Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Bosser | Fortuna | Molinari – Piazza delle Meraviglie
Arte e Centro storico saranno protagoniste della primavera aviglianese con “La piazza delle meraviglie” un nuovo appuntamento organizzato dall’assessorato alla cultura del Comune, curato da Jacopo Molinari, nelle gallerie che si affacciano su piazza Conte Rosso
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Arte e Centro storico saranno protagoniste della primavera aviglianese con “La piazza delle meraviglie” un
nuovo appuntamento organizzato dall’Assessorato alla cultura del Comune, curato da Jacopo Molinari, nelle
gallerie che si affacciano su piazza Conte Rosso, visibile da domenica 16 maggio fino a domenica 27 giugno.
Mario Molinari, Om Bosser e Lorena Fortuna sono i tre artisti di grande spessore, tutti dell’area torinese, che
daranno vita agli spazi espositivi.
Le opere coloratissime e a tutto spazio di Mario Molinari (Coazze 1930/Torino 2000) saranno allestite nella
ex chiesa di Santa Croce. Iniziò autodidatta come scultore alla fine degli anni Cinquanta, mentre era ancora
il direttore delle Cartiere di Coazze. Personaggio sicuramente particolare, protagonista di vari movimenti
culturali per la sua capacità di porsi al di fuori dalle convenzioni, così da confrontarsi esclusivamente con la
propria voglia di creare. Fu uno dei fondatori di SURFANTA il gruppo surreale-fantastico costituitosi a Torino
nel 1964. Il materiale inizialmente a lui più congeniale fu il rame, cui a partire dagli anni Settanta si
aggiunsero l'alluminio, il legno e i materiali plastici, segnando una svolta in senso ironicamente tecnologico,
in seguito alla quale le superfici si fecero levigate e vivacemente colorate. Nel suo percorso sia artistico che
privato il colore è stato l'elemento prioritario della sua filosofia di vita. Le sue opere risultano sempre più
stilizzate, geometrizzanti e astratte: è quasi un teatro ambulante, pieno di humour e di folle gioia. Queste
costruzioni ci fanno scoprire l'omaggio a un futuro migliore e, parallelamente, anche l'annientamento di una
triste oscurità. Dagli anni Ottanta si dedicò soprattutto a far sì che l'arte fosse fruibile da tutti, portando la
scultura in spazi pubblici in mezzo alla gente.
Nel piano superiore della chiesa di Santa Croce troveremo un altro artista che ha sperimentato molte
tecniche e suggestioni: Om Bosser (Torino 1949), A primo impatto è sicuramente la sua esistenza stravagante
e camaleontica a colpire chi si approccia alla sua produzione. Ma c’è molto di più. È un ricercatore
dell’anima: sembra vagare nelle misteriose e recondite profondità dell’essere umano, bramoso di capirne
l’essenza. Om Bosser emerge nel panorama contemporaneo come abilissimo padrone e sperimentatore delle
più diverse tecniche artistiche. È difficile, se non impossibile etichettarlo o ingabbiarlo in un contenitore
precostituito perché incessantemente cambia. La sua Arte pare nel limbo tra astrazioni e tenaci residui
figurativi. Nelle opere qui esposte, si fanno timidamente spazio figure “perfette” come fotografie, quasi
Città di Avigliana
2/1
ritagliate e attaccate ad un ambiente che non sentono loro. Sono presenze, realtà spirituali solitarie, bloccate
in un eterno presente. Ognuno è bloccato in se stesso dalla paura di vivere, dal dolore, ma con la loro dose di
tristezza e apparente serenità affrontano giorno dopo giorno il cammino della loro esistenza in una
malinconica pace. Vagano su un tappeto nero che rievoca spesso la morte, l’assorbimento, l’annullamento di
tutte le forze vitali, l’ignoto. A fare da contrasto verdi pareti, foriere di una nuova rinascita spirituale.
