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Botto & Bruno – Silent walk
La Galleria Alfonso Artiaco è lieta di annunciare l’inaugurazione della mostra personale di Botto & Bruno, giovedì 5 giugno 2014 alle ore 19.00, in presenza degli artisti.
Comunicato stampa
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La Galleria Alfonso Artiaco è lieta di annunciare l’inaugurazione della mostra personale di Botto & Bruno, giovedì 5 giugno 2014 alle ore 19.00, in presenza degli artisti.
Siamo partiti da una frase di Jan McEwan che dice riferendosi alla vita: ‘Si fanno delle cose e poi si muore’, ebbene i nostri personaggi hanno deciso di fare delle cose affinchè il territorio non muoia. Sono gesti semplici, azioni non eclatanti ma che vogliono dare lo spunto a chi li guarda di non subire situazioni che ad una prima lettura sembrano non avere una via d’uscita.
Abbiamo cercato in questi ultimi lavori di riflettere sul rapporto figura-paesaggio(cercando di capire come le persone possono aiutare il territorio ad essere salvato), sul legame tra gli uomini e l’ambiente e sul fatto che la dialettica tra città e natura sarà l’unica via possibile per ridare vita e futuro alle nostre città.
Osservando lo spazio espositivo abbiamo lavorato sul macro e sul micro.
Un grande wall paper presenta una figura di dimensioni elevate.
Il paesaggio in lontananza non ha architetture ma solo cielo e natura separato dalla figura da una rete metallica che ha uno squarcio per permettere un dialogo con la figura.
Il personaggio non visibile in volto tiene delle forbici ed una lunga striscia di paesaggio, è come se si stesse costruendo un proprio percorso di lettura del mondo, una visione del tutto personale.
Le figure presenti nelle opere hanno dimensioni notevoli e sono intente, con un megafono artigianale fatto da loro, a parlare a chi vuole ascoltare. Si rivolgono al paesaggio. Non si sa cosa stiano dicendo ma ognuno di noi può colmare questo quesito con la propria sensibilità. E’ un dialogo mentale, un tentativo ultimo di relazionarsi con ciò che li circonda. Un modo di riappacificarci con il paesaggio dopo anni di soprusi.
Altri piccolissimi lavori percorreranno il perimetro di una stanza.
Ci piaceva l’idea che il paesaggio diventasse come una colonna sonora, un flusso di immagini che raccontano senza una fine i cambiamenti del territorio.
L’idea è di passeggiare tra le stanze della galleria silenziosamente, dopo tanto rumore e frastuono, ascoltando la natura che finalmente ha preso il sopravvento sull’architettura e che ci avvolge in una sorta di abbraccio. (Botto & Bruno)
Botto & Bruno vivono e lavorano a Torino. Hanno partecipato a numerose rassegne internazionali tra le quali nel 2000 al Palazzo delle Esposizioni a Roma con la personale dal titolo “Under my red sky”. Nel 2001 sono presenti alla 49° Biennale di Venezia curata da Harald Szeemann con un progetto intitolato “House where nobody lives”. Nel 2002 sono invitati alla Biennale internazionale di Busan in Corea e nel 2003 al Mamco di Ginevra con una mostra monografica . Nel 2004 sono chiamati a fare un progetto site specific alla Caixa forum di Barcellona. Sempre nel 2004 una personale al Mamac di Nizza .Nel 2005 realizzano i costumi e l’arredo scenico per il Don Giovanni di Mozart per il Teatro Carlo Felice di Genova con la regia di Davide Livermore. Nel 2006 progettano un lavoro permanente per la stazione di piazzale Augusto a Napoli. Nel 2007 per il Centro per l’Arte contemporanea Luigi Pecci di Prato realizzano un progetto negli spazi del museo. Nel settembre del 2008 presentano una nuova installazione per Le Printemps de septembre a Toulouse curata da Christian Bernard. Nel 2009 partecipano ad una collettiva allo IAC di Villeurbanne a Lione ed alla Kunsthalle di Helsinki. Sempre nel 2009 realizzano le scene per lo spettacolo teatrale Quattro atti profani per il Teatro Stabile di Torino con la regia Valter Malosti. Nel 2010 sono invitati alla 8th biennale di Shanghai e realizzano per la centrale ecotermica ETS di Ivrea una installazione pubblica permanente. Nel 2011 sono presenti alla collettiva presso il Parc du la Villette a Parigi Nel 2012 vincono il premio Madrid Photo e sono invitati dall’Istituto Italiano di Cultura di Madrid per una personale. Nel 2013 realizzano un lavoro site specific al Pav di Torino.
