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Brajo Fuso – Opere dal 1945 al 1980
L’esposizione, che si configura come un’importante monografica, copre tutti i periodi artistici di questo eclettico e versatile personaggio, dai quadri alle sculture alle ceramiche ai gioielli, dando dimostrazione del suo prolifico operato al pubblico perugino.
Comunicato stampa
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A trent’anni dalla scomparsa del grande artista perugino Brajo Fuso (1899-1980), la città di Perugia lo ricorda con una mostra antologica a Palazzo della Penna dal 21 novembre 2010 al 9 gennaio 2011.
La mostra, intitolata “Brajo Fuso : Opere dal 1945 al 1980” e curata da Italo Tomassoni con catalogo edito da Silvana Editoriale, e’ organizzata dalla Fondazione Ecomuseo Colli del Tezio onlus, con il patrocinio del MiBAC Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Umbria, Regione Umbria, Provincia di Perugia, Comune di Perugia, e l’Accademia di Belle Arti “P. Vannucci” di Perugia.
L’esposizione, che si configura come un’importante monografica, copre tutti i periodi artistici di questo eclettico e versatile personaggio, dai quadri alle sculture alle ceramiche ai gioielli, dando dimostrazione del suo prolifico operato al pubblico perugino. Un primo contatto che potrà poi essere approfondito visitando il Fuseum di Monte Malbe, personale museo che l’artista ha lasciato in dono alla città.
Il lavoro di Fuso ha interessato negli anni la critica più qualificata. Nel 1975, il critico francese André Verdet riconosce Brajo Fuso come «uno degli artisti novatori più fecondi, più singolari dell'arte contemporanea italiana». Un tributo più volte ribadito anche da Giulio Carlo Argan, il quale sostiene l'importanza storica dell'espressione artistica di Brajo nell’ambito dell’arte italiana del XX secolo. Risale al 1976 la prima importante monografia a lui dedicata con saggi critici di Giulio Carlo Argan, Italo Tomassoni e André Verdet.
In contemporanea, a Palazzo Malizia a Torgiano, si terrà dal 14 novembre 2010 al 9 gennaio 2011 una mostra delle ceramiche di Brajo Fuso, nell’ambito dell’edizione 2010 delle Vaselle d’Autore. La mostra, intitolata “Brajo Fuso: Una certa idea della Ceramica” e curata da Giulio Busti e Franco Cocchi con un catalogo della Silvana Editoriale, è organizzata dal Comune di Torgiano con la collaborazione della Fondazione Ecomuseo Colli del Tezio onlus.
Brajo Fuso: Opere dal 1945 al 1980
Museo di Palazzo della Penna, Via Podiani,11 Perugia
21 novembre 2010 – 9 gennaio 2011
informazioni:
Tel 075.5716233
Fax 075.5716233
e-mail palazzopenna@sistemamuseo.it
Orari:
da novembre a marzo: 10.30-13 / 15-17.30
chiuso il lunedì
chiuso il 25/12 e 01/01
Catalogo: Silvana Editoriale
Tel 02 61836287
e-mail press@silvanaeditoriale.it
I cataloghi sono acquistabili direttamente dal sito internet di Silvana editoriale www.silvanaeditoriale.it
Nota biografica
Brajo Fuso nasce a Perugia il 21 febbraio 1899. Dopo la laurea in medicina e chirurgia presso l'Università di Roma, e la specializzazione, ricoprirà la cattedra di Stomatologia all’Università di Perugia esercitando al contempo la professione di dentista.
Quale capitano medico viene arruolato durante la seconda guerra mondiale e inviato in Albania. Ferito, sarà costretto a rimanere immobile per molti mesi. Tornato convalescente a Perugia, su incoraggiamento della moglie, la pittrice Elisabetta Rampielli, sposata nel 1929, inizia a dipingere da autodidatta su piccole tavolette di legno che esporrà nel 1946 a Roma alla Galleria “Il Cortile” presentato da Leonardo Sinisgalli, Nicola Ciarletta e Libero De Libero. Dopo questo esordio come pittore figurativo, sente il bisogno di nuove sperimentazioni.
Già nel 1946 si avventura nell’impiego del colore colato sulla tela direttamente dal tubetto, spalmato con le dita o applicato con l’ausilio di uno stecco. Inizia così quel processo di astrazione che ha il suo punto di arrivo nelle Straticromie cui seguiranno le Cromoscolature, anticipando i risultati a cui perviene il maestro statunitense dell'Action painting, Jackson Pollock. La ricerca artistica di Brajo continuerà a dare nuovi frutti con l'inserimento di materiale povero e di scarto che assembla nelle sue innumerevoli opere materiche. Il suo eclettico lavoro ha interessato la critica più qualificata: risale al 1976 la prima importante monografia a lui dedicata con saggi critici di Giulio Carlo Argan, Italo Tomassoni e André Verdet.
Brajo è anche autore di romanzi inediti e commedie. Una raccolta di sue poesie, Le zavorre, viene pubblicata nel 1990 dalle edizioni Guerra di Perugia. Agli anni Trenta risalgono fantastici racconti per ragazzi con illustrazioni dell’artista: Occhiopino, Storia di un ragazzo di gomma, Il Chinchibatte, L’uovo rosso.
Muore a Perugia il 30 dicembre 1980.