La Galleria di via Umberto I° (sotto i portici del palazzo comunale) ospita Lorena Fortuna. Nata a Siracusa,
si trasferisce a Torino nel 1989. Nel microcosmo del gioiello sperimenta la tattilità verso cui è molto attenta al
fine di dialogare anche con chi non può fruire della vista, mentre sul versante della ricerca tematica affronta
le sensazioni suscitate dai luoghi e la bellezza degli incontri che lasciano un segno nella Vita. Nella sua più
recente produzione, si inseriscono installazioni tessili di grandi dimensioni, dove i materiali non nobili e di
uso comune spazianti dal neon alla corda, dal plexiglass all’acciaio e al rame, trovano commistione con i
materiali preziosi. Interessata alle più recenti esperienze della “WEARABLE-ART”, sperimenta il collegamento e la
compenetrazione fra tecniche e materiali antitetici, individuati in stretta connessione ai contenuti, all’interno
dei quali è costante il riferimento al mondo classico e ad una “grecità” presente in tutta la sua opera. Vive e
lavora a Moncalieri. Una sua opera è ospitata presso la Galleria Civica d’Arte Contemporanea MONTEVERGINI
di Siracusa. E alla mostra aviglianese porterà proprio alcune opere dedicate ai non vedenti: «Quando da
bambina mi portavano a visitare mostre e musei sono stata sempre colpita dalle scritte “vietato toccare” – racconta –
anche i non vedenti hanno diritto ad apprezzare un’opera d’arte e poi chi ha detto che l’arte si deve solo vedere: si può,
toccare, annusare, udire…». Di Fortuna, in questa personale, si potranno ammirare… e toccare opere che
utilizzano la scrittura braille, opere multisensoriali, come libri e, sonore inoltre i suoi famosi gioielli in
materiali preziosi ma anche di recupero.
Nello spazio della Galleria Nuova, all’imbocco di Porta Ferrata, è situato il Book Shop della Manifestazione.
Grazie!
Luisella Ceretta
nuovo appuntamento organizzato dall’Assessorato alla cultura del Comune, curato da Jacopo Molinari, nelle
gallerie che si affacciano su piazza Conte Rosso, visibile da domenica 16 maggio fino a domenica 27 giugno.
Mario Molinari, Om Bosser e Lorena Fortuna sono i tre artisti di grande spessore, tutti dell’area torinese, che
daranno vita agli spazi espositivi.
Le opere coloratissime e a tutto spazio di Mario Molinari (Coazze 1930/Torino 2000) saranno allestite nella
ex chiesa di Santa Croce. Iniziò autodidatta come scultore alla fine degli anni Cinquanta, mentre era ancora
il direttore delle Cartiere di Coazze. Personaggio sicuramente particolare, protagonista di vari movimenti
culturali per la sua capacità di porsi al di fuori dalle convenzioni, così da confrontarsi esclusivamente con la
propria voglia di creare. Fu uno dei fondatori di SURFANTA il gruppo surreale-fantastico costituitosi a Torino
nel 1964. Il materiale inizialmente a lui più congeniale fu il rame, cui a partire dagli anni Settanta si
aggiunsero l'alluminio, il legno e i materiali plastici, segnando una svolta in senso ironicamente tecnologico,
in seguito alla quale le superfici si fecero levigate e vivacemente colorate. Nel suo percorso sia artistico che
privato il colore è stato l'elemento prioritario della sua filosofia di vita. Le sue opere risultano sempre più
stilizzate, geometrizzanti e astratte: è quasi un teatro ambulante, pieno di humour e di folle gioia. Queste
costruzioni ci fanno scoprire l'omaggio a un futuro migliore e, parallelamente, anche l'annientamento di una
triste oscurità. Dagli anni Ottanta si dedicò soprattutto a far sì che l'arte fosse fruibile da tutti, portando la
scultura in spazi pubblici in mezzo alla gente.
