Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Boooks! Dagli anni sessanta ad oggi. Libri d’artista dal fondo Liliana Dematteis
Nell’esposizione è possibile vedere per la prima volta una selezione di 150 pezzi. La mostra si sviluppa con un percorso cronologico, che arriva fino a oggi, partendo dai primi anni Sessanta, momento in cui, a parere unanime della critica, numerosi artisti hanno iniziato a usare in modo consapevole questa forma espressiva.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
MART ad ARTELIBRO 2008
BOOKS! Dagli anni sessanta ad oggi. Libri d’artista dal fondo Liliana Dematteis in deposito al Mart di Trento e Rovereto è il titolo della mostra organizzata da Artelibro, con la collaborazione del Mart - Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto, che si svolgerà dal 17 settembre al 31 ottobre 2008 presso la Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna (Via delle Donzelle 2, Bologna).
La preview per la stampa si terrà in mattinata mentre l’inaugurazione si terrà nel pomeriggio di mercoledì 17 settembre, a seguito della conferenza stampa d’apertura della quinta edizione del Festival del Libro d’Arte.
Questa esposizione rappresenta una preziosa occasione di riflessione per l’incontro LIBRI D’ARTISTA. IL COLLEZIONISMO COME FORMA D’ARTE in programma venerdì 26 settembre, promosso sempre da Artelibro e Mart, in collaborazione con la Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna. Interverranno Melania Gazzotti (curatrice della mostra), Liliana Dematteis e Marco Gastini.
La Mostra
Nel panorama italiano la collezione di Liliana Dematteis è senza dubbio una delle più rappresentative, non solo per la grande quantità di materiali, più di 1000 volumi, ma in particolare per la loro qualità, dovuta all'oculatezza con la quale sono stati selezionati. Infatti, Liliana Dematteis oltre ad essere un'appassionata di questa particolare forma espressiva ne è prima di tutto una preparata studiosa e storica. E’ anche grazie a lei che negli ultimi 10 anni l'attenzione verso il libro d'artista è cresciuta in modo considerevole e si sono moltiplicate le mostre e le pubblicazioni che approfondiscono questa modalità dell'arte contemporanea. In particolare si deve alla Dematteis una fondamentale ricognizione di tutta la produzione italiana, pubblicata nel 1998 insieme a Giorgio Maffei.
La passione di Liliana Dematteis per il libro d'artista nasce molto prima ed è legata all'attività della Galleria Martano di Torino che dirige dal 1965. Entra in possesso del primo volume della sua collezione organizzando una personale di Yves Klein nella quale espone le pagine sciolte di Peintures del 1954. Successivamente collabora in modo attivo alla pubblicazione di libri, accogliendo la richiesta di diversi artisti che lavorano con la galleria di sostituire il catalogo della mostra con un vero e proprio prodotto artistico. Nascono in questo modo 14 proposizioni di Vincenzo Agnetti (1972), 2 Measures di Allan Kaprow (1974), Non c'è rosa senza spine di Giorgio Griffa (1975), Il metodo per suonare di Giuseppe Chiari (1976).
Nell'esposizione è possibile vedere per la prima volta una selezione di 150 pezzi. La mostra si sviluppa con un percorso cronologico, che arriva fino a oggi, partendo dai primi anni Sessanta, momento in cui, a parere unanime della critica, numerosi artisti hanno iniziato a usare in modo consapevole questa forma espressiva.
