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Bruno Azzini – T’immagino
Una nuova mostra personale dell’artista bresciano, esposte una trentina di opere recenti ed inedite.
Comunicato stampa
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Bruno Azzini è un pittore autodidatta moderno.
Nasce a Calvisano (BS) il 9 maggio 1953.
Sin dall’età della scuola media inizia a coltivare la passione per la pittura. I suoi primi disegni sono focalizzati sui temi paesaggistici e nature morte.
Nel tempo libero dal lavoro in ambito calzaturiero, perfeziona il suo stile frequentando alcuni corsi per capire meglio le varie tecniche artistiche.
Le sue numerose opere dell’età giovanile esprimono un’attenzione al particolare molto spiccata.
I colori divengono sempre più realistici.
Non vi è abitazione della campagna circostante che non sia stata da lui con cura raffigurata.
Con il passare degli anni, Bruno si lascia alle spalle i colori più o meno intensi della natura nelle varie stagioni per sperimentare la tecnica del bianco-nero.
Rappresenta figure dai tratti molto decisi colte sia dal mondo dei mestieri che della musica o più semplicemente della vita quotidiana.
Non appagato da questa sua iniziale trasformazione decide di sperimentare l’applicazione di oggetti e materiali diversi sempre più particolari.
È dall’inizio del 2015 che Bruno definito l’artista del “pennello pieno di sogni” stupisce con la sua originalità sostituendo la testa dei personaggi con un pennello vero e proprio. L’autore piega e ripiega la juta, la tira, la distende, l’assesta, la incolla e poi la dipinge con colori acrilici.
La pittura di Azzini è focalizzata sull’abbigliamento, ogni individuo rappresentato è legato all’immaginazione di chi lo guarda.
Il pennello, metafora della fantasia, riporta i colori del vestito. Non si vedono mai le mani, le gambe, le braccia e la faccia; forse a significare che nel mondo di oggi conta solo l’apparenza, non importa usare la testa, muovere le mani, volgere i piedi in determinate direzioni.
Interessante la combinazione coloristica, a volte forte a volte tenue. La formalità di questa nuova figurazione, si spinge oltre la staticità, crea ritmo e dinamismi. Spesso vengono utilizzati ritagli di tessuti veri, una cravatta, una camicia, dei jeans…
Tante raffigurazioni in tanti luoghi e momenti diversi tutto con il comun denominatore di turbare la fantasia di ognuno.
La definizione che più si addice all’artista Bruno Azzini è di colui che lascia spazio all’immaginazione, contemporaneo, che sfida le coerenze e crea nuovi impatti con il pensiero creativo nella testa e nel cuore.
Sara Meneguzzo
Nasce a Calvisano (BS) il 9 maggio 1953.
Sin dall’età della scuola media inizia a coltivare la passione per la pittura. I suoi primi disegni sono focalizzati sui temi paesaggistici e nature morte.
Nel tempo libero dal lavoro in ambito calzaturiero, perfeziona il suo stile frequentando alcuni corsi per capire meglio le varie tecniche artistiche.
Le sue numerose opere dell’età giovanile esprimono un’attenzione al particolare molto spiccata.
I colori divengono sempre più realistici.
Non vi è abitazione della campagna circostante che non sia stata da lui con cura raffigurata.
Con il passare degli anni, Bruno si lascia alle spalle i colori più o meno intensi della natura nelle varie stagioni per sperimentare la tecnica del bianco-nero.
Rappresenta figure dai tratti molto decisi colte sia dal mondo dei mestieri che della musica o più semplicemente della vita quotidiana.
Non appagato da questa sua iniziale trasformazione decide di sperimentare l’applicazione di oggetti e materiali diversi sempre più particolari.
È dall’inizio del 2015 che Bruno definito l’artista del “pennello pieno di sogni” stupisce con la sua originalità sostituendo la testa dei personaggi con un pennello vero e proprio. L’autore piega e ripiega la juta, la tira, la distende, l’assesta, la incolla e poi la dipinge con colori acrilici.
La pittura di Azzini è focalizzata sull’abbigliamento, ogni individuo rappresentato è legato all’immaginazione di chi lo guarda.
Il pennello, metafora della fantasia, riporta i colori del vestito. Non si vedono mai le mani, le gambe, le braccia e la faccia; forse a significare che nel mondo di oggi conta solo l’apparenza, non importa usare la testa, muovere le mani, volgere i piedi in determinate direzioni.
Interessante la combinazione coloristica, a volte forte a volte tenue. La formalità di questa nuova figurazione, si spinge oltre la staticità, crea ritmo e dinamismi. Spesso vengono utilizzati ritagli di tessuti veri, una cravatta, una camicia, dei jeans…
Tante raffigurazioni in tanti luoghi e momenti diversi tutto con il comun denominatore di turbare la fantasia di ognuno.
La definizione che più si addice all’artista Bruno Azzini è di colui che lascia spazio all’immaginazione, contemporaneo, che sfida le coerenze e crea nuovi impatti con il pensiero creativo nella testa e nel cuore.
Sara Meneguzzo
06
maggio 2023
Bruno Azzini – T’immagino
Dal 06 al 18 maggio 2023
arte contemporanea
Location
GALLERIA ARIANNA SARTORI
Mantova, Via Cappello, 17 , (Mantova)
Mantova, Via Cappello, 17 , (Mantova)
Orario di apertura
dal Lunedì al Sabato 10.00-12.30 / 15.30-19.30, chiuso Domenica e Festivi.
Vernissage
6 Aprile 2023, 17.30
Autore
Curatore
Autore testo critico