Nel piano superiore della chiesa di Santa Croce troveremo un altro artista che ha sperimentato molte
tecniche e suggestioni: Om Bosser (Torino 1949), A primo impatto è sicuramente la sua esistenza stravagante
e camaleontica a colpire chi si approccia alla sua produzione. Ma c’è molto di più. È un ricercatore
dell’anima: sembra vagare nelle misteriose e recondite profondità dell’essere umano, bramoso di capirne
l’essenza. Om Bosser emerge nel panorama contemporaneo come abilissimo padrone e sperimentatore delle
più diverse tecniche artistiche. È difficile, se non impossibile etichettarlo o ingabbiarlo in un contenitore
precostituito perché incessantemente cambia. La sua Arte pare nel limbo tra astrazioni e tenaci residui
figurativi. Nelle opere qui esposte, si fanno timidamente spazio figure “perfette” come fotografie, quasi
Città di Avigliana
2/1
ritagliate e attaccate ad un ambiente che non sentono loro. Sono presenze, realtà spirituali solitarie, bloccate
in un eterno presente. Ognuno è bloccato in se stesso dalla paura di vivere, dal dolore, ma con la loro dose di
tristezza e apparente serenità affrontano giorno dopo giorno il cammino della loro esistenza in una
malinconica pace. Vagano su un tappeto nero che rievoca spesso la morte, l’assorbimento, l’annullamento di
tutte le forze vitali, l’ignoto. A fare da contrasto verdi pareti, foriere di una nuova rinascita spirituale.
La Galleria di via Umberto I° (sotto i portici del palazzo comunale) ospita Lorena Fortuna. Nata a Siracusa,
si trasferisce a Torino nel 1989. Nel microcosmo del gioiello sperimenta la tattilità verso cui è molto attenta al
fine di dialogare anche con chi non può fruire della vista, mentre sul versante della ricerca tematica affronta
le sensazioni suscitate dai luoghi e la bellezza degli incontri che lasciano un segno nella Vita. Nella sua più
recente produzione, si inseriscono installazioni tessili di grandi dimensioni, dove i materiali non nobili e di
uso comune spazianti dal neon alla corda, dal plexiglass all’acciaio e al rame, trovano commistione con i
materiali preziosi. Interessata alle più recenti esperienze della “WEARABLE-ART”, sperimenta il collegamento e la
compenetrazione fra tecniche e materiali antitetici, individuati in stretta connessione ai contenuti, all’interno
dei quali è costante il riferimento al mondo classico e ad una “grecità” presente in tutta la sua opera. Vive e
lavora a Moncalieri. Una sua opera è ospitata presso la Galleria Civica d’Arte Contemporanea MONTEVERGINI
di Siracusa. E alla mostra aviglianese porterà proprio alcune opere dedicate ai non vedenti: «Quando da
bambina mi portavano a visitare mostre e musei sono stata sempre colpita dalle scritte “vietato toccare” – racconta –
anche i non vedenti hanno diritto ad apprezzare un’opera d’arte e poi chi ha detto che l’arte si deve solo vedere: si può,
toccare, annusare, udire…». Di Fortuna, in questa personale, si potranno ammirare… e toccare opere che
utilizzano la scrittura braille, opere multisensoriali, come libri e, sonore inoltre i suoi famosi gioielli in
materiali preziosi ma anche di recupero.
Nello spazio della Galleria Nuova, all’imbocco di Porta Ferrata, è situato il Book Shop della Manifestazione.
Grazie!
Luisella Ceretta
16
maggio 2010
Bosser | Fortuna | Molinari – Piazza delle Meraviglie
Dal 16 maggio al 27 giugno 2010
arte contemporanea
Location
PIAZZA CONTE ROSSO
Avigliana, Piazza Conte Rosso, 1, (Torino)
Avigliana, Piazza Conte Rosso, 1, (Torino)
Orario di apertura
sabato 16:00 -19:00, domenica 10:00 -19:00
Autore
Curatore