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Bruna Rotunno – Women in Bali
Progetto fotografico tra arte e reportage, un viaggio per immagini nel cuore di Bali e un omaggio all’energia di tutte le donne che vi abitano. Bruna Rotunno racconta l’universo femminile e la potenza creatrice della natura, nell’isola dove l’acqua è ancora venerata come sacra origine della vita e come elemento di purificazione
Comunicato stampa
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WOMEN IN BALI è un progetto fotografico tra arte e reportage, un viaggio per immagini nel cuore di
Bali e un omaggio all’energia di tutte le donne che vi abitano. Bruna Rotunno racconta l’universo
femminile e la potenza creatrice della natura, nell’isola dove l’acqua è ancora venerata come sacra
origine della vita e come elemento di purificazione.
La mostra è realizzata in collaborazione con il Museo d’Arte Orientale di Torino, il più giovane e tra i maggiori in
Europa per la conoscenza e lo studio dell’arte orientale, che da tempo ha avviato un programma di mostre
temporanee per approfondire tematiche che non sono presenti nelle esposizioni permanenti e per presentare al
pubblico altri aspetti della straordinaria ricchezza e originalità delle culture orientali. Il MAO quindi, oltre a essere
un importante istituto culturale per la conoscenza dell’arte orientale vuole rappresentare per il pubblico italiano ed
europeo una finestra sull’affascinante e complesso mondo delle culture dell’Asia.
In questo lavoro durato 8 anni – nato da una grande
attrazione per l’isola, visitata per la prima volta 20 anni fa – la
fotografa ha costruito un racconto per immagini, dove ogni
gesto e ogni personaggio traduce l’essenza di un luogo unico,
caratterizzato da una costante armonia. Partendo dalla
mitologia balinese, fondata sul culto dell’acqua – la Holy
Water, la Grande Madre, simbolo di creazione e purificazione
– nelle fotografie viene così mostrato il fluire del lato
femminile dell’isola. A esso si lega il sacro, il rito, la creatività,
l’arte, la musica e la danza, raccontati attraverso i gesti
quotidiani delle donne balinesi. Sono loro le artefici delle
offerte e dei fantastici addobbi sacri, creati per attrarre
l’attenzione e la benevolenza delle divinità. In questa ‘isola
teatro’ – come viene definita Bali – dove la bellezza si rivela
una qualità fondamentale della vita, le donne si muovono con
grazia ed eleganza, danzano e lavorano in un universo dove
anche le risaie, le lussureggianti piante tropicali e le pietre
sono animate dalla Shakti, l’energia divina femminile.
Oltre a offrirci un racconto di vita sulle donne balinesi, Bruna Rotunno ha concentrato la sua attenzione sulle tante
donne straniere che, attratte dalla bellezza e dalla spiritualità dell’isola, hanno deciso di stabilirvisi per creare una
nuova comunità femminile e sviluppare progetti di natura etica, sociale, artistica ed educativa, spesso all’insegna
dell’eco-femminismo e della sostenibilità.
Tra le tante, l’americana Robin Lim, con la sua Bumi Schat Foundation, che ha aiutato a far nascere più di 5000
bambini, riducendo l’alto tasso di mortalità. L’indonesiana Sri Adnayani Oka ha fondato una banca di microcredito
per aiutare i poveri, l’irlandese Nattalia Sinclaire che ha aperto sull’isola una scuola Montessori e l’inglese Mary
Northmore che, con la sua non-profit Smile Foundation, finanzia operazioni per correggere malformazioni congenite
nei bambini.
«Bali è un’isola viva che ha sempre suscitato in me emozioni contrastanti – afferma la fotografa Bruna Rotunno –
stimolate dalla sua luce fluida e mutevole, da una ritualità fatta di gesti che rendono visibile l’invisibile e soprattutto
da una bellezza diffusa che riflette un’armonia in continuo divenire. Nel corso del tempo ho incontrato tante donne,
sia balinesi sia provenienti da altre parti del mondo, che sull’isola hanno avviato importanti progetti artistici, etici e
sociali. Attraverso i loro ritratti ho cercato di coglierne l’essenza, raccontando la forza dell’energia femminile
simboleggiata dall’acqua, veicolo di memorie antiche e strumento di guarigione. Le immagini sfiorano la quotidianità
di un luogo in cui tutto è sacro e dove la potenza creatrice della natura risuona con l’energia creativa presente in
ognuno di noi, rendendo più lucidi e realizzabili i nostri sogni. Questo progetto vuole essere un omaggio all’isola e
a tutte le donne che la abitano».
Il percorso espositivo è composto da 80 fotografie e da uno short movie su Bali girato dall’autrice, The Island of
Healing. Completano la mostra un gruppo di piccole sculture in legno femminili degli anni Cinquanta e alcuni oggetti
legati alla cultura di Bali, prestito della collezione Mariangela Faradella (Milano).
