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Brendan Fowler
La performance, appositamente pensata per Il Giardino dei Lauri può essere annoverata tra i suoi progetti artistici più ambiziosi e radicali mai realizzati.
Comunicato stampa
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Quando si parla di Brendan Fowler (1978, Berkeley, California) si inizia sempre dicendo che è conosciuto come musicista (per lo più ma non esclusivamente) sotto lo pseudonimo BARR.
Indipendentemente dalla tipologia di testata – una rivista d'arte come Frieze piuttosto che un giornale culturale come Dazed & Confused – ogni articolo che lo riguarda, e che cerca di tracciarne un profilo, comincia sempre con il suo straordinariamente profondo coinvolgimento nella scena musicale underground/D.I.Y./sperimentale.
Il suo progetto Barr era una forma di musica decostruita, composta da liriche cantate con il cuore in mano e performance iper-fisiche che annullavano lo spazio materiale e ideologico tra il pubblico e l’artista. Ma ora - alla luce del rilievo che sta sempre di più acquisendo all'interno del sistema delle arti visive internazionale, anche grazie a partecipazioni a mostre prestigiose e all'approfondimento teorico circa la sua pratica – sembra pronto per un cambiamento.
Oggi è conosciuto come artista visivo che utilizza la musica nelle sue performance in parallelo e spesso insieme alla presentazione delle sue opere artistiche. Un linguaggio non deve escludere o sopraffare l’altro. Le forme divergenti sono sempre connesse fra loro, creando alla fine una meravigliosa e sorprendente fusione.
Le performance di Brendan Fowler, svolte, tra le altre occasioni, a Performa 09 e a Kitchen a NY, mescolano la parola e la musica ricca di inflessioni pop con la sua pratica visiva radicale, in un costante e delirante dialogo. Il testo diventa il visivo, che diventa musicale, che diventa performance.
La performance, appositamente pensata per Il Giardino dei Lauri può essere annoverata tra i suoi progetti artistici più ambiziosi e radicali mai realizzati.
L'artista la descrive così: “E’ il risultato dell'improvvisazione? E’ un suono dinamico non difficile per l’udito, invitante, ma non è facile capire esattamente a che cosa assomigli e, in qualche modo, il cercare di seguire visivamente l'evento complica il tentativo. Quello che sta succedendo è confuso. E’ giusto ridere? Ci sono due tastiere elettroniche, ognuna caricata con frammenti dal mio catalogo di dischi pop decostruiti (tutti lanciati come BARR). Le tastiere elettroniche sono collegate al muro e i mixer sono collegati agli amplificatori, che a loro volta sono collegati al muro, ma tutto sta per essere scollegato.
Ci sono un sacco di fili e di connessioni, in uno sforzo il cui effetto sulla musica non è affatto chiaro. Quello che ne esce suona male? Le tastiere elettroniche si scollegano e niente si ferma. Poi, per nessun motivo e improvvisamente, si fermano. Perché? Sto cercando di tenere premuto il tasto 1 e suonare il pulsante 3 ritmicamente sulla tastiera elettronica 2, mentre cerco delicatamente di direzionare il microfono verso l'amplificatore. La base del microfono non vuole stare in piedi”.
Dovresti esserci. Dal vivo, sotto le stelle, con una lieve brezza estiva e un bicchiere in mano. Sarà strano, discordante, dolce, divertente, confusionale e magico, e potresti innamorarti o avere una conversazione veramente straordinaria che non avresti avuto altrimenti. Potrebbe cambiarti la vita.
Indipendentemente dalla tipologia di testata – una rivista d'arte come Frieze piuttosto che un giornale culturale come Dazed & Confused – ogni articolo che lo riguarda, e che cerca di tracciarne un profilo, comincia sempre con il suo straordinariamente profondo coinvolgimento nella scena musicale underground/D.I.Y./sperimentale.
Il suo progetto Barr era una forma di musica decostruita, composta da liriche cantate con il cuore in mano e performance iper-fisiche che annullavano lo spazio materiale e ideologico tra il pubblico e l’artista. Ma ora - alla luce del rilievo che sta sempre di più acquisendo all'interno del sistema delle arti visive internazionale, anche grazie a partecipazioni a mostre prestigiose e all'approfondimento teorico circa la sua pratica – sembra pronto per un cambiamento.
Oggi è conosciuto come artista visivo che utilizza la musica nelle sue performance in parallelo e spesso insieme alla presentazione delle sue opere artistiche. Un linguaggio non deve escludere o sopraffare l’altro. Le forme divergenti sono sempre connesse fra loro, creando alla fine una meravigliosa e sorprendente fusione.
Le performance di Brendan Fowler, svolte, tra le altre occasioni, a Performa 09 e a Kitchen a NY, mescolano la parola e la musica ricca di inflessioni pop con la sua pratica visiva radicale, in un costante e delirante dialogo. Il testo diventa il visivo, che diventa musicale, che diventa performance.
La performance, appositamente pensata per Il Giardino dei Lauri può essere annoverata tra i suoi progetti artistici più ambiziosi e radicali mai realizzati.
L'artista la descrive così: “E’ il risultato dell'improvvisazione? E’ un suono dinamico non difficile per l’udito, invitante, ma non è facile capire esattamente a che cosa assomigli e, in qualche modo, il cercare di seguire visivamente l'evento complica il tentativo. Quello che sta succedendo è confuso. E’ giusto ridere? Ci sono due tastiere elettroniche, ognuna caricata con frammenti dal mio catalogo di dischi pop decostruiti (tutti lanciati come BARR). Le tastiere elettroniche sono collegate al muro e i mixer sono collegati agli amplificatori, che a loro volta sono collegati al muro, ma tutto sta per essere scollegato.
Ci sono un sacco di fili e di connessioni, in uno sforzo il cui effetto sulla musica non è affatto chiaro. Quello che ne esce suona male? Le tastiere elettroniche si scollegano e niente si ferma. Poi, per nessun motivo e improvvisamente, si fermano. Perché? Sto cercando di tenere premuto il tasto 1 e suonare il pulsante 3 ritmicamente sulla tastiera elettronica 2, mentre cerco delicatamente di direzionare il microfono verso l'amplificatore. La base del microfono non vuole stare in piedi”.
Dovresti esserci. Dal vivo, sotto le stelle, con una lieve brezza estiva e un bicchiere in mano. Sarà strano, discordante, dolce, divertente, confusionale e magico, e potresti innamorarti o avere una conversazione veramente straordinaria che non avresti avuto altrimenti. Potrebbe cambiarti la vita.
17
luglio 2010
Brendan Fowler
17 luglio 2010
performance - happening
Location
IL GIARDINO DEI LAURI
Città Della Pieve, Strada Statale Umbro Casentinese, 80, (Perugia)
Città Della Pieve, Strada Statale Umbro Casentinese, 80, (Perugia)
Vernissage
17 Luglio 2010, Ore 22.30
Autore
Curatore