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Bruno Beccaria – L’arte della meraviglia
L’esposizione conduce lo spettatore in un suggestivo percorso che indaga il processo creativo emotivo dell’artista, da cui si rivelano come d’incanto la dinamicità coloristica del gesto e la rappresentazione intensa della natura, illuminata da bagliori e schegge di luce
Comunicato stampa
Segnala l'evento
All’interno della manifestazione Notte Bianca di Varese 2008 verrà presentata a cura di Valentina Zolla, la mostra personale dell’artista varesino Bruno Beccaria.
L’esposizione conduce lo spettatore in un suggestivo percorso che indaga il processo creativo emotivo dell’artista, da cui si rivelano come d’incanto la dinamicità coloristica del gesto e la rappresentazione intensa della natura, illuminata da bagliori e schegge di luce.
Esposte in una successione coinvolgente, le tele di Bruno Beccaria condensano il moto segreto della natura in un’ampia stesura compositiva fissando con una soavità quasi musicale gli elementi primordiali della luce e del colore. Realizzate con istintiva rapidità gestuale e con una tecnica espressionistico-materica, le opere rivelano la bellezza e il mistero del cosmo rappresentando la meraviglia dei piccoli dettagli che ogni giorno impreziosiscono lo spazio circostante.
Le campiture di colore si estendono e si slanciano oltre lo spazio creando un’aurea che accompagna lo sguardo lungo le intense traiettorie di luce e di ombra in un perpetuo moto di alternanza, uno straordinario big- ben coloristico che squarcia il limite fisico della tela.
Si avverte immediatamente la viva urgenza che trascina il pittore in ogni tratto, la pulsione nel compiere il gesto per trascendere la materialità prosaica della superficie.
I rossi, i blu, gli arancioni, i segni vorticosi e vigorosi delle pennellate, gli spaccati di luce e di bianco ci proiettano in una visione caleidoscopica e tridimensionale della natura, percependo la reale emozione artistica dell’autore. La pittura non si concretizza come una semplice rappresentazione esteriore del reale, un ricordo del paesaggio di tipo ottocentesco, ma definisce con ritmi plastici il sentimento di penetrante ricerca emotiva.
L’artista, dando corpo e materia all’istinto, costruisce nel tempo uno stile proprio inconfondibile, un’iconografia personale con un esito sempre convincente e appassionante, che ci conduce oltre le convenzioni della visione affascinandoci alla contemplazione.
L’esposizione conduce lo spettatore in un suggestivo percorso che indaga il processo creativo emotivo dell’artista, da cui si rivelano come d’incanto la dinamicità coloristica del gesto e la rappresentazione intensa della natura, illuminata da bagliori e schegge di luce.
Esposte in una successione coinvolgente, le tele di Bruno Beccaria condensano il moto segreto della natura in un’ampia stesura compositiva fissando con una soavità quasi musicale gli elementi primordiali della luce e del colore. Realizzate con istintiva rapidità gestuale e con una tecnica espressionistico-materica, le opere rivelano la bellezza e il mistero del cosmo rappresentando la meraviglia dei piccoli dettagli che ogni giorno impreziosiscono lo spazio circostante.
Le campiture di colore si estendono e si slanciano oltre lo spazio creando un’aurea che accompagna lo sguardo lungo le intense traiettorie di luce e di ombra in un perpetuo moto di alternanza, uno straordinario big- ben coloristico che squarcia il limite fisico della tela.
Si avverte immediatamente la viva urgenza che trascina il pittore in ogni tratto, la pulsione nel compiere il gesto per trascendere la materialità prosaica della superficie.
I rossi, i blu, gli arancioni, i segni vorticosi e vigorosi delle pennellate, gli spaccati di luce e di bianco ci proiettano in una visione caleidoscopica e tridimensionale della natura, percependo la reale emozione artistica dell’autore. La pittura non si concretizza come una semplice rappresentazione esteriore del reale, un ricordo del paesaggio di tipo ottocentesco, ma definisce con ritmi plastici il sentimento di penetrante ricerca emotiva.
L’artista, dando corpo e materia all’istinto, costruisce nel tempo uno stile proprio inconfondibile, un’iconografia personale con un esito sempre convincente e appassionante, che ci conduce oltre le convenzioni della visione affascinandoci alla contemplazione.
28
giugno 2008
Bruno Beccaria – L’arte della meraviglia
28 giugno 2008
Location
PALAZZO ESTENSE – MUNICIPIO
Varese, Via Luigi Sacco, 5, (Varese)
Varese, Via Luigi Sacco, 5, (Varese)
Vernissage
28 Giugno 2008, dalle 19 alle 1.30
Ufficio stampa
VZ COMUNICAZIONE
Autore
Curatore