Venerdì 15 dicembre, alle ore 18, si inaugura a Palazzo Ziino, in via Dante, 53, la mostra Dipinti del Maestro Bruno Caruso. Saranno presenti il Presidente della Regione Siciliana Salvatore Cuffaro, il Sindaco Diego Cammarata e il Maestro Bruno Caruso.
Saranno esposti 70 oli su tela e su tavola dal 1948 fino al 2006 tra i quali: Il rabbino nel cimitero di Praga 1948 (uno dei primi oli dipinti dal Maestro Caruso), Il guardiano delle tavole 1954, Grande ficus 1973, Finestra sull’Italia centrale 1980, Le stagioni 1986, La nascita del corallo 1985, Le magnolie appassite 1982, Il ragazzo con la cassetta di piante 1984, Il falco sullo stretto 1985, Il corallo trapanese 1992. Si tratta della più ricca selezione di opere ad olio del Maestro Caruso di sempre. Il percorso artistico preso in considerazione si snoda attraverso il periodo geometrico delle tavole e dei depositi di legname degli anni ‘50, passando poi per il divisionismo degli anni ‘60-’70 fino alle grandi nature morte degli anni ’80-’90 per giungere fino alle opere più recenti che rievocano e rielaborano le esperienze maturate nei sessant’anni di vita artistica italiana vissuta sempre da protagonista.

La mostra è aperta fino al 14 gennaio dal martedì al sabato ore 9.30-19.30, domenica e festivi dalle 9.30 alle 13. Ingresso libero per l’inaugurazione, 5 euro gli altri giorni.

In occasione della mostra è stato edito un catalogo a cura della Presidenza della Regione Siciliana che comprende tutte le opere esposte, testi critici del professor Francesco Gallo e del professor Piero Longo ed una ampia antologia critica con testi di Sinisgalli, Bigiaretti, Bilardello, Sciascia, Volponi, Fagiolo, Heikamp, Strinati, Gotor, che sarà distribuito durante l’intero svolgimento della mostra. La mostra è stata curata dalla Galleria la Rocca di Palermo con sede in via G. La Farina, 6 www.gallerialarocca.it info@gallerialarocca.it.
La ricerca e selezione delle opere, le schede tecniche, la grafica e l’allestimento sono stati realizzati da Leonardo La Rocca, Fabio Lupo e Lorenzo Monteleone.