Attraverso lo snodarsi di quattro sezioni, dedicate ognuna a un decennio, lo spettatore può ripercorrere la nascita e lo sviluppo del libro d'artista, rendendosi conto di come, anche se con approcci molto diversi, quasi tutti i protagonisti dell'arte contemporanea degli ultimi 50 anni, abbiano trovato congeniale tale mezzo. Sono documentate le esperienze pionieristiche degli anni 60, dando rilievo al contributo di Ed Ruscha, da molti considerato il vero e proprio iniziatore di questa pratica. Accanto all'artista statunitense si trovano concettuali sia stranieri, ad esempio Robert Barry, Joseph Kosuth, Douglas Huebler e Lawrence Weiner, sia italiani, in particolare appartenenti all’arte povera. Le caratteristiche del libro, quali la riproducibilità a basso costo e in grandi quantità e la facilità di circolazione, risultano congeniali anche agli operatori del gruppo internazionale Fluxus. Sono esposti lavori di John Cage, Giuseppe Chiari, Dieter Roth e Daniel Spoerri, insieme all’ideale manifesto del movimento An anthology, edito nel 1963 da La Monte Young e Jackson Mac Low. Nel medesimo periodo, iniziano a pubblicare i poeti visivi e concreti - molti dei quali provengono dall'ambito letterario, tra i quali Carlo Belloli, Eugenio Miccini, Lamberto Pignotti e Emilio Isgrò - impegnandosi spesso di prima persona sia nella stampa, se necessario anche con mezzi poveri come il ciclostile, sia nella distribuzione dei volumi. Questi stessi movimenti d’avanguardia continuano a sperimentare le potenzialità del libro nel decennio successivo, nel corso del quale la produzione viene sempre più incrementata. Si consolida inoltre negli anni 70 la tendenza di alcuni artisti che lavorano sul corpo - come Gilbert & George, Ketty La Rocca, Gina Pane e Giuseppe Penone - o più in generale con la performance - Franco Vaccari -, a documentare le proprie azioni, raccogliendo fotografie e testi. Le pagine diventano il luogo deputato a fermare le tracce di questi eventi, non offrendo però solo una semplice testimonianza dell’accaduto ma assumendo un proprio valore estetico, diventando esse stesse parte di un’opera d’arte. Negli anni 80 ritroviamo alcuni degli animatori delle stagioni passate come Alighiero Boetti accanto agli esponenti della Transavanguardia - quali Sandro Chia, Francesco Clemente, Enzo Cucchi, Mimmo Paladino - e a Luigi Ontani. Punto di forza dell'esposizione è la rassegna di libri datati dagli anni 90 ad oggi. Intensa, ma poco conosciuta, è infatti la produzione a noi più vicina che verrà rappresentata in mostra da volumi sia di artisti ormai consacrati nel panorama internazionale come Marina Abramovic, Reneé Green, Rebecca Horn, Antoni Muntadas, Ettore Spalletti e Peter Wuthrich ma anche di giovani, ma già consolidati, italiani tra i quali Stefano Arienti, Monica Bonvicini, Paolo Canevari, Eva Marisaldi, Marzia Migliora, Giancarlo Norese e Luca Vitone.
In occasione della mostra sarà realizzato un catalogo, pubblicato da Silvana Editoriale, contenente un testo introduttivo di Melania Gazzotti, le immagini di tutte le opere esposte, un contributo di Roberto Antolini e un'intervista a Liliana Dematteis, che ripercorre le fasi di sviluppo della propria collezione parallelamente alle vicende del libro d’artista e dei suoi protagonisti.
BOOKS! Dagli anni sessanta ad oggi. Libri d’artista dal fondo Liliana Dematteis in deposito al Mart di Trento e Rovereto è il titolo della mostra organizzata da Artelibro, con la collaborazione del Mart - Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto, che si svolgerà dal 17 settembre al 31 ottobre 2008 presso la Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna (Via delle Donzelle 2, Bologna).
La preview per la stampa si terrà in mattinata mentre l’inaugurazione si terrà nel pomeriggio di mercoledì 17 settembre, a seguito della conferenza stampa d’apertura della quinta edizione del Festival del Libro d’Arte.
Questa esposizione rappresenta una preziosa occasione di riflessione per l’incontro LIBRI D’ARTISTA. IL COLLEZIONISMO COME FORMA D’ARTE in programma venerdì 26 settembre, promosso sempre da Artelibro e Mart, in collaborazione con la Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna. Interverranno Melania Gazzotti (curatrice della mostra), Liliana Dematteis e Marco Gastini.
La Mostra
Nel panorama italiano la collezione di Liliana Dematteis è senza dubbio una delle più rappresentative, non solo per la grande quantità di materiali, più di 1000 volumi, ma in particolare per la loro qualità, dovuta all'oculatezza con la quale sono stati selezionati. Infatti, Liliana Dematteis oltre ad essere un'appassionata di questa particolare forma espressiva ne è prima di tutto una preparata studiosa e storica. E’ anche grazie a lei che negli ultimi 10 anni l'attenzione verso il libro d'artista è cresciuta in modo considerevole e si sono moltiplicate le mostre e le pubblicazioni che approfondiscono questa modalità dell'arte contemporanea. In particolare si deve alla Dematteis una fondamentale ricognizione di tutta la produzione italiana, pubblicata nel 1998 insieme a Giorgio Maffei.
La passione di Liliana Dematteis per il libro d'artista nasce molto prima ed è legata all'attività della Galleria Martano di Torino che dirige dal 1965. Entra in possesso del primo volume della sua collezione organizzando una personale di Yves Klein nella quale espone le pagine sciolte di Peintures del 1954. Successivamente collabora in modo attivo alla pubblicazione di libri, accogliendo la richiesta di diversi artisti che lavorano con la galleria di sostituire il catalogo della mostra con un vero e proprio prodotto artistico. Nascono in questo modo 14 proposizioni di Vincenzo Agnetti (1972), 2 Measures di Allan Kaprow (1974), Non c'è rosa senza spine di Giorgio Griffa (1975), Il metodo per suonare di Giuseppe Chiari (1976).
