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Brajo Fuso – una certa idea della ceramica
prima mostra integrale delle ceramiche di Brajo Fuso, nell’ambito dell’edizione 2010 delle Vaselle d’Autore, “Versando Torgiano”.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
In contemporanea, a Palazzo Malizia a Torgiano, si terrà dal 13 novembre 2010 al 9 gennaio 2011 la prima mostra integrale delle ceramiche di Brajo Fuso, nell’ambito dell’edizione 2010 delle Vaselle d’Autore, “Versando Torgiano”. La mostra, intitolata “Brajo Fuso: una certa idea della ceramica” e curata da Giulio Busti e Franco Cocchi con un catalogo della Silvana Editoriale, è organizzata dal Comune di Torgiano con la collaborazione della Fondazione Ecomuseo Colli del Tezio onlus.
Nota biografica
Brajo Fuso nasce a Perugia il 21 febbraio 1899. Dopo la laurea in medicina e chirurgia presso l'Università di Roma, e la specializzazione, ricoprirà la cattedra di Stomatologia all’Università di Perugia esercitando al contempo la professione di dentista.
Quale capitano medico viene arruolato durante la seconda guerra mondiale e inviato in Albania. Ferito, sarà costretto a rimanere immobile per molti mesi. Tornato convalescente a Perugia, su incoraggiamento della moglie, la pittrice Elisabetta Rampielli, sposata nel 1929, inizia a dipingere da autodidatta su piccole tavolette di legno che esporrà nel 1946 a Roma alla Galleria “Il Cortile” presentato da Leonardo Sinisgalli, Nicola Ciarletta e Libero De Libero. Dopo questo esordio come pittore figurativo, sente il bisogno di nuove sperimentazioni.
Già nel 1946 si avventura nell’impiego del colore colato sulla tela direttamente dal tubetto, spalmato con le dita o applicato con l’ausilio di uno stecco. Inizia così quel processo di astrazione che ha il suo punto di arrivo nelle Straticromie cui seguiranno le Cromoscolature, anticipando i risultati a cui perviene il maestro statunitense dell'Action painting, Jackson Pollock. La ricerca artistica di Brajo continuerà a dare nuovi frutti con l'inserimento di materiale povero e di scarto che assembla nelle sue innumerevoli opere materiche. Il suo eclettico lavoro ha interessato la critica più qualificata: risale al 1976 la prima importante monografia a lui dedicata con saggi critici di Giulio Carlo Argan, Italo Tomassoni e André Verdet.
Brajo è anche autore di romanzi inediti e commedie. Una raccolta di sue poesie, Le zavorre, viene pubblicata nel 1990 dalle edizioni Guerra di Perugia. Agli anni Trenta risalgono fantastici racconti per ragazzi con illustrazioni dell’artista: Occhiopino, Storia di un ragazzo di gomma, Il Chinchibatte, L’uovo rosso.
Muore a Perugia il 30 dicembre 1980.
Nota biografica
Brajo Fuso nasce a Perugia il 21 febbraio 1899. Dopo la laurea in medicina e chirurgia presso l'Università di Roma, e la specializzazione, ricoprirà la cattedra di Stomatologia all’Università di Perugia esercitando al contempo la professione di dentista.
Quale capitano medico viene arruolato durante la seconda guerra mondiale e inviato in Albania. Ferito, sarà costretto a rimanere immobile per molti mesi. Tornato convalescente a Perugia, su incoraggiamento della moglie, la pittrice Elisabetta Rampielli, sposata nel 1929, inizia a dipingere da autodidatta su piccole tavolette di legno che esporrà nel 1946 a Roma alla Galleria “Il Cortile” presentato da Leonardo Sinisgalli, Nicola Ciarletta e Libero De Libero. Dopo questo esordio come pittore figurativo, sente il bisogno di nuove sperimentazioni.
Già nel 1946 si avventura nell’impiego del colore colato sulla tela direttamente dal tubetto, spalmato con le dita o applicato con l’ausilio di uno stecco. Inizia così quel processo di astrazione che ha il suo punto di arrivo nelle Straticromie cui seguiranno le Cromoscolature, anticipando i risultati a cui perviene il maestro statunitense dell'Action painting, Jackson Pollock. La ricerca artistica di Brajo continuerà a dare nuovi frutti con l'inserimento di materiale povero e di scarto che assembla nelle sue innumerevoli opere materiche. Il suo eclettico lavoro ha interessato la critica più qualificata: risale al 1976 la prima importante monografia a lui dedicata con saggi critici di Giulio Carlo Argan, Italo Tomassoni e André Verdet.
Brajo è anche autore di romanzi inediti e commedie. Una raccolta di sue poesie, Le zavorre, viene pubblicata nel 1990 dalle edizioni Guerra di Perugia. Agli anni Trenta risalgono fantastici racconti per ragazzi con illustrazioni dell’artista: Occhiopino, Storia di un ragazzo di gomma, Il Chinchibatte, L’uovo rosso.
Muore a Perugia il 30 dicembre 1980.
13
novembre 2010
Brajo Fuso – una certa idea della ceramica
Dal 13 novembre 2010 al 09 gennaio 2011
arti decorative e industriali
Location
PALAZZO MALIZIA – MACC MUSEO ARTE CERAMICA CONTEMPORANEA DI TORGIANO
Torgiano, Piazza Della Repubblica, 10, (Perugia)
Torgiano, Piazza Della Repubblica, 10, (Perugia)
Vernissage
13 Novembre 2010, ore 16.30
Editore
SILVANA EDITORIALE
Autore