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Bolivar / Arden Quin – Due protagonisti del Movimento Madi Internazionale
Si tratta della prima mostra che una galleria italiana dedica a Carmelo Arden Quin dopo la scomparsa avvenuta nel settembre 2010. L’esposizione si concentra su una selezione di opere storiche e di lavori recenti di Arden Quin e di Bolivar
Comunicato stampa
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Si tratta della prima mostra che una galleria italiana dedica a Carmelo Arden Quin dopo la scomparsa avvenuta nel settembre 2010.
L’esposizione si concentra su una selezione di opere storiche e di lavori recenti di Arden Quin (Rivera, Uruguay, 1913 – Savigny-sur-Orge, Francia, 2010) e di Bolivar (Salto, Uruguay, 1932) il quale, dopo aver aderito al Madi all’inizio degli anni ‘80 è, nell’ultimo trentennio, l’artista più vicino all’ideatore del Movimento.
Quando nel 1946 a Buenos Aires, Arden Quin dava lettura del manifesto Madi, teorizzava alcuni assunti che avrebbero dato significativo contributo al processo di svecchiamento dell’arte iniziato da qualche anno attraverso il dibattito sorto nel milieu culturale della capitale argentina. Si trattava dell’avanzato traguardo raggiunto dall’arte aniconica dopo il Concretismo ed il Costruttivismo, che inizialmente aveva coinvolto gli artisti latino-americani e, negli anni cinquanta, con l’avvenuto trasferimento a Parigi del suo fondatore, un folto numero di artisti europei.
Nel 1948 infatti Arden Quin decide di stabilirsi a Parigi. Con lui emigrano i principi teorici del Madismo che nella capitale francese trova un ambiente ricettivo, tanto da inaugurare una serie di eventi (tra i quali la ventennale partecipazione ai Salons des Réalités Nouvelles) che fanno da trampolino di lancio alla diffusione del movimento, prima in Europa ed in seguito in tutto il mondo. Fin dall’inizio, gli artisti Madi si prefiggevano, con l’introduzione della poligonalità, sia accorpando diverse superfici dipinte, sia abolendo la cornice e ideando lavori dalle superfici aggettanti, la distruzione di tutti i condizionamenti e limiti imposti dalla tradizione geometrica, chiusa nei quattro angoli retti del supporto tradizionale del piano, dando un ulteriore sviluppo alle intuizioni di alcuni pionieri costruttivisti di inizio secolo come Vladimir Tatlin, Aleksandr Rodcenko, Antoine Pevsner, Naum Gabo e concretizzando un vero e proprio cambiamento che risulterà anticipatore dell’arte cinetica, programmata ed estroflessa.
Oggi il movimento Madi conta più di cento artisti distribuiti nei vari gruppi presenti in Argentina, Belgio, Francia, Germania, Italia, Stati Uniti, Ungheria, Venezuela e singole entità in Inghilterra, Slovacchia, Spagna, Svezia e Olanda (tutti in stretto collegamento fra di loro).
Essi, con il loro operare danno un’attuale ed originale testimonianza di come il Madi continui ad essere pensiero, sperimentazione, invenzione, una condizione di coscienza e conoscenza, rielaborazione di tecniche tradizionali e ricerca stimolante di forme e materiali nuovi, in rapporto con gli sviluppi della società contemporanea, che ha provocato una reazione critica inizialmente caratterizzata da momenti di perplessità, inevitabile per cambiamenti incisivi e dirompenti, ma che ha comunque finito per riconoscere al movimento la rigorosità della ricerca e la validità dei risultati.
L’esposizione si concentra su una selezione di opere storiche e di lavori recenti di Arden Quin (Rivera, Uruguay, 1913 – Savigny-sur-Orge, Francia, 2010) e di Bolivar (Salto, Uruguay, 1932) il quale, dopo aver aderito al Madi all’inizio degli anni ‘80 è, nell’ultimo trentennio, l’artista più vicino all’ideatore del Movimento.
Quando nel 1946 a Buenos Aires, Arden Quin dava lettura del manifesto Madi, teorizzava alcuni assunti che avrebbero dato significativo contributo al processo di svecchiamento dell’arte iniziato da qualche anno attraverso il dibattito sorto nel milieu culturale della capitale argentina. Si trattava dell’avanzato traguardo raggiunto dall’arte aniconica dopo il Concretismo ed il Costruttivismo, che inizialmente aveva coinvolto gli artisti latino-americani e, negli anni cinquanta, con l’avvenuto trasferimento a Parigi del suo fondatore, un folto numero di artisti europei.
Nel 1948 infatti Arden Quin decide di stabilirsi a Parigi. Con lui emigrano i principi teorici del Madismo che nella capitale francese trova un ambiente ricettivo, tanto da inaugurare una serie di eventi (tra i quali la ventennale partecipazione ai Salons des Réalités Nouvelles) che fanno da trampolino di lancio alla diffusione del movimento, prima in Europa ed in seguito in tutto il mondo. Fin dall’inizio, gli artisti Madi si prefiggevano, con l’introduzione della poligonalità, sia accorpando diverse superfici dipinte, sia abolendo la cornice e ideando lavori dalle superfici aggettanti, la distruzione di tutti i condizionamenti e limiti imposti dalla tradizione geometrica, chiusa nei quattro angoli retti del supporto tradizionale del piano, dando un ulteriore sviluppo alle intuizioni di alcuni pionieri costruttivisti di inizio secolo come Vladimir Tatlin, Aleksandr Rodcenko, Antoine Pevsner, Naum Gabo e concretizzando un vero e proprio cambiamento che risulterà anticipatore dell’arte cinetica, programmata ed estroflessa.
Oggi il movimento Madi conta più di cento artisti distribuiti nei vari gruppi presenti in Argentina, Belgio, Francia, Germania, Italia, Stati Uniti, Ungheria, Venezuela e singole entità in Inghilterra, Slovacchia, Spagna, Svezia e Olanda (tutti in stretto collegamento fra di loro).
Essi, con il loro operare danno un’attuale ed originale testimonianza di come il Madi continui ad essere pensiero, sperimentazione, invenzione, una condizione di coscienza e conoscenza, rielaborazione di tecniche tradizionali e ricerca stimolante di forme e materiali nuovi, in rapporto con gli sviluppi della società contemporanea, che ha provocato una reazione critica inizialmente caratterizzata da momenti di perplessità, inevitabile per cambiamenti incisivi e dirompenti, ma che ha comunque finito per riconoscere al movimento la rigorosità della ricerca e la validità dei risultati.
14
maggio 2011
Bolivar / Arden Quin – Due protagonisti del Movimento Madi Internazionale
Dal 14 maggio al 16 luglio 2011
arte contemporanea
Location
GALLERIA MARELIA
Bergamo, Via Torretta, 4, (Bergamo)
Bergamo, Via Torretta, 4, (Bergamo)
Orario di apertura
lunedì - venerdì 14.00 – 20.00
sabato 15.30 – 20.00
Vernissage
14 Maggio 2011, ore 18.30
Autore
Curatore