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Brigataes – No Lives were Lost
Brigataes, il collettivo di artisti nato nel 1992 oggi rappresentato da un singolo artista: Aldo Elefante. Nel corso della sua attività artistica ha realizzato video, performance, installazioni ed interventi urbani, ed anche in occasione della mostra al Madre si avvale del supporto video per proporre un progetto d’installazione ed archivio in progress della sua vita d’artista: si interroga, con ironia e gusto per il paradosso, sulla posizione dell’artista e sul significato dell’arte nella contemporaneità.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Dal 10 al 20 gennaio il MADRE presenta la mostra di BRIGATAES, il collettivo di artisti nato nel 1992 oggi rappresentato da un singolo artista: Aldo Elefante.
Nel corso della sua attività artistica ha realizzato video, performance, installazioni ed interventi urbani, ed anche in occasione della mostra al Madre si avvale del supporto video per proporre un progetto d’installazione ed archivio in progress della sua vita d’artista: si interroga, con ironia e gusto per il paradosso, sulla posizione dell’artista e sul significato dell’arte nella contemporaneità.
Il titolo del lavoro No Lives were Lost ripropone una frase idiomatica in uso nei paesi di lingua anglosassone che si usa per comunicare che in un incidente non vi sono state perdite di vite umane.
L’idea che muove il progetto è la conservazione virtuale di una vita affinché non si perda. Il progetto si presenta con tre videoproiezioni sincronizzate, installate nella sala polivalente del Museo su un grande espositore di 12 x 3 mt, dove vengono proiettati i volti di cento tra amici, parenti, galleristi, artisti, persone comuni, compagni di strada di Aldo Elefante, impegnati a presentare il percorso della loro vita che hanno condiviso con l’artista. Il fil rouge dei racconti è infatti proprio la sua presenza nelle loro vite; la raccolta di tutte le testimonianze si trasforma così nella narrazione della vita stessa dell’artista il quale dichiara in proposito:
“Questo lavoro mette a nudo una presunta individualità e la moltiplica. ..E’ il riconoscimento degli altri che mi fa esistere.”
“Questo progetto esistenziale ed artistico visualizza l’impatto emotivo che provoca lo sfondamento di un’esistenza nello spazio di un’altra.” Aldo Elefante
L’associazione Zerynthia di Roma ha accettato di divenire l’archivio ufficiale di No Lives were Lost. Verranno depositati in questa sede i dvd contenenti le testimonianze presentate nell’installazione e quelle che verranno accumulate durante il resto della vita dell’artista.
Nel corso della sua attività ha realizzato video, azioni performative, installazioni ed interventi urbani:
1997 partecipazione ad “aperto italia’97” tenutosi nel Trevi flash art museum
1998 partecipazione alla prima edizione di “PS1 Italian Bureau Selection”. brigataes è selezionata - fra oltre trecento domande pervenute - fra i primi 10 artisti italiani (insieme a Marisaldi Bartolini Berti Esposito Norese Pagliarini Pivi Rossi Vitone)
1999 mostra “PS1 Italian Bureau Selection” a Biella presso Cittadellarte di Michelangelo Pistoletto
2002 retrospettiva, a cura di Silvia Bordini - uno dei principali teorici e curatori italiani di videoarte - a Ferrrara, Palazzo Massari (padiglione d’arte contemporanea)
2004 partecipazione alla rassegna itinerante “on air: video in onda dall’Italia” organizzata dalla Galleria d’arte moderna di Monfalcone
2008 partecipazione alla rassegna itinerante “videoart yearbook 2008” di Renato Barilli
Informazioni
Sede Napoli, Museo Madre – Via Settembrini, 79 Napoli
Informazioni e prenotazioni Telefono: 081 19313016
(lunedì – domenica: ore 10.00 – 20.00)
www.museomadre.it
Orario dal lunedì al venerdì ore 10.00 – 21.00
sabato e domenica ore 10.00 – 24.00
Giorno di chiusura : martedì
Biglietti Intero: € 7.00
Ridotto: € 3.50
Audioguide € 4.00
Per Raggiungere il Museo
dall’aeroporto di Capodichino
e dalla Stazione Centrale: Taxi (circa 10/15 minuti)
In autobus: Bus 3S partenza ogni 15 minuti scendere alla Stazione Centrale (Piazza Garibaldi).
L’AliBus: Partenza ogni 30 minuti scendere alla Stazione Centrale ( Piazza Garibaldi) da qui prendere la metropolitana Linea 2, scendere alla fermata Cavour poi a piedi per circa 200 metri.