La mostra, intitolata “Brajo Fuso : Opere dal 1945 al 1980” e curata da Italo Tomassoni con catalogo edito da Silvana Editoriale, e’ organizzata dalla Fondazione Ecomuseo Colli del Tezio onlus, con il patrocinio del MiBAC Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Umbria, Regione Umbria, Provincia di Perugia, Comune di Perugia, e l’Accademia di Belle Arti “P. Vannucci” di Perugia.
L’esposizione, che si configura come un’importante monografica, copre tutti i periodi artistici di questo eclettico e versatile personaggio, dai quadri alle sculture alle ceramiche ai gioielli, dando dimostrazione del suo prolifico operato al pubblico perugino. Un primo contatto che potrà poi essere approfondito visitando il Fuseum di Monte Malbe, personale museo che l’artista ha lasciato in dono alla città.
Il lavoro di Fuso ha interessato negli anni la critica più qualificata. Nel 1975, il critico francese André Verdet riconosce Brajo Fuso come «uno degli artisti novatori più fecondi, più singolari dell'arte contemporanea italiana». Un tributo più volte ribadito anche da Giulio Carlo Argan, il quale sostiene l'importanza storica dell'espressione artistica di Brajo nell’ambito dell’arte italiana del XX secolo. Risale al 1976 la prima importante monografia a lui dedicata con saggi critici di Giulio Carlo Argan, Italo Tomassoni e André Verdet.
In contemporanea, a Palazzo Malizia a Torgiano, si terrà dal 14 novembre 2010 al 9 gennaio 2011 una mostra delle ceramiche di Brajo Fuso, nell’ambito dell’edizione 2010 delle Vaselle d’Autore. La mostra, intitolata “Brajo Fuso: Una certa idea della Ceramica” e curata da Giulio Busti e Franco Cocchi con un catalogo della Silvana Editoriale, è organizzata dal Comune di Torgiano con la collaborazione della Fondazione Ecomuseo Colli del Tezio onlus.
Brajo Fuso: Opere dal 1945 al 1980
Museo di Palazzo della Penna, Via Podiani,11 Perugia
21 novembre 2010 – 9 gennaio 2011
informazioni:
Tel 075.5716233
Fax 075.5716233
e-mail palazzopenna@sistemamuseo.it
Orari:
da novembre a marzo: 10.30-13 / 15-17.30
chiuso il lunedì
chiuso il 25/12 e 01/01
Catalogo: Silvana Editoriale
Tel 02 61836287
e-mail press@silvanaeditoriale.it
I cataloghi sono acquistabili direttamente dal sito internet di Silvana editoriale www.silvanaeditoriale.it
Nota biografica
Brajo Fuso nasce a Perugia il 21 febbraio 1899. Dopo la laurea in medicina e chirurgia presso l'Università di Roma, e la specializzazione, ricoprirà la cattedra di Stomatologia all’Università di Perugia esercitando al contempo la professione di dentista.
Quale capitano medico viene arruolato durante la seconda guerra mondiale e inviato in Albania. Ferito, sarà costretto a rimanere immobile per molti mesi. Tornato convalescente a Perugia, su incoraggiamento della moglie, la pittrice Elisabetta Rampielli, sposata nel 1929, inizia a dipingere da autodidatta su piccole tavolette di legno che esporrà nel 1946 a Roma alla Galleria “Il Cortile” presentato da Leonardo Sinisgalli, Nicola Ciarletta e Libero De Libero. Dopo questo esordio come pittore figurativo, sente il bisogno di nuove sperimentazioni.
Già nel 1946 si avventura nell’impiego del colore colato sulla tela direttamente dal tubetto, spalmato con le dita o applicato con l’ausilio di uno stecco. Inizia così quel processo di astrazione che ha il suo punto di arrivo nelle Straticromie cui seguiranno le Cromoscolature, anticipando i risultati a cui perviene il maestro statunitense dell'Action painting, Jackson Pollock. La ricerca artistica di Brajo continuerà a dare nuovi frutti con l'inserimento di materiale povero e di scarto che assembla nelle sue innumerevoli opere materiche. Il suo eclettico lavoro ha interessato la critica più qualificata: risale al 1976 la prima importante monografia a lui dedicata con saggi critici di Giulio Carlo Argan, Italo Tomassoni e André Verdet.
Brajo è anche autore di romanzi inediti e commedie. Una raccolta di sue poesie, Le zavorre, viene pubblicata nel 1990 dalle edizioni Guerra di Perugia. Agli anni Trenta risalgono fantastici racconti per ragazzi con illustrazioni dell’artista: Occhiopino, Storia di un ragazzo di gomma, Il Chinchibatte, L’uovo rosso.
Muore a Perugia il 30 dicembre 1980.
20
novembre 2010
Brajo Fuso – Opere dal 1945 al 1980
Dal 20 novembre 2010 al 09 gennaio 2011
arte contemporanea
Location
MUSEO DELLA CITTA’ – PALAZZO DELLA PENNA
Perugia, Via Podiani, 11, (Perugia)
Perugia, Via Podiani, 11, (Perugia)
Orario di apertura
da novembre a marzo: 10.30-13 / 15-17.30
chiuso il lunedì
chiuso il 25/12 e 01/01
Vernissage
20 Novembre 2010, ore 17.30
Editore
SILVANA EDITORIALE
Autore
Curatore