Nell'esposizione è possibile vedere per la prima volta una selezione di 150 pezzi. La mostra si sviluppa con un percorso cronologico, che arriva fino a oggi, partendo dai primi anni Sessanta, momento in cui, a parere unanime della critica, numerosi artisti hanno iniziato a usare in modo consapevole questa forma espressiva.
Attraverso lo snodarsi di quattro sezioni, dedicate ognuna a un decennio, lo spettatore può ripercorrere la nascita e lo sviluppo del libro d'artista, rendendosi conto di come, anche se con approcci molto diversi, quasi tutti i protagonisti dell'arte contemporanea degli ultimi 50 anni, abbiano trovato congeniale tale mezzo. Sono documentate le esperienze pionieristiche degli anni 60, dando rilievo al contributo di Ed Ruscha, da molti considerato il vero e proprio iniziatore di questa pratica. Accanto all'artista statunitense si trovano concettuali sia stranieri, ad esempio Robert Barry, Joseph Kosuth, Douglas Huebler e Lawrence Weiner, sia italiani, in particolare appartenenti all’arte povera. Le caratteristiche del libro, quali la riproducibilità a basso costo e in grandi quantità e la facilità di circolazione, risultano congeniali anche agli operatori del gruppo internazionale Fluxus. Sono esposti lavori di John Cage, Giuseppe Chiari, Dieter Roth e Daniel Spoerri, insieme all’ideale manifesto del movimento An anthology, edito nel 1963 da La Monte Young e Jackson Mac Low. Nel medesimo periodo, iniziano a pubblicare i poeti visivi e concreti - molti dei quali provengono dall'ambito letterario, tra i quali Carlo Belloli, Eugenio Miccini, Lamberto Pignotti e Emilio Isgrò - impegnandosi spesso di prima persona sia nella stampa, se necessario anche con mezzi poveri come il ciclostile, sia nella distribuzione dei volumi. Questi stessi movimenti d’avanguardia continuano a sperimentare le potenzialità del libro nel decennio successivo, nel corso del quale la produzione viene sempre più incrementata. Si consolida inoltre negli anni 70 la tendenza di alcuni artisti che lavorano sul corpo - come Gilbert & George, Ketty La Rocca, Gina Pane e Giuseppe Penone - o più in generale con la performance - Franco Vaccari -, a documentare le proprie azioni, raccogliendo fotografie e testi. Le pagine diventano il luogo deputato a fermare le tracce di questi eventi, non offrendo però solo una semplice testimonianza dell’accaduto ma assumendo un proprio valore estetico, diventando esse stesse parte di un’opera d’arte. Negli anni 80 ritroviamo alcuni degli animatori delle stagioni passate come Alighiero Boetti accanto agli esponenti della Transavanguardia - quali Sandro Chia, Francesco Clemente, Enzo Cucchi, Mimmo Paladino - e a Luigi Ontani. Punto di forza dell'esposizione è la rassegna di libri datati dagli anni 90 ad oggi. Intensa, ma poco conosciuta, è infatti la produzione a noi più vicina che verrà rappresentata in mostra da volumi sia di artisti ormai consacrati nel panorama internazionale come Marina Abramovic, Reneé Green, Rebecca Horn, Antoni Muntadas, Ettore Spalletti e Peter Wuthrich ma anche di giovani, ma già consolidati, italiani tra i quali Stefano Arienti, Monica Bonvicini, Paolo Canevari, Eva Marisaldi, Marzia Migliora, Giancarlo Norese e Luca Vitone.
In occasione della mostra sarà realizzato un catalogo, pubblicato da Silvana Editoriale, contenente un testo introduttivo di Melania Gazzotti, le immagini di tutte le opere esposte, un contributo di Roberto Antolini e un'intervista a Liliana Dematteis, che ripercorre le fasi di sviluppo della propria collezione parallelamente alle vicende del libro d’artista e dei suoi protagonisti.
17
settembre 2008
Boooks! Dagli anni sessanta ad oggi. Libri d’artista dal fondo Liliana Dematteis
Dal 17 settembre al 31 ottobre 2008
arte contemporanea
Location
FONDAZIONE DEL MONTE
Bologna, Via Delle Donzelle, 2, (Bologna)
Bologna, Via Delle Donzelle, 2, (Bologna)
Vernissage
17 Settembre 2008, a seguito della conferenza stampa d’apertura della quinta edizione del Festival del Libro d’Arte.
Editore
SILVANA EDITORIALE
Autore
Curatore