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Borghi of Italy – #NO(F)Earthquake
BORGHI of ITALY – #NO(F)EARTHQUAKE è un progetto dedicato alla rivitalizzazione dei borghi d’Italia post sisma. Affrontando il caso di 5 borghi italiani la mostra si concentra sulla gestione del rischio sismico e sulla sensibilizzazione della società in ambito di tutela e sicurezza del territorio.
Comunicato stampa
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BORGHI of ITALY - #NO(F)EARTHQUAKE
Il Concilio Europeo dell’Arte presenta - in occasione della 16. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia, in linea con il manifesto “Freespace” delle curatrici Yvonne Farrell e Shelley McNamara e con la designazione da parte del MiBACT dello scorso anno “2017 - Anno dei Borghi”- il suo progetto dedicato alla rivi-talizzazione dei “borghi italiani”.
A guidare il percorso espositivo della mostra, allestita nella storica sede del Concilio Europeo dell’Arte “InParadiso Art Gallery”, è il tema, di nuovo centrale nell’agenda delle priorità cui far fronte nel nostro Paese, della prevenzione e messa in sicurezza in chiave antisismica del patrimonio storico e monumentale in Italia. A completamento della mostra si aggiunge un ciclo di 6 giornate di conferenze, simposi, incontri e dibattiti pubblici che si terranno nei mesi di settembre, ottobre e novembre presso la sede della mostra e l’Università IUAV di Ve-nezia.
Dal momento che gli eventi sismici più intensi possono avere tempi di ritorno piuttosto lunghi, spesso il tempo ne diluisce la memoria e ne allontana la percezione, rimandando l’adozione di misure concrete di salva-guardia, prevenzione e quindi di gestione del rischio sismico a tempi futuri. Spesso si dimentica che attraverso la tutela passa la “sicurezza del territorio”, anch’essa precondizione – insieme ad altri servizi di base – per contra-stare i fenomeni di abbandono e di declino demografico e rilanciare processi di sviluppo.
Obiettivo primo dell’evento collaterale “Borghi of Italy - #NO(F)EARTHQUAKE” è quello di sensibilizzare la società sul tema del “conservare in sicurezza” i borghi del nostro Paese, in cui coloro che li vivono - e che li vi-vranno - possano sentirsi “liberi” dalla paura del terremoto e liberi di ritornare ad abitare in questi che sono con-siderati - anche nell’immaginario internazionale - i luoghi più caratteristici d’Italia.
Il percorso espositivo affronta il caso di cinque borghi italiani colpiti da eventi sismici a partire dal 1976: Venzone (terremoto in Friuli Venezia Giulia, 1976), San Felice Sul Panaro (terremoto in Emilia Romagna, 2012), Auletta (terremoto in Irpinia, 1980), Amatrice (terremoto in Centro Italia, 2016) e Civita di Bagnore-gio (terremoto in Centro Italia, 2016). Ognuno di questi case histories, sotto la curatela di professori e ricercatori delle Università Alma Mater di Bologna e Università IUAV di Venezia, fanno emergere aspetti diversi di come siano state affrontate le - a volte tragiche - conseguenze del sisma: la reazione delle popolazioni colpite, i danni al patrimonio, le questioni riguardanti il recupero, il restauro, la ricostruzione. E poi il grande tema della “resilien-za”: non basta la sola messa in sicurezza dei luoghi e la loro (eventuale) ricostruzione, ma serve stimolare la ripre-sa economica di tutto il territorio, investendo in tutti i settori (produttivo, turistico, etc.), costantemente.
In questo contesto, e con il patrocinio all’evento, fra gli altri, dell’Associazione “I Borghi Più Belli d’Italia”, ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) e FOAV (Federazione Ordine Architetti del Veneto), si inserisce il progetto promosso dal CEA - Concilio Europeo dell’Arte "BorgoAlive!”, che proiettandosi nel futuro, raccoglie ed espone al pubblico quali siano le più accreditate “best practices” per attivare il concetto di “rivitalizzazione soste-nibile” di un borgo e del suo territorio circostante: la tutela del territorio e delle comunità, la valorizzazione delle risorse ivi esistenti in un’ottica di innalzamento delle opportunità di crescita sociale ed economica, di sviluppo tu-ristico delle comunità locali e di ripopolamento dei borghi italiani.
In linea con il tema Freespace della Biennale Architettura 2018, “BorgoAlive!” si presenta allora come l’occasione concreta da cogliere per essere custodi e promotori attivi del proprio territorio, nell’interesse colletti-vo dell’Italia.
Il Concilio Europeo dell’Arte e Marco Guglielmi traducono infine anche artisticamente il tema affrontato dal progetto “Borghi of Italy”, in un’opera site specific che si sviluppa all’interno degli spazi espositivi della InPa-radiso Art Gallery.