La mostra, inaugurata nel 2016 al Museo India Habitat Centre di New Delhi, dopo il MAO di Torino verrà presentata
a Parigi.
La ricerca di Bruna Rotunno è stata raccolta in un importante volume Women in Bali (pubblicato da Silvana
Editoriale), che conta più di 150 fotografie, accompagnate dai testi di Anita Lococo, americana residente da 35 anni
nell’isola, e dalla scrittrice balinese Cok Sawitri.
BRUNA ROTUNNO
Bruna Rotunno vive tra l’Europa e l’Asia. La sua pratica artistica include la fotografia e il video. La sua produzione
si sviluppa anche in progetti di ampio respiro basati su narrazioni dove la sensibilità e l’empatia visiva si coniuga
con l’immediatezza del reportage. I suoi lavori sono stati pubblicati su Vogue, Muse, Shon, Twill, etc. Il lavoro
Shanghai 24h è stato esposto alla Triennale Bovisa (2010). Ha inoltre partecipato alla mostra 60 Grandi Fotografi
60 grandi Architetti presso lo Spazio Marini Light (Milano, 2015). Il suo short film Sultan Dream è stato presentato
alla Biennale di Venezia nel 2015. Tra i riconoscimenti ottenuti: la menzione d’onore al Tokyo International Foto
Awards (2016), il Silver Award al Prix de la Photographie di Parigi (2016). Oltre a Women in Bali, ha pubblicato:
The Queen of the Andes (Skira, 2102), The Lotus Flower (Skira, 2010), The Long Journey of excellence (Skira,
2008), Etno Folk in Cortina (Renografica, 2007).
www.brunarotunno.com
MAO Museo d’Arte Orientale
Un viaggio in Oriente.
Oltre 2200 opere provenienti da diversi Paesi dell’Asia, dal IV millennio a.C. fino al XX d.C., raccontano cinque
diversi percorsi per cinque diverse aree culturali: Asia meridionale, Cina, Giappone, Regione Himalayana, Paesi
Islamici dell’Asia. Culture millenarie distanti e poco conosciute si avvicinano al pubblico. Il MAO Museo d’Arte
Orientale, invita ad un viaggio affascinante di scambio, scoperta e conoscenza. www.maotorino.it
Bali e un omaggio all’energia di tutte le donne che vi abitano. Bruna Rotunno racconta l’universo
femminile e la potenza creatrice della natura, nell’isola dove l’acqua è ancora venerata come sacra
origine della vita e come elemento di purificazione.
La mostra è realizzata in collaborazione con il Museo d’Arte Orientale di Torino, il più giovane e tra i maggiori in
Europa per la conoscenza e lo studio dell’arte orientale, che da tempo ha avviato un programma di mostre
temporanee per approfondire tematiche che non sono presenti nelle esposizioni permanenti e per presentare al
pubblico altri aspetti della straordinaria ricchezza e originalità delle culture orientali. Il MAO quindi, oltre a essere
un importante istituto culturale per la conoscenza dell’arte orientale vuole rappresentare per il pubblico italiano ed
europeo una finestra sull’affascinante e complesso mondo delle culture dell’Asia.
In questo lavoro durato 8 anni – nato da una grande
attrazione per l’isola, visitata per la prima volta 20 anni fa – la
fotografa ha costruito un racconto per immagini, dove ogni
gesto e ogni personaggio traduce l’essenza di un luogo unico,
caratterizzato da una costante armonia. Partendo dalla
mitologia balinese, fondata sul culto dell’acqua – la Holy
Water, la Grande Madre, simbolo di creazione e purificazione
– nelle fotografie viene così mostrato il fluire del lato
femminile dell’isola. A esso si lega il sacro, il rito, la creatività,
l’arte, la musica e la danza, raccontati attraverso i gesti
quotidiani delle donne balinesi. Sono loro le artefici delle
offerte e dei fantastici addobbi sacri, creati per attrarre
l’attenzione e la benevolenza delle divinità. In questa ‘isola
teatro’ – come viene definita Bali – dove la bellezza si rivela
una qualità fondamentale della vita, le donne si muovono con
grazia ed eleganza, danzano e lavorano in un universo dove
anche le risaie, le lussureggianti piante tropicali e le pietre
sono animate dalla Shakti, l’energia divina femminile.
Oltre a offrirci un racconto di vita sulle donne balinesi, Bruna Rotunno ha concentrato la sua attenzione sulle tante
donne straniere che, attratte dalla bellezza e dalla spiritualità dell’isola, hanno deciso di stabilirvisi per creare una
nuova comunità femminile e sviluppare progetti di natura etica, sociale, artistica ed educativa, spesso all’insegna
dell’eco-femminismo e della sostenibilità.
