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Bruno Beccaro – La Terra e il Cielo
Natura, mente e spirito sono i punti cardine di ogni sua creazione, il filo conduttore della sua filosofia artistica quasi a voler rimarcare l’indissolubile complessità umana, l’alto valore dello spirito, il prezioso equilibrio della mente
Comunicato stampa
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Ritorna dunque a Piacenza Bruno Beccaro, dopo la fugace ma significativa apparizione nella rassegna “Incontro con la 59a Biennale di Venezia” dove le sue opere avevano profondamente colpito e interessato critici d'arte, esperti e collezionisti.
Vi ritorna, questa volta, con un'intera mostra personale ponendo sul tappeto nuove domande, nuovi input, nuovi e avvincenti interrogativi su vita, arte, natura, cultura e poesia. Nato a Biella, dove anche oggi vive e lavora, Bruno Beccaro è un artista di lunga esperienza che vanta la partecipazione a mostre e rassegne di livello nazionale e internazionale. Pittore, scrittore e filosofo, ha trovato nella natura e nella complessa realtà che ci circonda, gli elementi fondanti di tutta la sua espressione, gli argomenti e le tematiche da affrontare e sviluppare. Arte intensa e sentita, quella dell'artista piemomtese, quasi un prolungamento della sua stessa vita, fatta di cultura, passione e sentimento. Natura, mente e spirito sono infatti i punti cardine di ogni sua creazione, il filo conduttore della sua filosofia artistica quasi a voler rimarcare l'indissolubile complessità umana, l'alto valore dello spirito, il prezioso equilibrio della mente. Artista a tutto tondo, dunque, carico di vitalità ed energia e ancora oggi incessantemente impegnato a creare e produrre in un vero e proprio vortice multidisciplinare dove i vari ambiti (pittura, letteratura e poesia) si fanno “vasi comunicanti” dialogando tra loro, dando vita ad un'unica, grande vena espressiva. “La Terra e il Cielo” è il titolo che l'artista ha scelto per questa mostra piacentina. Un titolo semplice e conciso, ma ricco di significati e foriero di nuove e preziose riflessioni come scrive lo stesso Bruno Beccaro: “ Due realtà si intersecano, la Terra e il Cielo. L'una conoscibile, l'altra inaccessibile. Ai limiti della Terra, incomincia l'Eternità. Ma la Terra, pur essendo la nostra casa, quanti pozzi di misteri ci riserva! E solo accostandoci al bordo delle ferite, intravediamo la faccia dell'abisso.
Il Cielo è al di là. Come dire il mondo interiore e il fuori, il conosciuto e l'inconoscibile, la coscienza che noi mettiamo al di sopra di ogni cosa e l'inconscio, che ci appare come angoscia, tale che non si riesce a nominare”. E così, in perfetta sintonia con questi pensieri, sulle luminose pareti della galleria sfilano le opere di Bruno Beccaro e sono opere intense, cariche di partecipazione e sentimento, tutte ispirate ai grandi nomi della letteratura internazionale (T.S. Eliot, J. Prevert, C. Dickens, ecc). Preziosa occasione per tornare a riflettere sui grandi misteri della vita e dell'esistenza, sul fluire lento e inesorabile del tempo, sul destino dei nostri travagliati giorni.