Il Concilio Europeo dell’Arte presenta - in occasione della 16. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia, in linea con il manifesto “Freespace” delle curatrici Yvonne Farrell e Shelley McNamara e con la designazione da parte del MiBACT dello scorso anno “2017 - Anno dei Borghi”- il suo progetto dedicato alla rivi-talizzazione dei “borghi italiani”.
A guidare il percorso espositivo della mostra, allestita nella storica sede del Concilio Europeo dell’Arte “InParadiso Art Gallery”, è il tema, di nuovo centrale nell’agenda delle priorità cui far fronte nel nostro Paese, della prevenzione e messa in sicurezza in chiave antisismica del patrimonio storico e monumentale in Italia. A completamento della mostra si aggiunge un ciclo di 6 giornate di conferenze, simposi, incontri e dibattiti pubblici che si terranno nei mesi di settembre, ottobre e novembre presso la sede della mostra e l’Università IUAV di Ve-nezia.
Dal momento che gli eventi sismici più intensi possono avere tempi di ritorno piuttosto lunghi, spesso il tempo ne diluisce la memoria e ne allontana la percezione, rimandando l’adozione di misure concrete di salva-guardia, prevenzione e quindi di gestione del rischio sismico a tempi futuri. Spesso si dimentica che attraverso la tutela passa la “sicurezza del territorio”, anch’essa precondizione – insieme ad altri servizi di base – per contra-stare i fenomeni di abbandono e di declino demografico e rilanciare processi di sviluppo.
Obiettivo primo dell’evento collaterale “Borghi of Italy - #NO(F)EARTHQUAKE” è quello di sensibilizzare la società sul tema del “conservare in sicurezza” i borghi del nostro Paese, in cui coloro che li vivono - e che li vi-vranno - possano sentirsi “liberi” dalla paura del terremoto e liberi di ritornare ad abitare in questi che sono con-siderati - anche nell’immaginario internazionale - i luoghi più caratteristici d’Italia.
Il percorso espositivo affronta il caso di cinque borghi italiani colpiti da eventi sismici a partire dal 1976: Venzone (terremoto in Friuli Venezia Giulia, 1976), San Felice Sul Panaro (terremoto in Emilia Romagna, 2012), Auletta (terremoto in Irpinia, 1980), Amatrice (terremoto in Centro Italia, 2016) e Civita di Bagnore-gio (terremoto in Centro Italia, 2016). Ognuno di questi case histories, sotto la curatela di professori e ricercatori delle Università Alma Mater di Bologna e Università IUAV di Venezia, fanno emergere aspetti diversi di come siano state affrontate le - a volte tragiche - conseguenze del sisma: la reazione delle popolazioni colpite, i danni al patrimonio, le questioni riguardanti il recupero, il restauro, la ricostruzione. E poi il grande tema della “resilien-za”: non basta la sola messa in sicurezza dei luoghi e la loro (eventuale) ricostruzione, ma serve stimolare la ripre-sa economica di tutto il territorio, investendo in tutti i settori (produttivo, turistico, etc.), costantemente.
In questo contesto, e con il patrocinio all’evento, fra gli altri, dell’Associazione “I Borghi Più Belli d’Italia”, ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) e FOAV (Federazione Ordine Architetti del Veneto), si inserisce il progetto promosso dal CEA - Concilio Europeo dell’Arte "BorgoAlive!”, che proiettandosi nel futuro, raccoglie ed espone al pubblico quali siano le più accreditate “best practices” per attivare il concetto di “rivitalizzazione soste-nibile” di un borgo e del suo territorio circostante: la tutela del territorio e delle comunità, la valorizzazione delle risorse ivi esistenti in un’ottica di innalzamento delle opportunità di crescita sociale ed economica, di sviluppo tu-ristico delle comunità locali e di ripopolamento dei borghi italiani.
In linea con il tema Freespace della Biennale Architettura 2018, “BorgoAlive!” si presenta allora come l’occasione concreta da cogliere per essere custodi e promotori attivi del proprio territorio, nell’interesse colletti-vo dell’Italia.
Il Concilio Europeo dell’Arte e Marco Guglielmi traducono infine anche artisticamente il tema affrontato dal progetto “Borghi of Italy”, in un’opera site specific che si sviluppa all’interno degli spazi espositivi della InPa-radiso Art Gallery.
25
maggio 2018
Borghi of Italy – #NO(F)Earthquake
Dal 25 maggio al 25 novembre 2018
architettura
arte contemporanea
arte contemporanea
Location
INPARADISO ART GALLERY
Venezia, Castello, 1260, (Venezia)
Venezia, Castello, 1260, (Venezia)
Orario di apertura
Da martedì a domenica ore 10.00 - 18.00
Vernissage
25 Maggio 2018, Ore 17.00
Curatore