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Bros – Padiglione natura
Bros e Milano, un connubio d’arte che si arricchisce di un nuovo capitolo.
Martedì 23 aprile, infatti, verrà inaugurato il nuovo progetto dell’artista che prevede un ampio intervento pittorico sulle facciate di un fabbricato in via Pinturicchio 4, nato come sede di alloggi per gli operai di un cantiere.
Comunicato stampa
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Bros e Milano, un connubio d’arte che si arricchisce di un nuovo capitolo.
Martedì 23 aprile, infatti, verrà inaugurato il nuovo progetto dell’artista che prevede un ampio intervento pittorico sulle facciate di un fabbricato in via Pinturicchio 4, nato come sede di alloggi per gli operai di un cantiere.
Ispirandosi alle strutture che ospiteranno, in occasione di Expo 2015, le mostre dei Paesi aderenti, Bros realizza un vero e proprio padiglione ribattezzato Padiglione Natura.
Utilizzando colori contrastanti e smalti brillanti, l’artista ricostruisce la silhouette di un paesaggio, secondo una tecnica che rimanda alle riflessioni sulle diverse teorie del colore proposte, tra il XVIII e il XIX secolo, dai filosofi Goethe e Schopenhauer e, successivamente, dai pittori impressionisti.
Secondo le parole dello stesso Bros: “Padiglione Natura è uno spazio espositivo che indaga sull’importanza del paesaggio all’interno dei contesti urbani nel territorio italiano, in particolare nella città di Milano, sede della prossima Esposizione Internazionale”.
Il Padiglione crea una sorta di dialogo con i numerosi cantieri presenti in città con l’intento di offrire uno spazio di riflessione sulla reale esigenza di luoghi ancora non costruiti e destinati al pubblico.
Il progetto Padiglione Natura nasce anche per evidenziare il cambiamento irreversibile della fisionomia di Milano, simbolo nazionale di sviluppo urbano metropolitano, che oggi sta modificando il proprio scenario, valorizzando un’idea di città-vetrina a scapito di una dimensione più umana.
La grande scatola in via Pinturicchio rimanda all’Expo, all’idea di padiglione dove ogni paese aderente, presenterà le proprie innovazioni. In questo caso, però, l’interno è vuoto. L’artista interviene solo sulla superficie esterna con i colori e l’aggiunta di lettere in polistirolo sul perimetro della facciata, come un’insegna che faccia da punto di riferimento per il pubblico.
Il pubblico non può accedere all’ interno, può solo guardarlo da fuori, concentrando la propria attenzione sullo scenario del paesaggio urbano e sul concetto di riappropriazione dello spazio pubblico.
“E’ li davanti - afferma Bros - che il pubblico dovrebbe capire l’inutilità di un fabbricato, solo forma, senza alcun contenuto”.
È dal 2010 che Bros studia il paesaggio in Italia. Tre anni fa, insieme con il fotografo Cosimo Filippini, percorre un viaggio di 10.000 km alla scoperta del territorio e della natura incontaminata del nostro Paese.
Al ritorno, hanno iniziato a lavorare sul tema con “azioni artistiche”: dall’ esposizione nel centro sociale “La Fornace“ di Rho nel 2010 con la collaborazione musicale di Flavio Cannata e letteraria di Alessandro Riva, all’ intervento nel 2011 sulla facciata della nuova sede de Il Sole 24 Ore progettata da Renzo Piano. L’ anno successivo Bros dipinge diversi furgoni che circolano nella città di Milano portando un immagine di paesaggio. A maggio dello stesso anno realizza “Andrea” un intervento permanente sulla fontana/lucernaio del MACRO di Roma curato da Bartolomeo Pietromarchi, attuale curatore del Padiglione Italia alla Biennale di Venezia.
Ad ottobre l’artista realizza “Nadir” sulla facciata di un ex fabbrica di vinili e “Caos Laico” sui puntellamenti di un edificio nel Centro storico de L’Aquila.
Martedì 23 aprile, infatti, verrà inaugurato il nuovo progetto dell’artista che prevede un ampio intervento pittorico sulle facciate di un fabbricato in via Pinturicchio 4, nato come sede di alloggi per gli operai di un cantiere.
Ispirandosi alle strutture che ospiteranno, in occasione di Expo 2015, le mostre dei Paesi aderenti, Bros realizza un vero e proprio padiglione ribattezzato Padiglione Natura.
Utilizzando colori contrastanti e smalti brillanti, l’artista ricostruisce la silhouette di un paesaggio, secondo una tecnica che rimanda alle riflessioni sulle diverse teorie del colore proposte, tra il XVIII e il XIX secolo, dai filosofi Goethe e Schopenhauer e, successivamente, dai pittori impressionisti.
Secondo le parole dello stesso Bros: “Padiglione Natura è uno spazio espositivo che indaga sull’importanza del paesaggio all’interno dei contesti urbani nel territorio italiano, in particolare nella città di Milano, sede della prossima Esposizione Internazionale”.
Il Padiglione crea una sorta di dialogo con i numerosi cantieri presenti in città con l’intento di offrire uno spazio di riflessione sulla reale esigenza di luoghi ancora non costruiti e destinati al pubblico.
Il progetto Padiglione Natura nasce anche per evidenziare il cambiamento irreversibile della fisionomia di Milano, simbolo nazionale di sviluppo urbano metropolitano, che oggi sta modificando il proprio scenario, valorizzando un’idea di città-vetrina a scapito di una dimensione più umana.
La grande scatola in via Pinturicchio rimanda all’Expo, all’idea di padiglione dove ogni paese aderente, presenterà le proprie innovazioni. In questo caso, però, l’interno è vuoto. L’artista interviene solo sulla superficie esterna con i colori e l’aggiunta di lettere in polistirolo sul perimetro della facciata, come un’insegna che faccia da punto di riferimento per il pubblico.
Il pubblico non può accedere all’ interno, può solo guardarlo da fuori, concentrando la propria attenzione sullo scenario del paesaggio urbano e sul concetto di riappropriazione dello spazio pubblico.
“E’ li davanti - afferma Bros - che il pubblico dovrebbe capire l’inutilità di un fabbricato, solo forma, senza alcun contenuto”.
È dal 2010 che Bros studia il paesaggio in Italia. Tre anni fa, insieme con il fotografo Cosimo Filippini, percorre un viaggio di 10.000 km alla scoperta del territorio e della natura incontaminata del nostro Paese.
Al ritorno, hanno iniziato a lavorare sul tema con “azioni artistiche”: dall’ esposizione nel centro sociale “La Fornace“ di Rho nel 2010 con la collaborazione musicale di Flavio Cannata e letteraria di Alessandro Riva, all’ intervento nel 2011 sulla facciata della nuova sede de Il Sole 24 Ore progettata da Renzo Piano. L’ anno successivo Bros dipinge diversi furgoni che circolano nella città di Milano portando un immagine di paesaggio. A maggio dello stesso anno realizza “Andrea” un intervento permanente sulla fontana/lucernaio del MACRO di Roma curato da Bartolomeo Pietromarchi, attuale curatore del Padiglione Italia alla Biennale di Venezia.
Ad ottobre l’artista realizza “Nadir” sulla facciata di un ex fabbrica di vinili e “Caos Laico” sui puntellamenti di un edificio nel Centro storico de L’Aquila.
23
aprile 2013
Bros – Padiglione natura
23 aprile 2013
arte contemporanea
Location
SEDI VARIE – Milano
Milano, (Milano)
Milano, (Milano)
Vernissage
23 Aprile 2013, dalle 18.00 alle 21.00
Ufficio stampa
CLP
Autore