Appassionato del suo lavoro, Beccaro ha sempre proceduto con metodo e rigore quasi scientifici affrontando varie tematiche, analizzando argomenti, entrando direttamente, con coraggio e intelligenza, nelle più svariate problematiche del nostro tempo. Ha sempre proceduto per cicli, il nostro artista, (Parole e Immagine, la Natura, il volto e lo sguardo, il viaggio, ecc) seguendo sempre il suo stile, il suo linguaggio, il suo modo di intendere e concepire la comunicazione artistica, un insieme di Figurativo, Astratto e Informale di straordinario gusto estetico, ma con caratteristiche e risultati del tutto personali perchè fortemente giocati sull'stinto e le emozioni, sulla lettura e l'interpretazione dell'interiorità, sulla magica e straordinaria forza del sentire poetico. Una ricerca prolungata e continua del segno, del colore e del gesto che, nel tempo, è giunta ad una maturità piena e che si manifesta chiaramente nella potenza della scala cromatica, nella leggerezza e delicatezza dei tracciati, nell'eleganza delle forme adottate. Dai dipinti di Bruno Beccaro si dipartono vere e proprie esplosioni di colore, improvvise aperture e squarci di profondità che aprono a mondi sconfinati e sconosciuti che diventano simbolo e metafora dell'ignoto e dell'inconscio. Sono paesaggi interiori, visioni dell'anima, emozioni intense e sentite espresse con rapidità e immediatezza seguendo il libero istinto, l'esperienza, la pura creatività, l'ispirazione del momento. Così facendo, colore e gesto vengono a costituire intime e suggestive atmosfere di un simbolismo ancora e sempre presente all'interno del quale, spesso, permangono tracce leggere ed evanescenti di realtà capaci di creare un ponte di comunicazione tra il visibile e il non visibile, tra spirito e materia. Leggero e raffinato il suo segno che traccia percorsi, traiettorie e variazioni strutturali dell'immagine e dinamizza lo spazio seguendo opposte e contrastanti tensioni. In queste particolari costruzioni sembra di avvertire un'atmosfera quasi musicale, una vera e propria partitura d'orchestra (Kandinskij) dove i segni e i colori, i filamenti e le controllate colature, oscillando da una parte all'altra della superficie, disegnano eleganti movenze e ritmiche tessiture. Tra le varie tecniche da lui adottate, spicca quella dell'acquarello, tecnica nobile e difficile dove non è possibile commettere errori o avere pentimenti. Pittura capace di superare la semplice visione retinica del mondo e delle cose per spingersi oltre il visibile ed entrare in profondità. La mostra che sarà introdotta e presentata dal gallerista e critico d'arte Luciano Carini, chiuderà il 4 maggio.
Vi ritorna, questa volta, con un'intera mostra personale ponendo sul tappeto nuove domande, nuovi input, nuovi e avvincenti interrogativi su vita, arte, natura, cultura e poesia. Nato a Biella, dove anche oggi vive e lavora, Bruno Beccaro è un artista di lunga esperienza che vanta la partecipazione a mostre e rassegne di livello nazionale e internazionale. Pittore, scrittore e filosofo, ha trovato nella natura e nella complessa realtà che ci circonda, gli elementi fondanti di tutta la sua espressione, gli argomenti e le tematiche da affrontare e sviluppare. Arte intensa e sentita, quella dell'artista piemomtese, quasi un prolungamento della sua stessa vita, fatta di cultura, passione e sentimento. Natura, mente e spirito sono infatti i punti cardine di ogni sua creazione, il filo conduttore della sua filosofia artistica quasi a voler rimarcare l'indissolubile complessità umana, l'alto valore dello spirito, il prezioso equilibrio della mente. Artista a tutto tondo, dunque, carico di vitalità ed energia e ancora oggi incessantemente impegnato a creare e produrre in un vero e proprio vortice multidisciplinare dove i vari ambiti (pittura, letteratura e poesia) si fanno “vasi comunicanti” dialogando tra loro, dando vita ad un'unica, grande vena espressiva. “La Terra e il Cielo” è il titolo che l'artista ha scelto per questa mostra piacentina. Un titolo semplice e conciso, ma ricco di significati e foriero di nuove e preziose riflessioni come scrive lo stesso Bruno Beccaro: “ Due realtà si intersecano, la Terra e il Cielo. L'una conoscibile, l'altra inaccessibile. Ai limiti della Terra, incomincia l'Eternità. Ma la Terra, pur essendo la nostra casa, quanti pozzi di misteri ci riserva! E solo accostandoci al bordo delle ferite, intravediamo la faccia dell'abisso.
