. La mutevolezza del presente ne cambia continuamente la visione e lettura. Potrebbero essere tracciati da un invisibile e naturale body writer.
L’arte è entrata, dunque, dentro l’esistenza come essenza e presenza quotidiana. Può essere “segnata” con qualunque linguaggio, materiale, comportamento, e presentata in qualsiasi luogo che diviene – d’arte –, se scelto dall’autore per le sue espressioni. Queste includono l’open space, fino all’estensione virtuale, con le sue maschere e corporeità manipolabili. Tra le possibilità espositive c’è anche quella in gallery (...).
Le corpo-grafìe d’arte, oltrepassanti talvolta le riconoscibilità linguistiche, tendono a divenire sempre più imprevedibili nelle loro segnature: assemblano ancestralità e incontri on the road, non sottraendosi nel contempo a rileggere culture. Come quelle del Mediterraneo, “incontro” di occidente e oriente anche nelle sue evocazioni e memorie sinestetiche (...).
I body writers nella loro poetica liberano un painting che concepisce il suo “oltre” che include, frequentemente, la fuoriuscita in “evento” e in oggettualità varie, stringendo rapporti di contiguità con il mondo della musica, dell’arte di strada, dello spettacolo. Questa creazione si addice ai “transiti” non catalogabili, in quanto fusione di linguaggi e media. Come quella che “guarda”, con nuove modalità espressive e di intento, le generazioni del Graffittismo.”
Vitaldo Conte (dal testo in depliant)
08
settembre 2009
Body Writer
Dall'otto all'undici settembre 2009
arte contemporanea
Location
CENTRO FIERISTICO LE CIMINIERE
Catania, Viale Africa, (Catania)
Catania, Viale Africa, (Catania)
Vernissage
8 Settembre 2009, ore 18 sala convegni C3
Sito web
www.madeinmedi.org
Autore
Curatore