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Brunivo Buttarelli – ORIGINI. Nascita vita morte rinascita
Le sculture zoomorfe di Buttarelli – ungulati, enormi pungiglioni, proboscidi lignee coperte dal ferro, carcasse che emergono dal limo – sono anche epifanie ancestrali della psiche della specie. Epifanie rituali, archeo cadenze – sostanzialmente legate al tempo ciclico, alle scadenze stagionali della terra, alla luce e alla tenebra, all’inseminazione e alla riproduzione. Hanno compiti memoriali, apotropaici
Comunicato stampa
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“ORIGINI. Nascita vita morte rinascita.”
Sculture di Brunivo Buttarelli
Luogo: Spazio Lazzari, Treviso, via Paris Bordone 14-16 Treviso
Periodo: Dal 1 dicembre 2014 al 25 febbraio 2015
Testi di: Piero Del Giudice e Francesco Stefanini
Curatore: Francesco Stefanini
Progetto grafico: Steven Crosato
Inaugurazione: Sabato 20 Dicembre 2014, ore 18:00
Orario di apertura: Lunedì-Domenica 15.30-19.30; Martedì-Venerdì 11:00-19.30; Sabato 10:00-19.30.
-------------
“Col mio lavoro racconto il tempo nei suoi molteplici aspetti.
Col marmo e l'acciaio, col ferro e il legno, col legno e marmo, la resina, la carta, racconto il tempo ciclico, il tempo archeologico, il tempo geologico e quello paleontologico.
...Esibisco opere dalle sembianze fossili, frammenti ossei da pensare quali semi di nuova vita, affioramenti di carcasse di antichi e immaginari animali, che attraverso i passaggi
imposti dal tempo giungono a noi e come in resurrezione tornano a parlare
..Indago e continuo a ricercare nell'affascinante mondo che attraverso la fossilizzazione racconta il passaggio di vite lontane, evidenziando l'orizzonte dove accadono tutte le cose, il processo di nascita vita morte rinascita.”
Brunivo Buttarelli
“Le sculture zoomorfe di Buttarelli – ungulati, enormi pungiglioni, proboscidi lignee coperte dal ferro, carcasse che emergono dal limo – sono anche epifanie ancestrali della psiche della specie. Epifanie rituali, archeo cadenze – sostanzialmente legate al tempo ciclico,
alle scadenze stagionali della terra, alla luce e alla tenebra, all'inseminazione e alla riproduzione. Hanno compiti memoriali, apotropaici. – le sculture di Buttarelli – vengono anche da qui, da queste architetture, ora luoghi del mostruoso, abissi alla cui soglia ci fermiamo. Cascine abbandonate che il tempo e l'incuria hanno rapidamente trasformato in monumenti dell'Olocene, in stratificazioni tettoniche, reperti calcificati, materiali archeologici, della storia della fatica, della cultura dei padri.
Bellezza e angoscia circolano e imbevono la sua opera dove serpeggia nostalgia per un paradiso perduto e rivolta per un vivente violato. Le materie povere – il pioppo, la pietra, il marmo, il ferro ossidato, la juta, la carta – fanno la bellezza estrema e profetica di questi manufatti. Vi è in queste sculture un remoto bisogno di riscatto, di resa dei conti. Lo scultore si confronta con la natura ansiosa che abitiamo, con l'etologia disorientata e la precarietà come destino delle ultime generazioni.”
Piero Del Giudice
“...Fantasmi del passato più remoto, che tornano ad orientare i suoi sguardi, non in forma nostalgica, ma come recupero identitario di una riappropriazione e rielaborazione, di cui sono testimonianza tutte le civiltà della preistoria. Brunivo sembra voler ignorare parte
della cultura contemporanea, protesa, negli artisti più celebrati, spesso con esercizi ludici e giocosi ad interpretare gli aspetti più futili delle esigenze umane. Brunivo è uomo di terra, è concreto e solido, non ama nel suo lavoro il gioco e il divertimento inutile. Nelle sue
sculture non ci sono divagazioni né giochini, mai un colore artificiale aggiunto alle sue materie brutali (vecchi legni bruciati, sassi, pietre corrose dal tempo, ferri di recupero) dai colori naturali abrasi dal tempo e rugginosi. A lui è precluso l’addobbo e l’abbellimento.