Tra le tante, l’americana Robin Lim, con la sua Bumi Schat Foundation, che ha aiutato a far nascere più di 5000
bambini, riducendo l’alto tasso di mortalità. L’indonesiana Sri Adnayani Oka ha fondato una banca di microcredito
per aiutare i poveri, l’irlandese Nattalia Sinclaire che ha aperto sull’isola una scuola Montessori e l’inglese Mary
Northmore che, con la sua non-profit Smile Foundation, finanzia operazioni per correggere malformazioni congenite
nei bambini.
«Bali è un’isola viva che ha sempre suscitato in me emozioni contrastanti – afferma la fotografa Bruna Rotunno –
stimolate dalla sua luce fluida e mutevole, da una ritualità fatta di gesti che rendono visibile l’invisibile e soprattutto
da una bellezza diffusa che riflette un’armonia in continuo divenire. Nel corso del tempo ho incontrato tante donne,
sia balinesi sia provenienti da altre parti del mondo, che sull’isola hanno avviato importanti progetti artistici, etici e
sociali. Attraverso i loro ritratti ho cercato di coglierne l’essenza, raccontando la forza dell’energia femminile
simboleggiata dall’acqua, veicolo di memorie antiche e strumento di guarigione. Le immagini sfiorano la quotidianità
di un luogo in cui tutto è sacro e dove la potenza creatrice della natura risuona con l’energia creativa presente in
ognuno di noi, rendendo più lucidi e realizzabili i nostri sogni. Questo progetto vuole essere un omaggio all’isola e
a tutte le donne che la abitano».
Il percorso espositivo è composto da 80 fotografie e da uno short movie su Bali girato dall’autrice, The Island of
Healing. Completano la mostra un gruppo di piccole sculture in legno femminili degli anni Cinquanta e alcuni oggetti
legati alla cultura di Bali, prestito della collezione Mariangela Faradella (Milano).
La mostra, inaugurata nel 2016 al Museo India Habitat Centre di New Delhi, dopo il MAO di Torino verrà presentata
a Parigi.
La ricerca di Bruna Rotunno è stata raccolta in un importante volume Women in Bali (pubblicato da Silvana
Editoriale), che conta più di 150 fotografie, accompagnate dai testi di Anita Lococo, americana residente da 35 anni
nell’isola, e dalla scrittrice balinese Cok Sawitri.
BRUNA ROTUNNO
Bruna Rotunno vive tra l’Europa e l’Asia. La sua pratica artistica include la fotografia e il video. La sua produzione
si sviluppa anche in progetti di ampio respiro basati su narrazioni dove la sensibilità e l’empatia visiva si coniuga
con l’immediatezza del reportage. I suoi lavori sono stati pubblicati su Vogue, Muse, Shon, Twill, etc. Il lavoro
Shanghai 24h è stato esposto alla Triennale Bovisa (2010). Ha inoltre partecipato alla mostra 60 Grandi Fotografi
60 grandi Architetti presso lo Spazio Marini Light (Milano, 2015). Il suo short film Sultan Dream è stato presentato
alla Biennale di Venezia nel 2015. Tra i riconoscimenti ottenuti: la menzione d’onore al Tokyo International Foto
Awards (2016), il Silver Award al Prix de la Photographie di Parigi (2016). Oltre a Women in Bali, ha pubblicato:
The Queen of the Andes (Skira, 2102), The Lotus Flower (Skira, 2010), The Long Journey of excellence (Skira,
2008), Etno Folk in Cortina (Renografica, 2007).
www.brunarotunno.com
MAO Museo d’Arte Orientale
Un viaggio in Oriente.
Oltre 2200 opere provenienti da diversi Paesi dell’Asia, dal IV millennio a.C. fino al XX d.C., raccontano cinque
diversi percorsi per cinque diverse aree culturali: Asia meridionale, Cina, Giappone, Regione Himalayana, Paesi
Islamici dell’Asia. Culture millenarie distanti e poco conosciute si avvicinano al pubblico. Il MAO Museo d’Arte
Orientale, invita ad un viaggio affascinante di scambio, scoperta e conoscenza. www.maotorino.it
21
luglio 2017
Bruna Rotunno – Women in Bali
Dal 21 luglio al 10 settembre 2017
fotografia
Location
MAO – MUSEO D’ARTE ORIENTALE
Torino, Via San Domenico, 9/11, (Torino)
Torino, Via San Domenico, 9/11, (Torino)
Vernissage
21 Luglio 2017, ore 18
Editore
SILVANA EDITORIALE
Ufficio stampa
STUDIO BATTAGE
Autore
Curatore