Nel corso della sua attività artistica ha realizzato video, performance, installazioni ed interventi urbani, ed anche in occasione della mostra al Madre si avvale del supporto video per proporre un progetto d’installazione ed archivio in progress della sua vita d’artista: si interroga, con ironia e gusto per il paradosso, sulla posizione dell’artista e sul significato dell’arte nella contemporaneità.
Il titolo del lavoro No Lives were Lost ripropone una frase idiomatica in uso nei paesi di lingua anglosassone che si usa per comunicare che in un incidente non vi sono state perdite di vite umane.
L’idea che muove il progetto è la conservazione virtuale di una vita affinché non si perda. Il progetto si presenta con tre videoproiezioni sincronizzate, installate nella sala polivalente del Museo su un grande espositore di 12 x 3 mt, dove vengono proiettati i volti di cento tra amici, parenti, galleristi, artisti, persone comuni, compagni di strada di Aldo Elefante, impegnati a presentare il percorso della loro vita che hanno condiviso con l’artista. Il fil rouge dei racconti è infatti proprio la sua presenza nelle loro vite; la raccolta di tutte le testimonianze si trasforma così nella narrazione della vita stessa dell’artista il quale dichiara in proposito:
“Questo lavoro mette a nudo una presunta individualità e la moltiplica. ..E’ il riconoscimento degli altri che mi fa esistere.”
“Questo progetto esistenziale ed artistico visualizza l’impatto emotivo che provoca lo sfondamento di un’esistenza nello spazio di un’altra.” Aldo Elefante
L’associazione Zerynthia di Roma ha accettato di divenire l’archivio ufficiale di No Lives were Lost. Verranno depositati in questa sede i dvd contenenti le testimonianze presentate nell’installazione e quelle che verranno accumulate durante il resto della vita dell’artista.
Nel corso della sua attività ha realizzato video, azioni performative, installazioni ed interventi urbani:
1997 partecipazione ad “aperto italia’97” tenutosi nel Trevi flash art museum
1998 partecipazione alla prima edizione di “PS1 Italian Bureau Selection”. brigataes è selezionata - fra oltre trecento domande pervenute - fra i primi 10 artisti italiani (insieme a Marisaldi Bartolini Berti Esposito Norese Pagliarini Pivi Rossi Vitone)
1999 mostra “PS1 Italian Bureau Selection” a Biella presso Cittadellarte di Michelangelo Pistoletto
2002 retrospettiva, a cura di Silvia Bordini - uno dei principali teorici e curatori italiani di videoarte - a Ferrrara, Palazzo Massari (padiglione d’arte contemporanea)
2004 partecipazione alla rassegna itinerante “on air: video in onda dall’Italia” organizzata dalla Galleria d’arte moderna di Monfalcone
2008 partecipazione alla rassegna itinerante “videoart yearbook 2008” di Renato Barilli
Informazioni
Sede Napoli, Museo Madre – Via Settembrini, 79 Napoli
Informazioni e prenotazioni Telefono: 081 19313016
(lunedì – domenica: ore 10.00 – 20.00)
www.museomadre.it
Orario dal lunedì al venerdì ore 10.00 – 21.00
sabato e domenica ore 10.00 – 24.00
Giorno di chiusura : martedì
Biglietti Intero: € 7.00
Ridotto: € 3.50
Audioguide € 4.00
Per Raggiungere il Museo
dall’aeroporto di Capodichino
e dalla Stazione Centrale: Taxi (circa 10/15 minuti)
In autobus: Bus 3S partenza ogni 15 minuti scendere alla Stazione Centrale (Piazza Garibaldi).
L’AliBus: Partenza ogni 30 minuti scendere alla Stazione Centrale ( Piazza Garibaldi) da qui prendere la metropolitana Linea 2, scendere alla fermata Cavour poi a piedi per circa 200 metri.
10
gennaio 2009
Brigataes – No Lives were Lost
Dal 10 al 20 gennaio 2009
arte contemporanea
Location
MADRE – MUSEO D’ARTE DONNA REGINA
Napoli, Via Luigi Settembrini, 79, (Napoli)
Napoli, Via Luigi Settembrini, 79, (Napoli)
Biglietti
Intero: € 7.00
Ridotto: € 3.50
Audioguide € 4.00
Orario di apertura
dal lunedì al venerdì ore 10.00 – 21.00
sabato e domenica ore 10.00 – 24.00
Giorno di chiusura : martedì
Ufficio stampa
ELECTA
Ufficio stampa
ELECTA NAPOLI
Autore