Rifugge dalla decorazione. Il suo lavoro è forte ed essenziale. ...Per finire, mi pare pertinente al mondo di Brunivo riportare quanto scriveva James Joyce
a proposito della sua idea sull’arte. L’arte è cercare adagio, umilmente, costantemente di esprimere, di tornare a spremere dalla terra bruta o da ciò che essa genera, dai suoni, dalle forme, e dai colori, che sono le porte della prigione della nostra anima, un’immagine
di bellezza che siamo giunti a comprendere.”
Francesco Stefanini
Nota biografica.
Brunivo Buttarelli nasce nel 1946 a Casalmaggiore (CR) dove vive e lavora. Si diploma nel 1968 all'Istituto”P. Toschi” di Parma dove, dal 1971 al 1990 è chiamato ad occupare la cattedra di Tecniche Pittoriche Murali. In questi periodo lavora prevalentemente come restauratore di pitture murali e affreschi, e impegna molto del suo tempo nello studio e scoperta dell'archeologia. Fonda il C.C.S.P. (Centro Casalasco di Studi Paletnologici).
Rileva e indaga aree antropiche nel territorio fra il fiume Oglio e il Po. Collabora con il Museo Tridentino di Scienze Naturali, realizzando stratigrafie, planimetrie e disegni in molti scavi in Italia Settentrionale. Nel 1986 inizia l'attività di pittore e scultore scenografo al Teatro Regio di Parma, incarico che dura sino al 1991. In questi anni matura un rapporto di conoscenza e famigliarità con le materie prime e ne subisce profondamente il fascino. Nel 1990 interrompe l'attività didattica per dedicarsi completamente alla propria ricerca scultorea. Invitato, ha partecipato attivamente a numerosi convegni e simposi nazionali e
internazionali. Numerose sue opere sono in musei, in collezioni pubbliche e private. Nell'estate del 2014 crea, progetta e cura personalmente, la mostra interdisciplinare
“Casalmaggiore Contemporanea. Brunivo Buttarelli and friends: l'arte, lo spazio, il tempo”.
Sessantasette artisti da tutto il mondo invitati dallo scultore casalasco, ad esporre in varie sedi pubbliche e private prestigiose, nella città di Casalmaggiore.
Sculture di Brunivo Buttarelli
Luogo: Spazio Lazzari, Treviso, via Paris Bordone 14-16 Treviso
Periodo: Dal 1 dicembre 2014 al 25 febbraio 2015
Testi di: Piero Del Giudice e Francesco Stefanini
Curatore: Francesco Stefanini
Progetto grafico: Steven Crosato
Inaugurazione: Sabato 20 Dicembre 2014, ore 18:00
Orario di apertura: Lunedì-Domenica 15.30-19.30; Martedì-Venerdì 11:00-19.30; Sabato 10:00-19.30.
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“Col mio lavoro racconto il tempo nei suoi molteplici aspetti.
Col marmo e l'acciaio, col ferro e il legno, col legno e marmo, la resina, la carta, racconto il tempo ciclico, il tempo archeologico, il tempo geologico e quello paleontologico.
...Esibisco opere dalle sembianze fossili, frammenti ossei da pensare quali semi di nuova vita, affioramenti di carcasse di antichi e immaginari animali, che attraverso i passaggi
imposti dal tempo giungono a noi e come in resurrezione tornano a parlare
..Indago e continuo a ricercare nell'affascinante mondo che attraverso la fossilizzazione racconta il passaggio di vite lontane, evidenziando l'orizzonte dove accadono tutte le cose, il processo di nascita vita morte rinascita.”
Brunivo Buttarelli
“Le sculture zoomorfe di Buttarelli – ungulati, enormi pungiglioni, proboscidi lignee coperte dal ferro, carcasse che emergono dal limo – sono anche epifanie ancestrali della psiche della specie. Epifanie rituali, archeo cadenze – sostanzialmente legate al tempo ciclico,
alle scadenze stagionali della terra, alla luce e alla tenebra, all'inseminazione e alla riproduzione. Hanno compiti memoriali, apotropaici. – le sculture di Buttarelli – vengono anche da qui, da queste architetture, ora luoghi del mostruoso, abissi alla cui soglia ci fermiamo. Cascine abbandonate che il tempo e l'incuria hanno rapidamente trasformato in monumenti dell'Olocene, in stratificazioni tettoniche, reperti calcificati, materiali archeologici, della storia della fatica, della cultura dei padri.