Il Cielo è al di là. Come dire il mondo interiore e il fuori, il conosciuto e l'inconoscibile, la coscienza che noi mettiamo al di sopra di ogni cosa e l'inconscio, che ci appare come angoscia, tale che non si riesce a nominare”. E così, in perfetta sintonia con questi pensieri, sulle luminose pareti della galleria sfilano le opere di Bruno Beccaro e sono opere intense, cariche di partecipazione e sentimento, tutte ispirate ai grandi nomi della letteratura internazionale (T.S. Eliot, J. Prevert, C. Dickens, ecc). Preziosa occasione per tornare a riflettere sui grandi misteri della vita e dell'esistenza, sul fluire lento e inesorabile del tempo, sul destino dei nostri travagliati giorni.
Appassionato del suo lavoro, Beccaro ha sempre proceduto con metodo e rigore quasi scientifici affrontando varie tematiche, analizzando argomenti, entrando direttamente, con coraggio e intelligenza, nelle più svariate problematiche del nostro tempo. Ha sempre proceduto per cicli, il nostro artista, (Parole e Immagine, la Natura, il volto e lo sguardo, il viaggio, ecc) seguendo sempre il suo stile, il suo linguaggio, il suo modo di intendere e concepire la comunicazione artistica, un insieme di Figurativo, Astratto e Informale di straordinario gusto estetico, ma con caratteristiche e risultati del tutto personali perchè fortemente giocati sull'stinto e le emozioni, sulla lettura e l'interpretazione dell'interiorità, sulla magica e straordinaria forza del sentire poetico. Una ricerca prolungata e continua del segno, del colore e del gesto che, nel tempo, è giunta ad una maturità piena e che si manifesta chiaramente nella potenza della scala cromatica, nella leggerezza e delicatezza dei tracciati, nell'eleganza delle forme adottate. Dai dipinti di Bruno Beccaro si dipartono vere e proprie esplosioni di colore, improvvise aperture e squarci di profondità che aprono a mondi sconfinati e sconosciuti che diventano simbolo e metafora dell'ignoto e dell'inconscio. Sono paesaggi interiori, visioni dell'anima, emozioni intense e sentite espresse con rapidità e immediatezza seguendo il libero istinto, l'esperienza, la pura creatività, l'ispirazione del momento. Così facendo, colore e gesto vengono a costituire intime e suggestive atmosfere di un simbolismo ancora e sempre presente all'interno del quale, spesso, permangono tracce leggere ed evanescenti di realtà capaci di creare un ponte di comunicazione tra il visibile e il non visibile, tra spirito e materia. Leggero e raffinato il suo segno che traccia percorsi, traiettorie e variazioni strutturali dell'immagine e dinamizza lo spazio seguendo opposte e contrastanti tensioni. In queste particolari costruzioni sembra di avvertire un'atmosfera quasi musicale, una vera e propria partitura d'orchestra (Kandinskij) dove i segni e i colori, i filamenti e le controllate colature, oscillando da una parte all'altra della superficie, disegnano eleganti movenze e ritmiche tessiture. Tra le varie tecniche da lui adottate, spicca quella dell'acquarello, tecnica nobile e difficile dove non è possibile commettere errori o avere pentimenti. Pittura capace di superare la semplice visione retinica del mondo e delle cose per spingersi oltre il visibile ed entrare in profondità. La mostra che sarà introdotta e presentata dal gallerista e critico d'arte Luciano Carini, chiuderà il 4 maggio.
15
aprile 2023
Bruno Beccaro – La Terra e il Cielo
Dal 15 aprile al 04 maggio 2023
arte contemporanea
Location
GALLERIA STUDIO C
Piacenza, Via Giovanni Campesio, 39, (Piacenza)
Piacenza, Via Giovanni Campesio, 39, (Piacenza)
Orario di apertura
Feriali e festivi dalle 16,30 alle 19,30. Lunedi chiuso.
Vernissage
15 Aprile 2023, 18:00
Autore
Curatore