Siamo partiti da una frase di Jan McEwan che dice riferendosi alla vita: ‘Si fanno delle cose e poi si muore’, ebbene i nostri personaggi hanno deciso di fare delle cose affinchè il territorio non muoia. Sono gesti semplici, azioni non eclatanti ma che vogliono dare lo spunto a chi li guarda di non subire situazioni che ad una prima lettura sembrano non avere una via d’uscita.
Abbiamo cercato in questi ultimi lavori di riflettere sul rapporto figura-paesaggio(cercando di capire come le persone possono aiutare il territorio ad essere salvato), sul legame tra gli uomini e l’ambiente e sul fatto che la dialettica tra città e natura sarà l’unica via possibile per ridare vita e futuro alle nostre città.
Osservando lo spazio espositivo abbiamo lavorato sul macro e sul micro.
Un grande wall paper presenta una figura di dimensioni elevate.
Il paesaggio in lontananza non ha architetture ma solo cielo e natura separato dalla figura da una rete metallica che ha uno squarcio per permettere un dialogo con la figura.
Il personaggio non visibile in volto tiene delle forbici ed una lunga striscia di paesaggio, è come se si stesse costruendo un proprio percorso di lettura del mondo, una visione del tutto personale.
Le figure presenti nelle opere hanno dimensioni notevoli e sono intente, con un megafono artigianale fatto da loro, a parlare a chi vuole ascoltare. Si rivolgono al paesaggio. Non si sa cosa stiano dicendo ma ognuno di noi può colmare questo quesito con la propria sensibilità. E’ un dialogo mentale, un tentativo ultimo di relazionarsi con ciò che li circonda. Un modo di riappacificarci con il paesaggio dopo anni di soprusi.
Altri piccolissimi lavori percorreranno il perimetro di una stanza.
Ci piaceva l’idea che il paesaggio diventasse come una colonna sonora, un flusso di immagini che raccontano senza una fine i cambiamenti del territorio.
L’idea è di passeggiare tra le stanze della galleria silenziosamente, dopo tanto rumore e frastuono, ascoltando la natura che finalmente ha preso il sopravvento sull’architettura e che ci avvolge in una sorta di abbraccio. (Botto & Bruno)
Botto & Bruno vivono e lavorano a Torino. Hanno partecipato a numerose rassegne internazionali tra le quali nel 2000 al Palazzo delle Esposizioni a Roma con la personale dal titolo “Under my red sky”. Nel 2001 sono presenti alla 49° Biennale di Venezia curata da Harald Szeemann con un progetto intitolato “House where nobody lives”. Nel 2002 sono invitati alla Biennale internazionale di Busan in Corea e nel 2003 al Mamco di Ginevra con una mostra monografica . Nel 2004 sono chiamati a fare un progetto site specific alla Caixa forum di Barcellona. Sempre nel 2004 una personale al Mamac di Nizza .Nel 2005 realizzano i costumi e l’arredo scenico per il Don Giovanni di Mozart per il Teatro Carlo Felice di Genova con la regia di Davide Livermore. Nel 2006 progettano un lavoro permanente per la stazione di piazzale Augusto a Napoli. Nel 2007 per il Centro per l’Arte contemporanea Luigi Pecci di Prato realizzano un progetto negli spazi del museo. Nel settembre del 2008 presentano una nuova installazione per Le Printemps de septembre a Toulouse curata da Christian Bernard. Nel 2009 partecipano ad una collettiva allo IAC di Villeurbanne a Lione ed alla Kunsthalle di Helsinki. Sempre nel 2009 realizzano le scene per lo spettacolo teatrale Quattro atti profani per il Teatro Stabile di Torino con la regia Valter Malosti. Nel 2010 sono invitati alla 8th biennale di Shanghai e realizzano per la centrale ecotermica ETS di Ivrea una installazione pubblica permanente. Nel 2011 sono presenti alla collettiva presso il Parc du la Villette a Parigi Nel 2012 vincono il premio Madrid Photo e sono invitati dall’Istituto Italiano di Cultura di Madrid per una personale. Nel 2013 realizzano un lavoro site specific al Pav di Torino.
05
giugno 2014
Botto & Bruno – Silent walk
Dal 05 giugno al primo agosto 2014
arte contemporanea
Location
GALLERIA ALFONSO ARTIACO
Napoli, Piazzetta Nilo, 7, (Napoli)
Napoli, Piazzetta Nilo, 7, (Napoli)
Orario di apertura
lunedì – venerdì ore 10-20
Vernissage
5 Giugno 2014, ORE 19
Autore