Bellezza e angoscia circolano e imbevono la sua opera dove serpeggia nostalgia per un paradiso perduto e rivolta per un vivente violato. Le materie povere – il pioppo, la pietra, il marmo, il ferro ossidato, la juta, la carta – fanno la bellezza estrema e profetica di questi manufatti. Vi è in queste sculture un remoto bisogno di riscatto, di resa dei conti. Lo scultore si confronta con la natura ansiosa che abitiamo, con l'etologia disorientata e la precarietà come destino delle ultime generazioni.”
Piero Del Giudice
“...Fantasmi del passato più remoto, che tornano ad orientare i suoi sguardi, non in forma nostalgica, ma come recupero identitario di una riappropriazione e rielaborazione, di cui sono testimonianza tutte le civiltà della preistoria. Brunivo sembra voler ignorare parte
della cultura contemporanea, protesa, negli artisti più celebrati, spesso con esercizi ludici e giocosi ad interpretare gli aspetti più futili delle esigenze umane. Brunivo è uomo di terra, è concreto e solido, non ama nel suo lavoro il gioco e il divertimento inutile. Nelle sue
sculture non ci sono divagazioni né giochini, mai un colore artificiale aggiunto alle sue materie brutali (vecchi legni bruciati, sassi, pietre corrose dal tempo, ferri di recupero) dai colori naturali abrasi dal tempo e rugginosi. A lui è precluso l’addobbo e l’abbellimento.
Rifugge dalla decorazione. Il suo lavoro è forte ed essenziale. ...Per finire, mi pare pertinente al mondo di Brunivo riportare quanto scriveva James Joyce
a proposito della sua idea sull’arte. L’arte è cercare adagio, umilmente, costantemente di esprimere, di tornare a spremere dalla terra bruta o da ciò che essa genera, dai suoni, dalle forme, e dai colori, che sono le porte della prigione della nostra anima, un’immagine
di bellezza che siamo giunti a comprendere.”
Francesco Stefanini
Nota biografica.
Brunivo Buttarelli nasce nel 1946 a Casalmaggiore (CR) dove vive e lavora. Si diploma nel 1968 all'Istituto”P. Toschi” di Parma dove, dal 1971 al 1990 è chiamato ad occupare la cattedra di Tecniche Pittoriche Murali. In questi periodo lavora prevalentemente come restauratore di pitture murali e affreschi, e impegna molto del suo tempo nello studio e scoperta dell'archeologia. Fonda il C.C.S.P. (Centro Casalasco di Studi Paletnologici).
Rileva e indaga aree antropiche nel territorio fra il fiume Oglio e il Po. Collabora con il Museo Tridentino di Scienze Naturali, realizzando stratigrafie, planimetrie e disegni in molti scavi in Italia Settentrionale. Nel 1986 inizia l'attività di pittore e scultore scenografo al Teatro Regio di Parma, incarico che dura sino al 1991. In questi anni matura un rapporto di conoscenza e famigliarità con le materie prime e ne subisce profondamente il fascino. Nel 1990 interrompe l'attività didattica per dedicarsi completamente alla propria ricerca scultorea. Invitato, ha partecipato attivamente a numerosi convegni e simposi nazionali e
internazionali. Numerose sue opere sono in musei, in collezioni pubbliche e private. Nell'estate del 2014 crea, progetta e cura personalmente, la mostra interdisciplinare
“Casalmaggiore Contemporanea. Brunivo Buttarelli and friends: l'arte, lo spazio, il tempo”.
Sessantasette artisti da tutto il mondo invitati dallo scultore casalasco, ad esporre in varie sedi pubbliche e private prestigiose, nella città di Casalmaggiore.
20
dicembre 2014
Brunivo Buttarelli – ORIGINI. Nascita vita morte rinascita
Dal 20 dicembre 2014 al 25 febbraio 2015
arte contemporanea
Location
SPAZIO LAZZARI
Treviso, Via Paris Bordone, 14, (Treviso)
Treviso, Via Paris Bordone, 14, (Treviso)
Orario di apertura
Lunedì-Domenica 15.30-19.30; Martedì-Venerdì 11:00-19.30; Sabato 10:00-19.30
Vernissage
20 Dicembre 2014, ore 18
Autore
Curatore